Il Male Assoluto nasce dal desiderio di alcuni uomini di costruirsi un giocattolo, l'uomo, con cui soddisfare i propri bisogni sfogando la loro libido sadica e criminale. Per farlo, attribuiscono il loro desiderio alla volontà di un Dio che, avendo creato l'uomo a sua immagine, impone all'uomo la sottomissione al loro desiderio sadico e criminale.
L'uomo, dunque, da soggetto divenuto per adattamento nella natura e nelle società, viene trasformato in oggetto d'uso che deve essere costretto a fagocitare forme morali e concettuali affinché funzioni non per sé stesso, ma per altri soggetti che lo dominano.
L'idea di fondo del Male Assoluto è la manipolazione mentale operata sull'infanzia capace di imporre degli input emotivi nella struttura psichica, del futuro adulto, dalla quale il futuro adulto non potrà mai più liberarsi, ma sarà costretto a riprodurli a sua volta nei suoi figli.
L'idea viene elaborata dall'ideologia ebraica manifestata da ebrei che devono mantenere il controllo di altri ebrei affinché non si mescolino con altre popolazioni a Babilonia.
"E dimorino queste parole, le quali oggi ti comando, nel tuo cuore, e inculcale a' tuoi figliuoli, e ragionane quando tu starai a sedere in casa tua, e quando tu camminerai per via, e quando tu giacerai, e quando tu ti leverai. E legale per segnale in su la tua mano, e sieno per frontali fra' tuoi occhi. Scrivili ancora sopra gli stipiti della tua casa, e sopra le tue porte."
Deuteronomio 6, 6 - 9
Con l'ebraismo viene imposta la manipolazione mentale dell'infanzia che il "padre" giustifica nei suoi figli come "volontà di Dio" mentre, di fatto, sottrae ai suoi figli il loro futuro per nutrire il proprio presente che vive del possesso dei figli trasformati in oggetti d'uso.
Questo concetto di trionfo del "padre" che stupra il figlio privandolo del suo futuro in funzione del proprio presente è ribadito nel cristianesimo attraverso la "parabola del Figliuol prodigo". Il figlio è stato privato dal padre delle possibilità di essere un individuo indipendente e il "padre" celebra il proprio trionfo sul fallimento del figlio nella sua ricerca di autonomia uccidendo il "vitello grasso" e dando una grande festa in proprio onore. Lui ha manipolato il figlio rendendolo incapace di diventare indipendente. Il figlio ha provato a ribellarsi, ma il padre gli aveva negato gli strumenti morali, etici e la conoscenza per agire nel mondo. In altre parole, lo aveva trasformato in un oggetto d'uso per sé stesso. Lo aveva stuprato!
Lo stesso concetto di manipolazione mentale lo troviamo in Platone
Scrive Platone:
"Pertanto, man mano che i figli vengono alla luce, troveranno ad accoglierli delle commissioni di magistrati a ciò preposte, le quali possono essere formate da soli uomini, o da sole donne, o anche possono essere miste, in quanto le cariche dello Stato sono comuni agli uomini e alle donne".
"D'accordo".
"E queste commissioni, a mio parere, presi in consegna i figli dei migliori, dovrebbero portarli in asili ubicati in parti isolate della Città dove abitano speciali nutrici. Invece, i figli della parte peggiore, o anche quelli della parte migliore fisicamente malformati, per ragioni di convenienza, verranno nascosti in un luogo inaccessibile e sconosciuto".
"Non c'è scelta - convenne -, se si vuole conservare pura la razza dei Custodi".
"Dunque, i magistrati incaricati del loro nutrimento avranno cura di condurre le madri in periodo di allattamento in quell'asilo, mettendo però in atto tutti gli artifizi possibili perché nessuna di esse sia in grado di riconoscere il proprio figlio e avendo altresì cura di procurare delle altre madri, quando queste non avessero sufficiente latte. Fra i compiti di questi magistrati ci sarà pure quello di controllare che il periodo di allattamento non si protragga troppo e di assegnare alle nutrici e alle bambinaie il compito di curare i piccoli di notte e in ogni altra circostanza".
