La ragione è consapevole di essere uno strumento con cui il corpo affronta le condizioni della vita, ma vuole avere il controllo del corpo mediante il controllo della coscienza dell'individuo. La ragione deve impedire alla coscienza di aprirsi alle emozioni senza il suo controllo.
Se da un lato la ragione salva l'individuo e la sua coscienza dal perdersi nell'immenso mare emotivo dell'esistenza o di abbandonare la forma della realtà in funzione del mutamento, dall'altro lato chiede all'individuo di sottomettersi alla parola, alla descrizione della forma, come unica realtà del mondo.
Per ottenere questo risultato, la ragione si erge a padrona dell'individuo e inventa un assoluto con cui si identifica e al quale sottomette la stessa coscienza dell'individuo.
La ragione ha paura della morte del corpo fisico.
La ragione vive una condizione di provvisorietà: sa che morirà con la morte del corpo fisico.
Lo stato angoscioso di provvisorietà in cui la ragione vive, la spinge a desiderare un'onnipotenza ed un'eternità che trasmette all'intero individuo impedendogli, di fatto, di aprire le "bronzee porte" che trattengono i Titani dentro di lui e di accedere all'immenso su cui la ragione non ha controllo.
Chi pratica Stregoneria apre le porte che trattengono i Titani dentro di lui. Per farlo detronizza la ragione dal controllo della sua coscienza ma, nello stesso tempo deve usare una volontà ferrea per controllare i Titani ed impedire ai Titani, alle proprie emozioni, di prendere il controllo della propria coscienza.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima formattazione 21 ottobre 2021
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