Settembre si apre con una crisi economica che bussa alle porte e un Governo, ideologicamente fascista, che non sa come comportarsi fra doveri democratici e disprezzo per i cittadini. Forte è la tentazione di derubare i pensionati degli aumenti dovuti per l'inflazione e devolvere i pochi capitali a chi non ha pagato le tasse e i contributi a discapito della società. Settembre si apre anche con l'epidemia da Coronavirus che sta riprendendo vigore.
Settembre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

Settembre 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Argomenti del sito Religione Pagana

 

30 settembre 2023

Unicità e pluralità delle coscienze in Giovanni Gentile

L'affermazione con la quale Gentile apre il suo discorso non è solo soggettiva, ma arbitraria e offensiva in quanto trasforma una premessa soggettiva in una pretesa di oggettività che impone con la violenza ad ogni suo interlocutore.

Affermare che "L'unità dello spirito è infinita..." è un'affermazione senza senso. Primo perché Gentile non dimostra la fondatezza della sua affermazione; secondo perché non esistono elementi nella realtà che possano dimostrare una tale affermazione dal momento che la realtà è composta da un'infinita pluralità di oggetti.

Dopo di che, Giovanni Gentile, nel suo delirio, si immedesima nello "Spirito universale" e ci dice che cosa lo "Spirito universale" ritiene della realtà in cui vive. Ah! Questi filosofi che si fanno portavoce dell'onnipotenza divina farebbero un po' ridere se non contribuissero ad aggravare e danneggiare la vita degli uomini.

Scrive Gentile:

Errore del pluralismo

L'unità dello spirito è infinita in quanto lo spirito non può ritenere la propria realtà limitata da altre realtà. Quindi la sua unità è la sua infinità. Lo spirito non è molteplicità: non è parte di un tutto in sé molteplice. Già non potrebbe appartenere a un tutto molteplice senza essere in se stesso, intrinsecamente, molteplice; sicché la negazione della molteplicità intrinseca potrebbe bastare a chiarire d'assurdo il concetto dello spirito parte di una molteplicità. Ma atomisti e monadisti han creduto che si possa concepire il composto, e concepire insieme il semplice come elemento costitutivo del composto; e noi possiamo, in questo luogo, risparmiarci di discutere la solidità di questa tesi, e ammettere pure pel nostro scopo che essa abbia tutto il valore che le attribuisce infatti il pensiero comune. Poiché indipendentemente da ogni conseguenza del concetto dell'unità immoltiplicabile o intrinseca della coscienza, si può molto agevolmente mostrare l'infinità sua.

Giovanni Gentile, l'Attualismo, Teoria generale dello spirito come atto puro, Editore Bompiani, 2014, p. 104

Sarebbe bene che ci fosse una qualche argomentazione che tenda a dimostrare, magari solo argomentando, l' "unità è la sua infinità" dello "spirito. Gentile non argomenta attorno a questa realtà partendo dal presupposto che tutti devono condividere la presenza dello "spirito assoluto, Dio" chiamando "sciocchi" coloro che chiedono di argomentare attorno a questo concetto che Gentile mette a fondamento del suo pensiero.

La questione è che se metti a fondamento del tuo ragionare un elemento indimostrabile, o un elemento che non ha relazioni con la realtà vissuta, tutto lo svolgimento della logica che ne deriva diventa pura e semplice farneticazione anche se, nel corso dello sviluppo di tale logica, qualcuno può individuare qualche elemento di interesse per il proprio pensiero.

Noi assistiamo ad una vita che si manifesta, davanti alla nostra ragione, in maniera molteplice. Solo il soggetto, il singolo individuo, è unità che abita un molteplice (che poi ci sarebbe qualcos'altro da dire visto che ogni singolo individuo è un insieme di cellule consapevoli che abitano l'individuo) come coscienza separata dalle coscienze che abitano il molteplice e con le quali entra o non entra in relazione.Noi assistiamo ai molti che esistono mentre noi siamo uno che abita fra i molti.

Il singolo individuo può elevare sé stesso ad assoluto ed immaginarsi portavoce di uno "spirito universale", ma questo rientra nell'ambito della farneticazione: Giovanni Gentile, la bocca di Dio.

Conclude quest'escursione Giovanni Gentile affermando: "Poiché indipendentemente da ogni conseguenza del concetto dell'unità immoltiplicabile o intrinseca della coscienza, si può molto agevolmente mostrare l'infinità sua."

Mostramelo!

E' facile fare affermazioni al di fuori di ogni logica. Si può sostenere, in un ambiente culturale cristiano, che Dio esista. Probabilmente, in quell'ambiente, ogni cristiano condivide l'idea che Dio esiste e non ritiene necessaria nessuna dimostrazione di Dio. La credenza attraverso la fede costringe le persone a dare per scontata la realtà dell'oggetto di fede. Ma cosa significa, o cosa comporta, quando si presenta qualcuno che chiede di dimostrare tale affermazione? E' indubbio che Giovanni Gentile ritiene che la sua affermazione, relativa all'unità e alla immoltiplicabilità intrinseca della coscienza universale, sia una realtà oggettiva che appare alla coscienza del fedele.

Ma in questo momento siamo usciti dall'ambito della filosofia e siamo giunti nell'ambito delle farneticazioni. Nell'ambito di quei desideri di una realtà immaginaria che allontanano l'individuo dalla realtà stessa.

Per discutere di filosofia è necessario essere in possesso di un comune denominatore altrimenti non si può discutere di filosofia, al massimo si può studiare la filosofia dell'altro. Cosa l'altro pensa e, in questo caso, dedurre che quanto espone Giovanni Gentile sono farneticazioni.

Solo che non sono farneticazioni conchiuse nella sua mente quando l'"unità immoltiplicabile o intrinseca della coscienza" diventa "il Duce", "l'uomo del destino", "Dio padrone di uomini", il "Gesù che verrebbe con grande potenza dalle nubi" e che finisce per devastare le società civili in nome del suo potere assoluto al quale gli uomini si devono sottomettere.

 

30 settembre 2023

Nazismo e malattia mentale

Neonazi, alcolista e noto alla polizia per maltrattamento di animali: ecco chi è il 32enne che ha ucciso tre persone a Rotterdam. Fuori di testa e nazista. Il delirio di onnipotenza è proprio dell'ideologia nazista e fascista. Purtroppo, in queste condizioni sociali, troveremo un aumento di episodi delittuosi perché tanto più emerge una sorta di "impunità" per il sovranismo e il sovranismo penserà di essere in diritto di impunità commettendo delitti, apparentemente senza uno scopo diverso dal delitto in sé, sempre più feroci. Non si tratta di "un pensiero diverso", ma di una necessità soggettiva di sottomettere gli altri a sé stessi.

 

30 settembre 2023

Il saluto nazista

Due 24enni italiani vanno all'Oktoberfest e hanno la bella idea di fare il saluto nazista. Chissà quali fantasie passavano per la loro testa. In Italia sarebbero stati denunciati e lasciati liberi, in Germania vengono arrestati.

La legge italiana è molto permissiva con i nazisti e violenta contro i democratici che difendono la Costituzione.

L'imposizione dell'impunità al fascismo fu un'operazione fatta dagli USA in funzione "anticomunista" che portò sia a riabilitare i fascisti, sia a nascondere le stragi. De Gasperi era fascista e con lui tutta la Democrazia cristiana. Fin da subito iniziarono le stragi per destabilizzare l'Italia come quella a Portella delle Ginestre. Tutti i Prefetti e tutti i Questori nel 1948 provenivano tutti dal fascismo e praticavano ideologia fascista in un ambiente democratico.

 

30 settembre 2023

Studiare a 71 anni?

Sto cercando di ripassare l'Inglese dimenticato dopo l'inattività degli anni del covid-19. Quelli della mia classe di età, almeno io, non sono in grado di seguire un corso

virtuale. Necessitano, almeno io, di libri da tenere in mano. Credo che dipenda da come la storia personale ha organizzato i collegamenti neuronali, cambiare metodo comporta una fatica aggiuntiva anche se è possibile integrare.

Ad ottobre inizio a frequentare un corso di Inglese in presenza e volevo arrivare ricordando un po' di cose, non proprio digiuno del tutto ricordando che io l'inglese ho iniziato a studiarlo a 69 anni.

Mentre cerco di ripassare l'Inglese posso trattare quasi esclusivamente la filosofia moderna e non mi sembra del tutto male dal momento che quest'estate ho trattato la filosofia antica con particolare riferimento al dionisismo e all'orfismo: Sono talmente tanti gli argomenti di interesse della Religione Pagana che qualunque cosa si tratti diventa un contributo per ogni eventuale discussione anche se poi, per vari motivi, quell'argomento viene abbandonato.

 

30 settembre 2023

Stato attuale della pandemia in Italia

Sono usciti i dati settimanali della diffusione del covid-19 in Italia. Non si è registrato un sensibile aumento della diffusione. Anzi, i ricoverati in terapia intensiva sono diminuiti mentre sono aumentati i ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali.

Questa settimana si sono contati 129 morti con covid-19 il dato più alto da molti mesi. Quasi tutti ultranovantenni con varie patologie.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

29 settembre 2023

L'illogicità fideistica in Giovanni Gentile

Secondo me è necessario comprendere come la filosofia risolve l'impossibilità di dimostrare enunciati che vengono messi a fondamento della propria logica filosofica.

Il confine fra "enunciato filosofico" e "farneticazione da malattia mentale" è così stretto che spesso appare impossibile distinguere l'uno dall'altro in quanto, nelle sedute psichiatriche, spesso si riscontrano i medesimi enunciati filosofici sul lettino dell'analista.

Presento il caso di Giovanni Gentile che davanti all'impossibilità di dimostrare non solo lo "spirito assoluto" come oggetto, ma l'utilità per l'uomo del concetto di "spirito assoluto", è costretto a usare affermazioni assolutistiche dei vangeli nascondendosi, di fatto, dietro ad un'autorità (presunta o farneticante che sia) che possa certificare la validità delle sue affermazioni.

Gentile afferma che "Per trovare la realtà spirituale bisogna cercarla". L'unica cosa che dimentica è che "Per cercare una realtà spirituale è necessario che nelle persone sorga la necessità di cercare una realtà spirituale". Un oggetto lo cerchiamo nel momento in cui necessitiamo di quell'oggetto. Ora, la necessità di cercare una realtà spirituale è frutto della violenza che la società esercita sugli individui costringendoli, con la violenza, a quella necessità. Se una persona non ha la necessità di trovare una realtà spirituale, non cerca nessuna realtà spirituale.

Ma che cos'è una "realtà spirituale" se non una condizione della psiche?

Dice ancora Gentile: "Se vogliamo sapere quello che noi siamo, dobbiamo pensare, riflettere su quel che siamo;" Alla base di questa frase sta il concetto di creazione: "noi siamo ciò che ci ha creato Dio e per sapere come Dio ci ha creati dobbiamo pensare e riflettere su come Dio ci ha creati!". Noi non siamo ciò che siamo, ma siamo ciò che siamo diventati e che noi stessi abbiamo costruito mediante le nostre scelte.

Il ciò che siamo diventati è arte del vivere che dilata l'individuo nell'oggettività nella quale è nato.

Proviamo a leggere quanto scrive Giovanni Gentile nella sua ricetta "per trovare lo spirito":

Per trovare lo spirito

Per trovare la realtà spirituale bisogna cercarla: e cercarla significa, non averla dinanzi a sé, ma lavorare, noi che la vogliamo trovare, per trovarla: e se per trovarla bisogna cercarla, e trovarla significa appunto cercarla, noi non l'avremo mai trovata, e l'avremo trovata sempre. Se vogliamo sapere quello che noi siamo, dobbiamo pensare, riflettere su quel che siamo; il trovare dura tanto quanto dura la costruzione dell'oggetto che si trova; tanto si trova quanto si cerca; quando si è cessato di cercare e si dice d'aver trovato, non si è trovato nulla, non si ha più niente! Nolite iudicare [non giudicare], dice il Vangelo; perché quando avrete giudicato un uomo, voi non lo considerate più come uomo, come spirito, ma vi siete collocati al punto di vista da cui si ravvisa bensì ciò che è materiale e appartiene al mondo naturale, ma non lo spirito che si sta facendo, e che non si può intendere se non guardato nell'atto, che non è atto compiuto, ma atto nel suo prodursi.

Della realtà spirituale è da dire ciò che i grandi scrittori cristiani han detto di Dio: che lo trova chi lo cerca, e vuole perciò trovarlo, e pone tutto il proprio essere in questa ricerca, come per appagare il più profondo bisogno della propria vita. Il Dio che potete trovare è quello che voi dovete far essere; e perciò la fede è virtù, e suppone l'amore. E bene si considera come fatua la pretesa dell'ateo, che gli si dimostri l'esistenza di Dio senza che egli si scomodi, e si spogli del suo ateismo. Fatua del pari la pretesa del naturalista che invita il filosofo a mostrargli lo spirito ... nella natura che ne è, per definizione, l'assenza! Stupendo il detto biblico: Dixit insipiens in corde suo: non est Deus [Lo stolto disse in cuor suo: Dio non esiste]. Non lo poteva dire altro che lui, nel suo cuore di sciocco!

Giovanni Gentile, l'Attualismo, Teoria generale dello spirito come atto puro, Editore Bompiani, 2014, p. 100

Lo stolto disse: "Dio esiste, vede e provvede!". E morì in attesa della provvidenza divina.

Giovanni Gentile cita il vangelo di Matteo 7,1:

1 Non giudicate, per non essere giudicati;

E ancora Luca 6, 37

37 Non giudicate e non sarete giudicati

Gesù dice alle persone che non devono giudicarlo. Non dice di non giudicare in generale e, tanto meno, applica tale regola a sé stesso

Gentile si dimentica di citare Matteo 18, 32-35

32 Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. 33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? 34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. 35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».

Dove Gesù si astiene dal condannare il padrone che si è permesso di giudicare il servo.

Pertanto, non è il "giudicare" che viene condannato, ma il sottoposto che giudica il padrone; il cittadino che giudica Gesù; l'uomo che giudica Dio chiamando le sue azioni: delitti!

Il giudizio, e col giudizio la condanna, toglie a Gesù e a Dio il diritto di giudicare gli uomini. E questo vale per ogni autorità sociale il cui giudizio dell'uomo è solo un appiattimento dell'uomo su sé stessa e, per questo, deve impedire agli uomini di giudicarla, criticarla e condannarla perché, in quel caso, l'autorità sociale sarebbero altro rispetto al consesso umano; altro dalla necessità emotiva dell'uomo e, per questo, indicata come i nemica dell'uomo.

Giovanni Gentile deve far in modo di censurare ogni possibile critica nei confronti dell'autorità, ma la società in cui viviamo si regge sulla critica, sul giudizio e sui procedimenti penali che sono altrettanti giudizi sia nei confronti degli uomini che delle condizioni nelle quali gli uomini vivono. Giovanni Gentile vuole ignorare questa condizione dell'esistenza perché il suo scopo non è quello di "non giudicare per non essere giudicato", ma è quello di "Non giudicare l'autorità se non vuoi che l'autorità ti ammazzi!". Questo è quello che sta dicendo Giovanni Gentile.

Questo meccanismo ideologico, Giovanni Gentile lo applica allo spirito perché, applicandolo allo spirito, diventa un principio generale da applicare alla gestione della società.

Una volta costruito socialmente il bisogno di un super-uomo che risolva i problemi che gli uomini non sono stati messi nelle condizioni di risolvere ecco che l'uomo, fallito nella propria esistenza, smarrito in un mondo nel quale si pensa vittima, è alla ricerca di Dio: "che lo trova chi lo cerca, e vuole perciò trovarlo, e pone tutto il proprio essere in questa ricerca, come per appagare il più profondo bisogno della propria vita". Solo che, una volta che l'uomo supplica Dio nella sua ricerca ossessiva per rimediare al proprio fallimento esistenziale, finisce soltanto per concludere nel nulla il suo fallimento esistenziale.

Non è fatua la richiesta dell'ateo che chiede che gli si dimostri l'esistenza di Dio. Con la sua richiesta l'ateo svela l'inganno psichico del credente che nasconde il fallimento esistenziale dietro la fede nell'esistenza di Dio e della sua provvidenza.

Lo stesso vale per colui che Giovanni Gentile chiama naturalista. La natura non dimostra l'esistenza dello spirito, la natura dimostra l'esistenza di sé stessa nell'infinito numero di contraddizioni e di conflitti con cui ha sistematicamente modificato sé stessa come soggetto vivente in sé e per sé per un gran numero di milioni di anni.

C'è da ripetere a Giovanni Gentile quanto già detto:

Lo stolto disse: "Dio esiste, vede e provvede!". E morì in attesa della provvidenza divina.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

28 settembre 2023

Filosofia antica e filosofia moderna

La filosofia antica non è diversa dalla filosofia moderna. L'unica differenza è che i filosofi attuali reinterpretano la filosofia antica in chiave cristiana e, nello stesso tempo, si fanno partecipi di tutti i conflitti nella società schierandosi con i potenti contro i cittadini indifesi.

Anche anticamente c'erano filosofi schierati con il potere sociale. Basta ricordare Platone, Parmenide, Cicerone, Seneca, Plotino, Agostino d'Ippona. La differenza fra i filosofi di allora, schierati con i potenti, e i filosofi schierati con i potenti di oggi è che i potenti dei filosofi di allora sono morti ed è rimasta la filosofia del potere e del dominio privata dei beneficiari politici mentre, i filosofi di oggi, li osserviamo più per i referenti politici che non per come esprimono le loro idee.

 

28 settembre 2023

A cosa serve la filosofia?

Il problema centrale del proprio essere una persona religiosa sta nella capacità soggettiva di definire la "natura del Dio o degli Dèi" e le relazioni che vengono descritte fra gli uomini e gli Dèi.

L'alternativa è il vago sentimento che cerca di descrivere delle immagini onnipotenti dalle quali trarre soddisfazione e lenimento per il dolore esistenziale vissuto.

Non si può essere una persona religiosa affermando "Io adoro quel Dio". In questo caso si può affermare che tale persona è una persona sottomessa all'immagine generica e soggettiva di un Dio che abita esclusivamente nella sua testa, ma non è una persona religiosa.

La capacità dell'uomo di incontrare la natura del "Dio o degli Dèi" e trattare quella natura al di là dei nomi con i quali la definisce, è il primo attributo per essere una persona religiosa.

Questo è l'ambito della filosofia che si discosta dalla teologia perché rinuncia alla fede per definire i concetti, i contenuti, della relazione fra l'uomo e il mondo in cui l'uomo vive.

Vale la pena di leggere un paio di pagine sullo "Spirito assoluto" di Hegel in cui Hegel cerca di difendere la filosofia da chi tenta di attribuirle modelli ideologici di questa o quell'idea religiosa (ateismo, panteismo) in contrapposizione all'idea religiosa di Dio.

Scrive Hegel:

Delle rappresentazioni orientali, ed in particolare di quelle musulmane, si può dire inoltre che l'assoluto appare come il genere assolutamente universale, che dimora nelle specie, nelle esistenze, ma in modo tale che a queste non spetta alcuna realtà effettiva. La mancanza dell'insieme di queste modalità di rappresentazione e di questi sistemi è di non procedere fino alla determinazione della sostanza come soggetto e come spirito. Questi modi di rappresentazione e questi sistemi derivano dall'unico e comune bisogno di tutte le filosofie e di tutte le religioni, di farsi una rappresentazione di Dio, e poi del rapporto tra Dio ed il mondo. Nella filosofia si riconosce in maniera più precisa che il rapporto di Dio con il mondo si determina sulla base della determinazione della natura di Dio. L'intelletto riflettente inizia col respingere i modi di rappresentazione del cuore, della fantasia, ed i sistemi della speculazione, i quali esprimono la connessione tra Dio ed il mondo; per avere Dio nella sua purezza, nella fede o nella coscienza, lo si separa, come essenza, dal fenomeno, come l'infinito dal finito. Se non che, operata questa separazione, subentra la convinzione della relazione del fenomeno con l'essenza, del finito con l'infinito ecc.; e quindi la domanda, propria della riflessione, sulla natura di questa relazione.

E' nella forma della riflessione su di essa, che sta tutta la difficoltà della Cosa. E' questa relazione che è chiamata l'inconcepibile da coloro che non vogliono sapere nulla della natura di Dio.

Al termine della filosofia non è più il luogo, specialmente poi in una considerazione essoterica, di spendere parole intorno a ciò che significa comprensione concettuale. Ma, dato che dall'intendere questa relazione dipende l'intendere la scienza in generale, come pure tutte le accuse nei suoi confronti, si può a questo proposito ancora ricordare che, avendo la filosofia a che fare - certo - con l'unità in generale, ma non con l'unità astratta, la mera identità ed, il vuoto assoluto, bensì con l'unità concreta (il concetto), e non avendo a che fare assolutamente con nient'altro in tutto il suo corso, ogni grado della progressione è una peculiare determinazione di questa concreta unità, e la più profonda e l'ultima delle determinazioni dell'unità è quella dello spirito assoluto. Ora, da coloro che vogliono fare esternazioni e tranciar giudizi sulla filosofia, bisognerebbe pretendere che si pronunciassero su queste determinazioni dell'unità, e che si dessero da fare per conoscerle; perlomeno che giungessero a sapere che di queste determinazioni ve ne è una grande moltitudine, e che tra di loro c'è grande diversità.

