Le persone vengono educate a pensare in maniera semplice. In maniera elementare. In maniera infantile. Come gli adulti credono che sia l'infantilismo dei loro figli.
In questo modo non discutono mai della complessità di un fenomeno e tanto meno dei contenuti emotivi o degli effetti che quel fenomeno provoca.
Vivono in una sorta di stupore subendo accadimenti che avrebbero potuto evitare con un po' di analisi della realà.
E' l'analisi della realtà che disturba la loro psiche costretta a prendere atto di aspetti che si vuole negare perché potrebbero risultare dolorosi alle loro emozioni.
La brezza porta la tempesta. Ma la tempesta non è ancora arrivata e, dunque, la brezza viene ignorata. Quando la tempesta arriva, questa porta anche la disperazione e con essa la supplica.
In psicologia è la modalità per cui i contenuti rimossi possono accedere alla coscienza alla sola condizione di essere negati con proposizioni che, stando agli esempi di Freud, dicono: "Ora lei penserà che voglia dire qualche cosa di offensivo, ma in realtà non ho questa intenzione." La negazione si distingue dal diniego perché non giunge ad un vero e proprio misconoscimento della realtà interna od esterna.
Si traduce con: "Cara, non devi pensare che io voglia fregarti!"
"Non penserai che Dio voglia imbrogliarti?"
"Gesù è buono, come puoi pensare che voglia stuprare bambini?"
Dietro a queste affermazioni c'è la certezza della:
fregatura;
dell'imbroglio;
dello stupro.
A cui le persone vengono sottoposte.
Dove, la persona che fa queste affermazioni, SA' che questo avviene e che con queste intenzioni fa le sue affermazioni, ma pratica la negazione. Tenta di assicurarsi che il suo interlocutore non scopra le sue intenzioni e, anche se le scopre, sia attraversato dal dubbio della realtà della sua scoperta.
Chi pratica la negazione deve assicurarsi che il suo interlocutore non scopra le sue intenzioni. deve difendersi, negando, dall'essere scoperto nella sua attività di :
truffare:
imbrogliare;
stuprare.
Come si esce?
La negazione è autoimposta, non è una patologia di adattamento inconsapevole, ma è una scelta del soggetto finalizzata al danneggiamento sociale e alla protezione distruttiva della sua attività distruttiva. Egli non deve far comprendere ai suoi interlocutori la finalità delle sue azioni che maschera attraverso la soggettivazione della negazione che col tempo diventa atteggiamento patologico che egli manifesta in tutte le sue attività.
Difficile uscirne se non prendendo tante "bastonate" sui denti dall'attività quotidiana.
Come ci si difende?
Per difendersi da chi pratica negazione è importante riconoscere gli elementi sui quali il soggetto che ci sta di fronte pratica la negazione.
Spesso si tratta di "negazione dell'evidenza", mascherata da "interpretazione".
Chi pratica la negazione, pratica l'inganno sistematico. I suoi fini sono fini miseri, spesso solo per dimostrare di essere più forte, il più furbo, di essere "il padrone", padrone di imbrogliare, offendere, denigrare, quasi sempre per prevaricare psicologicamente i soggetti che dovrebbero accettare come oggettiva e razionale la sua negazione. L'atteggiamento della negazione viene protetto da altri atteggiamenti, quasi sempre di natura benevola. La negazione è nascosta dietro atteggiamenti di "tolleranza", della "ricerca di accondiscendenza", di "comprensione".
Nella pratica della Follia Controllata, davanti a questo tipo di patologie, si "picchia forte" quando chi pratica la negazione è col "culo scoperto" e si accondiscende quando si è "deboli". Quando si è "deboli" si misura il modo con cui relazionarsi con chi pratica negazione e ci si prepara per tempi migliori. A volte i "tempi migliori" non si manifestano mai, per varie condizioni. Allora, attraverso la pratica della Follia Controllata, si separa chi pratica la negazione dal resto della nostra vita. Si cerca di rinchiudere i rapporti con la persona che pratica la negazione entro ambiti definiti e tempi minimi, separandola dal resto della nostra vita.
04 marzo 2007 data di fine ricopiatura del testo
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Cod. ISBN 9788891170897
Sito di Claudio Simeoni
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima formattazione 21 ottobre 2021
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