Irene Lagator Pejovic è presente alla 55esima biennale d'arte di Venezia presentata dal ministero della Cultura del Montenegro.
Espone a Palazzo Malipiero, S. Marco 3078-3079 con un'istallazione che comprende delle stanze che avvolgono il visitatore coinvolgendogli la struttura dei sensi.
Nell'opera di Pejovic l'artista è il visitatore che sostando negli ambienti istallati dall'artista porta verso l'esterno le sue sensazioni. Queste sensazioni che sorgono dall'interno del visitatore sono tanto più potenti e coinvolgenti quanto più il visitatore sa sospendere il dialogo interno e il giudizio prestando ascolto solo alle proprie tensioni emotive.
La stanza che sospende il visitatore nella non-immagine e che, annullando i fenomeni esterni, costringe i fenomeni interni ad affacciarsi alla coscienza per riempire il vuoto relazionale che l'annullamento dei fenomeni esterni produce nelle sensazioni.
La stanza che ci lascia sospesi nel vuoto siderale in cui un firmamento stellato in un oscuro buio lascia intravvedere la sospensione della nostra vista. Fissiamo lo sguardo su lontani firmamenti mentre il pavimento di specchi, spechiando un cielo stellato, fa emergere dentro di noi la sensazione di essere sospesi nel vuoto.
E in quella stanza buia in cui un innumrevole fascio di fili luminosi cercano di costruire le relazioni entrando nell'oscuro (o escono dall'oscuro per cercare le relazioni) . Quell'oscuro che circonda la nostra ragione e col quale vorremmo entrare in relazione pur avendo timore non sapendo in che cosa contenga quell'oscurità.
L'arte di far emergere sensazioni profonde è l'arte di Pejovic. Un'arte che va a buon fine a seconda della sensibilità e della predisposizione del visitatore.
Chi ha messo in atto le pratiche del Crogiolo dello Stregone, riconosce la qualità delle sensazioni che si producono in lui ed è in grado di riconsocere il senso dell'arte di Irena Lagator Pejovic.
Marghera, 03 giugno 2013 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Quando gli Esseri della Natura iniziarono il loro cammino, oltre tre miliardi di anni or sono, Zeus con Mnemosine partorì i "Canali della Percezione" seguendo i quali gli Esseri della Natura possono trasformarsi in Dèi. Questi canali funzionano anche all'interno dell'oscurantismo cristiano e noi, Esseri Umani che seguiamo la Religione Pagana li conosciamo col nome di MUSE. E' attraverso le Muse che noi spezziamo i legami di sottomissione che i cristiani impongono agli Esseri Umani.