La partita di calcio fra filosofi, azione n.13
Fondamentalisti e Rinascimentali n.3

Capitolo 44

La partita di calcio mondiale fra i filosofi

Claudio Simeoni

 

Sei capace di giocare a calcio?

 

Fondamentalisti e Rinascimentali n.3

 

Continua dal precedente...

Giordano Bruno prende la palla fra le mani e si prepara a rimetterla in gioco.

"Quel Ganimede, ch'al marcio dispetto della gelosa Giunone, egli era tanto in grazia, ed a cui solo liceva d'accostarsegli, e porgergli li fulmini trisolchi, mentre a lungi passi a dietro riverentemente si tenevano gli Dèi, al presente credo che, se non ha altra virtute che quella che è quasi persa, è da temere che da paggio di Giove non debba aver a favore di farsi come scudiero a Marte."

Giordano Bruno, Spaccio della bestia trionfante, BUR, 1985, p. 100

Giordano Bruno vede libero Tommaso Campanella e subito gli passa la palla. Tommaso Campanella riceve il passaggio:

"L'orazione si fa alli quattro angoli del mondo orizzontale ela mattina prima a levante e poi a ponente e poi ad austro e poi a settentrione, la sera a rovescio che domanda corpo sano mente sana a loro e [a] tutte le genti e beatitudini e conclude come pare meglio a Dio, ma l'orazione attentamente e lunga si fa in cielo: però l'altare è tondo e in croce spartito per dove entra. Doppo le quattro repetizioni e prega mirando in su, questo lo fanno con gran mistero. Le vesti pontificali sono stupende di bellezza e di significato a guisa di quelle di Aron."

Tommaso Campanella, La città del sole, Fratelli Melita, 1990, p. XLVIII

Campanella lancia la palla ad Hobbes convinto di poter superare la difesa avversaria:

"Vero è che un monarca sovrano, o la maggioranza di un'assemblea sovrana, possono ordinare molte cose dettate da passioni e contrarie alle loro stesse coscienze, tradendo così sia la fiducia che la legge di natura. Ciò tuttavia non è sufficiente ad autorizzare alcun suddito a prendere le armi contro il sovrano e neppure soltanto ad accusarlo di ingiustizia, o comunque a parlar male di lui; i sudditi infatti hanno autorizzato tutte le sue azioni e conferendogli il potere sovrano le hanno fatte tutte proprie."

Hobbes, Leviatano, Universale Laterza, 1989, p. 207

La novità del palleggio di Hobbes non passa inosservato al difensore dei Fondamentalisti Paolo di Tarso che interviene anticipandolo:

"Schiavi obbedite ai vostri padroni di quaggiù con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come cristo, non soltanto quando siete sotto i loro occhi, come se doveste solo piacere a uomini, ma come servi di cristo, che fanno di buon cuore la volontà di dio."

Paolo di Tarso, Lettera agli Efesini 6, 5-6

Strappata la palla dal piede di Hobbes, Paolo di Tarso si guarda attorno e vede libero Maometto detto "profeta di Allahu Akbar" a cui lancia la palla senza esitazione. Maometto detto "profeta di Allahu Akbar", con un gesto elegante si impossessa del pallone:

"Per favore allontanati da coloro che prendono la loro religione come gioco o scherzo infantile. La vita di questo mondo li ha ingannati. Ammonisci con questo messaggio: ogni anima si perderà con quello che ha guadagnato operando. All'infuori del Dio non esiste per loro alcun Signore o intercessore. Anche se l'anima offrisse l'esatto compenso per il suo riscatto, quello non sarà mai accettato. Eccoli coloro che si sono rovinati con le opere malvagie. Per loro è stata preparata una bevanda di liquido bollente, castigo assai doloroso perché furono "infedeli"."

Maometto, Corano, VI Il gregge, versetto 70, Oscar Mondadori, 1980, p. 216

Maometto detto "profeta di Allahu Akbar", entrato in possesso della palla, si accorge che verso di lui si avanza Voltaire. Accortosi, si libera subito della palla lanciandola verso Gesù detto "figlio di Yahweh":

"Quando si fece sera, uscì dalla città. E ripassando di buon mattino, videro che il fico era seccato fin dalle radici. Allora Pietro ricordandosene, gli disse: "Maestro guarda il fico che tu hai maledetto è seccato!". Gesù, rispondendo, disse loro: "Abbiate fede in Dio. In verità vi assicuro che se uno dirò a questa montagna: "Sollevati e gettati in mare", e non esiterà in cuor suo, ma crederò che quanto dice avvenga, gli avverrà. Per questo io vi dico: Tutto quello che voi chiederete pregando, credete di averlo già ottenuto e vi avverrà. E quando vi mettete a pregare, perdonate, se avete qualcosa contro qualcuno, affinché il Padre vostro che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe".

Vangelo di Marco 11, 19-26

Subito interviene Platone ad appoggiare l'azione di attacco di Gesù detto "figlio di Yahweh":

"Avvenne dunque che essi ottennero, per via del sorteggio fatto da Giustizia, proprio quelle regioni che desideravano, e così si misero a colonizzarle. Dopo di che, come fa il pastore coi suoi armenti, così anch' essi allevarono noi uomini che eravamo per loro possesso e gregge. Con una differenza, però: che gli dèi non usavano corpi per costringere altri corpi, nel modo che i pastori usano per tenere il gregge, cioè a suon di bastonate, ma come per lo più si condurrebbe un animale domestico: cioè guidandolo da tergo. Così appunto gli dèi conducevano e dirigevano la stirpe umana."

Platone, Tutti gli scritti, Crizia, Bompiani, 2014, p. 1422:

Platone ripassa la palla a Gesù detto "figlio di Yahweh":

"In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti ad esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei"

Vangelo di Giovanni 10, 1-5

Con la palla al piede e delirando del proprio gregge che lo sta seguendo, Gesù detto "figlio di Yahweh", si avvicina alla porta dei Rinascimentali….

 

Continua...

 

Gli Dèi riflettono su questa relazione:

Chimera e i filosofi Fondamentalisti e Dialettici n.3, azione 14

 

 

Marghera, 6 maggio 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português: Capítulo 44 - A partida de futebol entre filósofos, ação n.13 Fundamentalistas e Renascentistas n.3

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

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