Essi però mostrano così scarsa nozione di ciò - ed ancora minore preoccupazione - che, quando sentono parlare di unità - e la relazione implica subito unità - rimangono fermi all'unità totalmente astratta, indeterminata, ed astraggono da ciò su cui unicamente si concentra tutto l'interesse, cioè dal modo in cui l'unità è determinata. Così, non sanno dire nulla della filosofia, se non che l'arida identità ne è il principio ed il risultato, e che essa è il sistema dell'identità. Fermandosi a questo pensiero, privo di concetto, dell'identità, essi non hanno colto assolutamente niente dell'unità concreta, del concetto e del contenuto della filosofia, ma piuttosto il suo contrario. In questo campo essi procedono come fanno i fisici nel loro; anch'essi sanno bene di avere davanti a sé multiformi proprietà e materie sensibili - cioè, di solito, soltanto materie (perché per loro le proprietà si trasformano esse pure in materie) - e sanno pure che queste materie stanno anche in relazione reciproca.

Hegel, Filosofia dello Spirito, Editore UTET, 2005, p. 134-135

La discussione filosofica attorno alla religione non può essere una discussione attorno al potere di controllo dell'uomo da parte di una religione anche quando quella religione, come il cristianesimo, l'islam, l'ebraismo o il buddismo, fanno del potere politico e del potere coercitivo nei confronti degli uomini l'unico modo per diffondere le proprie idee religiose.

Il concetto religioso si è trasformato passando dall'idea con cui si definisce la relazione fra l'uomo e il mondo all'idea attraverso la quale il mondo è legittimato a dominare l'uomo, ogni singolo uomo, attraverso una gerarchia di dominio alla quale l'uomo si deve sottomettere.

Riportare la discussione filosofica e religiosa nella sua funzione originale, sarebbe stato uno dei compiti dei filosofi ai quali i filosofi si sono sottratti preferendo ribadire il diritto del mondo, e delle sue rappresentazioni, a dominare e sottomettere l'uomo.

La religione, sottratta all'uomo, diventa lo strumento di tortura nella mani di Dio. Uno strumento di tortura che un Dio, che pretende di non essere descritto o definito, mette nelle mani di una gerarchia affinché sottometta l'uomo.Riportare il dibattito filosofico e religioso nella sua funzione originale implica distruggere l'uso che della filosofia e della religione ne stanno facendo i dominatori dell'uomo sull'uomo privando gli uomini più fragili della consolazione che il dominatore non stia usando la religione per dominarli e rubare loro la vita, ma la stia usando per aiutarli in una vita che "oggettivamente" è costellata di ostacoli, difficoltà e dolore.

 

28 settembre 2023

Lavoro tecnico

Continuo a caricare in internet sul sito religionepagana.it una pagina al giorno con le riflessioni che condivido anche su Facebook.

Tutte le riflessioni sulla filosofia, sia quelle fatte quest'estate sui filosofi antichi, sull'orfismo e il pitagorismo, che quelle che sto facendo ora in relazione alla filosofia attuale, diventeranno parte del settimo volume della Teoria della Filosofia Aperta.

So perfettamente che i testi vengono letti da un numero limitato di persone e non sono in grado di attirare masse di curiosi. Ma io non scrivo per avere successo, scrivo per lasciare una traccia su che cos'è la Religione Pagana e la qualità del divino che percepisce nel mondo.

Io analizzo la situazione della società, le sue dinamiche, e il punto di vista che assumo è quello dei cittadini. Gli interessi dei cittadini davanti alle Istituzioni e davanti al sistema religioso che subiscono nella società.

E' impegnativo costruire una pagina al giorno, non sempre sono in grado di farlo. Però ci provo.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

27 settembre 2023

Lo spirito assoluto

Hegel deve riaffermare il dominio dell'uomo sull'uomo e questo dominio lo riafferma attraverso il dominio dello spirito assoluto rispetto ai sentimenti e alla morale dell'uomo.

Secondo Hegel, la consapevolezza dell'uomo nei confronti dello "spirito assoluto" è dentro all'uomo e la fede testimonia l'esistenza dello "spirito assoluto" in quanto essa è la certezza della verità oggettiva.

Dice Hegel:

La coscienza soggettiva dello spirito assoluto è essenzialmente, entro sé, un processo la cui unità immediata e sostanziale è la fede nella testimonianza dello spirito in quanto essa è la certezza della verità oggettiva. La fede, che contiene questa unità sia come unità immediata sia come rapporto di quelle diverse determinazioni, è passata, attraverso la devozione, il culto sia implicito sia esplicito, nel processo che consiste nel superare l'opposizione giungendo alla liberazione spirituale, nel confermare quella prima certezza tramite questa mediazione, e nel conquistare la concreta determinazione di questa certezza: la riconciliazione, la realtà effettiva dello spirito.

Hegel, Filosofia dello spirito, Terza parte dell'Enciclopedia, Editore UTET, 2005, p. 413

Il concetto centrale di Hegel è il concetto di sottomissione dell'uomo allo "spirito assoluto" che avviene come liberazione superando l'opposizione fra l'uomo, come soggetto che vive la realtà quotidiana e le imposizioni del culto, implicito ed esplicito, e della devozione. Questa liberazione, secondo Hegel, porta l'uomo al riconoscimento della "realtà effettiva dello spirito".

Ciò che per l'uomo è "sottomissione allo spirito assoluto", Hegel lo definisce "liberazione spirituale".

Appare evidente che tutto il pensiero hegeliano è precedente la nascita della psicologia e della psicoanalisi. Per Hegel l'uomo è l'oggetto creato da Dio e per quanto si ostini a cercare parole che occultino il termine Dio, tutta la sua filosofia non è in grado di passare dalla rappresentazione dell'uomo nel momento presente ai meccanismi dell'uomo per giungere al momento presente.

Ci proverà Marx introducendo il concetto di "Materialismo storico e dialettico" col quale introdurrà in filosofia il concetto secondo cui le cose appaiono oggi divenute per trasformazione attraverso un processo storico. Lo stesso vale per il darwinismo biologico, condizioni umane sconosciute sia a Marx che ad Hegel.

Da Hegel si genera l'attualismo di Gentile e in generale tutta la filosofia della "superiorità della razza" che ha nel fascismo e nel nazismo la sua apoteosi. L'attualismo di Gentile è molto semplice: l'uomo è attuale per come si presenta perché lo ha creato Dio.

Gentile, come Heidegger, come Hegel, come Kant rifiutano il concetto dell'uomo come soggetto in continua trasformazione nelle condizioni oggettive in cui nasce. Lo rifiutano perché altrimenti devono rifiutare l'idea del loro "spirito assoluto", l'Essere immutabile, conchiudendo la mutazione all'Essere della Natura, l'Ente. L'Ente muta, ma non muta l'Essere che agisce nell'Ente.

E questo, in ultima analisi, è il senso del fallimento della filosofia da Parmenide ad oggi.

 

27 settembre 2023

Attualismo e fascismo

Attualismo e fascismo sono due parole diverse per significare lo stesso oggetto nella filosofia di Giovanni Gentile.

Quando Giovanni Gentile scrive:

"Questo Pensiero eterno, questo pensiero infinito non è il nostro pensiero, che ad ogni momento sente i propri limiti, questo pensiero è Dio. Dio pertanto è la condizione che rende possibile pensare il pensiero dell'uomo come esso stesso realtà, e la realtà come essa stessa pensiero."

Giovanni Gentile, Teoria generale dello Spirito come atto puro, in L'Attualismo, Editore Bompiani, 2014, p. 79

Non fa altro che significare come l'autorità che pensa non è il pensiero dei sottoposti che sentono in ogni momento i propri limiti, ma è il pensiero dell'autorità Dio e, per estensione, di ogni autorità per quanto anch'essa sia sottoposta a Dio. Rispetto ai propri sottoposti, l'autorità è il loro Dio. E' l'autorità che rende possibile ai sottoposti di pensare la realtà della loro condizione e la realtà come essa stessa deve essere pensata.

Da questa condizione la filosofia metafisica attuale non si discosta. E' una ripetizione continua dei medesimi concetti di dominio e di assolutismo che non ammette altra condizione che il Dio assoluto assunto come realtà oggettiva.

 

27 settembre 2023

Inno Orfico a Latona

Inno Orfico a Latona

  Inno orfico a Latona (Leto)

Dice l'Inno Orfico a Latona (Leto):
Leto dal cupo peplo, Dea genitrice di gemelli, augusta,
Figlia di Ceo, magnanima, regina molto pregata,
che hai ricevuto doglie feconde di bei figli di Zeus,
Avendo generato Febo e Artemide saettatrice,
L'una a Ortigia, l'altro nella rocciosa Delo,
Ascolta, Dea signora, e con cuore propizio
vieni al rito di tutti gli Dèi portando un dolce fine.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Nella sequenza degli Inni Orfici Leto è collocata fra Apollo e Artemide. Non viene cantata con una grande evocazione, forse perché la memoria è oscurata dal bagliore di Apollo.

Ma gli Stregoni non dimenticano.

Ci fu un tempo in cui gli Esseri, figli di Era, non erano né maschi né femmine. Oggi sappiamo che si moltiplicavano per scissione. Non erano maschi, non erano femmine. O meglio, erano soltanto femmine!

Poi, Zeus e Leto, generarono il mutamento.

Artemide, l'Essere Femminile che determina sé stessa e che assiste alla nascita dell'Essere Maschile, Apollo.

Leto è l'utero della vita, come noi oggi siamo abituati a pensarla, divisa in maschi e femmine e dimentichi che l'Essere Maschile altro non è che un Essere Femminile mancato.

---continua al link---

 

Pagina specifica del giorno

 

 

26 settembre 2023

L'Anima

Ai filosofi sembra impossibile far loro capire che "ciò che anima" è un oggetto reale, ma l'anima non è un oggetto reale, ma solo un oggetto immaginato.

Un corpo di materia si anima, ma non esiste un'anima senza un corpo.

Pertanto, io non posso discutere dell'anima come un oggetto, ma devo discutere del corpo, il corpo vivente, che manifesta tutte quelle prerogative che i vari filosofi attribuiscono all'anima.

Diverso è il discorso quando si parla di "coscienza". La "coscienza di sé" può essere attribuita anche ad oggetti inanimati per il loro esistere, persistere e modificarsi quali oggetti-soggetti del mondo. Posso attribuire al Sole una coscienza di Sé. Opinabile e soggettivamente razionale, tuttavia non posso negare che la vita sulla Terra ha nel Sole la sua oggettività e per questo non posso negare aprioristicamente che il Sole non abbia l'intenzione di alimentare la vita sulla Terra.

Io, non essendo Sole, non posso soggettivare la coscienza Sole, ma del resto non sono in grado di soggettivare nemmeno la coscienza del mio vicino al quale riconosco una coscienza solo per analogia con me.

 

26 settembre 2023

Hegel e la filosofia dello spirito

Esistono degli spacciatori che sanno spacciare la droga "Dio" in maniera quanto meno esilarante.

Scrive Hegel:

Il concetto dello spirito ha la sua realtà nello spirito. Il fatto che l'identità di concetto e realtà sia in quanto sapere dell'idea assoluta, implica necessariamente l'aspetto per il quale l'intelligenza, in sé libera, sia, nella sua realtà effettiva, liberata fino ad elevarsi al proprio concetto, per esserne la degna figura. Lo spirito soggettivo e quello oggettivo vanno considerati come la via sulla quale si perfeziona questo lato della realtà, ossia dell'esistenza.

Hegel, Filosofia dello spirito, Editore UTET, 2000, p. 412

La prima stupidaggine detta da Hegel è questa: "Il concetto dello spirito ha la sua realtà nello spirito". In sostanza, Hegel dice che lo spirito è un oggetto in sé. Un oggetto reale e, come oggetto reale produce il concetto dell'oggetto.

Data questa premessa, tutto ciò che segue, come logica filosofica, è farneticazione attorno alla premessa.

Se ho dato come premessa che lo spirito è un oggetto in sé, reale, dovrei, come minimo, dimostrare la realtà dell'oggetto indipendentemente dalle manifestazioni di un corpo dove, assistendo le quali, io tendo a separare quelle manifestazioni dal corpo chiamandole "spirito". Come se fossero un oggetto distinto dal corpo.

Se poi questa premessa continuo a caricarla di aggettivi, con gli aggettivi costruisco una realtà immaginaria, ma non dimostro la realtà dell'oggetto che affermo come reale né dimostro come esista una realtà necessaria dell'oggetto che affermo come reale.

E' su questa premessa che mi accingo ad analizzare la filosofia moderna che mi impegnerà per i prossimi 7 od otto mesi sottolineando come la filosofia metafisica della Religione Pagana sia una filosofia metafisica più attinente alla condizione esistenziale dell'uomo.

 

26 settembre 2023

Hegel e la filosofia esistenzialista

Fra Logica e Filosofia dello Spirito di Hegel si dipana gran parte della filosofia esistenzialista dove lo stesso Hegel non fa altro che appropriarsi del Neoplatonismo e di alcune forme di bramanesimo per legittimare l'assolutezza dello Spirito che non è altro che un sinonimo per dire Dio.

Nella "Terza sezione" della Filosofia dello Spirito Hegel tratta dello "spirito assoluto", cioè di Dio. Nome che Hegel evita per non entrare in conflitto col cristianesimo.

La "filosofia dello spirito" sarebbe la terza parte "Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio" di Hegel.

Per analizzare un concetto, volevo partire da Heidegger commentato da Severino, ma mi trovo a dover, invece, partire da Hegel come usato da Abbagnano in funzione dell'esistenzialismo.

Impiegherò un po' di più per completare il discorso che intendo fare.

 

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25 settembre 2023

L'essere, l'ente e la trascendenza

Che ogni Essere della Natura trascenda il sé stesso vissuto continuamente in una continua trasformazione del presente che vive, è un dato di fatto verificabile empiricamente. Che un Essere della Natura trascenda in funzione di una coscienza, l'Essere, che trascende l'insieme della realtà vissuta dall'Essere della Natura è indimostrabile e confinato nel terreno del fantasy o dell'immaginazione.

Che un Essere della Natura trascenda la realtà fisica morendo, è un dato di fatto che, dal punto di vista della ragione si può dire che, in quel momento, quell'Essere della Natura è il nulla.

Fin là, ma non oltre.

L'unica cosa ipotizzabile è che l'Essere della Natura, dopo la morte, possa mantenere un'unità consapevole di sé stesso. Ma quest'unità consapevole di sé stesso è in funzione di sé stesso e non in funzione di un trascendente che ne determina scelte o finalità.

Se si accetta il concetto di un'unità soggettiva consapevole come continuità dopo la morte dell'Essere della Natura, non si può separare quella "unità soggettiva" dalle relazioni col vissuto dell'Essere della Natura nella Natura che ne determina la qualità attraverso una gestazione maturata durante tutto il corso della sua vita fisica.

 

25 settembre 2023

Filosofia metafisica, concetti e vocaboli

La filosofia metafisica non è complessa nei suoi concetti. Viene fatta diventare complessa per l'uso di termini che allontanano il lettore dalla ricerca del significato del meccanismo descritto.

Oggi mi sono imbattuto in questo termine "sistasi" nella filosofia esistenzialista di Abbagnano, Severino e Heidegger.

Sembra che questo termine non appare nemmeno sui dizionari di filosofia.

Sono riuscito alla fine a trovarlo e a capirne il significato.

La sistasi è l'atto con cui l'ente, costituendosi, trascende verso una totalità sistematica, della quale esso stesso fa parte.

In questo sistema filosofico l'ente è il soggetto della natura che, penso morendo, trascende verso una "totalità sistematica" (L'Essere, l'Uno, Dio, ecc.) della quale esso stesso fa parte.

In altre parole, non è altro che il concetto di Plotino secondo cui la parte di "essere" dell'ente, cioè l'anima, torna all'Uno dopo la morte del corpo fisico.

In altre parole, la filosofia metafisica di oggi altro non è che la vecchia filosofia metafisica. Si usano parole diverse per definire il medesimo concetto.

 

25 settembre 2023

Le ideologie nella società

Se qualcuno vi dice che le ideologie sono morte, non credeteci. Viviamo sempre nelle condizioni in cui l'ideologia cristiana, variamente articolata, domina l'uomo mentre, l'uomo, manifesta bisogni e tensioni per uscire dal controllo dell'ideologia cristiana.

In questa contrapposizione sono cambiate le condizioni sociali. L'uomo che cerca di liberarsi dalla violenza cristiana non farà più, almeno nei paesi occidentali, lotte per il pane. I sistemi di controllo del cristianesimo sull'uomo si sono modificati, si sono adattati, alle condizioni che, chi cercava forme sociali di uscita dal cristianesimo, è riuscito a modificare nella società in cui viviamo.

Nessuno dirà più che la condanna del lavoro minorile è "roba da comunisti". Oggi anche la destra più sovranista non osa far propaganda in favore del lavoro minorile e l'ideologia cristiana si è appropriata dell'uso dei minori per affermare il proprio potere sociale.

La situazione che stiamo vivendo è nuova, rispetto al passato, nello stesso tempo non solo ha caratteri comuni con il passato, ma riproduce l'ideologia della repressione sociale propria del passato e non è detto che ciò che fu tragedia oggi diventi farsa come non è detto che la farsa di oggi non sia in grado di produrre tragedie.

 

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Celebrazione dell'Equinozio d'Autunno al Bosco Sacro di Jesolo
[Le immagini del 23-9 postate il 24 settembre]

 

24 settembre 2023

23 settembre 2023 celebrazione dell'Equinozio d'Autunno presso il Bosco Sacro di Jesolo

 

24 settembre 2023

Data la situazione atmosferica annunciata dalle previsioni, penso che possiamo considerarci un'isola felice. E queste sono le nostre aspettative.

 

24 settembre 2023

Sull'Altare Pagano splende il sole. Solo all'orizzonte si intravvedono delle nubi che ci permettono di pensare che sul trevigiano vi sia molta turbolenza.

 

24 settembre 2023

Il Fuoco Sacro è stato acceso nel giorno dell'Equinozio d'Autunno. Il Fuoco Sacro, in questo caso, indica la congiunzione, nel corpo degli Esseri della Natura, dei tre mondi in cui si esprime l'esistenza della vita: il mondo emotivo, il mondo dell'azione e il mondo dela ragione. Sono mondi fuori di noi che noi abitiamo col nostro corpo, i nostri desideri, le nostre passioni.

 

24 settembre 2023

Il passaggio fra i fuochi indica il passaggio dell'uomo fra i mondi che avviene sempre attraversando il fuoco delle contraddizioni dell'esistenza nella situazione nella quale siamo nati. La Religione Pagana indica la trasformazione dell'individuo e il passaggio è una trasformazione che indica una continua rinascita di trasformazione in trasformazione.

 

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23 settembre 2023

Società e il fallimento della famiglia

L'organizzazione della società basata sulla famiglia cristiana (la sacra famiglia di Giuseppe, Maria e Gesù) è, per divenuto storico delle idee sociali, un fallimento. Maria, le donne, non accettano più il ruolo di sottomesse stuprate che esaltano lo stupratore Dio.

L'uomo, che si fa padrone in quanto "capofamiglia" non è in grado di conciliare il suo ruolo nei principi sociali di uguaglianza che si sono imposti nelle società occidentali (e non solo) e vive una condizione di smarrimento per la mancanza di una cultura che gli permetta di gestire le proprie emozioni. La donna ha cessato fi farsi "padrona dei figli" e vive una condizione fra madre protettrice (a volte fino all'esasperazione) dei figli a madre indifferente alla crescita dei figli che vengono privati degli strumenti per vivere nelle società subendo le conseguenze di figli teppisti e di spacciatori di droga.

I figli crescono in una condizione di smarrimento perché "Dio non ha dato loro la sapienza", ma sono in possesso dell'arroganza di un'inesistente conoscenza dei meccanismi sociali che li porta a "credere che il mondo sia" anziché ad analizzare "ciò che il mondo è".

In queste condizioni sociali, contrarre matrimonio significa contrarre un impegno vincolante per il quale necessita altro impegno per potersene liberare (soldi e tempo spesi inutilmente).

In queste condizioni, fare figli significa produrre carne umana a beneficio di chi quella carne umana può usare e trarne beneficio.

Date queste condizioni, una percentuale molto alta di persone preferisce non contrarre matrimoni vincolanti e non fare figli. Risulta inutile dare delle sovvenzioni alle coppie affinché facciano figli quando le coppie, come tutti i cittadini, vengono derubati dei diritti sociali e delle condizioni per vivere una vita serena e consapevole con i loro figli che crescono consapevolmente.

