Crescita e trasformazione dell'uomo

Sospensione del dialogo interno nella metafisica della Stregoneria - Prima parte (di 6)

di Claudio Simeoni

Sospensione del dialogo interno

 

Quando nasce l'individuo inizia la sua TITANOMACHIA per costringere la ragione sotto il suo dominio.

Il mondo della ragione si regge sulle parole.

Da quando si nasce, emergendo dalla volontà, si inizia a ritagliare uno spazio attraverso la descrizione della forma prima e poi con le parole ed i numeri.

La madre, il padre e il mondo sociale in generale chiedono al nuovo nato di ripetere quei suoni indicando gli oggetti.

Con gli anni, quella descrizione, finisce per appropriarsi dell'individuo.

Da strumento attraverso il quale affrontare il mondo, diventa una prigione nella quale circoscrivere l'espressione dell'emotività dei sentimenti e delle intuizioni dell'individuo.

Nel passaggio dalla volontà della nascita alla fissazione della ragione (ricordo che la ragione non tollera di essere modificata) è riassunto il senso della trasformazione del bambino in Essere Umano adulto.

Questa fissità viene continuamente alimentata dall'individuo mediante le parole: L'ESSERE UMANO E' L'UNICO ESSERE DELLA NATURA CHE PARLA ANCHE QUANDO PENSA.

Mentre il bambino è nella pancia della madre questa comunica con lui attraverso le proprie emozioni. Il bambino comunica con la madre attraverso le proprie emozioni, al punto tale che la struttura emozionale della madre viene variata proprio dall'attività della struttura emozionale del bambino che tenta di esprimersi. La comunicazione madre e bambino è immediata anche per quanto riguarda il mondo esterno che giunge al bambino "descritto" dalle emozioni della madre che vive le relazioni col mondo.

Quando il bambino nasce la comunicazione emozionale inizia una trasformazione. La madre comunica sempre al bambino attraverso le proprie emozioni, ma queste sono mediate dalle parole. Il bambino percepisce i fenomeni attraverso la comunicazione emozionale della madre, ma la madre non è in grado di trasmettere informazioni tramite le sue emozioni, ma deve trasmettere informazioni mediante parole che il bambino comprende percependo le emozioni della madre che stanno dietro le parole!

Le parole non vengono comprese dal bambino appena nato, ma viene compreso il flusso emozionale della madre che viene però espresso da questa mediante parole. L'incomprensione è data dal fatto che la madre esprime dei concetti con le parole, ma il bambino afferra le emozioni che le parole esprimono magari in una direzione completamente diversa da quello che le parole della madre indicano.

Per comprendere questo è sufficiente osservare il comportamento di bambini al di sotto dell'anno di vita come evitano delle persone adulte che magari consideriamo simpatiche e che invece si gettano al collo di altre persone. E' un metro di giudizio emozionale: il bambino percepisce le emozioni e la comunicazione emozionale dalla quale emette il suo giudizio.

Questo vale anche nei confronti degli Esseri Animali: cani e gatti che ci stano vicino. I cani e i gatti comunicano, ma usano i suoni, a parte in occasioni particolari, ma quasi esclusivamente per comunicare con l'uomo. Comprendono che l'uomo crescendo è diventato cieco e sordo alle emozioni e non comprende i messaggi che loro mandano. Al contrario cani e gatti capiscono sia il senso delle parole che le emozioni degli Esseri Umani che stanno dietro alle loro parole e per di più percepiscono le emozioni attraverso altri sensi come l'olfatto.

Tanto più noi descriviamo il mondo mediante parole, tanto più ci allontaniamo dalla percezione emozionale del mondo. Le parole, che fondano la ragione si fissano dentro di noi e tendiamo ad esprimere concetti solo con le parole. Solo quando riusciamo ad interpretare dall'altro le parole per quello che l'altro vuole dire riusciamo ad esprimere parole in sintonia con quello che volgiamo dire, ma non sempre le parole, nelle nostre orecchie suonano esattamente come vorrebbe che suonassero chi le sta usando. Il contesto culturale tende ad omogeneizzare linguaggio e intendimento, ma non sempre nel linguaggio si riesce ad esprimere il valore emozionale che il nostro intendimento vorrebbe.

Spesso riusciamo a comprendere più profondamente una persona che non parla la nostra lingua o che la parla in maniera stentata. Se siamo attenti scattano in noi dei meccanismi per cui cerchiamo di capire cosa intende con quella parola, lo stato d'animo con cui la dice, l'espressione che usa nel dirla e, attraverso un insieme di segni cerchiamo di comprendere cosa vuole dire. In quel momento noi blocchiamo il dialogo interno e ascoltiamo l'altro. In quel blocco del dialogo interno può emergere l'intuizione della comprensione attraverso l'individuazione di segnali emozionali che noi normalmente nel dialogo ignoriamo in quanto riteniamo che le parole dicano tutto.

