Adesso mi sono stancato! Dobbiamo davvero sapere che cosa chiede il disegno di legge detto Zan, che in realtà ha per titolo "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità”, e le implicazioni sociali che ha quella legge. La destra cristiana neonazista parla di legge per cambiare il sesso dei bambini, proprio loro che, come la Lega, partito ideologico di ispirazione cristiana-nazista hanno come ideologia la legittimazione del diritto di stuprare bambini ad imitazione di Cristo. Solo che, stuprare bambini, come piace a Gesù che piace alla Lega, toglie al bambino il diritto al possesso del proprio corpo mentre, una legge che riconosce le differenze soggettive delle persone riafferma il diritto delle persone al controllo di sé stesse e alla felicità.
Io capisco che chi è nostalgico dei campi di sterminio, come la chiesa cattolica, o i nazisti della Meloni o i 300000 fucili bergamaschi di legaiola memoria (o l'incitamento ad affondare i barconi di immigrati), o i nazisti di Casa Paund o di Forza Nuova, non vogliono rinunciare ad emarginare parte della società per avere un nemico da rinchiudere nei campi di concentramento, come per gli immigrati, e poterli macellare con i forni crematori. Piace molto questo a Gesù che, dividendo il grano dal loglio vuole infilare loglio nei forni crematori come fece Hitler.
La prima osservazione che dobbiamo fare prima di affrontare il disegno di legge "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità" è che ci sono forze che agiscono nella società italiana riconducibili all'ideologia cristiana, nazista, che, agendo con metodi squadristi si oppongono alla punizione della discriminazione di alcune persone. Costoro di fatto stanno facendo guerra contro la Costituzione e i suoi principi di uguaglianza cercando di legittimare o, quanto meno di far considerare irrilevante, la violenza e la discriminazione rispetto ad alcuni cittadini.
Va da sé che il disegno di legge, riconoscendo il diritto alla sessualità soggettiva del singolo individuo, condanna l'ideologia del macellaio di Sodoma e Gomorra con cui i cristiani, e i cattolici in particolare, hanno discriminato cittadini criminalizzandoli perché non rispondevano a quel principio secondo cui "Dio li ha creati maschi e femmina” come se esistesse un Dio deficiente e mentecatto che ha creato l'uomo e che avanza dei diritti sull'uomo alla stessa stregua con cui Hitler avanzava il diritto di costruire campi di sterminio e forni crematori.
Detto questo, che in fondo è la vera ragione dello scontro sociale, posso passare ad analizzare articolo per articolo avendo scaricato il disegno di legge dal sito del Senato della Repubblica.
La legge "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità” viene comunemente chiamata col nome del relatore, Alessandro Zan. Per questo, per brevità, per definire la legge userò il termine di "legge Zan" anziché il titolo di legge più lungo ed articolato.
L'articolo uno della Legge Zan recita:
Art. 1.
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge:
a) per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico;
b) per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso;
c) per orientamento sessuale si intende l'attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi;
d) per identità di genere si intende l'identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dall'aver concluso un percorso di transizione.
L'articolo uno della legge definisce che cosa intendiamo quando usiamo dei termini. Sesso è una cosa. Genere si intende un'altra cosa. Per orientamento sessuale si intende un'altra cosa ancora. Per identità di genere si intende un'altra cosa ancora.
Per sesso si intende il sesso biologico (presenza di pene o vagina) con cui la persona è iscritta all'anagrafe. Per cui, quando parliamo di sesso intendiamo riferirci a quanto sta in mezzo alle gambe, un oggetto, che non ha altra funzione che quella di essere chiamato pene o di essere chiamata vagina, al di là dell'uso che qualcuno potrebbe farne in futuro.
Per genere si intendono le manifestazioni esteriori che la persona intende fare di sé stessa e come lei si vuole rappresentare nella società. Questo sta al rispetto della libertà personale. Nessuno vieta ad una donna di mettere in mostra le proprie forme e nessuno vieta ad un uomo di mettere in mostra le proprie forme con abiti adeguati. Non si vede perché si debba vietare a chi ha un sesso maschile di vestirsi o presentarsi vestito in abiti femminili o viceversa. Sono scelte personali che stanno nella libertà dell'uomo. Fu un crimine, da parte dei nazisti, imporre la stella gialla agli ebrei e la stella rosa per gli omosessuali, ma se oggi un ebreo si mettesse la stella gialla per esecrare lo sterminio nazista, sarebbe un suo diritto e nessuno glielo può vietare. Il punto è che se negate la possibilità della libertà di presentare sé stessi come si vuole, ognuno di noi potrebbe essere privato della stessa libertà e si finirebbe tutti in campi di sterminio col pigiama a righe.