Nella situazione in cui viviamo, i ragazzi che sono consapevoli di essere dei cittadini sono coloro che vengono bullizzati e sfruttati. Pensate solo ai "volontari per pulire la città", si tratta di un atto di sfruttamento del lavoro a cui vengono sottomessi i ragazzi che hanno una sensibilità sociale e non quelli che buttano le biciclette rubate nei canali.

Nella società ci sono regole che proteggono chi fa violenza in modo che chi ha consapevolezza di cittadino sia costretto a subire la violenza di chi vuole trasformarlo in una preda.

Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali la famiglia, cristianamente intesa, è un fallimento sociale e la società deve imparare ad organizzarsi su basi diverse.

 

23 settembre 2023

Ideologia fascista

Fascista non è un epiteto. Fascismo è un'ideologia cristiana che a Dio sostituisce lo Stato privando i cittadini del principio di uguaglianza in funzione della sottomissione e dell'obbedienza ad uno Stato che si fa padrone nei confronti dei cittadini, godendo dell'impunità per i reati che commette nei confronti dei cittadini.

 

23 settembre 2023

Le informazioni devono circolare

Ho fatto tutto quanto era nelle mie possibilità per far circolare l'informazione secondo cui al Bosco Sacro di Jesolo sarà celebrato l'Equinozio d'Autunno.

E' importante che ci sia una fonte di informazione sulla ritualità pagana perché, con tutte le azioni che abbiamo fatto per assicurare alla Religione Pagana i diritti sanciti dalla nostra Costituzione, la ritualità è una delle condizioni che assicurano al "gruppo" il suo status di religione.

Non si tratta dell'idea cristiana su "ma quanti siete", ma l'idea dello Stato Democratico su "che cosa pensi e che cosa fai per esprimere quello che pensi".

Non basta che due tribunali abbiano acquisito l'idea che la Federazione Pagana esprime la Religione Pagana, è necessario che questa idea entri nelle persone. Solo in un secondo tempo le persone potranno discutere sulla qualità dell'idea religiosa propria della Religione Pagana.

Domani siamo ad Jesolo per celebrare l'Equinozio d'Autunno.

 

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22 settembre 2023

I problemi che sorgono parlando di religione nella società

L'idea che il Dio possa aiutarti è un'idea insita nelle Antiche religioni, anche se era in secondo piano rispetto alla relazione religiosa uomini e Dèi, che il cristianesimo ha fatto propria elevandola a strumento ideologico di repressione dell'uomo affinché sottometta i suoi desideri, le sue passioni, i suoi progetti a quella che il cristianesimo affermava essere la "volontà di Dio".

Anche dal punto di vista della "propaganda" religiosa, questa rimane l'idea chiave con cui "acquisire" proseliti.

In sostanza, il confronto religioso, almeno fino ad oggi, consiste nel "il mio Dio è più bravo ad aiutarti del suo Dio!". Una volta che l'individuo superava il problema per il quale cercava l'aiuto del Dio, l'individuo non si chiedeva se effettivamente il superamento del problema era dovuto all'intervento di quel Dio o se il superamento del problema era dovuto a cause oggettive o alle sue scelte soggettive nell'oggettività. Le religioni, fino ad oggi, dicono "ringrazia il Dio che ti ha aiutato a superare il problema" anziché dire "maledici il Dio che ha voluto importi il problema". Il Dio viene vissuto solo nella condizione psicologica benefica che di fatto allontana l'uomo dalla realtà vissuta. E solo per non parlare dei problemi che non si sono superati, nonostante il Dio fosse invocato, dove le persone vengono criminalizzate per non aver invocato a sufficienza quel Dio: colpa loro!

Un elemento secondario, periferico, delle Antiche religioni, elevato ad elemento centrale delle religioni monoteiste, è diventato il modello dell'essere religione nell'epoca attuale. Si tratta di superstizione allo stato puro.

Chi riporta la condizione religiosa nel suo ambito originale, cioè nella definizione delle relazioni divine fra l'uomo e il mondo in cui vive, attraversa un momento di debolezza ideologica perché il suo modo di pensare non trova, nell'immediato, gli interessi di una massa di persone sofferenti che chiedono soltanto di uscire dal proprio stato di sofferenza.

La soffeenza è il mezzo, lo strumento, attraverso il quale le religioni rivelate (ebraismo, cristianesimo, islamismo e buddismo) controllano masse di persone impedendo, mediante una sofferenza che aumenta quando si presenta la disillusione della speranza nell'intervento del Dio cui aspira, ogni dibattito religioso che dimostri l'inadeguatezza di quel Dio rispetto ai desideri delle persone sofferenti.

Quando io dico che il Dio dei cristiani è il "macellaio di Sodoma e Gomorra" di fatto dimostro come il "Dio buono" dei cristiani non ha nessun interesse ad intervenire per eliminare la sofferenza del cristiano, ma, semmai, ha interesse ad alimentare la sofferenza fino ad attribuirsi il diritto al genocidio degli uomini che devono soffrire per la sua gloria.

L'uomo, disarmato della "speranza in Dio" deve imparare a vivere senza l'idea che Dio lo soccorra in tutte le sue scelte.

C'è chi prega per avere un buon voto a scuola e c'è chi studia per avere un buon voto a scuola.

Chi ha sempre pregato, o confidato nella fortuna, per aver un buon voto a scuola si è trasformato in un modo tale che quando prende coscienza della necessità di studiare non è più in grado di farlo. Chi prende un buon voto a scuola perché ha studiato riceve l'aggressione dell'insegnate che, anziché incoraggiarlo a continuare a studiare, gli chiede di ringraziare Dio per aver avuto quel "dono".

In queste condizioni sociali riportare l'idea di religione alle condizioni pre cristiane e pre ebraiche diventa un lavoro lungo e pieno di ostacoli. Un lavoro di parecchie decine d'anni, di varie generazioni, che necessitano di persone che non abbiano interessi economici o politici (intesa come politica di potere sociale), ma solo interessi religiosi che vengono ereditati di generazione in generazione.

Servono passioni differenti e contrapposte fra chi fa religione scegliendo un vantaggio immediato da chi fa religione scegliendo di essere una persona religiosa senza un vantaggio economico o politico immediato.

Nel taoismo è definita correttamente la pratica cristiana in la Regola Celeste del Taoismo:

"Non dar la preferenza ai più capaci
fa si che il volgo non faccia loro guerra
non far stima di cose ardue ad aversi
fa si che il volgo non divenga ladro
non veder cosa che si possa bramare
fa si che il cuore non ne sia turbato
per questo l'uomo saggio se governa
ne svuota il cuore e ne riempie il ventre
ne affralisce [rendere fragile, indebolire] il volere e ne rafforza l'ossa
sempre fa sì che il popolo non abbia né scienza
fa sì che quei che sa non osi agire
né voglie quando si mette in pratica il non-fare
mai non c'è cosa che non si governi,

Da: La regola celeste di Lao Tse, Tenere in pace il popolo, Sansoni editore, 1984, p. 7

In questo contesto, diffondere un sistema religioso che abbia al suo centro lo sviluppo della conoscenza e della consapevolezza delle persone, individui che anche quando potrebbero essere tanti continuano ad essere individui e non massa, diventa effettivamente complesso perché non si tratta di sviluppare la coscienza religiosa del singolo soggetto, ma attraverso lo sviluppo della coscienza religiosa del singolo soggetto sviluppare la coscienza generale di ogni soggetto facendola diventare parte indistinguibile della coscienza sociale.

 

22 settembre 2023

Tangente sugli immigrati

E il Governo, ideologicamente fascista, si fa scafista.

Scrive il giornale La Repubblica:

Migranti, 5.000 euro per la libertà. E' la cifra che verrà chiesta per non finire nei Cpr a chi arriva da Paesi sicuri.

O paghi o vai in galera. Io questo la chiamo: estorsione!

 

22 settembre 2023

Situazione della pandemia in Italia

Sono arrivati i dati settimanali sulla pandemia da covid-19 in Italia.

La stampa ha applaudito perché l'aumento dei casi è stato del 17% rispetto all'aumento del 40% della settimana scorsa.

Tuttavia la media è di 5000 casi di media al giorno con 117 morti mentre continuano ad aumentare i ricoverati in terapia intensiva e nei reparti ordinari.

Siamo ancora su cifre relativamente basse rispetto a momenti tragici che abbiamo vissuto e anche se è stata anticipata la campagna vaccinale, per la popolazione se ne parlerà dopo la metà di ottobre.

 

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21 settembre 2023

Significati correnti di "libertà"

Che cosa si intende col termine "libertà".

Le persone usano il termine "libertà" dando al termine "libertà" un significato soggettivo pretendendo che tale significato sia assunto come oggettivo, Tutti devono sapere che cosa loro intendono per "libertà".

Il problema nasce perché c'è stato un tempo in cui molte persone attribuivano al termine "libertà" il medesimo significato, ma era perché queste persone vivevano in una situazione collettiva uguale, o molto simile, di repressione dei loro desideri e delle loro possibilità. La realizzazione delle condizioni oggettive che avrebbero permesso loro di realizzare i loro desideri veniva chiamata "libertà".

Poi, il termine divenne così comune che ora il termine "libertà" sta a significare "libertà di costruire emarginazione, repressione e sottomissione".

Il desiderio di "libertà" non appare più come il desiderio del sottomesso che si libera dalla sottomissione; appare piuttosto come il desiderio di chi discrimina, reprime, sottomette di essere libero di discriminare, reprimere e sottomettere.

Si tratta di un "transfert" emotivo molto strano: il delinquente chiede di essere libero di delinquere mentre si nega alla vittima di proteggersi dal delinquente perché, se lo facesse, toglierebbe la libertà al delinquente di delinquere nei suoi confronti.

Anzi, la vittima è il delinquente che vuole privare chi gli fa violenza della libertà di potergli fare violenza.

Scommetto che chiunque legge questo mio post, pur essendo una persona che reprime e discrimina si colloca nei panni di chi "è discriminato e represso" accusando altri di "discriminare e reprimere" in modo di tentare di garantirsi la libertà di discriminare e reprimere.

Non è uno strano mondo quello in cui stiamo vivendo. E' una questione di logica imposta dalla bibbia cristiana. "Gli uomini sono "malvagi" e Dio li distrugge col diluvio universale!" Dio esercita la sua libertà nei confronti degli uomini. Non si è voluto reprimere Dio quando affermava che gli uomini sono malvagi e, in questo modo, si è permesso a Dio di esercitare la sua libertà ammazzando gli uomini. Con questa logica, i disperati che arrivano dall'Africa sono un "esercito di invasione" e si possono incarcerare e, magari, sterminare. Vuoi non avere la libertà di difenderti da questa invasione?

Si riempiono la bocca della parola "libertà", ma evitano sempre di dire in che cosa questa consista.

 

21 settembre 2023

Inno orfico ad Apollo

Inno orfico ad Apollo

  Inno orfico ad Apollo

Vieni, beato, Paian, uccisore di Tizio, Febo, Licoreo,
Menfita, splendidamente onorato, invocato col grido, datore di felicità,
Dalla lira d'oro, che proteggi la semina e l'aratro, Pizio, Titano,
Grinio, Sminteo, uccisore del Pitone, Delfico, indovino,
selvaggio, demone apportatore di luce, amabile, giovane glorioso,
guida delle Muse, istruttore del coro, che colpisci di lontano, saettatore,
Branchio e Didimeo,  operante di lontano, Lossia, santo,
signore Delio, che hai l'occhio che tutto vede e da luce ai mortali,
dalla chioma d'oro, che sveli sincere profezie e oracoli;
ascolta con animo benevolo me che prego per gli uomini:
perché tu vedi tutto questo etere infinito
e la terra felice di lassù, e attraverso la penombra
nella quiete della notte sotto la tenebra dagli occhi di stelle
hai scorto sotto terra le radici, e possiedi i confini del cosmo
tutto; a te stanno a cuore il principio e la fine,
fai fiorire ogni cosa, tutta la sfera celeste tu accordi
con la cetra sonora, talora andando al limite della corda più corta,
talora invece della più lunga, talora secondo il modo Dorico
accordando tutta la sfera celeste distingui le specie viventi,
con l'armonia contemperando per gli uomini il destino universale,
mischiando ugual misura d'inverno e d'estate per gli uni e per gli altri,
distinguendo nelle corde più lunghe l'inverno, nelle più corte l'estate,
nel Dorico il fiore fresco della primavera molto amabile.
Da qui i mortali ti celebrano col nome di signore,
Pan, dio dalle due corna, che invii i sibili dei venti;
perché hai il sigillo che dà forma a tutto il cosmo.
Ascolta, beato, salvando gli iniziati dalla voce supplice.

Tratto da: Inni orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Apollo è il principio maschile della vita.

Prima di lui non c'erano i bisessuati. La vita era femminile in quanto i soggetti viventi partorivano sé stessi: per scissione.

Nella mitologia ci sono nomi maschili e nomi femminili, ma questi sono relativi all'interpretazione che noi, come bisessuati, diamo ai soggetti nel mondo definendoli per categorie maschile e femminile.

Gli Dèi sono immortali. Nascono e diventano immortali.

Nell'Antica Mitologia, tutto il venir in essere del mondo è un germinare di sé stesso dalle condizioni che chi è cosciente di sé stesso ha costruito e modificato in funzione dei propri bisogni.

Nella mitologia si hanno nomi maschili e femminili.

Abbiamo questo e quella da cui nascono figli e figlie. In questo modo viene descritta per simbolo il venir in essere della vita. In realtà non è così!

Due o più presenze costituiscono l'oggettività che permette a qualcuno di germinare diventando il terzo in quell’oggettività. Proiettare sugli DEI una sessualità e un generare, mediante un rapporto sessuale, è solo per rappresentarne quelle caratteristiche funzionali che noi intendiamo raccontare riconoscendo quelle caratteristiche negli Esseri Umani, in noi stessi, e, spesso, caratterizzate proprio dalla sessualità umana nei rapporti sociali propri della specie umana. Specialmente nella condizione del generare in quanto, la condizione che permette di generare è la massima relazione emotiva nelle relazioni umane.

---Continua al link---

 

21 settembre 2023

Liti condominiali

E mentre me ne sto quì a meditare su cosa fare fra la stanchezza per essere stato a Jesolo per preparare l'Altare Pagano e tutti i lavori che sto facendo e che sono stati interrotti, sento un grido che si leva dalle scale del condominio: "Deficiente!".

Cerco di capire che cosa significa e, ancora, dei vicini stanno inveendo l'uno contro l'altro perché uno, da quanto ho capito, accusa l'altro di aver sbattuto troppo forte la porta condominiale (che fra l'altro non si può sbattere) o, forse, la porta del suo garage.

E' la fame di "potere" di individui vuoti che hanno bisogno di cercarsi un nemico da aggredire per contendersi un frammento di privilegio condominiale (sottratto ad altri).

Riflettendo, è il motivo per il quale i condomini si prendono a coltellate.

 

21 settembre 2023

La sconfitta di una democrazia

La pericolosità di questo Governo Italiano è talmente alta da mettere in pericolo tutte le relazioni internazionali.

Soprattutto è l'ignoranza delle condizioni oggettive entro le quali un governo dovrebbe agire. Ignoranza rispetto ai principi Costituzionali. Ma non ai principi Costituzionali

come dovrebbero essere intesi per l'ideologia che li ha manifestati, ma dei principi costituzionali interpretati nell'inganno dei cittadini e della Costituzione in funzione di uno Stato liberale.

L'ignoranza delle persone che partecipano a questo governo dovrebbe, o potrebbe, permettere alle persone di comprendere come l'ignoranza è il nemico della società perché l'ignoranza sopravvive solo grazie alla furbizia e all'inganno. Un inganno che si svela quando all'ignorante vengono affidati compiti di responsabilità.

E' sconvolgente che il Capo del Governo Italiano, anziché andare a cena con tutti i capi di Stato a New York, curando gli interessi italiani, preferisca andare in una pizzeria e farsi gli affari suoi.

Benvenuto fascismo!

 

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20 settembre 2023

Nuova campagna di vaccinazioni anti covid-19

Fra poco ci sarà la nuova campagna di vaccini anti covid-19.

La situazione si sta progressivamente aggravando grazie ai media che non leggono i dati diffusi dal Consiglio superiore della Sanità.

In fondo, questi partiti politici sono arrivati al governo anche con la campagna anti vaccinazioni e no-covid. Hanno criminalizzato Speranza ed ora si trovano a dover affrontare il medesimo problema, magari in maniera più attenuata, dei governi precedenti senza avere un'adeguata campagna di allerta fra i cittadini. 100 morti a settimana, tutte persone fragili, per loro è niente. Dobbiamo aspettare che i morti aumentano perché inizino ad allarmarsi.

Io mi farò il vaccino appena potrò! Voi, naturalmente, fate come volete! In ogni caso, io riproporrò i dati sull'andamento pandemico in Italia.

 

20 settembre 2023

Ricordando il XX settembre 1870

XX settembre 1870 con la breccia di Porta Pia si segnò la fine dello Stato del Vaticano.

Venne stroncato un modo di esercitare il potere da parte del Vaticano.

Quel giorno il capo dei cattolici, Pio IX, dichiarò che il primo soldato italiano che avesse sparato un colpo di cannone contro Roma sarebbe stato scomunicato. Dal momento che la scomunica, allora, costituiva un "marchio d'infamia" per i cattolici, il comando italiano chiamò un cannoniere di religione ebraica a cui, della scomunica, non fregava assolutamente nulla, Fu costui a sparare il primo colpo che aprì la breccia di Porta Pia.

In quel giorno cadde lo Stato del Vaticano, ma a riportare il vaticano come elemento centrale della vita nazionale ci pensò il pederasta don Bosco che, giocando sulla superstizione dei Savoia, fece mettere in grande difficoltà gli atei, i laici e gli anticlericali.

Distruggi una realtà di dominio cristiana e il cancro cristiano si ripresenta in una diversa veste. Fintanto che non nascerà un'analisi dell'orrore ideologico imposto da Gesù e dal macellaio di Sodoma e Gomorra, i popoli saranno sempre costretti a subire l'ideologia sovranista e nazista propria del cristianesimo.

 

Preparare l'Altare Pagano per l'Equinozio d'Autunno

 

20 settembre 2023

Bosco Sacro si inizia a raccogliere la legna per l'Altare Pagano.

 

20 settembre 2023

Tiratore di carretto per il trasporto della legna per la Celebrazione dell'Equinozio d'Autunno.

 

20 settembre 2023

Portata la legna sull'Altare Pagano e protetta la catasta per il pericolo di possibile pioggia in questi giorni.

Lavorare per preparare l'Altare Pagano per la celebrazione dell'Equinozio d'Autunno dimostra che il rito è già iniziato.

Il rito del silenzio potrebbe, quest'anno, essere variato con la lettura delle Laminette Orfiche. Molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche. La contemplazione pagana non si fa sotto la pioggia e le condizioni meteorologiche potrebbero sconsigliare la pratica della meditazione. Se le condizioni meteorologiche cambiano, anche gli adattamenti soggettivi a tali condizioni, devono cambiare.

 

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19 settembre 2023

I campi di concentramento in Italia

Intanto stanno già progettando di costruire altri campi di concentramento e di sterminio sia nel nord Africa che in Italia.

Li chiamano "centri di internamento per il rimpatrio" fatti di filo spinato e di baracche dove rinchiuderanno i disperati per favorire i trafficanti di carne umana che nel frattempo godranno di un'assoluta impunità.

Si dirà: "Ma non faranno i forni crematori!". Si inizia così. Lo sterminio e i forni crematori arrivano dopo. E poi, una volta che il modello è avviato, penseranno chi altri metterci. Una volta che diventa normale internare persone per ciò che sono e non per ciò che hanno fatto, si può internare chiunque per ciò che è e non per ciò che fa.

Capisco il desiderio di libertà di chi dice: "Dobbiamo essere liberi di costruire i campi di sterminio ed essere liberi di gestirli". E' il concetto di libertà, sia pur descritto in termini estremi, espresso dalla destra politica che evita sempre di sostanziare il termine "libertà". L'uso del crocifisso che fa la destra politica dice: "Dobbiamo essere liberi, come Gesù, che ordina di sgozzare chi non ci riconosce la libertà di poterlo sgozzare".

 

19 settembre 2023

La qualità della crisi nella società italiana

C'è una formidabile crisi di cultura e capacità tecniche. Soprattutto c'è una formidabile crisi di capacità umane. Capacità di lavorare, capacità di essere presenti al lavoro, capacità culturali per poter fare lavori qualificati anche in campo amministrativo.

I concorsi pubblici vanno deserti e chi si presenta ai concorsi pubblici, spesso, non ha competenze adeguate per ricoprire il posto di lavoro offerto. Il gap che è venuto a formarsi fra stipendi medi offerti e la necessità di spendere per poter guadagnare quello stipendio è diventato talmente alto che spesso i lavori che vengono offerti non soddisfano le condizioni medie richieste per la vita sociale.

