Qual è il fine delle trasformazioni?

Novantasette domande e novantasette risposte nella Religione Pagana

Domanda numero dieci

di Claudio Simeoni

Quesiti di teologia pagana

Non esiste una "finalità", esiste un'"inevitabilità". Tutta l'Energia Vitale inconsapevole al momento del Big Bang si trasforma in consapevolezza attraverso le infinite strategie degli infiniti Pianeti per arrivare, alla fine del tempo, alla consapevolezza universale. Motivazione e comportamento, anziché finalismo.

Che io e il mio lettore abbiamo coscienza, è dimostrabile sensibilmente; che l'oggetto da cui il nostro corpo manifesta la coscienza, abbia una coscienza, non rientra sotto i sensi. Affermare che Gaia, il fondamento dell'esistente, abbia coscienza è frutto di immaginazione: "si vuole credere che l'abbia".

Ma "credere che l'abbia" non significa che l'abbia. Il "credere che Gaia abbia coscienza" dimostra solo che l'individuo "crede", ha una "fede", non che l'oggetto Gaia abbia consapevolezza. Infatti Gaia ha una "qualità", quella di trasformarsi da inconsapevole in consapevole, ma la consapevolezza è del soggetto, non di Gaia: è Urano Stellato la consapevolezza in Gaia. Gaia non ha progetto, non ha scopo: si limita ad esistere. Non esiste una "potenza creatrice" al di fuori di Gaia, né gaia è una potenza creatrice perché non ha volontà. Proprio perché non ha volontà potrebbe essere indicata come il "motore immoto" di Aristotele.

Quando Gaia fornisce la falce dentata a Cronos, non è un atto di volontà di Gaia. O un suo progetto. E' una necessità del Tempo, di Cronos, di conquistarsi uno spazio di generatore, modificando il suo presente, in cui altri Esseri possano esistere nella trasformazione del presente. Cronos, usando la falce, porta l'emozione di Urano Stellato a trasformarsi, modificarsi, adattarsi, nel mutamento, negli adattamenti, nel progettare un futuro. La malvagità di Urano Stellato consiste nel chiudere il tempo nell'emozione del presente; la volontà, del tempo, spinge Cronos a progettare la trasformazione della veicolazione della sua emozione.

Solo la patologia da dipendenza proietta coscienza e intelligenza del soggetto su un oggetto esterno a sé stessa senza individuare le azioni (o attribuendo azioni superstiziose) tali da individuare una realtà. Il Sole ha un'azione e questa azione costituisce la condizione oggettiva, ma dire che "l'universo ha prodotto le galassie" significa voler attribuire una volontà e un'intelligenza all'universo che, invece, non ha: solo perché esistono le Galassie noi possiamo parlare di universo, non il contrario.

Tutte le RELIGIONI SBAGLIANO perché alla fine del loro discorso privano l'uomo della sua volontà per sottometterlo a condizioni patologiche che chiamano "volontà creatrice" o Dio, che è sempre un Dio padrone della volontà e della morale dell'uomo.

Questo è contrario alla Religione Pagana!

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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