Come nasce l'uomo?

L'uomo, che nella sua dimensione religiosa definiamo "l'Essere Umano", è una specie della Natura che noi identifichiamo e circoscriviamo. Come tutte le specie della Natura è divenuto per adattamento soggettivo alle variabili oggettive che ha incontrato e nelle quali si è adattato e trasformato in miliardi di anni.

Quando noi, come Religione Pagana, parliamo dell'"Essere Umano", intendiamo quella specie che era presente fin dal "brodo primordiale" e che è emersa, trasformandosi di generazione in generazione, mediante la sua volontà d'esistenza che ha realizzato sempre mediante una coscienza, una consapevolezza e una conoscenza dell'ambiente in cui viveva.

Quando noi, come Religione Pagana, parliamo dell'"Essere Umano", anche se la nostra ragione tende a fissarsi sulla "specie umana" distinguendola da tutte le altre "specie animali" e "specie vegetali", in realtà intendiamo ogni individuo di ogni specie della Natura in quanto la diversificazione delle specie, avvenuta nei milioni di anni, non ha diversificato la coscienza né l'intento per il quale le specie esistono, si sviluppano, divengono e si trasformano.

In ultima analisi, le specie della Natura agiscono seguendo gli stessi impulsi emotivi. Tendono ad espandersi nel mondo in cui nascono fra conflitto e ricerca di armonia in un ambiente in continua modificazione. Questo sia quando noi pensiamo ad un singolo soggetto, sia quando pensiamo al singolo soggetto (cellule) come parte di un soggetto, sia quando parliamo di gruppi di soggetti o di specie della Natura: tutti manifestano la loro volontà d'esistenza; tutti hanno la medesima coscienza al di là di come la veicolano e di come noi la percepiamo