Per attrazione sessuale si intende l'attrazione sessuale per le persone che piacciono. Si tratta delle predilezioni intime di una persona. C'è a chi piacciono le donne e a chi piacciono gli uomini e c'è a cui piacciono altre cose nei limiti sociali imposti dalla legge. L'attrazione sessuale è una pulsione intima e nessuno dovrebbe permettersi di dire a nessuna persona che cosa a lei deve o non deve piacere. A ognuno di voi andrebbe bene che vi si dicesse come dovete usare il sesso e come farlo? Eppure la chiesa cattolica ha fatto violenza sessuale per 2000 anni e ancor oggi sono in giro le vittime della violenza con cui i cattolici impedivano, per esempio, la masturbazione dei ragazzi. Salvo, poi, stuprarli in nome di Dio.
L'identità di genere si intende ciò che di sé un individuo percepisce e come lui si identifica. La libertà di essere ciò che le proprie pulsioni spingono ad essere. Come la prenderebbero gli etero-sessuali se venisse loro imposto di non essere più etero sessuali, ma gli venisse imposto di soddisfare le proprie pulsioni sessuali in rapporti di cui hanno repulsione?
Nella nostra Costituzione la libertà è per tutti gli uomini o non c'è libertà per nessuno.
Concludendo, il primo articolo definisce il significato delle parole che vengono usate quando si parla della legge contro la discriminazione sessuale e di genere.
L'articolo due della Legge Zan recita:
Art. 2.
(Modifiche all'articolo 604-bis del codice penale)
1. All'articolo 604-bis del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, lettera a), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "oppure fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità";
b) al primo comma, lettera b), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "oppure fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità";
c) al secondo comma, primo periodo, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "oppure fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità";
d) la rubrica è sostituita dalla seguente: "Propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, istigazione a delinquere e atti discriminatori e violenti per motivi razziali, etnici, religiosi o fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità".
Che cos'è l'articolo 604-bis del codice penale?
L'articolo 604 bis del codice penale è l'articolo che punisce, determinando le pene, la "Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”. Punisce condotte discriminatorie nei confronti di individui per motivi di razza, etnia o per motivi religiosi.
E' un articolo in atto nel codice penale, nulla di nuovo. A questo articolo, la legge Zan vuole apportare alcune modifiche estendendo la discriminazione anche per motivi sessuali o di genere.
La legge Zan dice che se introduci il reato per discriminazione (che vuol dire anche aggressione) per motivi di razza o di religione, va introdotta anche la discriminazione per motivi fondati sulla discriminazione sessuale, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità.
Si tratta del principio di uguaglianza proprio della nostra Costituzione.
L'introduzione della fattispecie di reato non avviene in sostituzione di qualcosa già esistente, ma in continuazione. Cioè aggiungendo all'elenco di discriminazioni da punire altre discriminazioni che devono essere perseguite per legge.
E' il modo che c'è in Italia nel fare le leggi. E' indubbiamente un metodo un po' machiavellico, ma questa è l'Italia.
E' ovvio che a questa formulazione giuridica si oppone chi intende praticare la discriminazione. Coloro che esaltano i campi di sterminio in cui erano rinchiusi gli omosessuali marchiati con la stella rosa non vogliono essere puniti nella loro attività discriminatorie o punire le aggressioni che mettono in atto nei confronti di chi manifesta tendenze sessuali diverse dalle loro.
I cristiani, che hanno il loro Dio che si vanta di aver macellato gli abitanti di Sodoma e Gomorra perché praticavano sesso omosessuale, vogliono, indubbiamente, continuare a riservarsi il diritto di macellare gli omosessuali e i diversi. Questa volontà è insita nella teologia cristiana e ha guidato i sistemi giuridici per 2000 anni. E' il secolo scorso in cui gli omosessuali venivano incarcerati e ricoverati nei manicomi. I prontuari di malattia mentale, fino a qualche anno fa, consideravano gli omosessuali dei "malati mentali” e anche oggi la chiesa cattolica li bolla come criminali, peccatori, per assicurarsi il diritto di stuprare bambini in nome e ad imitazione di Cristo.
Appare evidente che se si fa una legge che condanna il furto, chi pratica il furto è in disaccordo e preferirebbe che la legge non ci fosse. Così chi pratica discriminazione delle persone per le loro predilezioni sessuali è contrario alla legge che punisce le discriminazioni.