In queste condizioni, la speculazione, alla pari della truffa e del raggiro, sono le uniche attività che possono garantire, se andate a buon fine, un minimo di sopravvivenza delle persone.

In queste condizioni, un paese può essere governato solo a manganellate dove ogni ricordo va soffocato nella vuota propaganda. Chi lo dice ai giovani d'oggi che un tempo una persona col lavoro di operario e vivendo dignitosamente era in grado di pagarsi, sia pur con un mutuo elevato, un appartamento?

Oggi che con lo stipendio di un operaio non ci paghi nemmeno l'affitto per non parlare di altri lavori ben peggio pagati? Hanno distrutto la cultura sociale e, per nascondere i delitti che hanno commesso, vanno alla ricerca ossessiva di qualcuno da accusare tanto è difficile per loro riconoscere i problemi sociali e affrontarli.

 

19 settembre 2023

Inno orfico a Vittoria, Nike

Inno orfico a Vittoria, Nike

  Inno orfico a Vittoria, Nike

Vittoria Potente invoco, desiderata dai mortali,
che sola scioglie l'impeto della lotta dei mortali
e la sommossa dolorosa nelle battaglie nemiche,
che nelle guerre decide su opere che hanno trofei,
con le quali avventandoti possa tu portare gloria dolcissima;
tutti infatti domini, di ogni contesa bella fama
ricolma di feste risiede nella vittoria onorata.
Ma, beata, vieni bramata con sguardo spendente
portando sempre buona fama alle imprese gloriose.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Invocare Nike è come invocare quello che si desidera. Invocare l'oggetto del desiderio affinché si faccia sostanza senza per questo affrontare le contraddizioni che lo realizzano. Nike non è mai citata in sé e per sé.

Nike è figlia di Stige "gran giuramento degli DEI" ed è sorella di Competizione, Potenza e Violenza. Componenti che concorrono ad abitare le contraddizioni che portano alla Vittoria.

Nike è figlia Pallante, un Titano.

Vittoria è quanto scaturisce dalla competizione affrontata con Potenza e Violenza in un'oggettività che si esprime con Potenza e Violenza alimentando i mutamenti dei singoli soggetti che agiscono in un processo di continuo divenire e in continua trasformazione.

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19 settembre 2023

Scienziati e le ipotesi di lavoro scientifico

L'Universo

Poveri scienziati che si arrampicano sugli specchi con le loro speculazioni scientifiche.

Io non sono uno scienziato, sono solo un apprendista Stregone che all'inizio del suo cammino ebbe alcune visioni e, come tutte le visioni, diventa difficile distinguere se si stratta di una visione o di una allucinazione.

Da quelle visioni e dalle speculazioni che feci all'inizio del mio cammino nacque il "Libro dell'Anticristo". Io sapevo scrivere molto male, ma avevo l'esigenza di comunicare quanto percepivo. Tutti equivocarono sul termine "Anticristo" identificandolo con la tradizione cristiana. Si erano dimenticati che il loro Gesù costringe gli uomini a sottomettersi ad una verità che, rivelata da Dio, doveva essere accettata e non criticata; obbedita e non analizzata. L'Anticristo è libertà da ogni verità che sottomette l'uomo.

E' quello spazzare le membra o spezzare i legamenti della Religione di Roma e di Grecia che libera l'uomo dalla sottomissione per condurlo in un cammino di mutamento e trasformazione continua.

Il primo capitolo del Libro dell'Anticristo fu una mia visione dell'Universo. Un avvenimento emotivo così violento da segnare tutta la mia speculazione filosofica degli ultimi 40 anni.

La trovate qui, a questo link, per quanto riguarda il primo momento dell'universo. Questa pagina, scritta 40 anni fa risultò incomprensibile alla maggior parte delle persone che non riuscivano a comprendere come divenire e trasformazione fossero centrali nella loro stessa esistenza.

 

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17 settembre 2023

Religione Pagana e libertà dell'uomo

Pensare alla Religione Pagana come ad una religione, e per religione si intende la capacità dell'uomo di emozionarsi e percepire le emozioni del mondo, che non dice qual è la verità a cui l'uomo si deve sottomettere, ma fornisce all'uomo gli strumenti sociali, morali, etici e più convenienti per attrezzare, armare, sé stesso per affrontare al meglio le condizioni che incontra nella propria esistenza.

Capisco che per religione normalmente si intende l'obbedienza ad una rivelazione divina. Ma la Religione Pagana parte dal presupposto che donne e uomini siano potenzialmente degli Dèi e fornisce gli strumenti per comportarsi da Dèi e trasformarsi in Dèi attraverso il coinvolgimento nella vita sociale e nella vita nella Natura.

Essere persone religiose non significa legarsi ad un'autorità divina, significa farsi autorità divina manifestando la consapevolezza di cittadini che abitano la vita.

 

17 settembre 2023

Inno Orfico ad Atena

Inno orfico ad Atena

  Inno orfico ad Atena

Pallade unigenita, augusta prole del grande Zeus,
divina, dea beata, che susciti la guerra, dall'animo forte,
indicibile, dicibile, di gran nome, che abiti negli antri,
che governi le alture elevate dei gioghi montani
e i monti ombrosi, e rallegri il tuo cuore nelle valli,
godi delle armi, con le follie sconvolgi le anime dei mortali,
fanciulla che estenui, dall'animo che incute terrore,
che hai ucciso la Gorgone, che fuggi i talami, madre felicissima delle arti,
eccitatrice, follia per i malvagi per i buoni saggezza;
sei maschio e femmina, generatrice di guerra, astuzia,
dalle forme svariate, dracena, invasata, splendidamente onorata,
distruttrice dei Giganti Flegrei, guidatrice di cavalli,
Tritogenia, che sciogli dai mali, demone apportatore di vittoria,
giorno e notte, sempre, nelle ore piccole
ascolta me che prego, da' la pace molto felice
e sazietà e Salute nelle stagioni felici,
Glaucopide, inventrice delle arti, regina molto pregata.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Dopo aver vinto la battaglia contro i Titani, Zeus conquista il diritto di imporre le proprie condizioni per costruire la vita sul pianeta. In tutta la Teogonia Esiodea, quanto nasce da Zeus, altro non sono che le forze divine che concorrono a costruire le condizioni, sia oggettive che soggettive, dalle quali geminano e si trasformano gli Esseri della Natura.

Gli Esseri della Natura, ognuno seguendo le proprie determinazioni per trasformarsi in Dèi, devono esprimere gli Dèi che, partoriti da Zeus, diventano, specificità divine, scudi ed armi attraverso le quali costruire la via alla Conoscenza e alla Consapevolezza. Per riuscire a fare questo, Zeus deve trasformarsi in uno Stregone!

Mai, prima di lui, un Dio nato da Gaia modificava sé stesso per agire nella propria oggettività, nel proprio mondo.

Fagocitando Meti, Zeus, acquisisce la "coscienza della trasformazione", l'intelligenza progettuale, la capacità di agire per conseguire uno scopo.

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16 settembre 2023

Il piano anti pandemico del Governo Italiano

Il ministro della sanità ha annunciato un piano anti pandemico entro dicembre 2023.

Io non so quando faranno questo piano, ma già oggi, visto lo sviluppo della pandemia in Italia, sembra che sia in forte ritardo.

Si rischia di arrivare a dicembre in una situazione di assoluta emergenza. Se i vaccini dovessero arrivare in Italia ai primi di ottobre rischiamo, vista la curva di sviluppo dei contagi, di essere arrivati ad oltre cinquantamila contagi in una settimana con una inarrestabile tendenza all'aumento della diffusione di queste varianti di covid-19.

I partiti di questo Governo sono arrivati al potere anche con la lotta contro i vaccini, le mascherine e il distanziamento sociale. Nello stesso tempo, per favorire la diffusione del virus, questo Governo ha ridotto i fondi alla sanità pubblica.

 

16 settembre 2023

Il Vaticano e i campi di sterminio hitleriani

Il problema consiste nel fatto che il Vaticano era il promotore non solo dello sterminio egli ebrei, ma di quello degli slavi e delle "razze inferiori" che, nell'est Europa, erano legate agli ortodossi.

Il Vaticano sollecitava l'imperialismo colonialista e fu complice di tutti gli stermini messi in atto dal colonialismo. Il Vaticano collaborà attivamente a spacciare oppio in Cina contribuendo a massacrare i cinesi che non volevano pagamenti in oppio.

Il Vaticano è corresponsabile di tutte le stragi avvenute nei secoli scorsi sia per impegno diretto sia per impegno indiretto perché gli stragisti erano sempre cristiani.

La notizia di oggi è una notizia che non lascia stupiti.

La verità storica della complicità del Vaticano con i nazisti in chiave anticomunista è non solo accertata, ma è un dato acquisito. Le responsabilità giuridiche di complicità sullo sterminio degli ebrei, nonostante sia conosciuta la volontà storica dei cristiani di sterminare gli ebrei, questa lettera dimostra come ci sia stata una volontà diretta del Pacelli nella complicità dello sterminio.

Scrive la stampa oggi:

I "silenzi" di Pacelli

Papa Pio XII sapeva dei lager, la prova in una lettera inedita dagli Archivi Vaticani: un gesuita tedesco informò dello sterminio degli ebrei

Da un inedito documento pubblicato da ‘la Lettura’ del Corriere della Sera emerge che Papa Pacelli sapesse dei campi di concentramento e dello sterminio di massa degli ebrei che lì veniva quotidianamente perpetrato.

La lettera è datata 14 dicembre 1942: inviata dal gesuita tedesco anti-nazista Lothar Konig al segretario particolare del Papa, il tedesco Robert Leiber, cita il campo di Auschwitz.

[citazione da l'Unità]

 

16 settembre 2023

Le celebrazioni della Religione Pagana

Noi, come Federazione Pagana, abbiamo istituito n. 6 celebrazioni durante l'anno presso il Bosco Sacro in Jesolo.

Tutte e 6 le celebrazioni hanno la funzione di ricordare la vita nelle sue trasformazioni.

Abbiamo ritenuto che non valesse la pena istituire un maggior numero di ritualità. Le tante ritualità fatte dai cristiani, dai musulmani, dagli ebrei e dai buddisti, hanno lo scopo di controllare le persone che, obbligate a riti quotidiani, devono condizionare la loro vita alle norme religiose.

Come Pagani noi non intendiamo né vogliamo, in nessun modo, controllare le persone e, pertanto, le celebrazioni hanno lo scopo di unire la donna e l'uomo al mondo, non quello di controllare uomini e donne.

Il numero limitato di celebrazioni non è un atto di debolezza, ma un atto di coerenza rispetto agli intendimenti religiosi che ci prefiggiamo.

 

16 settembre 2023

La celebrazione dell'Equinozio d'Autunno

La prossima settimana iniziamo a preparare l'Altare Pagano per la celebrazione dell'Equinozio d'Autunno. La celebrazione del silenzio, dei mondi altri. Un rito che descrive la realtà nella quale viviamo e che, consapevoli o meno, stiamo tutti percorrendo.

I Pagani non sottomettono gli uomini agli Dèi. I Pagani camminano con gli infiniti Dèi del mondo in cui viviamo e con gli Dèi e attraverso gli Dèi noi scegliamo e affrontiamo le contraddizioni della nostra esistenza.

In ultima analisi, possiamo dire che siamo noi, come uomini e donne consapevoli della realtà degli Dèi in cui viviamo, che riversiamo la nostra volontà nei nostri progetti e negli intenti che perseguiamo nella vita.

 

16 settembre 2023

Meloni dice che lotta per Dio: Gott mit uns!

Sono 45 anni che vado dicendo che il nemico non sono i servi di Dio, ma Dio stesso e Gesù. In realtà sia destra che sinistra amano il padrone Dio e il mafioso Gesù e l'umanità rimane prigioniera del fanatismo di Dio. Hitler con Dio stermina i diversi (loglio che Gesù vuole mettere nei forni crematori); Bergoglio con Dio alimenta la miseria per farsi paladino della miseria e avere potere sociale usando i poveri. Fintanto che le persone non capiranno che Dio e Gesù è il loro nemico, il male assoluto, le società vivranno nella perenne sofferenza imposta dal crocifisso contro la Costituzione della Repubblica.

 

16 settembre 2023

Rabbia personale

Sono veramente commosso dalla solidarietà umana. Mai avrei pensato che si manifestasse tanta solidarietà per le popolazioni di Marrakech devastata dal terremoto in Marocco e mai avrei pensato una così grande corsa di solidarietà per la popolazione di Derna devastata dall'alluvione del tornado mediterraneo. Ho visto i cittadini del Veneto correre ad esprimere solidarietà a chi è stato colpito. Come i cittadini del Friuli, della Lombardia, dell'Emilia, del Piemonte che sono corsi ad esprimere, per quelle città, la stessa solidarietà che essi hanno chiesto quando hanno subito eventi calamitosi.

Quanta umanità, quanta solidarietà umana.

Ma se vi mando tutti a cagare sareste anche in grado di offendervi, ma io vi ci mando, molto volentieri, ma non ora, vi ci mando al prossimo disastro meteorologico o ambientale: buona vita a tutti!

 

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15 settembre 2023

Inno Orfico ai Cureti

  Inno orfico ai Cureti

Cureti saltatori, che muovete i passi in armi,
battete con i piedi, girate intorno, state sui monti, gridate evoé,
suonatori di lira, seguite il ritmo, camminate con passi leggeri,
portate le armi, custodi, ordinatori, dalla splendida fama,
compagni della Madre, amante dei monti, iniziatori dei misteri,
venite benevoli alle sante parole,
con animo sempre gioioso affabili verso il bovaro.
Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Chi sono i Cureti?

Sono degli Esseri divini che nascondono la sostanza con la forma, la rappresentazione. Con le loro danze, afferrano l'attenzione di chi cerca, indaga, e la deviano in un vortice di rappresentazioni distraendola dall'oggetto cercato. Sono legati al bronzo e i loro strumenti sono di bronzo, rumorosi come il battere del bronzo mentre danzano girando attorno. La loro danza è rappresentazione del Potere di Essere che manifestano. La loro danza occulta i germogli mentre crescono per impedire all'Essere Capra di mangiarseli. La loro danza è il potere degli DEI davanti alla quale anche Cronos si arrende ammirandola affascinato.

La danza dei Cureti è una danza di guerra. Non affondano il loro bronzo nel sangue nemico, ma la loro è la danza degli Stregoni, quella che manipola l'attenzione di chi vi assiste. Le orecchie di chi gli ascolta sentono solo caos rumoroso e distolgono l'attenzione da quel caos rumoroso. Crea ebrezza e trasformazione in chi pratica quella danza.

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Inno orfico ai Cureti

 

15 settembre 2023

La scommessa del governo Meloni sulla sanità

Ridurre i finanziamenti alla sanità pubblica per favorire la sanità privata, è stata una scommessa fatta dal governo Meloni che, ricordo, per i problemi sociali confida in Dio.

Dal momento che ha delegato Dio a risolvere i problemi sociali, lei non si ritiene responsabile dei problemi che la sua inattività crea alle persone.

 

15 settembre 2023

La pandemia da covid-19 oggi in Italia

Come avevo previsto la settimana scorsa, i casi di covid-19 si stanno moltiplicando.

La settimana scorsa erano 21316 in una settimana, questa settimana sono diventati 30778. La settimana scorsa i morti erano 94 in una settimana, questa settimana sono stati 99.

Aumentano i malati in terapia intensiva e aumentano i ricoverati in ospedale.

La progressione appare impressionante: Sono 5.918 i test positivi al coronavirus registrati in Italia mercoledì 13 settembre, ultimo dato giornaliero disponibile. Lo stesso giorno della settimana precedente erano stati 4.122. Da una settimana all'altra c'è stato un aumento del 40%:

Penso che ormai ci si debba iniziare a preoccupare in maniera seria.

 

15 settembre 2023

Motori di ricerca, sicurezza e Google

Non capivo perché Google classificava uno dei miei siti, stregoneriapagana.it, come un "sito non sicuro". Io non ho mai, dico MAI, messo nei siti web qualche cosa che potesse arrecare danno a qualche visitatore.

Così ho protestato con Norton che ieri mi ha controllato direttamente il sito web riclassificandolo come "sicuro". In fondo, nei siti che gestisco sono presenti quasi 10000 file che potrebbero fare circa 200 libri se venissero trasformati in cartaceo e tutti i file parlano di religione pagana, e di quella trasformazione dell'uomo e del mondo che si chiama "stregoneria".

 

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14 settembre 2023

Riflessione sulla ricchezza sociale

Lo sviluppo economico di una nazione può avvenire in due direzioni. Uno sviluppo verticale e uno sviluppo orizzontale.

Queste due direzioni di sviluppo determinano la qualità sociale complessiva della nazione.

Uno sviluppo verticale significa un accumulo di ricchezza sociale in un numero limitato di cittadini che, detenendo tale ricchezza rispetto alla massa della nazione, finiscono per formare un'élite economica, un'oligarchia, tendente a conservare quella ricchezza nei confronti degli altri cittadini di quella nazione.

Uno sviluppo orizzontale significa che la medesima ricchezza è accumulata da un numero maggiore di cittadini. Una massa di cittadini che detengono quella ricchezza e, a seconda della quantità di cittadini che detengono quella ricchezza, possono sia fare opposizione a tendenze oligarchiche, sia conservare i propri privilegi rispetto ad una diversa massa di cittadini che, non partecipando a quella ricchezza, premono per poterne usufruire di una parte.

Un ulteriore sviluppo della ricchezza in senso orizzontale orizzontale significa che l'intera popolazione di quella nazione partecipa, in qualche modo, a fruire e ad accumulare in maniera collettiva e individualmente, la ricchezza sociale.

Lo sviluppo della ricchezza in senso orizzontale, se apparentemente non manifesta i "super ricchi" oppure, se i "super ricchi" non hanno il potere sociale di preservare i privilegi derivanti dal possesso della ricchezza, permette ai "super ricchi" di non subire pressioni violente da parte della società. La ricchezza di massa preserva la "super ricchezza". La "super ricchezza" è garantita dalla ricchezza diffusa fra i cittadini.

Qui non stiamo parlando solo di ricchezza in termini monetari. Stiamo parlando di ricchezza intesa come patrimonio sociale fruibile dai cittadini.

I servizi scolastici sono un servizio ai cittadini e, nello stesso tempo, alimentano la "super ricchezza". Cittadini culturalmente preparati sono un patrimonio che produce ricchezza sia per sé stessi che per i "super ricchi". Un esempio, che si presenta oggi, in Italia: gli imprenditori non trovano manodopera specializzata o adeguata alle loro esigenze. Questo è dovuto al fatto che una politica sociale ha agito per distruggere la cultura. Sia diffondendo l'idea dell'inutilità della cultura sia minando il ruolo sociale della scuola e degli insegnanti.

Lo stesso vale per il settore sanitario. Il settore sanitario ha perso in Italia il suo ruolo di "servizio pubblico" per diventare un servizio privatizzabile mediante la creazione di difficoltà ai cittadini nell'accesso ai servizi. Il che equivale a togliere ricchezza diffusa ai cittadini per favorire una cerchia più ristretta di beneficiari.

Lo stesso vale per il lavoro precario. Il lavoro precario non impoverisce solo il singolo cittadino, ma impoverisce l'intera comunità nazionale perché contrae la massa di denaro circolante e impedisce l'accumulo di ricchezza ai "super ricchi" che iniziano a diminuire di numero. Diminuiscono, ma non dopo aver saccheggiato una sorta di "ceto medio", come possono essere i commercianti o gli artigiani.

Lo sviluppo della ricchezza orizzontale è una condizione culturale. Una condizione che implica la partecipazione del cittadino ad ogni aspetto della vita sociale della nazione. Al contrario, lo sviluppo economico verticale implica una separazione dell'accumulo della ricchezza dalla società. La maggior parte dei cittadini non solo vengono espulsi dal processo di accumulo della ricchezza, ma usati come “oggetti d’uso” per permettere l’accumulo di ricchezza ai “super ricchi” (e per “super ricchi” si intendono anche i “super potenti” di quella società).

Un rapinatore mette in atto un accumulo di ricchezza verticale: si è separato dalla società. E' altro rispetto ad essa. Il rapinatore rapina una ricchezza diffusa che concentra nelle sue mani a discapito dei rapinati.

Il servizio scolastico produce medici; ma se li paghi bene i medici li puoi comprare (assumere) portandoli via ad altre nazioni. Portarli via ad altre nazioni, significa aver rinunciato alla possibilità di "produrre medici" fino a non essere più in grado di produrne finendo, di fatto, per acquistarli solo per soddisfare le esigenze di un circolo limitato di persone separate dalla società. I “super ricchi”.

La domanda da porsi è: che ricchezza vuoi per la tua società?

