Perché il cristianesimo ha modificato il significato: il peccato, nel cristianesimo, ha assunto il significato di "colpa della persona", con cui criminalizzare le persone. Ha perso il significato di "responsabilità delle scelte" per assumere quello di "colpevolizzazione".
Il cristianesimo ha imposto l'idea che il peccato sia una violazione degli ordini del suo Dio padrone al di là di quelle che sono le leggi sociali. Dal momento che la Religione Pagana non permette agli Dèi di imporre regole morali o sociali, ne consegue che nella Religione Pagana non esiste il concetto di peccato.
Nei tempi antichi il delitto e il peccato coincidevano come coincidevano la colpa (in quanto protagonisti dell'azione e non come attribuzione dell'azione disgiunta dalle condizioni che l'hanno determinata) e l'espiazione, ma oggi non è più possibile considerare "peccato" il delitto perché il delitto offende la vittima e non la divinità.
Vale la pena di notare che gli Dèi, nella Religione Pagana, indicano sempre la libertà degli uomini anche quando la società impone regole coercitive. Gli Dèi sono fari di LIBERTA', a differenza del cristianesimo in cui il Dio padrone impone la schiavitù e la coercizione morale. Per questo motivo nel cristianesimo, l'uomo che si ribella alla schiavitù imposta da Dio, e gestita da altri uomini, viene considerato un peccato. Un'offesa fatta alla volontà di Dio. La Religione Pagana che fa della libertà dell'uomo dalla coercizione un elemento centrale della propria visione religiosa, considera violenza e crimine la volontà del Dio cristiano di sottomettere l'uomo al suo volere. Il Dio cristiano commette peccato contro l'umanità.
vai all'elenco delle domande di teologia pagana
Sito di Claudio Simeoni
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima formattazione 21 ottobre 2021
Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.