Ovviamente, se voi esaltate i campi di concentramento e di sterminio di Hitler vedete con orrore una legge contro la discriminazione mentre, al contrario, guardate con affetto e compartecipazione il Dio dei cristiani mentre macella gli abitanti di Sodoma e Gomorra. Vale anche lo specchiato. Se voi, in nome di Dio combattete una legge che vuole impedire la discriminazione per motivi sessuali o di genere ecc., significa che voi approvate la discriminazione e approvate, anche senza dichiararlo, l'attività di sterminio dei diversi messo in atto da Hitler. In sostanza, l'essere cristiani o nazisti (che poi sono sinonimi) non si deduce da cosa si dichiara, ma dalle azioni e dalle scelte che fanno le persone.
L'articolo tre della Legge Zan, recita:
Art. 3.
(Modifica all'articolo 604-ter del codice penale)
1. All'articolo 604-ter, primo comma, del codice penale, dopo le parole: "o religioso," sono inserite le seguenti: "oppure per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità,".
Anche l'articolo tre lede gli interessi e i propositi di chi intende produrre discriminazione ed odio sociale. Una discriminazione e un odio che, toccando la sferra emotiva ed esistenziale delle persone, colpisce i sentimenti profondi costruendo un profondo disagio sociale.
Vale la pena ricordare che la modifica della legge per aggravare le pene sulla discriminazione per le violenze subite da chi ha tendenze sessuali o di genere diverse da quelle socialmente accettate ha origini storiche, come la persecuzione sistematica degli omosessuali, e sociali derivando il nostro sistema giuridico dall'assunzione in toto di una legislazione assolutista, propria del regime fascista, che ha fatto propri i principi di odio con cui la chiesa cattolica ha perseguitato le persone per la loro sessualità. Ancora oggi, la società civile vive la sofferenza per la violenza con cui i cattolici hanno impedito ai ragazzi di masturbarsi e per le mani legate dietro alla schiena dei mancini per "correggere la malformazione”.
L'articolo quattro della Legge Zan, recita:
Art. 4.
(Pluralismo delle idee e libertà delle scelte)
1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.
La legge Zan, pur tutelando chi ha tendenze sessuali diverse punendo la discriminazione, intende tutelare i cattolici che, avendo un'ideologia di condanna per l'omosessualità, non vengano repressi per le loro idee. Questo favore è stato fatto ai cattolici per la legge sull'aborto e, anziché difendere e proteggere le donne che volevano abortire, ha finito per proteggere i cattolici che aggredivano le donne che volevano esercitare il diritto d'aborto.
La non punibilità di idee discriminatorie finisce per favorire la manifestazione di idee discriminatorie. Molte persone saranno aggredite in nome della libertà di idee che diventa "libertà di aggressione”. L'esperienza sociale ha dimostrato che ogni volta che i diritti Costituzionali vengono mediati con quella sorta di diritto di aggressione dei cattolici (anche quando si travestono da atei o da femministe) a rimetterci sono sempre i cittadini perché gli aggressori sono sempre favoriti e protetti dalla Polizia di Stato che attenta ai principi Costituzionali.
In ogni caso, la legge traccia un confine fra l'espressione delle idee e l'incitamento all'aggressione o all'odio. Un confine che dovrà essere definito dalla magistratura a mano a mano che nuovi casi si presenteranno al dibattimento. Sempre che ci arrivino dal momento che i Magistrati, pur di non punire gli aggressori, aggrediscono le vittime affinché si accordino con i loro aguzzini.
L'articolo cinque della Legge Zan, recita:
Art. 5.