 

14 settembre 2023

Inno Orfico a Dioniso

https://www.religionepagana.it/030-dioniso-orfici.html

  Inno orfico a Dioniso

Invoco Dioniso dagli alti clamori, che grida evoé,
Protogono, dalla duplice natura, generato tre volte, signore Bacchico,
selvaggio, indicibile, arcano, con due corna, due forme,
coperto di edera, dall'aspetto di toro, marziale, Evio, santo,
che mangia carne cruda, Trieterico, che produce grappoli, dal manto di germogli.
Eubuleo, dai molti consigli, generato dalle unioni indicibili
di Zeus e Persefone, demone immortale;
ascolta, beato, la voce, spira dolce e irreprensibile
con cuore benigno, insieme alle nutrici dalla bella cintura.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

L'Inno è un'invocazione che l'invocante fa a sé stesso per allineare le proprie azioni e le proprie tensioni nella direzione che Dioniso indica. Il soggetto che invoca si è fatto Dioniso evocando il Dioniso dentro sé stesso.

In questo Inno si avverte come l'estensore stia parlando di sé stesso e dei fini della propria esistenza.

Parlare di Dioniso significa parlare di sé stessi.

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Inno orfico a Dioniso

 

14 settembre 2023

Mario Draghi e la concorrenza con la Cina

L'Europa ha chiamato Mario Draghi per preparare una relazione sul futuro della competitività europea. In altre parole Draghi dovrebbe mettere a punto una strategia di guerra economica al fine di favorire l'industria Europea contro la concorrenza.

E' un periodo in cui sta rientrando tutta quella spinta alla globalizzazione che ha visto gli USA in seria difficoltà davanti ad un mondo che cresceva molto più velocemente che non gli USA.

La globalizzazione fu un grave danno per l'industria nazionale. Ma soprattutto la globalizzazione ha portato a smobilitare la forza di lavoro specializzata e la possibilità di produrre forza lavoro specializzata. Tanto le cose si costruivano nei pesi in cui la manodopera costava meno ed era necessario rendere impotenti gli operai nazionali sottraendo loro lavoro e possibilità di lavoro.

Ora si vuole rientrare dalla globalizzazione in nome del nazional-socialismo che attraverso il sovranismo sta tentando di dare la scalata al potere in tutti i paesi d'Europa.

Sicuramente Draghi metterà a punto una strategia, ma quella strategia ha un esercito di manodopera specializzata capace di sostenerla e attuarla?

Se si saccheggia la cultura del lavoro perché si guadagna di più all'estero, quando si ritorna si trova personale privo della cultura del lavoro.

Gli industriali non sono mai state persone lungimiranti. A Giovanni Agnelli i cinesi proposero di costruire delle fabbriche in Cina e lui li derise affermando che i cinesi non avevano nemmeno le strade: grande lungimiranza.

Un industriale non è un operaio che mette insieme i mattoni ora dopo ora, giorno dopo giorno, anno dopo anno.

Purtroppo costoro fanno i progetti senza valutare le possibili conseguenze.

 

14 settembre 2023

Disgregazione sociale

Le persone non sono in grado di circondarsi di persone più intelligenti di loro perché sono le persone più intelligenti che si circondano dei loro simili. Il concetto di "circondarsi" presuppone uno al centro che sceglie, ma quello al centro che sceglie, per restare al centro, deve scegliere qualcuno che brilla meno di lui. Se brilla più di lui, diventa lui il centro.

E' uno dei meccanismi della degenerazione sociale. Il capo che ha dei sottoposti che, magari lavorano molto più di lui, ma sono un po' meno furbi e un po' meno intelligenti di lui. In questo modo, il sottoposto che dopo anni prende il suo posto, si circonda di persone un po' meno furbe di lui e un po' meno intelligenti di lui.

 

14 settembre 2023

Salvini e la BCE

E' interessante sapere che Salvini se "ne sbatte" della BCE. Come dire che il ladro "se ne sbatte" della polizia. Per certi personaggi, rispettare le regole è la cosa più difficile al mondo. Considerano le regole solo quando queste portano loro un qualche vantaggio e spesso ne stuprano i fondamenti Costituzionali per piegarle ai loro personali interessi.

Eppure, ogni azione ha delle conseguenze e queste conseguenze ricadono sui cittadini.

 

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13 settembre 2023

La crisi della filosofia

L'assoluta mancanza di filosofi attuali, capaci di essere un punto di riferimento del pensiero filosofico, fa della filosofia un quadro desolante. In particolar modo, la filosofia metafisica, incapace di formulare una nuova descrizione della realtà del mondo, che non sia quella derivata dalla creazione, sta iniziando un deciso declino ideologico. Un declino che segue il fallimento dell'idea dell'uomo creato da Dio o dal platonico Demiurgo.

E' indubbio che questo tipo di filosofia è giunto al capolinea.

L'ultimo canto del cigno di questo tipo di filosofia sono stati i regimi fascisti e nazisti. Sia quelli del secolo scorso, sia quelli attuali, comunque mascherati e comunque ideologicamente veicolati.

Oggi come oggi, l'ideologia cristiana, l'ideologia islamica, l'ideologia ebraica, l'ideologia buddista sembrano essere gli unici punti di riferimento di ogni pensiero filosofico che ha nel razzismo positivista e nel nazismo esistenzialista le uniche rappresentazioni della filosofia metafisica applicata alla società.

La filosofia metafisica si era da tempo ritirata dal palcoscenico sociale e aveva lasciato il posto alla psicologia e alla psicanalisi che pretendevano di stabilire la verità dell'uomo in sé. Il modello di uomo voluto da Dio. Impedivano, in ogni modo possibile, di sviluppare ogni singola diversità individuale che si manifestava nella società relegandola nelle categorie della devianza.

Era proibito mettere in discussione il modello di uomo che Dio aveva creato a sua immagine e somiglianza.

Alcuni psicologi e alcuni psichiatri lo fecero interpretando, in maniera eretica, i fondatori della psicologia e della psicoanalisi.

In questo contesto, la filosofia metafisica ritornò alle origini. Ridivenne teologia nelle mani di persone religiose che conservarono il diritto sociale dell'assolutismo legittimando il dominio dell'uomo in nome di Dio. Come col fascismo Dio divenne lo Stato, con l'assolutismo attuale, dei paesi occidentali, il feticcio Dio divenne il feticcio denaro e non fu concesso nessuno scambio fra gli uomini che non fosse misurato col denaro.

Solo che, alla base del feticcio denaro delle società assolutistiche attuali e del feticcio Stato dei regimi fondamentalisti, sta il feticcio Dio, il macellaio di Sodoma e Gomorra imposto ai bambini come surrogato dell'impotenza del loro padre fisico ad accedere all'onnipotenza.

L'uomo è costretto a perdere la centralità nella sua stessa esistenza per diventare l'oggetto d'uso di Dio e di ogni soggetto che, di volta in volta, si fa Dio.

Questa è la carenza della filosofia moderna e questo è il motivo per il quale mancano filosofi capaci di avere una visione di vasto respiro della realtà che oggi viviamo.

In questo contesto, la filosofia è ridotta a chiacchiere vuote incapace di portare prospettive agli uomini.

I filosofi metafisici non sono in grado di combattere il Dio cristiano, il malvagio assoluto, come il nemico dell'umanità. Questa impossibilità, dettata da norme sociali assolutiste, porta al fallimento della filosofia come metodo di definire la qualità dell'esistenza dell'uomo. Il Dio cristiano, il costruttore dei campi di sterminio per l'intera umanità, diventa la barriera sulla quale si infrange ogni dibattito filosofico. Per rifiutare il Dio assassino dei cristiani gli uomini, non potendo dibattere, si girano dall'altra parte. Abbandonano il Dio dei cristiani e con esso il dibattito filosofico.

Che ne è del dibattito filosofico se gli uomini lo abbandonano come unica possibilità per abbandonare il Dio dei cristiani? La realtà è questa: mancano filosofi perché mancano uomini di coraggio. Che poi diventa: mancano uomini di coraggio perché la violenza fisica dei cristiani non si può affrontare con le parole della ragione, ma solo con altrettanta violenza alla quale, chi avrebbe parole di ragione da opporre, preferisce sottrarsi.

 

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12 settembre 2023

I filosofi

In filosofia c'è una regola che permette di collocare ideologicamente un filosofo anche avendo letto poco di quel filosofo.

Se il filosofo adora Dio o l'Essere, la filosofia di quel filosofo sarà tutta legata a giustificare quanto adora o quanto ritiene necessario ed esistente.

E' il caso di filosofi integralisti.

Se il filosofo ritiene che la descrizione di Dio data dalle religioni è monca o inadeguata, tutta la sua filosofia sarà una spiegazione dell'inadeguatezza della descrizione di Dio e della realtà divina fatta dalle religioni da cui dissente.

E' il caso dei filosofi eretici.

Se il filosofo in età moderna condanna Dio e la sua pretesa di dominio e di comando, tutta la filosofia di quel filosofo sarà una ricerca di una realtà che non comprenda Dio o la sua creazione.

Queste sono le categorie in cui rientrano i filosofi metafisici.

E' complesso far comprendere alle persone che un filosofo giustificando, in qualunque forma, il macellaio di Sodoma e Gomorra si fa teorico del genocidio come metodo ri relazione fra gli uomini e i le popolazioni.

Un filosofo, teorico del genocidio come, ad esempio Habermas, rimane un teorico del genocidio specialmente quando parla dell'"amore di Dio" Perché non condanna l'azione di genocidio nei confronti degli uomini con cui Dio qualifica sé stesso.

Questi filosofi scadono nel ridicolo quando pretendono di applicare significati simbolici, come la filosofia applicava ai miti greci, ad una bibbia in cui il Dio biblico crea con la parola e la parola è la verità di Dio.

Se non condannano Dio sono corresponsabili di genocidio e vanno trattati come criminali responsabili di crimini contro l'umanità perché, legittimando quel crimine, di fatto legittimano ogni crimine che oggi viene commesso da chi è stato educato nel cristianesimo ed imita il macellaio di Sodoma e Gomorra.

 

12 settembre 2023

Il topo millenario

Esistono un infinito numero di cose o eventi che appaiono "misteriosi" anche alla ricerca scientifica attuale. Ciò non significa che abbiano un qualche cosa di esoterico. Significa soltanto che la ricerca scientifica non ha definito tutti gli elementi che concorrono a produrre quell'evento.

Ogni volta che viene scoperto qualche cosa di nuovo, si pensa che quella cosa nuova sia "definitiva" e "risolutrice" di un eventuale problema.

Come quando la scienza parlava della superiorità del cervello dovuta alle pieghe della materia cerebrale. Una teoria superata. Oggi si contano i neuroni e i collegamenti neuronali. Eppure, anche questo è sicuramente suscettibile di ulteriori sviluppi.

Attorno a noi ci sono cose misteriose e cose apparentemente contraddittorie. Questo piccolo topo, quasi millenario, producendo una grande quantità di radicali liberi, che dovrebbero avvelenarne la struttura fisica dell'animale, lascia perplessi i ricercatori. Eppure, probabilmente, proprio producendo grandi quantità di radicali liberi, questo topo scarica tossine che lo proteggono.

Scrive l'articolo di Salute di Repubblica del 09 novembre 2006:

Il mistero del topolino "millenario"

Articolo di: Arnaldo D'Amico

Il mistero del topolino "millenario" Un topo selvatico, diffuso nelle zone desertiche dell'Africa orientale, sta mettendo in crisi quello che ora si sa su invecchiamento, genesi dei tumori e di malattie degenerative. L' "eterocefalo glabro", questo il nome scientifico del topo, vive ben dieci volte di più del suo "cugino" comune (28 anni contro 3, quasi mille anni riportato su una scala umana) nonostante produca molti più radicali liberi e sia anche meno dotato dei sistemi fisiologici (antiossidanti) che li inattivano. La scoperta è di ricercatori della Comell University di New York e dell'Università del Texas a San Antonio e contraddice quella che, è bene ricordarlo, è una teoria scientifica basata su evidenze sperimentali. La teoria dice che i prodotti di scarto del metabolismo, i "radicali liberi", essendo altamente tossici per le cellule e per il Dna, sono la principale causa di invecchiamento e malattie varie. Ma il topo desertico è un produttore di radicali liberi ben maggiore del topo comune. Inoltre anche la produzione fisiologica di antiossidanti naturali e di quelli assunti con l'alimentazione si attesta nel roditore africano su livelli molto inferiori a quelli del topo comune. "Vi devono essere altri meccanismi alla base della longevità", dice Blazej Andziak, uno dei ricercatori. Identificarli è il prossimo obbiettivo.

Tratto da Salute di Repubblica del 09 novembre del 2006

Noi siamo circondati dallo sconosciuto. Lo viviamo, lo penetriamo, cercando di svelarlo.In tutto questo non c'è nulla di esoterico. Non c'è nulla di miracolistico. La ricerca dell'immortalità nella vita fisica è un vecchio sogno dei falliti che sognavano l'eternità.

Eppure ci si dimentica che non si può giocare a scacchi con la morte. La morte del corpo fisico è la meta che ci viene indicata fin dalla nascita.

Si racconta di un uomo che volle sfidare a scacchi la morte per avere altri cento anni di vita. La morte accettò di giocare. L'uomo si accorse che stava perdendo e con un gesto fulmineo spostò gli scacchi ingannando la morte. La morte perse quella partita a scacchi. La morte si alzò, sorrise all'uomo e se ne andò. L'uomo era felice, aveva sconfitto la morte ed ora gli spettavano ancora 100 anni di vita. Era così felice che non si accorse dell'autobus che lo travolse mentre attraversava la strada. Le ruote dell'autobus gli passarono sopra spezzandogli tutte le ossa. Tuttavia l'uomo non poteva morire e passò 100 anni paralizzato in un letto d'ospedale.

Siamo circondati da cose che appaiono misteri alla nostra ragione, ma ci dimentichiamo che tutte quelle cose sono state vissute e affrontate dal nostro corpo. Un corpo che le ha conosciute, analizzate, abitate e selezionate nei suoi adattamenti trasformandosi nel mondo. Noi non possiamo aspirare a vivere 1000 anni come quel topo. Però all'informazione paga indurre nelle persone la speranza di una vita lunghissima. Come fece Silvio Berlusconi che, con don Verzé, prometteva ai suoi elettori che sarebbero vissuti fino a 120 anni grazie alla ricerca scientifica del San Raffaele di Milano (Gesù prometteva ai suoi seguaci che non sarebbero mai morti).

La Stregoneria, a differenza dell'esoterismo, parla del reale che ci aspetta e nel quale viviamo. Per questo sappiamo che la ricerca scientifica è un cammino di conoscenza. Un cammino che spesso imbocca strade che non portano a nulla e a volte apre porte su mondi sconosciuti e meravigliosi.

 

12 settembre 2023

La libreria

I nuovi scaffali della mia libreria stanno prendendo forma. Là ho messo la serie dei miei libri della Bompiani, della Utet e della Salerno Editrice.

Sono circa 60 volumi di grosse dimensioni. Tutti libri dei miei nemici.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

11 settembre 2023

Effetto placebo e truffa

Si è molto parlato, nel ventennio scorso, degli effetti del placebo.Se ora prendiamo un articoletto di 20 anni or sono, osserviamo le aspettative che alcuni ricercatori mettevano sugli effetti antidolorifici del placebo.

Il placebo è una sorta di "illusione" con cui la psiche allontana una parte di percezione del dolore percepito al quale non si può, per un qualche motivo, ovviare. Il dolore è l'allarme lanciato dal corpo per un'urgenza sulla quale si deve intervenire. Ma se non si è in grado di intervenire, la psiche tende a mettere una parte (o alcune percezioni del dolore) del dolore in una sorta di rumore di fondo dell'esistenza.

Su questa condizione psicologica, presente nell'uomo, sono campati imbroglioni, truffatori ed esoteristi che, esaltando il "potere della mente", hanno diffuso illusioni di guarigione e di onnipotenza fra persone fragili, sofferenti e speranzose. Non bastava essere in una condizione sofferente, venivano anche a truffarti sfruttando a loro vantaggio la tua condizione di sofferenza.

Questo piccolo articolo, che riporto del 2002 da Salute di Repubblica, sottolinea quelle aspettative mettendo l'enfasi sull'effetto placebo. L'articolo non vuole truffare le persone sulla condizione miracolistica, ma fornisce strumenti ai truffatori della miracolistica che da questi dati giustificano la diffusione della loro attività di truffa grazie alle aspettative alimentate.

Scrive l'articolo:

La forza antidolorifica della psiche

Una diminuzione del sintomi. Per esempio: si prende un tot di persone che hanno +28 nella scala di Hamilton e si definisce che il farmaco agisce se è in grado di diminuire la percezione del sintomi In modo che il punteggio non superi i +14. Questa è un'azione che può ottenere Il placebo, ma ciò che non può fare è ottenere la guarigione biologica, che corrisponderebbe, diciamo ad un punteggio pari a +5. Questo spiegherebbe anche la potente azione dei placebo sul dolore, confermando un'azione analgesica molto spiccata: «Il dolore non solo è un elemento soggettivo ma è noto che ad una componente biologica che corrisponde al semplice stimolo nervoso si somma una componente psicologica. L'effetto placebo quindi agisce su quest'ultima-, conclude il professor Smeraldi. Già da molti anni sono state raccolte le evidenze del potere antidolorifico del placebo, capace di determinare una riduzione del dolore clinico nel 36% del casi con un potere analogo a quello di molti farmaci. L'azione dell'effetto placebo è particolarmente significativa in condizioni come i dolori post-operatori, il dolore dentario e successivo ad estrazioni, i dolori da ulcera, le cefalee, i dolori muscolari, da parto e alcuni tipi di dolore da cancro. Ma è in grado di influenzare effetti fisiologici misurabili come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Il dolore clinico Inoltre è maggiormente sensibile al placebo rispetto al dolore sperimentale. Nonostante tutte le prove della sua esistenza e della sua efficacia non è ancora possibile definire se ci si trovi di fronte ad un condizionamento o ad una potente suggestione.

Tratto da: Salute di Repubblica del 14 novembre 2002

L'effetto placebo è un effetto placebo: cioè un'illusione.

O si interviene sul dolore e le cause del dolore o la creazione dell'illusione momentanea serve a prolungare lo stato doloroso della persona.

Il meccanismo della ricerca di metodi illusori per uscire dal dolore è lo stesso meccanismo psicologico che i cristiani inducono nelle persone per costringerle alla "ricerca di Dio" illudendosi, nella loro miseria mentale, di essere nelle grazie di un padrone assoluto che provvede a loro mentre vivono problemi atroci che hanno costruito sperando nella provvidenza divina anziché chiamare, le condizioni vissute, col "loro vero nome".

 

11 settembre 2023

Comandante

Comandante, dove stiamo andando?

Ecco, vedi la meta. Là è il porto sicuro per la nostra nave.

Comandante, dove stiamo andando?

Tieni il timone della nave perché non c'è meta all'orizzonte.

Comandante, spirano venti impetuosi.

Abbi fiducia, la meta è vicina.

Comandante, spirano venti impetuosi.

Tieni stretto il timone e compensa con la rotta ogni soffio di vento.

Comandante, le onde si stanno alzando.

La meta è vicina, spera che il mare si acquieti.

Comandante, le onde si stanno alzando.

Chiudi i boccaporti. Ritira le vele. Dirigi la nave di punta all'onda.

Non c'è una meta all'orizzonte, solo il nostro continuo navigare.

 

11 settembre 2023

Terremoto Marocco

Si parla molto poco del terremoto in Marocco e delle conseguenze che avrà sull'Europa.

Del resto, si è sempre parlato molto poco dell'attività dell'Europa in Africa se non per giustificare disarticolazione sociale e genocidio.

L'Europa voleva dichiarare guerra al Niger per assicurarsi l'approvigionamento di uranio. Questo terremoto, sicuramente, farà ritardare gli interventi militari europei.

 

11 settembre 2023

Poseidone lo scuotitore

Un giorno o l'altro dovrò affrontare anche il tema di "Poseidone lo scuotitore" perché Poseidone non scuote solamente la terra, ma è anche uno scuotitore dell'animo umano. Fa sorgere terremoti dentro la psiche degli uomini e delle donne. Questo scuotimento è sempre un risveglio da una forma psicologica letargica che tende a preservare il presente immobile e costante.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

10 settembre 2023

Pandemia e informazione giornalistica

Ho visto oggi che i quotidiani si sono accorti cosa sta succedendo della pandemia da covid-19 che, dalle loro pagine, era praticamente sparita.

Contagi in aumento di settimana in settimana. Un covid-19 che ha ripreso ad attaccare i polmoni come obbiettivo primario della sua azione.

I morti con covid-19 in aumento anche se lontani dai numeri di 7 mesi fa quando, la curva della diminuzione dei contagi stava scendendo.

Io avevo già dato l'allarme un mese e mezzo fa osservando le cifre e le curve della pandemia.

Per un governo che per erogare soldi ai ricchi e agli evasori fiscali ha tagliato i fondi alla sanità, si sta creando un problema economico non indifferente.

Dovrebbe essere l'obiettivo di ogni Governo quello di accrescere il capitale sociale della Nazione anziché saccheggiarlo per fini elettorali. Il servizio sanitario nazionale è un elemento centrale della ricchezza Nazionale che, anziché essere accresciuta, viene saccheggiata per permettere i profitti ai privati.

