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Per portare le persone a pensare il mondo della Stregoneria, iniziamo dalla fine. C'è un oggi che viviamo nella nostra quotidianità e c'è un oggi che il nostro piede calpesta, c'è un oggi che il nostro naso respira e c'è un oggi che le nostre emozioni vivono.
Noi siamo ciò che viviamo.
E allora, entriamo nel sogno perché il sogno ci consente di separare la realtà descritta dalla realtà vissuta. Nel sogno le nostre sensazioni e i nostri bisogni prendono forma e quella forma è la non-forma del nostro vissuto.
Immaginiamo nella non-forma.
Una piazza con un infinito numero di punti e una massa di persone che occupa quella piazza. Io mi immagino nel giorno di carnevale, prima che arrivasse questo sindaco di Venezia, la piazza di san Marco. Mi immagino sopra il campanile e mi immagino di vedere il mondo dall'alto.
Un infinito numero di punti e un infinito numero di persone che i muovono da un punto all'altro. Questi punti, per ora, li chiamo come le lettere dell'alfabeto e guardo queste persone muoversi da una lettera ad un'altra. Io non so perché, non conosco la loro via. Non conosco le loro intenzioni. In questa baraonda di carnevale, nulla è determinato e tutto è, alla mia vista, caotico.
Ora scendo dal campanile, mi immergo nella piazza e il mio cammino va dal campanile all'orologio. Da un ipotetico punto "R" ad un ipotetico punto "F" e mentre cammino interseco altri cammini che vanno da un punto ad un altro punto attraversando il mio cammino e io il loro.
Una piazza con un immenso numero di persone che andando da un punto all'altro intersecano ogni altra persone che va dal suo punto ad un altro punto.
Pensate alla piazza non come una dimensione piana, ma come una sfera e le persone si muovono nello spazio fra infiniti punti di partenza e infiniti punti di arrivo all'interno di questa sfera.
Pensate ancora come il punto di partenza non è un punto sulla superficie interna della sfera pensata, ma in ognuno dei punti posti nello spazio all'interno della sfera.
Improvvisamente, il punto si illumina e la persona appare avviandosi verso un punto indefinito nella sfera che rappresenta il suo percorso. Arriva in quel punto e la luce si spegne.
Questo è il mondo della Stregoneria.
Provate a pensare come, ogni volta che un cammino interseca un altro cammino, si costruisce una relazione.
Infinite relazioni che non sono né casuali, e nemmeno spesso organizzate o volute. Le persone intersecano i loro cammini, si amano, si odiano, si combattono, si mettono assieme, accarezzano una persona, costruiscono una casa, ecc.
Percorsi che noi possiamo pensare come strade che dalla nascita del corpo fisico portano alla morte del corpo fisico. Tutti i corpi nascono, si trasformano e muoiono. Nascono perché diventano consapevoli di sé stessi e muore quel corpo che ha costruito quella coscienza.
Solo che in quella sfera non ci sono i corpi, ma solo le loro emozioni che alimentano gli intenti dei corpi. Emozioni che si accendono nelle relazioni ed emozioni che si trasformano nelle relazioni emotive che incontrano.
In questo percorso, dove ogni soggetto è diverso dall'altro per il percorso, la Stregoneria deve costruire le strategie affinché i percorsi che lo Stregone considera, intersechino, costruendo relazioni, con altri percorsi voluti.
Enti di emozioni sono la sostanza reale che si presenta in quel mondo e distinguere il soggetto di quelle emozioni, nel mondo delle emozioni, non è possibile. Il percorso va dalla nascita del corpo fisico alla morte dello stesso. Le emozioni, nate col corpo fisico si muovono consapevoli di sé stesse in quell'immensa sfera cercando le relazioni.
E' in questo modo che nasce la strategia dello Stregone che non ha nulla a che vedere con la forma e la quantità nella quale siamo abituati a vivere quotidianamente.
Eppure, dal mondo come visto dallo Stregone emerge il mondo della forma e della quantità, quello che noi chiamiamo il mondo quotidiano.
E' il mondo di Urano Stellato. Il mondo in cui le emozioni si espandono nelle reciproche relazioni.
In quel mondo tutto è silenzio. Non ci sono voci, non ci sono stridi o suoni. Ci sono luci che si accendono e che si spengono. Luci che brillano delle relazioni e luci che si attenuano. Luci che si infuocano e luci che amano.
In quel mondo io devo chiedermi: ma come apparirebbe a me quel mondo se io non avessi il concetto di luci come appare alla mia vista nel corpo fisico?
Io parlo di quel mondo proiettando un'idea dopo aver tolto da quell'idea ogni forma possibile, eppure, quando parlo di luci che si muovano, si accendono e si spengono nelle relazioni, sto ancora parlando perché io ho gli occhi e perché uso le parole per dare un'idea del vissuto in un mondo in cui non abitano né le parole, né le luci, né le forme.
Eppure, comunque, quello è il mondo in cui lo Stregone costruisce le sue strategie facendo deviare, sia pur per poco e solo attraverso le relazioni, chi percorre la propria via mediante una relazione che modifica lo Stregone stesso.
Le emozioni si dilatano. Le emozioni capitalizzano l'esperienza della relazione. Proprio perché la struttura emotiva (che quando parliamo di esseri della Natura parliamo di "corpo luminoso") capitalizza e si dilata necessita di relazioni e le relazioni nascono dai bisogni, dal desiderio e vengono praticate mediante la volontà soggettiva.
FINE della prima parte
Marghera, 16 febbraio 2018
Napoli
Le riflessioni pagane nel 2017
Pompei
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Non esiste, nella società in cui viviamo, una disciplina o delle regole per chi voglia costruire una Religione o, più in generale, un pensiero religioso autonomo e diverso dalla religione cattolica che domina ogni anfratto dell'esistenza umana. Chi lo fa viene visto con sospetto. Un nemico da combattere e quando viene aggredito, le Istituzioni tendono ad ignorare le aggressioni. Eppure, costruire una religione è l'unico modo per agire sulle proprie emozioni e costruire i legami fra sé stessi e il mondo in cui siamo nati.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Diana di Roma!
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