Le persone prigioniere del passato in cui hanno veicolato le loro emozioni desiderano che quel passato ritorni o sia conservato.
Odiano le trasformazioni, il nuovo, il divenire di un mondo da cui si sentno estranee.
Quando queste persone si identificano col dio padrone desiderano che tutta la società si identifichi col dio padrone e sono feroci contro chi si identifica con altro.
Da queste persone nasce il razzismo, l'odio religioso, l'odio per la libertà sociale.
Il loro è un mondo di guerra e la loro bandiera è fatta dall'oggetto fatto da illusioni perdute in cui riversano le loro emozioni.
In psicologia è l'identificazione con la persona o con l'oggetto perduto nella propria interiorità o di qualche suo tratto allo scopo di lenire la depressione derivante dalla sua perdita.
Questa situazione viene generata dall'individuo attraverso una relazione di dipendenza emozionale. Una volta che l'oggetto o il soggetto dal quale si dipendeva è venuto meno, il soggetto dipendente, si costruisce una forma mentale di persistenza dell'oggetto o del soggetto scomparso. Spesso è la rottura di una relazione affettiva.
Difficilmente questa situazione, così razionalmente identificata, si riversa nel Sistema Sociale.
Questo meccanismo di difesa psichica attraverso l'identificazione soggettiva è il meccanismo patologico dell'identificazione soggettiva con la divinità nelle religioni rivelate. E' il meccanismo patologico attraverso il quale le persone interiorizzano il Gesù protettore, il dio buono, il padre Pio benevolo, nonostante tutti i dati di realtà (la difesa dell'identificazione si fissa mediante la negazione di ogni dato realtà che viene sottoposto all'analisi).
La costruzione nell'intimo dell'individuo di una relazione di dipendenza di ordine emotivo che assume, nella società, l'ordine di una dipendenza di carattere religioso. Una dipendenza che può trovare la conferma soltanto quando tale dipendenza viene imposta ad altri.
Questa è la situazione chiave con la quale vi trovate a scontrare nella società civile. La patologia che DEVE costruire dipendenza nelle persone nei confronti dell'oggetto dal quale le singole persone dipendono.
Le perone che manifestano questo tipo di diversa, sono Gesù, sono Dio, sono padre Pio o altri. Gesù, il dio padrone, padre Pio parlano attraverso la loro bocca; loro sanno che cosa direbbe dio o Gesù! E gli altri DEVONO ANNUIRE! Quando non annuiscono mettono in atto azioni violente, accusano gli altri di mancanza di rispetto; accusano gli altri di essere blasfemi; accusano gli altri di non essere rispettosi.
Ma si tratta di una manifestazione patologica che impone al Sistema Sociale di riconoscere come oggettiva e sana la loro patologia da dipendenza.
Normalmente un Sistema Sociale tollera quei comportamenti fintanto che quei comportamenti non risultano nocivi o dannosi. Qualche volta il Comando Sociale usa quei comportamenti per generare dei conflitti da gestire a proprio vantaggio.
Si tratta sempre di persone che hanno rinunciato a manifestare sé stesse nella società civile e nascondono sé stesse dietro a delle forme di immaginazione pretendendo che le altre persone avallino come reali e oggettive tali manifestazioni.
Come se ne esce?
Troncando con la forma immaginata che interiorizzata costringe alla dipendenza.
L'uscita dipende da quanta energia emotiva le persone hanno investito per fissare la dipendenza da identificazione e quanta energia emotiva (quanto dolore) sono in grado (o hanno la necessità) di investire per uscire dalla condizione.
Quando la dipendenza attraverso l'identificazione si è fissata in una relazione a doppio senso l'uscita dalla dipendenza può realizzarsi con una certa facilità. Come ad esempio, quando un amore finisce e uno dei due continua a pensare all'altro e ne interiorizza il bisogno di dipendenza.
Quella dipendenza tende comunque ad affievolirsi e quasi sempre viene sostituita da un nuovo amore, da una nuova relazione.
Quando assume la connotazione patologica, specialmente in campo religioso cattolico, allora la dipendenza viene prima imposta all'individuo dall'ambiente familiare, confermata dall'ambiente sociale e, infine, autoimposta dal soggetto come soluzione di adattamento soggettivo al suo bisogno di sopravvivenza nella società.
Uscire da questa condizione è molto più duro e spesso, non se ne esce mai e, anche quando se ne esce, in realtà si esce soltanto da alcuni aspetti specifici, non dall'intera dipendenza.
Come ci si difende?
Ci si difende difendendo la società civile. Producendo idee e situazioni che devono essere risolte senza costruire dipendenza e costringendo chi è dipendente ad affrontare la sua esistenza senza le "maniglie" delle certezze che ha interiorizzato nella sua attività di difesa con l'identificazione. L'unica difesa possibile è la costruzione di una società diversificata.
Finito di riprodurre:
Marghera, 04 marzo 2007
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Cod. ISBN 9788891170897
Sito di Claudio Simeoni
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
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e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima formattazione 21 ottobre 2021
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