E quello, di rimando: "Certo che tu concedi un trattamento di favore alle donne dei Custodi in maternità?".
"Ho i miei buoni motivi - ribattei -. Ma passiamo al secondo punto, come avevamo predisposto. Avevamo detto! che i figli dovevano essere generati da chi era nel pieno del vigore fisico".
Pag. 1194 di Platone, La Repubblica in "Platone tutti gli scritti" a cura di Giovanni Reale ed. Bompiani 2014.
La necessità di manipolare l'infanzia per adattarla alle esigenze di chi domina la società trasformando le persone in oggetti d'uso è la necessità di chi priva l'uomo di sé stesso per renderlo fruibile ai propri bisogni.
Una volta manipolata la struttura emotiva dell'infanzia nei primissimi anni di vita, l'individuo sarà costretto, per tutta la sua esistenza, a formulare etica, principi morali e soluzioni ai problemi della vita solo ed esclusivamente partendo dalla qualità della manipolazione infantile subita.
Ribadisco il concetto: l'individuo è stato stuprato!
Una volta definito concettualmente la necessità e la tecnica con cui trasformare le persone in oggetti d'uso nella società, coloro che dispongono di un maggior numero di individui trasformati in oggetti d'uso diventano più forti di chi dispone di un minor numero di individui trasformati in oggetti d'uso. In questa situazione, possedere molti individui trasformati in oggetti d'uso diventa fonte di potere sociale e di dominio in rapporti di forza con chi dispone di altri individui trasformati in oggetti d'uso.
Fare tanti figli per diventare più forti, ma soprattutto fare tanti figli trasformati in oggetti d'uso e privati dell'autonoma decisione con cui poter costruire un proprio futuro. I figli devono essere manipolati affinché dipendano dai padri e dalle madri che, a loro volta, sono oggetti d'uso di altri che fanno la volontà di Dio che ha creato gli uomini a sua immagine e somiglianza.
L'azione di stupro dell'infanzia fatta dal cristianesimo diventa così capillare da apparire quasi naturale, come se fosse stata voluta da un Dio che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza.
L'idea in sé diventa semplice: l'uomo deve essere trasformato in pecora di un gregge che viene condotto dal buon pastore. L'uomo deve essere costruito come "popolo bue" incapace di affrontare le condizioni della propria esistenza senza che un dittatore, un monarca, per volontà di Dio, gli dica che cosa deve o non deve fare.
Scrive Platone:
"E allora, in riferimento ai cani, quelli che sono capaci di renderli migliori, sanno anche castigarli in modo corretto?".
"Sì".
"Pertanto, la stessa arte rende migliori e castiga correttamente?".
"Mi sembra", disse.
"Ebbene, l'arte che rende migliori e castiga correttamente-coincide con quella che distingue i buoni dai cattivi, oppure è un'altra?".
"E la stessa", rispose.
"Vorrai, allora, ammettere anche riguardo agli uomini, che l'arte che li rende migliori coincide con quella che li castiga in modo corretto e che distingue i buoni ed i cattivi".
"Certo", disse.
"Ma l'arte che vale per uno, varrà anche per molti, e quella che vale per molti varrà anche per uno solo?". "Sì".
"E' così per i cavalli e per tutti gli altri esseri?".
"Lo affermo".
Pag. 665 Platone "Tutti gli scritti" a cura di Giovanni Reale ed. Bompiani 2014, traduzione de Gli Amanti a cura di Maria Luisa.
Dove la giustizia non regola più il patto sociale fra gli uomini, ma diventa espressione della necessità del Male Assoluto per impedire agli uomini di avere giustizia rispetto ai gestori e fruitori del Male Assoluto.
"Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. "Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, "ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Esodo 20, 2-5
Io sono il tuo padrone, dice l'ebraismo e il cristianesimo, e non avrai altri padroni che non sia io perché io ti ho fatto mio schiavo traendoti dalla schiavitù di altri padroni. In quanto tuo padrone, io ti punisco o ti premio a seconda del mio piacere. Questa idea diventa l'idea fondante anche dell'islamismo e del buddismo.
