Significa riconoscerlo nella stessa dignità che pretendiamo che sia riconosciuta a noi: la nostra intelligenza, le nostre emozioni, la nostra sensibilità, le nostre strategie d'esistenza, i nostri sacri legami col mondo.
I legami col mondo non sono legami di materia, ma sono legami psico-emotivi e l'emozione viene suscitata nelle persone dall'emozione che percepisce nel mondo.
L'emozione è la comunicazione degli Dèi.
Pensare il mondo in cui viviamo formato da materia muta o da intelligenze che agiscono, non cambia la realtà del mondo, ma cambia il nostro modo di interpretare la realtà e di pensare le strategie che in tale realtà mettiamo in atto.
Noi pensiamo e agiamo nel mondo partendo da una serie di idee preconcette che si fissano nella prima infanzia nella nostra struttura psichica. Noi sperimentiamo il mondo partendo dall'idea che abbiamo sul mondo e se lo pensiamo un insieme di intelligenze, nei nostri progetti, prendiamo in considerazione i possibili progetti delle intelligenze che modificano il mondo e la vita.
Al contrario, se l'uomo pensa il mondo privo di intelligenza e privo di emozioni, procederà a saccheggiare il mondo perché considererà che sono lui è portatore di intelligenza, magari ad immagine e somiglianza di un fantomatico Dio creatore, mentre, il resto del mondo è un oggetto privo di intelligenza che lui può saccheggiare. Non ci stupiamo se poi, costruiti i forni crematori, vengono infilati uomini considerati "esseri inferiori", cioè privi di intelligenza.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
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Ultima formattazione 21 ottobre 2021
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