 

10 settembre 2023

Il linguaggio criminale

Il linguaggio criminale è quel linguaggio che definisce un diritto di proprietà dell'uomo sull'uomo.

Il linguaggio criminale è quel linguaggio che giustifica doveri dell'uomo al di là e in contrasto dei bisogni dell'uomo e giustifica la costrizione dell'uomo a subire una morale in contrasto con i suoi desideri e i suoi bisogni, comunque espressi, nei suoi processi necessari di adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate fin da quando abitava nella pancia della madre.

Il linguaggio criminale è quello che obbliga le singole persone a veicolare la loro sessualità in quel, e solo in quel, modo giustificando l'emarginazione di tutti coloro che intendono veicolare la loro sessualità secondo i loro bisogni sessuali.

Il linguaggio criminale è il linguaggio di coloro che giustificano la condanna dell'aborto considerando la donna una schiava che deve produrre bestiame per Dio o per lo Stato.

Il linguaggio criminale è quel linguaggio che giustifica la manipolazione mentale del bambino perché il bambino deve obbedire senza considerare bisogni e necessità del bambino nei suoi processi di crescita come persona e come cittadino padrone di sé stesso.

Il linguaggio criminale è il linguaggio delle Istituzioni che chiedono obbedienza ai cittadini per omettere i doveri che hanno nei confronti dei cittadini.

Il linguaggio criminale è il linguaggio della repressione della vita. Il linguaggio criminale è il linguaggio di Dio e di Gesù mentre pretendono di ammazzare gli uomini e di gettarli nei forni crematori per giustificare il loro dominio sull'uomo.

 

10 settembre 2023

Democrazia

Il paese, il paese retto da una Democrazia, è un paese che, per essere semplici e per semplificare, si divide in due.

Da una parte le persone in quanto persone. L'oggetto in sé di essere una persona, con le proprie specificità soggettive, che abita una democrazia.

La caratteristica di una persone in Democrazia è quella di una persona "priva di doveri". Una Democrazia, per essere tale, non può imporre doveri alla singola persona salvo quando è necessario in relazione alle altre singole persone.

Ci sono azioni che non possono essere qualificate. Per esempio uccidere. Uccidere non è né un diritto né un dovere. L'azione non può essere portatrice di "consenso a farlo" e non è portatrice di "obbligo di non farlo". Non perché ciò sia lecito o illecito, ma perché viola la condizione della persona come oggetto in sé e, pertanto farlo diventa una violazione della Democrazia come è una violazione della Democrazia non farlo qualora si violi il diritto di essere una persona in sé per una pretesa di prevaricazione della persona in sé.

Il concetto di inviolabilità della persona come oggetto del divenuto nella società è il diritto basilare e sacro della Democrazia. Un diritto dal quale procede ogni mediazione possibile fra persone in sé date le condizioni di vita in quella società che chiamiamo Democratica.

Le mediazioni sono fatte fra "persone in sé" dove la rinuncia di una persona di parte del proprio essere una persona in sé è possibile solo se il beneficiario rinuncia a parte del proprio essere una persona in sé per la persona che ha rinunciato, in parte, al proprio essere una persona in sé. In altre parole la mediazione consiste nel fatto che una persona, portatrice de diritto di essere una persona in sé assume su di sé una sorta di doveri verso l'altro che, nella mediazione, risponde a sua volta assumendo dei doveri rispetto a questa.

Dall'altra parte, in una società Democratica, ci sono le Istituzioni che gestiscono la società e la Democrazia.

Le Istituzioni sono in contrapposizione alle persone. Da una parte le persone che formano la società e, dall'altra parte, le Istituzioni che gestiscono la società.

La caratteristica delle Istituzioni Democratiche è quella di essere privi di diritti nei confronti delle persone.

Le Istituzioni non hanno diritti nei confronti delle persone e, soprattutto, non hanno nessun diritto di limitare i diritti delle persone di vivere nella società in quanto persone in sé e per sé.

E' indubbio che le Istituzioni sono gestite da persone della società che hanno diritto di essere persone in sé e per sé, ma nel momento in cui diventano agenti di quelle Istituzioni, pur mantenendo i diritti di essere persone in sé e per sé, in quanto ruolo Istituzionale, per il ruolo dell'Istituzione, diventano soggetti portatori di doveri nei confronti delle persone della Democrazia.

In una Democrazia le Istituzioni sono soggette a doveri nei confronti delle persone; le persone sono soggette di diritti mei confronti delle Istituzioni.

Questo concetto è complesso perché ogni società umana si è sviluppata per oltre 2000 anni all'intrno di regimi assolutistici, monarchici, clericali, liberali, fascisti, colonialisti, ecc dove si imponevano doveri alle persone e Dio, l'autorità, le Isituzioni, altro no erano che oggetti per dominare le persone a cui venivano imposti doveri e limiti al loro essere persone in sé. Limiti che andavano dallo schiavismo alla deferenza, all'obbligo di obbedire a leggi che separavano le Istituzioni della società dalle persone identificando le Istituzioni come padrone dei cittadini ad immagine del Dio padrone cristiano.

Il passaggio da un regime assolutista ad un regime Democratico è contraddittorio e complesso perché le persone sono educate più a scalare i vertici della società diventando parte delle Istituzioni dominatrici che non a liberare la società dalle prepotenze di obblighi imposti che violano le persone in sé e per sé.

(e le virgole che mancano, mettetele voi)

 

10 settembre 2023

Come recitano le statistiche da un mese a questa, il coronavirus sta aumentando la sua presenza. Il 1° agosto erano segnalati 4129 nuovi contagi in una settimana e 25 morti. Poi sono andati progressivamente aumentando di settimana in settimana e oggi è uscita l'ultima rilevazione che parla di 21316 nuovi casi e 94 morti in una settimana.

Sono numeri bassi rispetto, ad esempio, febbraio di quest'anno, ma sta proliferando aumentando di poco meno del 50% in più di contagiati settimana dopo settimana.

L'aumento di ricoveri sia in reparto che in terapia intensiva, per quanto pochi, stanno aumentando progressivamente.

C'è un governo che non ha mai nascosto le sue simpatie per i no-vax e ostile all'uso delle mascherine. Ovviamente cambierà opinione, come avviene sempre per una destra politica che naviga a vista attenta ai sondaggi piuttosto che alle esigenze del paese. Ora si è superata la soglia dei 3000 contagiati al giorno e fra poco riaprono le scuole.

Lascio a voi immaginare che cosa potrebbe avvenire. Io, intanto, continuo ad osservare la situazione.

 

10 settembre 2023

Terremoto in Marocco

Intanto, terremoto in Marocco.

Centinaia, se non migliaia, di morti e feriti.

Soccorsi internazionali promessi, ma dubito molto sulla quantità e sulla qualità degli aiuti visto l'odio che l'Unione Europea ha per l'Africa e il disprezzo per quei cittadini costretti a vivere i problemi che il colonialismo europeo ha imposto loro.

 

10 settembre 2023

L'Altare Pagano al Bosco Sacro in Jesolo

L'Altare Pagano sul quale si svolgerà la celebrazione dell'Equinozio d'Autunno il 23 settembre 2023

 

Pagina specifica del giorno

 

 

09 settembre 2023

L'innamoramento travolge ogni considerazione razionale

Per parlare dell'emozione che travolge la ragione nelle passioni d'amore e come, tale travolgimento, faccia scordare agli innamorati che l'altro ha idee e visioni diverse dalle proprie, mi avvalgo della descrizione dell'innamoramento di Dioniso per Beroe provocato da Eros e descritto da Nonno di Panopoli nel Canto 42 delle Dionisiache.

Scrive Nonno di Panopoli:

Allora, avvicinandosi fulmineo alla fanciulla,
Eros colpisce entrambe le divinità con un duplice dardo,
ispirando in Dioniso la follia di Bacco per recare come tesori alla Ninfa
la gioia della vite e il grappolo color del vino dell'uva,
e assillando d'amore il reggitore del tridente
per recare un duplice dono d'amore alla fanciulla vicina al mare,
la battaglia navale sulle acque e le variopinte vivande della tavola.
E ancor di più infiamma Bacco, ché il vino eccita al desiderio
la mente, dei giovani molto di più, trovando la giovinezza, insofferente di briglie, docile al freno, se ammaliata da un pungolo insensato.
Eros saetta Bacco, conficcandogli in cuore tutto il dardo;
e l'infiamma quanto l'ammalia, instillandogli il miele della persuasione.
Per entrambi un assillo; e nel sentiero celeste,
curvando il passo sulla scia dei rapidi venti,
si libra col remeggio dei sandali, uccello che non è uccello,
gridando queste parole di scherno: «Se gli uomini col vino
sconvolge Dioniso, io col fuoco Bacco agito».
E il dio della vite, volgendo su di lei lo sguardo,
misura il delicato corpo della Ninfa dai bei riccioli,
canale del desiderio lo stupore: i suoi occhi, battistrada,
traghettano un amore nascente.
Vaga Dioniso nella foresta che allieta l'animo,
furtivo volgendo su Beroe un vigile sguardo,
e pian piano segue da dietro i passi della fanciulla.
Mai sazio è di contemplarla: più guarda
la vergine che sta di fronte, più la vuole mirare.
E, ricordando al signore degli astri l'amore di Climene,
supplica il Sole di trattenere indietro il cocchio,
fermi alle poste serrando i cavalli con le redini celesti,
per allungare così la dolce luce e volgere lentamente al tramonto,
accrescendo nuovamente il giorno con parca frusta.
E, stando a passi misurati alle calcagna di Beroe,
come ignaro,.le accorre intorno. Dal Libano invece,
celando l'orma del piede esitante, lo Scotiterra
riluttante si allontana sui suoi passi, voltandosi e rivoltandosi:
la mente ondeggia come il mare,
ribollendo nei flutti d'un fragoroso pensiero.
E insaziabile, nel cuore della dolce foresta del Libano
solo rimane Dioniso accanto alla Ninfa in disparte,
solo rimane Dioniso! Ditemi, Ninfe dei monti,
cos'altro di più poteva desiderare, se non vedere solo lui
il corpo della fanciulla, liberatosi di quel 'infelice amante, lo
Scotiterra?

Nonno di Panopoli, Dionisiache, editore BUR, 2004, Canto 42 (vol. 4), p. 231-235

Il pezzo che devo fare è più complesso di quanto pensavo all'inizio, tuttavia l'innamoramento, anche se qui lo presento solo parzialmente, di Dioniso ad opera di Eros figlio di Afrodite, mi sembra una buona introduzione alle osservazioni psicoanalitiche che intendo usare.

 

09 settembre 2023

Il Bosco Sacro di Jesolo in settembre

Oggi al Bosco Sacro di Jesolo

 

09 settembre 2023

Si sta ripresentando la pandemia

Covid-19: è necessario mettere attenzione.

Da alcune settimane, i dati sono a scadenza settimanale, metto in guardia le persone su un possibile ritorno della pandemia da covid-19.

In queste settimane l'incremento dei contagi è stato sì significativo in termini di percentuale, ma è stato contenuto in termini di valori assoluti.

La società non ha avuto, fino ad ora, la percezione di un aumento significativo dei contagi anche perché i sintomi lievi traggono in inganno le persone. Guariti dai sintomi lievi del covid-19 non si è guariti. In una grande percentuale di persone i sintomi lievi si trasformano in una situazione cronica.

I dati che arrivano dagli USA e da altri paesi non sono confortanti. si inizia a reintrodurre l'uso della mascherina a New York. Dalle prime informazioni che arrivano sembra che ci siano due variabili di covid-19 particolarmente aggressive anche se una delle due appare più pericolosa dell'altra.

Per ora i numeri sono bassi e la media di 50 morti a settimana in Italia sembra non allarmare più di tanto i nostri politici. Però, ora, sono numeri in crescita quando ad ottobre si pensava che la pandemia da covid-19 fosse terminata.

 

09 settembre 2023

Rastrellamenti militari come impegno sociale

Fare dei rastrellamenti militari non significa fare interventi sul degrado di situazioni territoriali emarginate.

Il rastrellamento serve per schedare o arrestare le persone, non per cambiare le condizioni nelle quali le persone vivono.

Cambiare le condizioni nelle quali le persone vivono è un processo lento che implica, prima di tutto, togliere di mezzo coloro che traggono ricchezza dalle situazioni di degrado: la chiesa cattolica. I cristiani hanno sempre bisogno dei poveri per poter arricchirsi. I cristiani hanno sempre bisogno dei banditi che bastonano il viandante per far apparire forte e potente il "buon samaritano".

Maxi operazione al Parco Verde a Caivano con oltre 400 agenti appare più un'azione di rastrellamento in stile nazista che un'azione di supporto alla popolazione e ai suoi problemi.

Se questa risposta del Governo diventerà una prassi, assisteremo al ripetersi di rastrellamenti e alla nascita di nuove squadre di picchiatori fascisti che si chiameranno, più o meno, "controllo di vicinato" nonostante la Corte Costituzionale abbia bocciato queste iniziative.

 

09 settembre 2023

Il corpo e il tempo che passa

Ogni giorno che passa, tutti noi, diventiamo sempre più vecchi.

Iniziano gli acciacchi e il fisico non risponde più come un tempo.

L'unica consolazione è che il tempo è "democratico", passa nello stesso modo per tutti.

Che ci piaccia o meno, il nostro corpo corre verso la morte che, per il corpo, ad un certo momento dell'esistenza, rappresenta l'unica felicità possibile.

Le persone sono educate a rimanere aggrappate alla vita fisica. Questa pulsione è alimentata da ulteriori possibilità di trasformazione e di divenire del corpo stesso. Poi, ad un certo punto, è il corpo che deve scegliere fra paura della morte e desiderio di morte. Questa scelta dipende da come abbiamo vissuto. Desiderio e paura sono presenti ad ogni scelta che facciamo nella nostra vita.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

08 settembre 2023

Dislessia e scienza cristiana

A volte dobbiamo distinguere quando una "ricerca scientifica" è volta a cercare le cause e le concause di un effetto e quando, al contrario, è volta a cercare i motivi di una devianza rispetto al modello di uomo che i cristiani pensano sia creato ad immagine e somiglianza di Dio.

La dislessia non è una malattia.

La dislessia è un modo per leggere il mondo, interpretarlo e rapportarsi soggettivamente col mondo.

Il sistema sociale cristiano impone un "modello di uomo" come pensa che sia creato da Dio e quanto non corrisponde a quel modello è, per il cristiano, certamente frutto di una deformazione, una malattia, rispetto al modello imposto da Dio.

I dislessici hanno grandi difficoltà nella società in cui viviamo. Non si tratta solo di leggere o scrivere, si tratta di percepire la realtà seguendo modelli percettivi diversi da quelli socialmente descritti. Il dislessico non vive allucinazioni. Non vive in una società fantastica. Il dislessico vive in questa realtà e interpreta questa realtà in maniera differente rispetto a chi non è dislessico.

Esistono vari gradi e vari modi con cui la dislessia si esprime negli individui. Alcuni di questi sono "debilitanti" rispetto alle esigenze sociali, altri sono molto lievi e a mala pena qualcuno se ne accorge.

Non è il dislessico malato rispetto alla società; è la società malata che non è in grado di comprendere una diversa percezione di sé stessa e mette in atto azioni di violenza e di bullismo nei confronti di chi la percepisce in maniera diversa al fine di costringerlo a rinunciare alla propria percezione soggettiva e ad accettare il modo di vedere della maggioranza sociale che si ritiene, nella sua stupidità, normale.

La dislessia è come il mancinismo. Ci convivi e ti adatti. Non si possono legare le mani del bambino dietro la schiena per obbligarlo ad usare solo la mano destra. La stessa cosa non si può fare con un dislessico. E, purtroppo, è quello che viene fatto nel tentativo di ridurre il dislessico alla "dimensione naturale" voluta da Dio.

Ogni modificazione della percezione e della rappresentazione soggettiva nella realtà ha il suo corrispettivo nel corpo fisico. Quando si modifica la percezione dei fenomeni, o anche solo il giudizio sui medesimi fenomeni, si modifica anche qualche cosa di fisico che possono essere collegamenti neuronali, o quant'altro di conosciuto o sconosciuto del nostro corpo.

Se si lega la mano sinistra del bambino mancino dietro la schiena per impedirgli di usarla, il bambino svilupperà un maggior uso della mano destra rimodulando connessioni neuronali. Ciò che il bambino perde è tutta l'abilità e tutti gli adattamenti che avrebbe potuto fare nella sua vita se non gli avessero legato la mano dietro la schiena. Il bambino è stato violentato e derubato delle sue possibilità di vita.

Questo vale anche per i dislessici. Il dislessico sa perfettamente qual è la destra e la sinistra. Solo che deve pensarci un attimo di più.

Dire, come in questo articolo, che le cause della dislessia sono nel cervelletto, si rischia di fare esattamente come chi propose la lobotomia per curare i bambini vivaci.

Scrive il giornale La Repubblica del 22 ottobre 2006:

Lo studio pubblicato da "Neuroimage"

"Dislessia, le cause nel cervelletto"

ROMA - Si trova nel cervelletto una delle cause della dislessia, il più comune disturbo del linguaggio che rende difficile leggere e scrivere. La scoperta, pubblicata sulla rivista Neuroimage, è del gruppo di ricerca dell'ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesù in collaborazione l'istituto Santa Lucia di Roma. La ricerca è stata condotta con la risonanza magnetica, osservando "in azione" il cervello di un gruppo di adulti con dislessia accertata, genitori di bambini dislessici. Si calcola che in Italia il 4% della popolazione soffra di dislessia, mentre nei Paesi anglosassoni la diffusione di questo disturbo arriva al 10%. Per essere curata la dislessia deve essere diagnosticata precocemente.

Tratto da: Giornale La Repubblica del 22 ottobre 2006

La causa non è nel cervelletto, ma, semmai, si è rilevato che la modificazione di una sezione del cervelletto è comune ai dislessici.

Se si intervenisse su quella sezione del cervelletto si produrrebbero danni perché l'uomo "non è creato ad immagine e somiglianza di un Dio pazzo cretino e deficiente", ma è divenuto per adattamento alle condizioni incontrate e quella situazione, che i "ricercatori" hanno rilevato come causa della dislessia, altro non è che il prodotto, l'effetto fisico, dell'adattamento soggettivo della persona alle condizioni che ha trovato nascendo.

La dislessia non è ereditaria. Padre e madre dislessici e figlio dislessico. La dislessia è una risposta educazionale. Una risposta tanto più profonda quando l'adattamento del bambino, fin dalla pancia della madre, si adatta a ripetere comportamenti dislessici a cui assiste, attraverso i neuroni specchio, nelle azioni del padre e dalla madre. In questa situazione la dislessia può apparire ereditaria, ma in realtà è un adattamento soggettivo dell'individuo all'ambiente. Spesso l'ambiente parentale.

 

08 settembre 2023

Covid-19: è necessario mettere attenzione

Da alcune settimane, i dati sono a scadenza settimanale, metto in guardia le persone su un possibile ritorno della pandemia da covid-19.

In queste settimane l'incremento dei contagi è stato sì significativo in termini di percentuale, ma è stato contenuto in termini di valori assoluti.

La società non ha avuto, fino ad ora, la percezione di un aumento significativo dei contagi anche perché i sintomi lievi traggono in inganno le persone. Guariti dai sintomi lievi del covid-19 non si è guariti. In una grande percentuale di persone i sintomi lievi si trasformano in una situazione cronica.

I dati che arrivano dagli USA e da altri paesi non sono confortanti. si inizia a reintrodurre l'uso della mascherina a New York. Dalle prime informazioni che arrivano sembra che ci siano due variabili di covid-19 particolarmente aggressive anche se una delle due appare più pericolosa dell'altra.

Per ora i numeri sono bassi e la media di 50 morti a settimana in Italia sembra non allarmare più di tanto i nostri politici. Però, ora, sono numeri in crescita quando ad ottobre si pensava che la pandemia da covid-19 fosse terminata.

 

08 settembre 2023

Europa sulla moneta da 2 Euro

La foto non è molto chiara, ma si tratta di Zeus in forma di Toro e di Europa nella moneta greca dei 2 Euro.

Noi siamo Europei da Europa per volontà di Zeus. Cadmo, fratello di Europa, mandato dal padre Agenore alla ricerca della figlia, nel poema "Dionisiache" di Nonno di Panopoli, aiuta Zeus nella Tifonomachia.

Spesso ci dimentichiamo che i fondamenti dell'Europa sono principi sociali che nulla hanno a che vedere con il cristianesimo più legato all'assolutismo del dittatore Dio che non alla costruzione di società umane in relazione col mondo.

 

08 settembre 2023

In attesa della pioggia

Bella giornata, troppo bella. Si è sempre in attesa di una pioggia.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

07 settembre 2023

Organizzare la celebrazione dell'Equinozio d'autunno

Il Rito Pagano dell'Equinozio d'Autunno è il rito del silenzio. Il rito della contemplazione. Il rito delle relazioni fra l'uomo e il mondo in cui viviamo. Il Rito dell'Equinozio d'Autunno è il rito religioso dei mondi oltre la morte del corpo fisico che in questo mondo si esprimono mediante le emozioni. Le emozioni parlano quando la ragione, con le sue parole, tace.