(Modifiche al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122)
1. Al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 1:
1) al comma 1-bis, alinea, le parole: "reati previsti dall'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654" sono sostituite dalle seguenti: "delitti di cui all'articolo 604-bis del codice penale ovvero per un delitto aggravato dalla circostanza di cui all'articolo 604-ter del medesimo codice";
2) il comma 1-ter è sostituito dal seguente: "1-ter. Nel caso di condanna per uno dei delitti indicati al comma 1-bis, la sospensione condizionale della pena può essere subordinata, se il condannato non si oppone, alla prestazione di un'attività non retribuita a favore della collettività secondo quanto previsto dai commi 1-quater, 1-quinquies e 1-sexies. Per i medesimi delitti, nei casi di richiesta dell'imputato di sospensione del procedimento con messa alla prova, per lavoro di pubblica utilità si intende quanto previsto dai commi 1-quater, 1-quinquies e 1-sexies";
3) al comma 1-quater:
3.1) le parole: ", da svolgersi al termine dell'espiazione della pena detentiva per un periodo massimo di dodici settimane, deve essere" sono sostituite dalla seguente: "è";
3.2) dopo la parola: "giudice" sono inserite le seguenti: ", tenuto conto delle ragioni che hanno determinato la condotta,";
4) al comma 1-quinquies, le parole: "o degli extracomunitari" sono sostituite dalle seguenti: ", degli stranieri o a favore delle associazioni di tutela delle vittime dei reati di cui all'articolo 604-bis del codice penale";
5) alla rubrica, dopo la parola: "religiosi" sono inserite le seguenti: "o fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità";
b) al titolo, le parole: "e religiosa" sono sostituite dalle seguenti: ", religiosa o fondata sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità".
2. Dall'attuazione del comma 1 non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
3. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con regolamento adottato con decreto del Ministro della giustizia, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono determinate, nel rispetto di quanto previsto dal comma 2, le modalità di svolgimento dell'attività non retribuita a favore della collettività, di cui all'articolo 1 del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, come modificato dal comma 1 del presente articolo.
Questo è l'articolo 5 del disegno di legge Zan.
Come si può notare, ad una legge che condanna la discriminazione per razza e per religione viene aggiunta la condanna per la discriminazione, cioè la violenza, che ha come scopo l'aggressione motivata da sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. Le modificazioni, di cui all'articolo 5, non cambiano il fatto che ciò che si punisce è la discriminazione delle persone. Oggi come oggi non si sono verificati atti di violenza per discriminare i sessantenni. Dunque, non è necessaria una legge che impedisca la discriminazione dei sessantenni. Al contrario, gli omosessuali sono stati perseguitati e discriminati per il solo fatti di essere omosessuali. Sono stati rinchiusi negli ospedali psichiatrici e hanno subito violenze sia nei posti di polizia che nelle galere ed anche oggi, una feroce propaganda messa in atto dalla chiesa cattolica, tende ad emarginarli.
Nel nostro ordinamento giuridico, una legge che vieti la discriminazione per motivi definiti, come la razza o la religione, anche se apparentemente è fatta per favorire alcune persone che si sentono discriminate per la loro religione e per la loro razza, si estende a tutte le persone, a tutte le religioni e a tutte le razze. La legge contro la discriminazione fu fatta essenzialmente per punire le aggressioni subite dagli ebrei ad opera di frange di destra. Ma questa legge si estende a tutti gli extracomunitari, qualunque sia la loro razza o la loro religione che per un qualche motivo possono essere discriminati. Si estende, ad esempio, ai musulmani le cui persone non possono essere discriminate in quanto musulmane.
Lo stesso vale per la legge che punisca la discriminazione per sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. La discriminazione delle donne è ancora in atto, in particolare sui posti di lavoro. Qui non si tratta solo di omosessuali, ma di tutti i cittadini che per un qualche motivo possono essere discriminati nei confronto di qualcosa che viene loro anteposto rendendo difficoltosa la loro vita.
Inoltre, non è una legge che impone la galera per la galera.
Quando la legge dice che:
1-ter. Nel caso di condanna per uno dei delitti indicati al comma 1-bis, la sospensione condizionale della pena può essere subordinata, se il condannato non si oppone, alla prestazione di un'attività non retribuita a favore della collettività secondo quanto previsto dai commi 1-quater, 1-quinquies e 1-sexies. Per i medesimi delitti, nei casi di richiesta dell'imputato di sospensione del procedimento con messa alla prova, per lavoro di pubblica utilità si intende quanto previsto dai commi 1-quater, 1-quinquies e 1-sexies";
Significa che la legge non ha uno spirito meramente punitivo di un reato discriminante, ma tende al recupero sociale dell'imputato che ha commesso quel tipo di reato.
Davvero pensate che offendere i sentimenti di un uomo che si sente una donna o di una donna che si sente un uomo sia meritevole davanti agli occhi di Dio? Forse, ma non lo è davanti alla nostra Costituzione che è l'organo che determina le relazioni fra gli uomini nella nostra società e alla quale si deve sottomettere anche il Dio dei cristiani.