Dal punto di vista della Stregoneria la ragione è il momento finale e conclusivo della crescita dell'individuo.

Quanto ci si illude di aggiungere, altro non è che rielaborazione o ricalcolo di quanto è presente nella ragione.

Esistono ragioni ricche ed esistono ragioni povere; questo dipende dalle condizioni incontrate dall'individuo nella sua relazione col mondo, dagli stimoli ricevuti, dalle necessità che lo hanno condotto.

La ragione si fissa sull'individuo chiedendogli di spiegare e rinnovare, attraverso le parole, la sua descrizione. Pertanto, di riconoscere il suo dominio sulle azioni dell'individuo e rinnovare la forza dei limiti che la ragione ha imposto all'individuo.

L'individuo, per continuare a crescere, deve rimuovere il controllo che la ragione esercita su di lui.

Questo processo di rimozione del controllo della ragione viene manifestato in due momenti distinti. Il primo consiste nel rimuovere e forzare i limiti imposti dalla ragione all'individuo. Forzare i limiti significa rimuovere i "guardiani" che la ragione ha posto ai suoi confini. Questi "guardiani" producono paura e ansia nell'individuo. Davanti a questi "guardiani" l'individuo tende a "tornare indietro" a chiudersi su sé stesso. Appunto, a confinare la propria struttura emozionale entro i limiti imposti dalla sua ragione. Così la ragione domina la capacità di espansione dell'individuo garantendosene il dominio. Rimuovere questi "guardiani" o strutturarli in modo da non danneggiare la tensione d'espansione dell'individuo è il primo passo che un soggetto compie per uscire dalla dittatura della ragione.

Una volta rimossi i "guardiani" inizia una lotta continua in cui l'individuo soddisfa la propria tensione d'espansione penetrando lo sconosciuto che circonda la sua ragione e la ragione che deve rielaborare in continuazione la propria descrizione per fagocitare il nuovo e adattarlo alla sua descrizione. Solo che in questa lotta il nuovo che si presenta a sua volta modifica la descrizione in quel processo di trasformazione universale dove un numero sempre maggiore di nuovi fenomeni che si presentano dapprima inducono la ragione a piegarli al proprio descritto, ma poi, accumulandone una quantità eccessiva, la costringono a dei salti qualitativi in cui la descrizione soggettiva subisce delle vere e proprie rivisitazioni tali da modificarne spesso radicalmente la struttura.

Il riconoscimento della necessità di espansione e l'azione che l'individuo mette in essere per rispondere è una delle azioni fondamentali e fondanti ogni percorso di Stregoneria.

Quella necessità si manifesta nel: SOSPENDERE IL DIALOGO INTERNO!

Bloccare il Dialogo Interno permette all'individuo di continuare a crescere.

La qualità della crescita viene manifestata dal passaggio dell'età puberale. Nei Paganesimi Antichi era rappresentata dai riti di passaggio all'età adulta quando l'individuo, diventato Donna o Uomo, si presentava alla comunità come un soggetto propositivo e attivo nella stessa.

Alla nascita, il processo di crescita dell'individuo era vissuto dal soggetto come un movimento passivo (non è vero in quanto si manifestava una situazione conflittuale continua fra le necessità soggettive percepite dall'individuo e le capacità del mondo di soddisfarle imponendo le proprie esigenze; pertanto è conflittuale come del resto tutte le modificazioni della struttura emozionale manifestata in ogni presente. La non conflittualità è la "verità della struttura emozionale manifestata in quel momento" la sua modificazione è il risultato di un conflitto superato. Una contraddizione superata: il farsi MARTE dell'individuo!). Una passività che appare agli occhi dello spettatore in quanto individuo adulto. Un movimento di trasformazione in cui il bambino passa dalla VOLONTA', nella quale ha fondato la propria nascita, alla RAGIONE come manifestata dal Sistema Sociale in cui vive. Una volta diventato un individuo adulto DOVREBBE innestarsi un movimento attivo di trasformazione soggettiva che va dalla RAGIONE (sulla quale poggia i piedi della sua esistenza) alla VOLONTA'. Un movimento attivo attraverso il quale l'individuo modifica la sua ragione in funzione dei suoi bisogni e dei suoi intenti nelle sfide della propria vita quotidiana. Un processo che va dalla RAGIONE alla VOLONTA' attraverso il MODO con cui l'individuo affronta la sua realtà d'esistenza. Attraverso le sfide che ha fatto nel mondo della RAGIONE!