Come Pagani celebriamo questo tipo di relazioni perché noi viviamo per costruire il nostro corpo luminoso come forza emotiva mediante la quale abitiamo il mondo in cui viviamo.

Il rito dell'Equinozio d'Autunno si svolgerà con tutte le modalità dei riti precedenti. Ora sono 20 anni che celebriamo i riti l'Equinozio d'Autunno presso il Bosco Sacro in Jesolo. Celebriamo i mondi del Silenzio in cui agiamo. Fatti dei filmati sul rito, non serve farne degli altri in quanto il Rito si compie sempre seguendo il medesimo schema.

La celebrazione avverrà presso l'Altare Pagano nel Bosco Sacro in Jesolo - Venezia in Via Ca' Gamba settima traversa 3B il giorno 23 settembre 2023 dalle ore 18.00.

 

07 settembre 2023

Il ritorno di Persefone all'Ade

La celebrazione dell'Equinozio d'Autunno è vicina nel tempo al rito della Devotio che abbiamo celebrato in Agosto.

La celebrazione dell'Equinozio d'Autunno è il rito del silenzio che nella vita nella Natura celebra i mondi senza parole legati all'azione e alle emozioni. Però la celebrazione dell'Equinozio d'Autunno celebra anche il momento della morte del corpo fisico e l'entrata nei mondi oltre la vita fisica.

A differenza di quanto sostengono i cristiani, la morte è il trionfo della vita. Moriamo come emozionalmente abbiamo vissuto. Quando si è giovani è facile pensare di essere eterni, ma quando gli anni passano, quando si è vissuto lottando con i fenomeni del mondo giorno dopo giorno, sorge nell'uomo e nella donna la sensazione che "è ora di andare in pensione" sognando che le porte dell'Ade si aprano per consentirci di bere "la fredda acqua della fonte di Mnemosine".

Siamo nati da un'emozione che si è espressa nella materia; abbiamo attraversato la vita scelta dopo scelta, azione dopo azione.

Ogni volta che abbiamo scelto e agito; ogni volta che ci siamo emozionati; siamo entrati in mondi inconoscibili per la ragione. Mondi che ci hanno plasmato, costruiti, cambiati momento per momento.

Celebriamo, in sostanza, il ritorno di Persefone all'Ade, dopo essere emersa come vita nella Natura e aver vissuto. Ora rientra nell'Ade per alimentare la germinazione della vita da ogni utero, ogni seme, ogni uovo capace di produrre una scissione della coscienza in una nuova vita.

Tutto questo noi la chiamiamo "vita" e viene celebrata attraverso il rito dell'Equinozio d'Autunno presso il Bosco Sacro in Jesolo.

 

07 settembre 2023

La celebrazione dell'Equinozio d'Autunno è la celebrazione dei mondi del silenzio. I mondi in cui si vive e si agisce senza l'uso della parola.

Per maggiori informazioni:

L'Equinozio d'Autunno e i riti che celebrano i mondi del silenzio nella Religione Pagana

 

 

07 settembre 2023

Quasi tutte le celebrazioni della Federazione Pagana sono state documentate.

Questo ci consente di presentare la modalità dell'esecuzione del rito. Questo filmato è un esempio dei numerosi filmati che si possono trovare nello stesso canale di questo filmato su YouTube.

Celebrazione dell'Equinozio d'Autunno nel 2020

Ci siamo impegnati fin da sempre nell'attività di documentazione delle celebrazioni proprie della Federazione Pagana per sottolineare il carattere religioso di ogni tipo di attività e impedire fraintendimenti dal momento che il cristianesimo pretende il monopolio religioso nel paese.

 

07 settembre 2023

Continua l'epidemia Covid-19

La moglie del presidente USA Biden è risultata positiva al Covid-19. Al momento accusa sintomi leggeri. Ma con questo nuovo sviluppo della pandemia il pericolo non proviene tanto dai sintomi immediati, ma dalle conseguenze per il cuore, il cervello e il sistema nervoso. Quello che viene chiamato Long-Covid. Gli USA, come tutti i paesi, hanno posto fine all'allarme pandemico, ma la pandemia non ha posto fine alla sua azione fra gli Esseri Umani. La superficialità degli Esseri Umani è il miglior alleato del covid-19 e di tutte le sue infinite varianti.

 

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06 settembre 2023

La Ragione e la Vita

Noi viviamo nel "mondo razionale". Che cosa si intende per "ragione"? Per ragione si intende quanto un uomo adulto è in grado di definire, descrivere e comunicare del mondo in cui vive.

I dizionari di filosofia ci dicono che la ragione è:

"un procedimento specifico di conoscenza dei fatti, di valutazione delle situazioni e di guida nella condotta." (dizionario di filosofia BUR, 1988, voce: ragione)

Dunque, una descrizione della realtà che determina valutazione e condotta dell'attività umana.

Più precisamente:

"La ragione si distingue dalle semplici associazioni di idee e dall'istinto, oltrepassa l'immediatezza dell'opinione, sottopone a verifica le verità ricevute, raggiunge, a differenza di tutti gli altri procedimenti, l'universalità imponendo interpretazioni e criteri di comportamento che non possono non essere condivisi da tutti." (dizionario di filosofia BUR, 1988, voce: ragione)

La ragione è uno strumento della vita. Un mezzo col quale la vita si manifesta negli e fra gli Esseri della Natura.

Un mezzo con cui la vita affronta una condizione specifica: la vita sociale.

La vita, intesa come insieme di viventi e come veicolazione della necessità soggettiva d'esistenza che si esprime in ogni singolo soggetto che forma la Natura, si sviluppa attraverso strumenti psico-emotivi che nulla hanno a che fare con la ragione.

La storia della filosofia ha voluto relegare quegli strumenti psico-emotivi, che esprimono la vita, in limbi culturali quali "associazione di idee" o "istinto" per poterli separare dalla ragione e considerare la ragione il modello della superiorità dell'uomo.

La filosofia metafisica può discutere di ragione soltanto se definisce alcune idee aprioristiche che la ragione non può, e non deve, discutere.

Ad esempio, il concetto di "volontà" inteso come tensione psichica con cui il soggetto agisce nel mondo in funzione dei propri bisogni e dei propri desideri, non rientra nella filosofia metafisica perché è estraneo al concetto di ragione. La filosofia metafisica ammetteva la volontà solo nell'atto della ragione, Dio, di creare (descrivere) il mondo. La ragione veniva separata dall'uomo stesso e diventava manifestazione di Dio, del demiurgo, dell'Uno, nell'uomo rendendo l'uomo ad immagine e somiglianza di Dio.

Per discutere di filosofia metafisica è necessario uscire dagli schemi concettuali imposti dalla ragione e spostare l'attenzione dalla descrizione della realtà che si rappresenta ai meccanismi, gli strumenti, attraverso i quali la realtà è divenuta e si è trasformata per rappresentarsi, ora, per com'è permettendoci di prevedere le trasformazioni che manifesteranno la realtà che sarà.

Una ragione che non indaga sulla "verità" che si presenta, ma sui meccanismi e gli strumenti che quella "verità" manifestano rappresentandola alla nostra attenzione.

Per questo motivo, per fare filosofia metafisica propria della Religione Pagana è necessario spostare i concetti fondamentali che guidano un ragionamento filosofico dalle "categorie di verità" alle categorie di mutamento e trasformazione che vengono definite come "categorie di libertà" perché non definiscono una realtà in essere immutabile, ma individuano gli strumenti che concorrono al mutamento della realtà cui i soggetti assistono.

Per chiarire questo concetto mi avvalgo di un piccolo articolo apparso sul settimanale Salute di Repubblica del 26 ottobre 2006 che descrive alcune osservazioni sui movimenti del feto nelle prime 22 settimane di vita.

Scrive il settimanale Salute di La Repubblica:

Movimenti volontari, il primo a 22 settimane

l feto pare pianificare alcuni movimenti degli arti superiori: muove le mani in modo mirato verso bocca e occhi, Si gratta o tocca il cordone ombelicale. A 22 settimane di gestazione sembra in grado di calibrare gli atti motori per ottenere un contatto migliore con il proprio corpo. Questo il risultato di una ricerca svolta dal Laboratorio di analisi cinematica della Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infanti le e dal Servizio di Diagnosi Prenatale dell'ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste, assieme al dipartimento di Psicologia Generale dell'università di Padova, e pubblicata sulla rivista "Experimental Brain Research". Nella ricerca sono state seguite 8 gestanti con gravidanza normale registrando i movimenti fetali a 4, 18 e 22 settimane di gestazione. «L'obiettivo», spiega Stefania Zoia, neuropsichiatria infantile del Burlo, autore principale dello studio, «era capire se i movimenti del feto sono sempre casuali o se esiste intenzionalità e, in caso affermativo, quando compare. Per scoprirlo abbiamo registrato e analizzato per periodi di 20 minuti consecutivi durata, estensione e velocità di ogni atto motorio», Tre, in particolare, i movimenti studiati: mano verso la bocca; mano verso gli occhi: mano che si allontana dal corpo. "Già atti più eterogenei», precisa Zoia, «sono quelli della mano che si allontana dal corpo, ma a 4 e a 18 settimane appaiono anche altri movimenti irregolari. Un controllo maggiore su traiettoria e velocità di esecuzione compare a 22 settimane: se la mano è portata alla bocca l'atto è più veloce; se invece è diretta agli occhi la velocità diminuisce, come se il feto sapesse che la bocca è meno delicata». Al contrario, i movimenti osservati sempre a 22 settimane, ma non diretti verso parti specifiche non si sono rivelati altrettanto coordinati. Lo studio pone le basi per capire non il livello di consapevolezza del feto che non ha nulla a che vedere con queste attività motorie, ma la maturazione del sistema nervoso nel primo periodo post-natale. La ricerca continua: i genitori hanno consentito a far registrare i movimenti del figlio dalla nascita al primo anno di vita.

Salute di Repubblica, 26 ottobre 2006

Lo studio è stato fatto con l'intenzione di:

"L'obiettivo era capire se i movimenti del feto sono sempre casuali o se esiste intenzionalità e, in caso affermativo, quando compare."

Cosa significa: avere intenzione o intenzionalità?

La definizione, che mi appare più coerente, è nel discorso di Husserl riportato dall'Enciclopedia di Psicologia di Galimberti:

"L'intenzionalità è ciò che caratterizza la coscienza in senso pregnante e consente di indicare la corrente dell'esperienza vissuta come corrente di coscienza e come unità di coscienza" (1912-1928) (Enciclopedia di Psicologia, Galimberti, voce "intenzionalità")

Non entro nel merito delle discussioni fra esistenzialisti le cui affermazioni appartengono al fondamentalismo cristiano. Mi interessa sottolineare come la presenza di un atto intenzionale, osservato da un osservatore esterno, indica la presenza di una coscienza che ha espresso la necessità di mettere in atto quell'atto.

Individuare nel feto la presenza di atti intenzionali indica che il feto ha una coscienza, dei bisogni e delle necessità che lo spingono a mettere in atto delle azioni intenzionali.

La domanda che i cristiani si sono posti è: quando un soggetto diventa cosciente di sé? La spiegazione che si sono dati è che lo diventa quando l'anima entra nel corpo. Non è un'affermazione da poco. Per i cristiani la coscienza, manifestazione dell'anima, viene data da Dio agli uomini e tale coscienza è immutabile perché nessuno può modificare la creazione di Dio che avviene per volontà di Dio.

I Pagani, al contrario dei cristiani, scindono la coscienza come oggetto in sé dai modi attraverso i quali la coscienza si esprime nei diversi corpi della Natura.

Ne segue che la coscienza è contemporanea al primo frammento di materia che formerà il singolo individuo. La coscienza diviene, cresce e si trasforma nel divenire, crescere e trasformarsi del corpo dell'individuo. La coscienza altro non è che l'espressione del corpo vivente qualunque sia il contesto in cui quel corpo sta vivendo. La coscienza cresce con l'esperienza e i movimenti intenzionali, osservati dai ricercatori, e messi in atto dal feto altro non sono che movimenti che creano esperienza del feto e portano a modificare la coscienza del feto.

Il feto muore e nasce il bambino con una coscienza forgiata nella sua vita fetale.

Questa coscienza è priva di ragione. Totalmente priva di ragione, ma è aperta alla percezione emotiva perché forgiandosi nella pancia della madre le modificazioni ambientali che il feto viveva erano date dalle modificazioni emotive che dalla madre giungevano a lui a seconda di come la madre viveva la sua realtà quotidiana.

La ragione arriva dopo. La ragione è una necessità sociale che inizia a formarsi nelle relazioni parentali e che si impone nell'individuo perché il bambino, appena nato, diventa consapevole che gli "adulti", da cui è circondato, non hanno coscienza o consapevolezza delle relazioni emotive e deve adattarsi ad imparare un linguaggio verbale dal momento che è l'unico linguaggio al quale sembra che gli adulti rispondano.

Ovviamente, queste osservazioni sul feto e le deduzioni vanno estese ad ogni Essere della Natura, qualunque sia la sua natura, la sua specie o il suo grado di divenuto e trasformazione nelle specie stesse.

La coscienza esiste negli Esseri senza la ragione; non esiste ragione senza una coscienza che abbia espresso la necessità di produrla come strumento.

La coscienza è l'"individuo in sé"; la ragione è uno strumento dell'individuo. Ogni animale e ogni vegetale ha una coscienza e, attraverso la sua coscienza, esprime la sua ragione indipendentemente da come veicola la sua ragione nelle sue necessità quotidiane.

 

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05 settembre 2023

Riflessione sulla coscienza dell'uomo

La trasformazione della coscienza dell'uomo, come di ogni altro Essere della Natura, è un processo continuo che avviene in ogni istante della quotidianità vissuta.

Possiamo definire la trasformazione in due direzioni. Una direzione quantitativa e una direzione qualitativa.

La direzione quantitativa può essere identificata con uno sviluppo della conoscenza scientifica, razionale, attraverso la quale il soggetto descrive il mondo e diventa sempre più cosciente della realtà del mondo nel quale vive. Questo sviluppo della coscienza soggettiva permette all'uomo di uscire dallo stato di oscurantismo in cui la mancanza di conoscenza della realtà lo costringe invitandolo a fantasticare sulla realtà del mondo. Veicolando le sue emozioni in quelle fantasie, queste non costruiscono relazioni col mondo, ma rimangono conchiuse nella psiche dell'uomo.

La direzione qualitativa può essere indicata nella posizione che l'uomo, attraverso la sua coscienza, si colloca nel mondo. Il sé stesso che si identifica con il Dio assoluto padrone del mondo; il sé stesso che si identifica col servo prostrato che ama il suo padrone con tutto il suo cuore e la sua anima. Questa condizione vive un'opposizione ideale assoluta con il sé stesso che si pensa in trasformazione abitante di un mondo in trasformazione.

Nel caso dell'uomo che si identifica col Dio padrone, o col servo dei servi, incontriamo sempre una coscienza separata dal mondo. Questa coscienza pensa il mondo come inferiore, muto, indegno della bellezza della sua presenza e chiede al mondo di riconoscere sé stessa come superiore al mondo. Qualunque sia la collocazione sociale dell'uomo che manifesta quella coscienza. Questa coscienza è chiusa in sé stessa e vive ogni necessità di trasformazione e adattamento come un dolore provocato da una violenza.

La coscienza che si identifica col mondo gioisce e soffre per il progredire o il regredire nella sua attività di relazione con le coscienze del mondo. Le coscienze del mondo, entrando in relazione, si trasformano e quelle coscienze agiscono abitando il mondo che trasformano a loro volta.

Fra "l'assoluta mancanza di conoscenza culturale" e "l'assoluta conoscenza culturale" c'è uno spazio che chiamiamo "cammino di conoscenza".

Fra "l'identificazione col Dio assoluto o col servo dei servi" e "la compartecipazione dell'uomo nel mondo" c'è uno spazio che identifica la qualità dell'esistenza dell'uomo.

Il cristianesimo ci ha costretti a pensarci di vivere "progredendo". Cioè imponendo l'idea che l'uomo si evolve nel progresso mentre il cristianesimo agisce sull'uomo per costringerlo al regresso costituito dalla sottomissione a Dio.

Cosa significa "regredire"? Significa che se sono educato ad identificarmi col Dio padrone, ma ho fatto sforzi per identificarmi con la società degli uomini e le sue necessità trasformandole in mie necessità, il regresso della coscienza mi spinge a riformulare l'idea assolutistica con la quale non solo ritorno ad identificarmi col Dio padrone e le pretese di assolutismo e razzismo, ma le articolo razionalmente rappresentare in maniera più efficace, culturalmente, tali pretese. Questo è regredire qualitativamente.

Cosa significa "regredire"? Significa che dalla necessità di ricerca della conoscenza culturale, inizio a rigettare la conoscenza culturale per preservare, immobile, la conoscenza acquisita facendo passare l'idea che la conoscenza culturale acquisita è la conoscenza culturale assoluta (Dio me l'ha data). Una condizione sociale di questo tipo si è verificata nel campo della medicina quando arrivarono i cristiani a Roma. La ricerca scientifica venne fermata. Indicata come diabolica, si impose l'idea che non ci poteva aggiungere nulla a quanto gli antichi avevano scoperto e dedotto.

In sintesi: la coscienza si trasforma. Qualitativamente e quantitativamente. La trasformazione non è solo in sviluppo, ma anche in contrazione. La coscienza vive una situazione dolorosa quando, identificatasi nell'assolutismo, si vede costretta a trasformarsi e a cedere qualche cosa del suo assolutismo; la coscienza vive una situazione dolorosa quando vive le trasformazioni e viene costretta o a cambiare la direzione delle trasformazioni o a chiudersi nel soggetto perché l'oggettività gli impedisce le trasformazioni.

L'idea che una coscienza nasca, si trasforma e muore, è un'idea propria della Religione Pagana. Esattamente come l'idea che gli Dèi nascono, divengono e si trasformano (anche apparentemente morendo).

Le religioni assolute, come il cristianesimo, abitano l'idea dell'assoluto della coscienza. Una coscienza immutabile perché voluta e creata dal loro Dio immutabile.

 

05 settembre 2023

Governare o comandare

C'è una grande differenza fra governare e comandare.

Chi governa può essere criticato per le scelte del suo governare; chi comanda può essere solo censurato e combattuto per gli ordini che dà a chi, tali ordini, esegue.

Mario Draghi governava; Georgia Meloni comanda.

Mario Draghi era responsabile delle sue scelte anche quando le condizioni parlamentari gli impedivano di portare a termine i progetti e modificavano le proposte di legge rendendole meno efficaci e più permissive; Georgia Meloni è irresponsabile. E' sempre colpa di qualcun altro: come Dio che accusa gli uomini o il "diavolo" delle sue stesse malvagità. Lei accusa "gli altri" per giustificare la sua incapacità.

Governare significa tenere il timone della barca; comandare significa pretendere che i venti dell'oggettività e della casualità guidino la barca.

Comandare è un'azione propria dell'ideologia fascista (e cristiana, dal momento che cristianesimo e fascismo sono sinonimi); governare è un atto di democrazia.

Il ruolo Istituzionale del governare deve servire alla società civile, non a dare lustro e potere indiscriminato alla persona che tale ruolo ricopre.

L'ideologia fascista ritiene ingenui coloro che non pensano alle persone come ad un "popolo bue".

 

05 settembre 2023

L'economia in crisi

La situazione economica si sta aggravando. A fronte di affermazioni trionfali fatte dai media, la realtà economica è in grande sofferenza. Non siamo davanti al crollo della borsa, che forse potrebbe esserci fra qualche mese, siamo di fronte alla crisi dell'economia popolare che da un lato rende più deboli i settori sociali emarginati, ma dall'altro lato sta impoverendo quella classe di "forzati dell'imprenditoria", delle partite IVA per necessità, che stanno trovando difficoltà a soddisfare gli impegni e a pagare debiti. In questo contesto, l'inflazione da speculazione è destinata ad aumentare e non sappiamo bene chi, alla fine, pagherà il prezzo più alto. Non esistono soluzioni nell'immediato se non conservando sé stessi. A media scadenza la prima soluzione è quella di non fare figli.

Scrive il Sole 24ore di oggi 03 settembre 2023:

La legge di bilancio colpirà le rendite per premiare chi lavora e aiutare chi fa figli. E tornerà a mettere nel mirino il Superbonus che con i suoi costi impazziti «ingessa il bilancio pubblico lasciando margini ridotti agli altri interventi e ha provocato un pernicioso effetto spiazzamento sugli investimenti pubblici anche del Pnrr», desertificando i bandi con le imprese impegnate altrove.

La realtà è che questo governo non sa che cosa fare. Non riesce a leggere né una situazione in essere né le conseguenze di quello che fa o di quello che decide di non fare. In compenso, Georgia Meloni preferisce andare a Monza a vedersi la Formula 1.