Poi, questo tipo di leggi si scontrano con l'interpretazione soggettiva che ne dà il magistrato. La legge vieta la discriminazione, ma se il magistrato è cattolico interpreta la legge in modo da non punire la discriminazione o farà in modo di inquadrare l'evento in un diverso contesto normativo. La norma, secondo cui il magistrato deve interpretare, è sempre stata usata in senso cattolico, come una licenza a far violenza, violando, la legge stessa. Pertanto, è facile pensare che molti magistrati tenderanno ad ignorare la legge per favorire, comunque, la discriminazione come avviene anche oggi. Però, questo non riguarda la legge Zan, ma riguarda le dinamiche ideologiche che si muovono fra la magistratura e nella relazione fra magistrati e organi di stampa.
L'articolo sei della Legge Zan, recita:
Art. 6.
(Modifica all'articolo 90-quater del codice di procedura penale)
1. All'articolo 90-quater, comma 1, secondo periodo, del codice di procedura penale, dopo le parole: "odio razziale" sono inserite le seguenti: "o fondato sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere".
In questo articolo, la legge Zan cita l'articolo 90-quater del Codice di Procedura Penale.
L'articolo 90-quater del Codice di Procedura Penale recita:
1. Agli effetti delle disposizioni del presente codice, la condizione di particolare vulnerabilità della persona offesa è desunta, oltre che dall'età e dallo stato di infermità o di deficienza psichica, dal tipo di reato, dalle modalità e circostanze del fatto per cui si procede. Per la valutazione della condizione si tiene conto se il fatto risulta commesso con violenza alla persona o con odio razziale, se è riconducibile ad ambiti di criminalità organizzata o di terrorismo, anche internazionale, o di tratta degli esseri umani, se si caratterizza per finalità di discriminazione, e se la persona offesa è affettivamente, psicologicamente o economicamente dipendente dall'autore del reato.
Dunque, l'articolo 6 della legge Zan alle parole "odio razziale” vuole aggiungere in chiaro le finalità di discriminazione sessuale, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
Ora, la questione del dibattere non è una questione giuridica.
La domanda che deve essere fatta ai cittadini è questa: vuoi tu discriminare ed usare violenza alle persone per fini di sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere?
Se la tua risposta è: "Sì! Io voglio poter fare violenza sulle persone discriminandole per sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere!” Tu ti opponi alla legge Zan perché la non approvazione garantisce una sorta di impunità a tutti i bulli e i violenti che aggrediscono le persone per discriminazione in base al sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
Se la risposta è: "No!” Non hai nessun motivo per opporti alla legge Zan, anche se vorresti qualche cosa di più, perché ogni volta che un atto discriminatorio nella società viene a cessare, si arricchisce l'intera società civile.
Che la legge venga approvata o venga bocciata, a me non interessa nel senso che la legge non interviene sui miei interessi personali. Sono da oltre 50 anni che io penso al benessere sociale senza tener conto dei miei interessi personali, senza essere pagato da lobby che coltivano interessi di parte (che io definisco sempre e comunque mafiosi), e senza un secondo fine. Sono quello che la società cristiana chiama "il fesso, lo stupido” che anziché ingraziarsi "Dio” o il "padrone” ha a cuore il futuro della società. Purtroppo, nella società in cui viviamo le idee, le opinioni, si comprano e si vendono come ogni altra merce e ci vuole molta attenzione per distinguere le opinioni serie dalle opinioni strumentali. Davvero voi volete, per voi e per i vostri figli, una società in cui alcuni individui siano discriminati? Formalmente non lo vuole nessuno, in pratica, impedire la non-discriminazione per qualcuno, significa voti o rielezione perché pensano di venir appoggiati da qualche potentato, come la chiesa cattolica, che deve imporre ai bambini la paura e l'arroganza di un Dio che ammazza gli uomini perché non fanno sesso come lui vuole.
Che la legge Zan passi o non passi, alla fin fine, non frega nulla a nessuno. Domani i potentati continueranno con i loro progetti e i fessi che si sono scannati inventando stupidaggini, pur di mantenere la discriminazione, saranno messi da parte. Servi sciocchi che sono serviti per danneggiare la società ed ora inutili per proseguire nello sviluppo di nuovi e diversi disegni sociali. Possibile che la vicenda Fanfani, con le stupidaggini dette a proposito del divorzio, non abbia insegnato nulla? Dopo 50 anni chi vorrebbe eliminare il divorzio?
L'articolo sette della Legge Zan, recita:
Art. 7.
(Istituzione della Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia)
1. La Repubblica riconosce il giorno 17 maggio quale Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell'inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere, in attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione.