Questo movimento di passaggio, dalla RAGIONE alla VOLONTA' riattiva nell'Essere Umano il processo di crescita psichistica ed emozionale bloccato dalla ragione e il nuovo che giunge alla ragione, in Stregoneria, va sotto il nome de: IL POTERE DEL SILENZIO.

Questo movimento della Conoscenza per la costruzione della consapevolezza soggettiva è attività propria (e quasi esclusiva) degli Esseri Umani. Per questo motivo, questo movimento e solo questo movimento, qualifica l'Essere Umano come Essere della Natura, che riconosce il suo essere divenuto nella Natura e che, riconoscendo la Natura oggettività della propria esistenza, agisce al suo interno soggettivandone le tensioni.

Altri movimenti qualificano la sua illusione di essere padrone della Natura o un suo ruolo quale vittima sacrificale all'interno della stessa.

Cosa porta all'individuo la sua attività nel Sospendere il Dialogo Interno?

Comporta la sospensione delle pretese della propria ragione di essere padrona assoluta dell'individuo. Comporta la riformulazione della ragione soggettiva e del suo ruolo all'interno dell'individuo mediante la costrizione che l'individuo impone alla propria ragione al fine di prendere atto dell'esistenza di nuovi e diversi fenomeni.

L'individuo, sospendendo il dialogo interno, ricomincia a crescere.

Il termine crescere sta ad indicare il processo di dilatazione di un soggetto nel mondo in cui vive. Un processo che attraverso il meccanismo di accumulo di quantità che genera un salto qualitativo pone le basi per un successivo processo di accumulo di nuove e diverse quantità atte a produrre un nuovo e diverso salto qualitativo.

Data una qualità della quantità accumulata nella situazione attuale, la qualità che viene ad emergere comporta un diverso oggetto da accumulare o sul quale puntare la nostra attenzione.

Se è semplice per lo spettatore adulto constatare l'accumulo quantitativo della fisicità (crescita) dell'Essere Feto è più difficile osservare l'accumulo della qualità psichica nell'Essere Feto data l'oggettività nella quale cresce. Per contro, nel bambino è possibile sia osservare il processo di accumulazione della sua fisicità, sia il suo processo di accumulazione del Sapere relativo alla ragione.

Il suo apprendimento.

Più difficile è osservare nell'Essere Umano adulto la qualità dell'oggetto che cresce quale risultato delle proprie azioni. Possiamo osservare quanto cresce dentro di lui dalla quantità di pensiero astratto con cui legge le sue relazioni col mondo in cui vive e la capacità di usare il pensiero astratto per descrivere le sue azioni e il suo intento.

L'oggetto che cresce dentro un Essere Umano adulto può essere percepito soltanto dal soggetto che lo "fa crescere" attraverso la sua modificazione. Una modificazione soggettiva che permette all'individuo di percepire nuovi e diversi fenomeni e di individuare o intuire l'insieme da cui i fenomeni emergono. Nell'Essere Umano adulto, crescere significa ampliare la propria capacità soggettiva di percepire, intuire e penetrare il mondo nel quale vive.

L'adulto che cresce, pur presentando al mondo un sé stesso diverso, prodotto dalla crescita, ha la sensazione di essere "sempre stato così". Questo perché il crescere penetra nella profondità emotiva dell'individuo dalla quale la ragione si difende con la sensazione "sono sempre stata così". La struttura razionale dell'individuo non avverte la modificazione della sua struttura emotiva se non quando l'intuizione, generata dalla modificazione della sua struttura emotiva, giunge alla sua coscienza aprendola, per un momento, al nuovo, in un'illuminazione che la ragione tende a fagocitare immediatamente adattando sé stessa per riprendere il controllo dell'individuo.

Sospendere il dialogo interno comporta un'ulteriore crescita dell'individuo in cui i fenomeni che non rientrano nel suo descritto della ragione non sono più subiti passivamente (ignorati o interpretati attraverso il già conosciuto o immaginato della ragione), ma sono filtrati dall'esperienza costruita dall'individuo. Sospendere il dialogo interno è un atto di volontà soggettivo con il quale l'individuo sospende la ragione consentendo l'arrivo del nuovo. Il nuovo può essere costituito dal diventare consapevole della presenza di fenomeni che prima ignorava, dal considerare di nuovi punti di vista su fenomeni già descritti, formulazione di nuovi giudizi, oppure dall'intuizione dell'esistenza o della qualità di insiemi da cui i fenomeni considerati scaturiscono.

Sospendendo il dialogo interno si permette al mondo dell'azione di fluire nella descrizione e costringe questa a rinnovarsi.

Marghera, marzo 2001

Modificato per il dibattito del 07 giugno 2003

 

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Cod. ISBN 9788891170897

 

 

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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