 

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04 settembre 2023

Economia e mafia

Una struttura sociale economica dominata dalla mafia o da meccanismi mafiosi, non è possibile pensarla attraverso categorie economiche, ma solo attraverso categorie riconducibili alla criminalità.

Si chiamano categorie mafiose tutte quelle categorie di pensiero che veicolano tendenze di dominio e di controllo della società in antitesi alle leggi costituzionali che regolano quella società.

Chiamiamo mafia tutto ciò che si separa dal complesso sociale per costruire un'alterità rispetto ai poteri Istituzionali che nella società hanno il compito di garantire i diritti dei cittadini rispetto alle Istituzioni.

Il potere mafioso garantisce i diritti del capo mafia rispetto ai sodali dello stesso clan e rispetto alle pretese della società di mettere sotto controllo le sue attività.

La mafia e i meccanismi mafiosi non solo solo riconducibili ad organizzazioni separate dallo Stato, ma sono organizzazioni che interagiscono con lo Stato, beneficiano di privilegi concessi dallo Stato e, spesso, sono emanazioni dello Stato che, attraverso loro, viene meno ai suoi doveri nei confronti dei cittadini costringendo i cittadini a rinunciare ad un qualche diritto Costituzionalmente garantito.

Il sistema mafia necessita della discriminazione: discrimina fra il grano e loglio per poter gettare loglio nei forni crematori.

 

04 settembre 2023

Cronache Pagane

Cronache quotidiane del pensiero religioso della Religione Pagana

La filosofia metafisica, il vivere quotidiano, la visione teologica degli Dèi che abitano, vivono e si trasformano nel mondo, non sono fra loro separate. Sono connesse e, insieme, formano quella che noi chiamiamo "vita". Quel sentiero d'esistenza che si apre fra una realtà che ci appare sconosciuta, la svela giorno dopo giorno, portandoci alla morte del corpo fisico.

E' l'azione quotidiana, continua, che forma il sentiero. Ogni azione, ogni scelta è un mattone giallo del sentiero che porta alla nostra città di Oz.

 

04 settembre 2023

Giuliano Amato e la strage di Ustica

Io non ho motivo di non credere alle parole di Giuliano Amato. Questo non tanto perché io sia in possesso di prove di quanto dice, ma perché quanto dice coincide con la storia di questo paese che ha sempre visto le Istituzioni collaborare col terrorismo facendo delle stragi e del genocidio un vanto istituzionale.

Capisco, inoltre, la logica del depistaggio.

Abbattere un aereo di linea italiano, da parte della Francia, equivale ad una dichiarazione di guerra all'Italia da parte della NATO.

La giustificazione era "Volevamo uccidere Gheddafi". In sostanza dicono: "Volevamo assassinare una persona, ma ci siamo sbagliati.". E questa sarebbe una giustificazione?

E' esattamente la logica secondo cui: "Abbiamo messo la bomba a Piazza Fontana per iniziare un colpo di Stato contro i comunisti!".

Dove, dal momento che gli altri erano comunisti, questo, in questa logica, giustifica il terrorismo e il genocidio.

E' la logica dei comportamenti tenuti dalle Istituzioni che rendono credibili le parole di Amato, non tanto le prove tangibili che il potere Istituzionale, in tutti questi anni, ha avuto tutto il tempo di inquinare e nascondere.

Tuttavia, rimane il dubbio sul colpevole materiale che, coperto in decine d'anni di depistaggi, ha potuto deridere i morti per il proprio tornaconto personale.

 

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03 settembre 2023

Il principio del piacere

L'agire senza la conoscenza razionale del perché si agisce in quel modo è una condizione naturale dell'esistenza umana. La ragione, che pretende di conoscere ogni cosa nel mondo, dal momento che è cosciente di non conoscere che poco più di nulla, si inventa l'esistenza di una ragione assoluta, Dio, l'Essere, l'Ente, il Demiurgo, l'Uno, ecc che, secondo la sua immaginazione, conoscerebbe razionalmente, attraverso la parola, il logos, ogni cosa, si trova ad inventare giustificazioni ogni volta che azioni od emozioni non rientrano nella sua logica razionale.

Eppure, il corpo abita il mondo.

Cosa significa?

Significa che il corpo è divenuto adattandosi alle condizioni che ha incontrato nel mondo fin da quando quel corpo viveva nell'ipotetico brodo primordiale. Si è adattato, generazione dopo generazione, e questo processo adattativo forma la conoscenza e la consapevolezza del corpo in un mondo che forma le infinite coscienze mediante processi adattativi, generazione dopo generazione, generando la forma della conoscenza e della consapevolezza con cui si presentano. Tutte le conoscenze e le consapevolezze che formano il mondo sono divenute per trasformazione.

La conoscenza e la consapevolezza del corpo del singolo Essere della Natura è un immenso rispetto alla limitatezza della ragione per come viene vissuta da quel singolo Essere della Natura.

Noi agiamo in base alla conoscenza del corpo e quell'agire viene giustificato razionalmente anche se, quasi sempre, le giustificazioni della ragione sono parziali e più funzionali ad assopire la forza della domanda che non a fornire risposte esaustive.

Risposte esaustive, sia pur sempre parziali e suscettibili di ulteriori modifiche e integrazioni, vengono date dalla ricerca scientifica che lavora su una costante verifica di ipotesi. Come nel caso della percezione ottenuta mediante il sistema nervoso.

Scrive il giornale La Repubblica del 30 luglio 2002:

La sensazione della carezza viaggia su una corsia speciale

ROMA - Non c'è tocco che uguagli la carezza di una persona amata. E a questa piacevole sensazione il nostro organismo dedica un meccanismo di ricezione tutto particolare. Un percorso che parte da una categoria speciale di terminazioni tattili e arriva a coinvolgere nel cervello l'area delle emozioni.
Il meccanismo del piacere provocato da una carezza è stato raccontato su "Nature Neuroscience" da un gruppo di ricercatori svedesi e canadesi. Per il loro studio è stata essenziale una paziente di 54 anni che soffre dall'età di 31 anni di una malattia che la rende pressoché insensibile al tatto. Ma se la pelle del suo avambraccio era sfiorata con un pennello sottile, la donna provava una sensazione piacevole. La malattia aveva infatti distrutto le fibre grandi, ricoperte da una guaina di mielina che il nostro sistema nervoso utilizza per riconoscere forma e consistenza degli oggetti che tocchiamo, ma aveva lasciato intatti i filamenti Ct più sottili e privi del rivestimento mielinico di cui gli scienziati non avevano mai ben capito la funzione. La risonanza magnetica applicata al cervello della donna ha dimostrato che dalle fibre Ct (Ctattili) la sensazione della carezza arrivava al cervello, attivando l'insula, zona coinvolta nell'elaborazione delle emozioni. Secondo Stefano Cappa, preside della facoltà di psicologia dell'università vita-salute del San Raffaele di Milano, "le terminazioni tattili sensibili al tocco leggero si trovano soprattutto sugli avambracci e sulle guance. E' probabile che anche il piacere sessuale viaggi lungo le fibre Ct. Finora di questi filamenti nervosi conoscevamo solo la lentezza nella trasmissione degli impulsi e la capacità di percepire le sensazioni dolorose". Ora i "nervi delle carezze" saranno guardati con più simpatia anche dalla Scienza.

Di Elena Dusi, La Repubblica, 30 luglio 2002

Ognuno di noi è un corpo che vive, abita e "pensa" un mondo complesso avendo costruito una complessità corporea che è "mente pensante" con la capacità di trasformarsi, adattandosi, per vivere nel piacere in un mondo di soggetti che fanno altrettanto.

La ragione agisce alimentando la descrizione del mondo, ma la ragione stessa è un sottoprodotto del corpo fisico e la sua reale modificazione è prodotta dalle modificazioni adattative del corpo che, nella sua ricerca di piacere e di benessere, risponde alle sollecitazioni del mondo immettendo, a sua volta, altre sollecitazioni nel mondo.

Questi collegamenti nervosi sono stati usati dalla Specie Umana e dalle specie animali (è indubbio che simili collegamenti nervosi siano comuni agli animali, comunque vengano attivati) da milioni di anni senza che la ragione li descrivesse o li definisse. Il corpo era ed è in possesso di una conoscenza e di una consapevolezza ignota alla ragione.

Il sistema nervoso, individuato da questa ricerca, non fa altro che sottolineare l'importanza fisiologica della percezione del piacere come manifestazione emotiva che ha nella sessualità del corpo la sua espressione.

Come diceva Chilone di Sparta, uno dei Sette Sapienti dell'antica Grecia:

"Nulla di troppo, tutto ciò che è bello è proprio di ciò che è opportuno."

(Diels-Kranz che cita Diogene Laerzio)

Il piacere, definito come "bello", è la bussola con la quale il corpo si adatta alle condizioni ambientali nella continua ricerca del piacere mediando fra ciò che può fare, sia ora che nel tempo, e ciò che vorrebbe fare come risposta agli stimoli ambientali.

Secondo i dati di questa ricerca, sappiamo che il circuito emotivo che dà piacere è separato, o comunque ha una sua indipendenza, dal sistema nervoso del corpo. E' come se il corpo volesse proteggere il piacere quale fonte della direzione delle proprie trasformazioni dal sistema nervoso centrale che fornisce al corpo parte della capacità di trasformarsi.

Noi siamo divenuti come Esseri nella Natura. Non conosciamo che cosa abbiano costruito, per "fare noi", le generazioni che ci hanno preceduto in oltre un miliardo di anni di trasformazioni, ma il principio del piacere è la costante che, comunque veicolata, ha agito dal primo istante in cui la materia divenne "vivente" fino a ciò che siamo oggi attraversando tutte le generazioni e tutte le specie della Natura.

 

03 settembre 2023

Effetto piastrella

Sapete in che cosa consiste "l'effetto piastrella"?

Un lavoratore, in cucina decide di pulire una piastrella che le appare un po' più sporca delle altre.

Una volta pulita si accorge che tutte le altre sono sporche rispetto alla piastrella che ha pulito.

Pulisci quella vicina e pulisci l'altra finisce, per aver pulito una piastrella, a pulire l'intera parete.

Lo stesso vale per la mia libreria.

Messo in ordine un settore mi accorgo che tutti gli altri settori della libreria appaiono in forte disordine.

In queste condizioni vivo il dilemma. O perdere tempo ad ordinare anche gli altri settori (almeno otto giorni di lavoro continuativo) tralasciando i lavori, oppure fingo di non vedere gli altri settori e continuo con i lavori.

Questo è il dilemma. Il dilemma non è "Essere o non essere", ma "pulire o non pulire la piastrella".

 

03 settembre 2023

L'immenso che ci circonda

I post che faccio su Facebook li posto anche sul sito religionepagana.it perché sono sempre riflessioni che rimangono nei vari aspetti della costruzione della Religione Pagana anche se spesso non sono ordinati per argomento.

D'altro canto, noi viviamo in un immenso e questo immenso sollecita milioni di riflessioni continuamente che spesso rincorriamo in un vero e proprio Caos emotivo nel quale a volte fatichiamo a mantenere un filo coerente di un ordine razionale.

Il "pensiero elementare" o "pensiero semplice" è proprio del cristianesimo e delle religioni rivelate che vivono di principi infantili spesso descritti con parole "forbite". Al contrario, la Religione Pagana vive di complessità e profondità esistenziale descritta con parole che appaiono, ai cristiani, elementari.

 

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02 settembre 2023

Leccarsi le ferite (letteralmente)

Esistono dei comportamenti, che noi mettiamo in atto, dei quali non riusciamo a spiegarci né il perché né il percome li mettiamo in essere. Eppure, il nostro corpo ha una conoscenza del mondo che abita. Una conoscenza che non appartiene alla ragione, ma alla conoscenza del corpo che vive, separato dalla mente razionale, e che la ragione relega nell'oblio considerandolo un mondo di azioni di riflesso.

Eppure, la conoscenza del corpo si presenta sotto forma di azione. Un'azione che si impossessa dell'individuo quando la ragione è smarrita. Come quando ci si ferisce e, "istintivamente", si tende a leccarsi la ferita. Un comportamento che viene censurato dall'educazione e dalla morale che intervengono razionalmente per fermare l'azione "istintuale".

Non si tratta di istinto, ma di conoscenza del corpo che abita il mondo. Un corpo che possiede la conoscenza per intervenire nel presente su un'eventuale ferita ricevuta.

Riporto un piccolo articolo apparso su Salute di Repubblica del 30 novembre del 2006.

All'articolista non interessa la realtà oggettiva vissuta dell'uomo. All'articolista interessano i "possibili sviluppi in campo medico". Noi, che non siamo medici, ci interroghiamo sull'immenso bagaglio di conoscenza che ha il corpo e che la ragione razionale ignora e spesso, con la sua razionalità, ostacola il suo uso.

Scriveva Salute di Repubblica:

Ecco perché ci lecchiamo le ferite

Di: Arnaldo d'Amico

Scoperto finalmente il secondo motivo per cui tutti i mammiferi, uomo compreso, sono portati istintivamente a leccarsi le ferite. Il primo motivo è noto da tempo e consiste nell'alto potere disinfettante che hanno alcuni componenti della saliva. Il secondo è appena stato scoperto ed è la "opiorfìna", molecole con un elevatissimo potere analgesico. Il nuovo antidolorifico naturale è stato individuato da un gruppo dell'Istituto Pasteur di Parigi che è riuscito ad isolarlo nella saliva umana. La ricerca, pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), è stata avviata dalla recente scoperta fatta dallo stesso gruppo francese, di un composto presente nei topi, denominata "sialorfina" che ha un'elevata azione antidolorifica. Gli esperimenti condotti sui piccoli roditori avevano dimostrato che appena un milligrammo per chilogrammo dell'animale è sufficiente per ottenere lo stesso effetto analgesico di 3-6 mg/kg di morfina. Ottenuti questi risultati i ricercatori francesi si sono messi al lavoro per individuare l'equivalente nell'uomo. E lo hanno trovato nella "opiorfina". La ricerca apre nuove, importantissime strade per la gestione del dolore in ambito medico.

Salute di Repubblica del 30 novembre 2006

In sostanza, noi facciamo delle azioni partendo dalla conoscenza del mondo e della realtà che ha il corpo in contrasto con la conoscenza della ragione. Solo che la conoscenza del corpo ci permette di affrontare una condizione conflittuale mentre, in questo caso, la conoscenza razionale ci porterebbe a subire il conflitto senza strumenti per reagire.

Nel Crogiolo dello Stregone ho parlato a lungo dell'intuizione che giunge all'azione e alla coscienza dell'individuo superando le barriere della ragione. Purtroppo, anche in questo caso, la ragione chiede: "Dammi una regola affinché io possa riconoscere quando si tratta di un'intuizione distinguendola da quando si tratta di un desiderio o di un'illusione,"Purtroppo non esiste una regola da dare alla ragione perché l'unica regola sarebbe che la ragione cessasse di dominare la coscienza dell'individuo, ma questo, in questo tipo di società, non è possibile ed è sempre necessaria una mediazione fra la conoscenza del corpo, che si presenta alla coscienza sotto forma di azione e intuizione, e la razionalità che descrive, mediante le parole, la necessità d'azione e gli effetti dell'intuizione per quanto il linguaggio verbale è in grado di individuare, descrivere e trasmettere.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

01 settembre 2023

Situazione coronavirus in Italia oggi

Oggi 01 settembre sono usciti i dati settimanali dell'epidemia da covid-19. Sono 14866 i nuovi contagiati in una settimana, 2100 al giorno.

5916 erano il 17 agosto 2023 pari a poco più di 800 nuovi contagi al giorno.

I morti con covid-19 sono 65, poco meno di 10 al giorno mentre il 17 agosto erano circa 8 morti al giorno.

Non c'è una variazione significativa dei ricoverati in terapia intensiva, però ci sono stati in questa settimana un aumento di 387 nuovi ricoverati in reparti ospedalieri.

La soglia media di una settimana di 2100 nuovi conagiati è una soglia che richiede attenzione avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 4000 nuovi contagiati al giorno che significa ripresa dell'epidemia.

 

01 settembre 2023

Sulla manipolazione mentale dell'infanzia

L'oggetto transizionale è un concetto usato in psicoanalisi per definire un oggetto materiale la cui funzione è quella di mediare il rapporto fra il bambino e l'ambiente, immenso e sconosciuto, in cui vive proteggendolo dalle ansie che si generano in mancanza della madre. Via via che cresce, in mancanza della madre e di oggetti-soggetti conosciuti.

L'oggetto transizionale è una sorta di salvagente della psiche sul quale galleggiano le emozioni dell'individuo infantile per non sprofondare in un'ansia che potrebbe trasformarsi in angoscia e disperazione.

Scrive Byung-Chul Han in "Le non cose":

Alla luce della nostra relazione quasi simbiotica con lo smartphone, arriviamo a credere che esso rappresenti un oggetto transizionale. Lo psicoanalista Donald Winnicott descrive in questi termini le cose che permettono al bambino piccolo di approdare in sicurezza alla realtà. E' solo grazie agli oggetti transizionali che il bimbo si crea un margine di manovra, una "area intermedia"? in cui "ci si rilassa come in luogo sicuro, scevro da conflitti". Gli oggetti transizionali costruiscono un ponte con la realtà, con l'Altro che si sottrae all'onnipotenza infantile. I bambini piccoli afferrano già molto presto oggetti come il ciuccio, la coperta o il cuscino per metterseli in bocca o accarezzarli. In un secondo momento s'appropriano per intero di un oggetto come può essere una bambola o un orsetto di pezza. Gli oggetti transizionali svolgono una funzione vitale, in quanto danno al bimbo un senso di sicurezza, gli tolgono la paura di stare da solo, creano fiducia e protezione. Grazie agli oggetti transizionali il bimbo impara a crescere nel mondo. Sono le prime cose del mondo capaci di stabilizzare la vita dei più piccoli.
Il bambino instaura una relazione molto intensa e intima col proprio oggetto transizionale, che non può né essere modificato né lavato. Nulla ha il permesso di interrompere quell'esperienza ravvicinata. Il bimbo è colto dal panico quando l'amato oggetto gli viene a mancare. Sebbene gli appartenga, l'oggetto transizionale ha per certi versi vita propria. Agli occhi del piccolo si presenta come un interlocutore autonomo, personificato. Gli oggetti transizionali aprono uno spazio dia logico in cui il bimbo incontra l'Altro.

Tratto da; Byung-Chul Han, Le non cose, Editore Einaudi, 2023, p. 30-31

L'oggetto transizionale evitando il conflitto d'ansia nel bambino se da un lato toglie l'ansia all'adulto che osserva il bambino tranquillo col suo oggetto transizionale, dall'altro la mancanza di conflitto nel bambino crea uno stato di dipendenza del bambino dall'oggetto transizionale e una paura dell'insorgenza dell'ansia che viene esorcizzata mediante l'oggetto stesso.

E appare facile comprendere l'uso di un oggetto esterno quali il ciuccio o la coperta come oggetti che fermano l'insorgenza dell'ansia nel bambino, più complesso appare all'adulto la formazione di categorie psico-emotive nella psiche del bambino in grado di fermare l'insorgenza dell'ansia e rassicurare il bambino in una realtà della quale non ha il controllo e nella quale vive come un cieco che brancola nel buio.

Le categorie psico-emotive diventano guide che rassicurano nel buio di un'esistenza in cui i fenomeni appaiono sconosciuti sia nel loro apparire che negli effetti che possono produrre sul bambino.

Il bambino si aggrappa a quelle categorie psico-emotive che si trasformano in regole di comportamento per ottenere delle risposte favorevoli dall'ambiente in cui vive.

In questo contesto, l'oggetto transizionale come può essere la televisione o lo smartphone diventano il messaggero che veicola messaggi al bambino. Sono irrilevanti i messaggi che giungono al bambino in quanto il messaggio è il messaggero, la televisione o lo smarthphone, che creano dipendenza nel bambino rassicurandolo in quanto delimitano in sé la vastità del mondo in cui vive. Selezionano parte dell'immenso sconosciuto e lo centellinano alla coscienza dell'individuo costringendo l'individuo ad adattarvisi.

In questo contesto, lo smartphone e la televisione, vengono a sostituirsi alla chiesa cristiana a cui l'individuo doveva aggrapparsi perché diventava, per esso, il messaggero che veicola il messaggio di Dio. Il messaggero, la chiesa cristiana, era Dio. Dio veicolava la chiesa cristiana rendendo il messaggero messaggio rassicurante col quale costruire nel bambino la dipendenza che lo proteggeva dall'insorgenza dell'ansia impedendo di tuffarsi nell'angoscia che lo sconosciuto del mondo gli procurava.

Si tratta, in sostanza, di parte del meccanismo della manipolazione mentale con cui i cristiani rendono dipendenti le persone da categorie mentali che diventano idee aprioristiche di una realtà, chiusa all'indagine soggettiva, che permane come sconosciuta all'intera vita adulta del bambino.

(e non sperate che lo corregga)

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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