2. La Giornata di cui al comma 1 non determina riduzioni dell'orario di lavoro degli uffici pubblici né, qualora cada in un giorno feriale, costituisce giorno di vacanza o comporta la riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado, ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.
3. In occasione della Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia sono organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile per la realizzazione delle finalità di cui al comma 1. Le scuole, nel rispetto del piano triennale dell'offerta formativa di cui al comma 16 dell'articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, e del patto educativo di corresponsabilità, nonché le altre amministrazioni pubbliche provvedono alle attività di cui al precedente periodo compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Capisco i nostalgici del "mettiamo i diversi nel manicomio”, oppure del "mettiamo i diversi nei campi di concentramento” perché "sono tutti della stessa razza”, ma questo è il fondamento del razzismo, del nazismo e dell'ideologia del genocidio. Quel nazismo e quell'ideologia del genocidio che ha nell'ideologia del creazionismo cristiano (Dio li ha fatti così) e nella predicazione di Gesù (dividere il grano dal loglio e mettere loglio nei forni crematori) il fondamento ideologico del genocidio del diverso. Il diverso che, secondo i cristiani, è il malvagio da punire, uccidere, sterminare per il regno di Dio.
Per 2000 anni gli omosessuali sono stati perseguitati dai cristiani. Spesso la loro unica salvezza era farsi preti e, come preti, potevano esercitare il diritto del possesso. Solo che per costringerli a farsi preti era necessario perseguitarli, imprigionarli, condannarli come "sodomiti” perché, dicevano i cristiani, così voleva Dio. Nel prontuario delle malattie psichiatriche compilato negli USA fino a pochi anni fa, l'omosessualità era considerata una malattia psichiatrica da curare nei manicomi con elettroshock, costrizione con catene, tortura e psicofarmaci debilitanti.
Istituire una giornata di commemorazione contro l'odio che per 2000 anni i cristiani hanno imposto contro uomini che amavano altri uomini, donne che amavano altre donne e che desideravano essere diversi da quello che erano è chiaramente fare una commemorazione contro l'odio del Dio cristiano contro gli uomini. Ed è questo che i cristiani non vogliono. Non vogliono che si comprenda che il loro Dio sia malvagio e criminale nei confronti dell'umanità
Il Dio cristiano è malvagio, criminale, vigliacco e assassino. Leggendo i testi sacri cristiani non si può dedurre in maniera diversa la sua azione e commemorare le sue vittime, come il genocidio di Sodoma e Gomorra che qualifica la sua essenza morale e giuridica (monarchia assoluta) dell'essere un Dio padrone e assassino. Istituire una giornata della memoria equivale a riabilitare l'umanità tutta rivendicando, davanti al Dio cristiano, i diritti dell'umanità contro il tentativo di Dio e di Gesù di disumanizzarla trasformandola in un gregge da portare al macello della vita.
Che poi gente come Salvini imiti Fanfani nelle sue farneticazioni contro il divorzio perché le persone non sono educate a comprendere l'importanza di sé stesse nella società, questa è una grande mancanza di consapevolezza che impoverisce la nostra democrazia e potrebbe aiutare dittature alla Trump o alla Mussolini in quel delirio di onnipotenza che porta, inevitabilmente, al disfacimento della società sia proclamando guerre di sterminio degli slavi (perché diversi come gli omosessuali) come fece Mussolini, o disastri economici perché una società a capitalismo avanzato necessità di persone che non vivano di speranza e illusioni, ma di attenzione per la realtà fattuale come fece Silvio Berlusconi e la Lega nel 2010.
L'articolo otto della Legge Zan, recita:
Art. 8.
(Modifiche al decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere)
1. All'articolo 7 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, dopo il comma 2 sono inseriti i seguenti: "2-bis. Nell'ambito delle competenze di cui al comma 2, l'ufficio elabora con cadenza triennale una strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere. La strategia reca la definizione degli obiettivi e l'individuazione di misure relative all'educazione e all'istruzione, al lavoro, alla sicurezza, anche con riferimento alla situazione carceraria, alla comunicazione e ai media. La strategia è elaborata nel quadro di una consultazione permanente delle amministrazioni locali, delle organizzazioni di categoria e delle associazioni impegnate nel contrasto delle discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere e individua specifici interventi volti a prevenire e contrastare l'insorgere di fenomeni di violenza e discriminazione fondati sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
2-ter. All'attuazione delle misure e degli specifici interventi di cui, rispettivamente, al secondo e al terzo periodo del comma 2-bis, le amministrazioni pubbliche competenti provvedono compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica".
