Quando un Dio crea?

Novantasette domande e novantasette risposte nella Religione Pagana

Domanda numero sessantaquattro

di Claudio Simeoni

Quesiti di teologia pagana

Chiunque crea quando usa la sua volontà agendo nel suo presente per veicolare i suoi desideri e soddisfare i suoi bisogni. La modifica del presente è un'azione di creazione.

Le condizioni che risultano dall'azione di ogni Essere, comunque noi lo pensiamo, sono atti creativi perché modificano il presente per dar vita ad un nuovo e diverso presente.

Noi diciamo che è un Dio che crea quando le modificazioni del suo presente ci comprendono e noi, a nostra volta, siamo costretti ad adattarci a quelle modificazioni.

L'attività creatrice è, in realtà, l'arte di vivere dei singoli Esseri, i singoli soggetti, nel mondo in cui sono venuti in essere; il mondo in cui sono diventati consapevoli.

Non esiste, se non come empietà, nella Religione Pagana il Dio che crea con un colpo di bacchetta magica facendo apparire qualche cosa senza che "quel qualche cosa" non sia preceduto da "qualche cosa".

Il desiderio è la potenza creatrice dentro ogni soggetto che, modificando il proprio presente, alimenta un futuro possibile.

Uccidere il desiderio o impedire alle persone di desiderare equivale ad uccidere la loro capacità creatrice e, in ultima analisi, la loro possibilità di divenire nel mondo in cui sono nate.

A differenza della Religione Pagana, le religioni del dominio dell'uomo sull'uomo condannano o combattono il desiderio come necessità emotiva dell'uomo perché, in questo modo, possono dominare l'uomo.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

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Ultima formattazione 21 ottobre 2021

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