Le lacrime di Sirio
Le poesie di
Vincenzo Paolo Maria De Falco

Presentazione a cura di Claudio Simeoni

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Le poesie di Vincenzo De Falco: Le lacrime di Sirio

La lirica serve per esternare dei sentimenti che noi proviamo nei confronti del mondo. Noi sentiamo, percepiamo, ci emozioniamo e le relazioni che teniamo col mondo sono sempre di natura emotiva.

Cosa significa "costruire un legame emotivo"?

Significa che degli Esseri si legano assieme. Respirano all'unisono, sentono all'unisono, guardano il mondo con gli stessi occhi e sanno rispondere alle sollecitazioni del mondo con la stessa reazione.

Si potrebbe chiamare "amore", ma è qualche cosa di più dell'amore. E' un qualche cosa che chi non è inserito nei medesimi legami, non può comprendere. L'amore è, comunque, un dare e avere, ma il legame emotivo è un vissuto dove può non esserci un dare e avere perché la vita ti lega e gli Esseri compartecipano semplicemente nel vivere e non necessariamente nello scambio anche se, il vivere assieme, è uno scambio continuo che ha nell'affetto il suo fulcro e il suo senso.

Il libretto di Vincenzo De Falco, "Le lacrime di Sirio" è lo struggersi per una mancanza che ha lasciato un vuoto. Eppure Sirio vive ancora dentro De Falco, non solo come ricordo, ma come modificazione delle emozioni. Un tempo vissuto assieme ed emozionandosi reciprocamente produce una modificazione emotiva come se le emozioni di Vincenzo De Falco avessero fatto posto per far abitare in sé le emozioni di Sirio.

E' in questo senso che vanno lette le liriche di Vincenzo Paolo Maria De Falco e il suo affetto per il suo cane, Sirio. Una sorta di affacciarsi di Sirio alla coscienza di De Falco.

C'è chi dice
che un cane è solo
un cane
ma con me
vive un Boxer
non un semplice cane
il suo sguardo
ha dell 'umano
e la sua gioia
è come una scossa elettrica
ti contagia
t'entra nel sangue
t'ammorba l'anima
chi ha un cane
sa quello che da lui riceve
ma chi
un Boxer
lo moltiplica per mille
non serve insegnargli
la difesa o la guardia
da solo sa quel che fare
equilibrato ed attento
da dolcissimo
può diventare una furia
tutto in un momento
la sua comprensione
va oltre ogni aspettativa
e non so contare
quante brutte giornate
mi ha fatto passare
Boxer ...
che altro ...

Mira, 13 novembre 2012

Pag. 28

Vivere le passioni dell'altro, il dolore dell'altro, la felicità dell'antro. E' la nostra stessa passione che si esprime, il nostro stesso dolore, la nostra stessa felicità che sembra stia fuggendo.

E' un sentimento scuro
quello che sento
scuro come il mio sangue
come il tuo male
a volte
fantastico sul futuro
ma non c'è più tempo
il tempo ...
sta per finire ...
tu che da sempre
mi hai dato il primo buongiorno
al mattino
tu
che hai riscaldato
I miei mverm
tu
che comprendevi
quando ubriaco
mi buttavo a letto
senza salutarti
mi segUIVI
vegliando il mio sonno ...
un futuro infame
mi aspetta
un futuro senza te
senza
la tua dolcezza
la tua comprensione
senza sentire
il tuo respiro
dentro me ...

Noventa di Piave, 16 novembre 2012

pag. 34

Quando la fine della vita del corpo fisico si avvicina, tutto sembra fermarsi. Il tempo, misura del mutamento, si ferma perché il mutamento non è più possibile. Ciò che arriva dopo è altro. Troppo diverso dalla vita fisica per essere misurato, pensato, considerato. E così lo spettatore vive gli ultimi istanti dell'altro come un respiro che si ferma nel petto e nella gola.

S'è scemata
la tua naturale irruenza
ma non il tuo amore
ti sto osservando svanire
a poco
a poco
di un Male che ti divora
le mie lacrime
san solo l'estensione
della mia angoscia
misura
della mia disperazione ...
Mi lascerai solo
tuo malgrado
malgrado il tuo scodinzolante
attendermi
la sera
sei stato
la mia vita
e parte di me
si spegnerà con te ...
Mi hai amato
per quello che sono
a prescindere da quello che indosso
incondizionatamente
hai scelto d'amarmi
ed io
ora
qUi
a pregarti
di non lasciarmi ...

Marghera, 23 ottobre 2012

pag. 13

Poi, dopo la fine rimane il ricordo e il rimpianto per ciò che sembra andato perduto, ma solo perché tutto vive ancora dentro lo spettatore appassionato. La vita continua, ma con lui hai accumulato esperienza, ti sei trasformato diventando parte di qualcuno che era diventato parte di te.

Te ne sei andato
in silenzio
senza disturbare
sei scivolato in un sonno
dal quale non ti sei
più svegliato ...
tu
che senza lacrime
hai asciugato le mie
m'hai offerto la tua vita
10
t'ho dato la morte
forse
un gesto di pietà
che non so scindere
dal rimorso ...
ora
che il vuoto mi possiede
mi chiedo
se quella stella
appesa sull'alba
sia tu
che su di me
vegli
su ogni mio sospiro ...

San Donà di Piave, 31 dicembre 20 12

- ore 11,50 29 dicembre 2012-

Pag. 47

Questa è la poesia di Vincenzo De Falco, una poesia che, a mio avviso, andrebbe dedicata a tutti quelli che hanno vissuto con passione e partecipazione con gli animali che non hanno esitato a vivere con loro con partecipazione e passione.

Non c'è differenza fra la coscienza di un uomo, di un animale o di una pianta: siamo tutti Esseri che tentano di camminare verso l'eternità.

 

 

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Marghera, 12 ottobre 2021

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Diana di Roma!

 

 

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