Con l'articolo otto, la legge Zan tenta di intervenire nella società civile affinché possa cessare la discriminazione nei confronti di chi ha un orientamento sessuale diverso intervenendo nei comportamenti etici e sociali delle persone. Il tentativo è quello di costruire una mentalità più tollerante in contrapposizione alla mentalità discriminante che tanto alimento ha avuto dalla chiesa cattolica e dalle scuole di catechismo cristiano.
Anche se le intenzioni del legislatore sono buone, la società civile nasce e si sviluppa attraverso il catechismo cristiano per il quale i diversi e i deboli devono essere perseguitati perché Dio li ha creati deboli per il divertimento dei forti. Questa idea, imposta attraverso il catechismo, è un'idea portante della chiesa cattolica che eleva a modello gli atti di bullismo e violenza subiti da Gesù che viene esaltato come "eroe” nel sopportare atti di bullismo e violenza, come gli sputi, gli schiaffi. Nel racconto dell'arresto di Gesù, i veri protagonisti del racconto sono i bulli che fanno violenza davanti ad un Gesù, l'omosessuale, che sopporta sottomesso consapevole della sua colpa in quanto diverso (non dimentichiamo che nel vangelo di Marco Gesù fu arrestato col bambino nudo).
Il modello del bullo che perseguita e non viene punito, elaborato dalla dottrina cristiana, è entrato sia nelle violenze dei militari che dei poliziotti. In quanto tu sei, devi subire la violenza e non devi chiedere giustizia perché tu sei e sai di esserlo.
Per cambiare la mentalità del bullo violento nella società contro chi ha una diversa sessualità è necessaria una lotta contro l'ideologia cristiana perché, per quanto si potrà fare l'articoletto sulla tolleranza e sulla convivenza civile, la chiesa cattolica continuerà ad instillare nei ragazzi l'idea che devono imitare Dio e punire i diversi che "fanno schifo” e sono "abominio agli occhi di Dio”. Basta ascoltare le bugie di Salvini che dichiara che la legge Zan impone il cambio di sesso ai bambini per comprendere la qualità del bullismo imposto dalla chiesa cattolica. Sputtanare, diffamare è un atto di bullismo. L'episodio è emblematico. Riprendo dalla stampa:
"Botta e risposta tra il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan e il segretario della Lega Matteo Salvini. Mentre si avvicina la resa dei conti sul ddl contro l'omofobia, con il voto finale nell'Aula del Senato atteso per martedì 13 luglio, il padre della legge, il parlamentare dem Alessandro Zan, è stato oggetto di minacce sui social. E' lo stesso deputato a denunciare l'episodio, in un video su Facebook, spiegando di essere stato attaccato a causa di una "bugia di Salvini" sul suo conto, montata ad arte solo per poter affossare la legge in vista del voto in Parlamento: il segretario del Carroccio ha detto che l'esponente dem vorrebbe "far cambiare sesso ai bambini".
Da fanpage.It, ma rintracciabile su tutti i quotidiani.
L'articolo otto della legge Zan è un articolo pieno di buone intenzioni che vorrebbe ripristinare la convivenza civile là dove la chiesa cattolica alimenta la conflittualità sociale.
L'articolo nove della Legge Zan, recita:
Art. 9.
(Modifica all'articolo 105-quater del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, in materia di centri contro le discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere)
1. All'articolo 105-quater, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, le parole: "di discriminazione o violenza fondata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere" sono sostituite dalle seguenti: "dei reati previsti dall'articolo 604-bis del codice penale, commessi per motivi fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere della vittima, ovvero di un reato aggravato, per le medesime ragioni, dalla circostanza di cui all'articolo 604-ter del codice penale".
L'articolo 9 della legge Zan modifica l'articolo 105-quater del decreto legge del 19 maggio 2020, n. 34 che amplia i centri di protezione aprendoli alle vittime di violenza discriminante per sesso, orientamento sessuale o sull'identità di genere.
Si tratta, in sostanza, di ampliare la rete di protezione per i cittadini più deboli e fragili proteggendoli dalle aggressioni e cercando di dare loro strumenti con cui difendere sé stessi nella società civile. Sempre in relazione alle risorse e alla società in cui viviamo.