La madre picchia il figlio non per stimolarlo ad affrontare i problemi della vita, ma perché non ha obbedito passivamente ai suoi ordini. I suoi ordini sono come gli ordini di Dio e vanno eseguiti o si è cattivi e si deve essere puniti. Con Dio e con chi lo rappresenta non si deve discutere: si obbedisce!
"Onora il padre e la madre", ordinano gli ebrei e i cristiani! Tu non sei una persona in te stesso, tu sei un oggetto d'uso di tuo padre e di tua madre come tuo padre e tua madre sono oggetti d'uso di Dio e di chi lo rappresenta.
Col padrone non si discute: al padrone si obbedisce!
Scrive Platone:
"E, così, anche le Città sono ben governate, quando i colpevoli vengono puniti?".
"Dici il vero", rispose.
"E questa è l'arte politica?". Lo ammise.
"Ma quando un solo uomo governa rettamente una Città, non viene forse denominato tiranno o re?". "Certamente".
"Pertanto, governa con arte regale e tirannica?".
"E' così".
"Ebbene, anche queste arti sono identiche a quelle?".
"Lo sembrano".
"Ma quando un solo uomo governa in modo retto una casa, che nome gli viene attribuito? Non sarà, forse, quello di amministratore e di padrone?".
"Sì".
"Allora, anche costui amministrerà bene la casa grazie alla giustizia, oppure con qualche altra arte?".
"Con la giustizia".
"Pertanto, sono la stessa cosa a quanto risulta, re, tiranno, politico, amministratore, padrone, saggio e giusto. E una sola è l'arte regale, tirannica, politica, dispotica, amministrativa, la giustizia, nonché la temperanza?".
"Sembra così", disse.
Pag. 666 Platone "Tutti gli scritti" a cura di Giovanni Reale ed. Bompiani 2014, traduzione de Gli Amanti a cura di Maria Luisa.
Nell'ideologia del Male Assoluto dell'ebraismo, del cristianesimo e del platonismo si crea l'uguaglianza fra Dio e ogni padrone. Ogni padrone è Dio che trasforma uomini in oggetto d'uso e l'uomo può accedere al ruolo di Dio, sia pur nel suo piccolo ambito familiare, solo se trasforma altri uomini e donne, i suoi figli, in oggetti d'uso per sé che, in questo modo, possono diventare oggetti d'uso per altri padroni-Dio che operano nella società.
Il padrone è come Gesù che dice che gli individui trasformati in oggetto d'uso non hanno futuro se non obbedendo a lui come padrone:
Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno".
Vangelo di Giovanni 6, 53-58
Il Male Assoluto è Gesù. Il Gesù dei vangeli incarna il Male Assoluto che priva l'uomo della possibilità di costruire e trasformare sé stesso.
L'uomo non è creato ad immagine e somiglianza di un Dio pazzo, cretino e deficiente che ne pretende sottomissione ed obbedienza. L'uomo, come ogni specie della natura è divenuto per trasformazione in milioni di generazioni adattandosi all'ambiente in cui è nato. Il Male Assoluto ha manipolato l'ambiente per costringere l'uomo ad adattarsi alla sottomissione e all'obbedienza rinunciando a modificare sé stesso nel mondo.
Questo è il motivo per il quale il Male Assoluto non esisteva prima dell'arrivo di Platone che doveva legittimare la dittatura di Crizia, prima degli ebrei che dovevano legittimare il possesso di altri ebrei per impedire loro di partecipare alla costruzione della città di Babilonia, prima dell'arrivo del cristianesimo che alla ricerca di felicità ha sostituito l'ideologia del dolore che porta alla sottomissione.
Distruggere il divenire dell'uomo per sottometterlo ad una verità è il Male Assoluto. Un Male Assoluto che la Religione Pagana riconosce come ne riconosce la necessità di rimuoverlo per alimentare la libertà di divenire dell'uomo e delle società.
Lo so che queste sono poche riflessioni, ma sono il punto d'arrivo e il punto di partenza per altre riflessioni sul Male Assoluto e su come il Male Assoluto viene imposto all'uomo per trasformarlo in oggetto d'uso.
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Marghera, 12 settembre 2021
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
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Tel. 3277862784
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Diana di Roma!
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