Capisco la grande voglia della destra politica di uccidere i cittadini più deboli e fragili che la destra politica chiama "libertà”. La libertà di discriminare e di uccidere chi non si può difendere è un principio ideologico della destra, sia come fascismo o nazismo, sia come cristianesimo ed ebraismo. E' il concetto di "libertà di uccidere” o di "libertà di torturare” che ha la sua origine nella libertà del Dio della bibbia di uccidere tutti senza, per questo, essere imputato per delitto. Quest'idea, imposta all'infanzia attraverso il catechismo e il comportamento di molti adulti legati al cristianesimo, è il fondamento dell'idea di libertà di Dio.
Dio deve essere libero di uccidere.
E' l'idea di libertà della destra, del fascismo, del nazismo, del cristianesimo e dell'ebraismo che coltivano sistematicamente questa idea di "libertà di uccidere” come quando la Meloni vede con orrore i provvedimenti di Macron che, per sollecitare i cittadini a vaccinarsi contro il covid-19, impone delle limitazioni ai non vaccinati. Come se i non vaccinati avessero il diritto di infettare e di diffondere il covid-19 assassinando i loro concittadini più deboli o non partecipando alla battaglia per l'immunità sociale da covid-19.
L'articolo 9 della legge Zan ha lo scopo di proteggere le persone più deboli e fragili in contrapposizione all'ideologia della destra ideologica che, impedendo la protezione delle persone più deboli e fragili, vuole tutelare la libertà di fare violenza alle persone più deboli e fragili. In sostanza, riproduce l'ideologia dei campi di sterminio. Rivendica la "libertà di sterminare”.
L'articolo dieci della Legge Zan, recita:
Art. 10.
(Statistiche sulle discriminazioni e sulla violenza)
1. Ai fini della verifica dell'applicazione della presente legge e della progettazione e della realizzazione di politiche per il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, oppure fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere e del monitoraggio delle politiche di prevenzione, l'Istituto nazionale di statistica, nell'ambito delle proprie risorse e competenze istituzionali, sentito l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD), assicura lo svolgimento di una rilevazione statistica con cadenza almeno triennale. La rilevazione deve misurare anche le opinioni, le discriminazioni e la violenza subite e le caratteristiche dei soggetti più esposti al rischio, secondo i quesiti contenuti nell'Indagine sulle discriminazioni condotta dall'Istituto nazionale di statistica a partire dal 2011.
L'articolo 10 conclude la sequenza degli articoli con cui si compone la legge Zan per promuovere misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità.
L'ultimo articolo riguarda la raccolta di dati statistici finalizzati a comprendere i movimenti e le trasformazioni dell'opinione pubblica in merito ai problemi trattati.
Si tratta di sapere quanti e quali sono gli atti discriminati e quali opinioni stanno alla base della discriminazione in oggetto.
Il lavoro di monitoraggio dei problemi sociali diventa importante per comprendere l'entità del problema ed adottare gli opportuni provvedimenti affinché il problema venga, sia pur nel tempo, risolto.
Il problema della discriminazione per il sesso è un problema atavico prodotto dalla religione cristiana che controlla le persone attraverso il controllo della loro sessualità. Se dopo la rivoluzione sessuale del 1968 la chiesa cattolica ha perso progressivamente il controllo sulla sessualità delle persone, ha tentato di garantirsi delle nicchie di controllo sociale alimentando proprio la discriminazione nei confronti dei diversi.
Controllare le persone attraverso il controllo dei loro comportamenti sessuali ha rappresentato il punto di forza della chiesa cattolica nel corso dei secoli. Oggi, per rimuoverlo occorre non sono una modificazione giuridica, ma una vera e propria modificazione culturale e sociale dei costumi. Vi ricordate quando i magistrati perseguivano le donne in minigonna? Lo facevano in nome della morale imposta dalla chiesa cattolica.
Ora, che la legge contro la discriminazione passi o non passi, a me, personalmente, non mi interessa perché non riguarda i miei interessi personali. Interessa la società civile e i principi fondanti l'Unione Europea che non può permettere l'esistenza di persone discriminate al suo interno.
Ci sono paesi, come la cattolica Polonia e la fascista Ungheria, che fanno della discriminazione dei diversi e dei fragili un motivo fondante la loro società, ma questo è un problema che prima o poi l'Europa dovrà risolvere se non vuole tornare ad essere la nazione della razza ariana in nome e per conto di un Dio che massacra l'umanità col diluvio universale.
In 11 post vi ho esposto tutta la legge Zan, articolo per articolo, ora sta a voi pensare che società volete. Io ho detto ciò che andava detto, forse avrei potuto dire altre cose, ma queste ho pensato e queste ho detto.
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Marghera, 14 luglio 2021
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore della Federazione Pagana
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L'arroganza dei cristiani!
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