La partita di calcio fra filosofi, azione n.42
Rinascimentali contro Dialettici n. 8

Capitolo 73

La partita di calcio mondiale fra i filosofi

Claudio Simeoni

 

Sei capace di giocare a calcio?

 

Rinascimentali e Dialettici n. 8

 

Continua dal precedente...

 

Dopo un breve tratto, Bacone passa a Ficino.

"Infatti Platone dice divinamente che la virtù dell'animo non comincia a fiorire se non sfiorisce quella del corpo. Allora fiorisce in tutto il suo splendore la sapienza delle realtà divine, allora si realizza la saggezza nelle attività umane e risultano pienamente efficaci l'equilibrio e la costanza. E ciò che è più importante è che anche la capacità di percepire in quanto tale, che è nell'anima, propriamente non viene perduta a causa della malattia o della vecchiaia, sebbene, una volta che l'occhio sia danneggiato, il suo atto si interrompa, per via del fatto che gli oggetti non possono essere rappresentati in modo sufficientemente chiaro."

Marsilio Ficino, Teologia Platonica, Bompiani, 2014, p. 777

Ficino a sua volta lancia la palla a Kant.

"I disturbi di un cervello squilibrato si possono distribuire in tanti generi principali, differenti tra loro, quante sono le facoltà dell'animo che esse colpiscono. Ritengo complessivamente di poterle ordinare sotto i tre gruppi seguenti: in primo luogo la distorsione dei concetti dell'esperienza nell'allucinazione, in secondo luogo il disordine prodotto nella capacità di giudizio, innanzitutto da questa esperienza stessa, nel vaneggiamento, in terzo luogo, lo stato ormai distorto della ragione rispetto a giudizi più generali, nello spirito demente. Tutte le altre manifestazioni del cervello malato mi sembra possono essere comprese e sussunte sotto le classi menzionate o come diversi gradi dei casi già citati, o come un'infelice coesistenza di questi mali tra loro, o infine, come impianto degli stessi su potenti passioni."

Immanuel Kant, Saggio sulle malattie della mente, Ibis, 2009, p. 41 e 43

E' Feuerbach che interviene prontamente sulle gambe di Kant e gli toglie la palla.

"Limitato è il sapere del singolo, ma illimitata è la ragione, illimitata la scienza, infatti questa è un atto collettivo dell'umanità, e questo non solo perché una moltitudine infinita coopera alla costruzione della scienza, ma anche nel senso intrinseco, in quanto il genio scientifico di un tempo determinato riunisce in sé, benché di nuovo in un tempo determinato, individuale, le forze intellettive dei geni precedenti e quindi la sua forza non è singola."

Feuerbach, L'essenza del cristianesimo, Laterza, 2003, p. 99

Feuerbach serve immediatamente Lenin.

"Ma ci si chiede: in che cosa deve consistere l'educazione politica? Ci si può limitare a diffondere l'idea che la classe operaia è ostile all'autocrazia? Certamente no. Non basta spiegare agli operai la loro oppressione politica (allo stesso modo che non basta spiegare il contrasto dei loro interessi con quelli dei padroni). Bisogna fare dell'agitazione a proposito di ogni manifestazione concreta di questa oppressione (come abbiamo fatto per le manifestazioni concrete dell'oppressione economica). E poiché questa oppressione si esercita sulle più diverse classi della società, poiché si manifesta nei più diversi campi della vita e dell'attività professionale, civile, privata, familiare, religiosa, scientifica, ecc., non è forse evidente che non adempiremo al nostro compito di sviluppare la coscienza politica degli operai se non ci incaricassimo di organizzare la denuncia politica dell'autocrazia sotto tutti i suoi aspetti? Ma per fare dell'agitazione sulle manifestazioni concrete dell'oppressione, non è forse necessario denunziare queste manifestazioni (allo stesso modo che per condurre l'agitazione economica bisogna denunziare gli abusi commessi nelle fabbriche)."

V. I. Lenin, Opere scelte in 6 volumi, I° volume, Che fare? Editori Riuniti – Edizioni Progress, 1972, p. 289

Lenin serve in attacco Mao Tse Tung.

"Per conoscere direttamente una cosa o un certo insieme di cose, occorre partecipare di persona alla lotta pratica che modifica la realtà, che modifica quella cosa o quell'insieme di cose; solo così è possibile prendere contatto con i loro aspetti fenomenici e scoprirne l'essenza e comprenderle. E' questo il processo della conoscenza che ogni uomo segue nella realtà, sebbene alcuni, deformando di proposito i fatti, sostengano il contrario. I più ridicoli a questo mondo sono i "saccenti" i quali hanno solo un'infarinatura di cognizioni casuali e frammentarie ma si considerano "superiori a tutti", il che testimonia la loro incapacità di valutare serenamente se stessi. Il sapere è scienza, e questa non ammette la minima disonestà o presunzione; esige invece proprio il contrario: onestà e modestia. Per acquisire delle conoscenze, bisogna partecipare alla pratica che trasforma la realtà. Per conoscere il gusto di una pera, bisogna trasformarla mangiandola. Per conoscere la struttura e le proprietà dell'atomo, bisogna modificare lo stato dell'atomo, facendo esperimenti fisici e chimici. Per conoscere la teoria e i metodi della rivoluzione, bisogna prendere parte alla rivoluzione."

Mao Tse Tung, Opere scelte in 5 volumi, vol. 1, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1969, p. 318

Mentre Mao Tse Tung si avvia verso la porta avversaria, arriva Voltaire a togliergli il pallone.

"I sociniani, che sono considerati dei bestemmiatori non riconoscono la divinità di Gesù cristo. Essi osano sostenere, con i filosofi dell'antichità, con gli ebrei, i maomettani, e tante altre nazioni, che l'idea di un dio uomo è mostruosa, che la distanza di un dio dall'uomo è infinita, e che è impossibile che l'essere infinito, immenso, eterno, sia stato contenuto in un corpo perituro. […] citano San paolo, che non chiama mai Gesù Cristo Dio, e che spesso lo chiama uomo. Spingono la loro audacia fino al punto di affermare che i cristiani impiegarono tre secoli interi per formare a poco a poco l'apoteosi di Gesù, e che elevando questo sorprendente edificio si limitarono a seguire l'esempio dei pagani, che avevano divinizzato dei mortali. Inizialmente, secondo loro, Gesù fu visto solo come un uomo ispirato da Dio; in seguito come una creatura più perfetta delle altre. Qualche tempo dopo gli fu dato un posto al di sopra degli angeli, come dice San Paolo. Ogni giorno accresceva la sua grandezza. Divenne così un'emanazione di Dio prodotta nel tempo. Non era abbastanza; lo si fece nascere prima del tempo. Infine, lo si fece Dio consustanziale a Dio. Crellius, Volquelsius, Natalis Alexander, Hornebeck, hanno fondato tutte queste bestemmie su argomentazioni che stupiscono i dotti e pervertono i deboli. Fu soprattutto Fausto Socini a spargere i semi di questa dottrina in Europa; e verso la fine del XVI secolo c'è mancato poco che non fondasse una nuova specie di cristianesimo: ce n'erano già più di trecento!"

Voltaire, Tutti i romanzi e i racconti e Dizionario filosofico, Dizionario filosofico, Newton, 1995, p. 551

Voltaire lancia in avanti per Kant.

"L'idea del tempo non deriva, ma è supposta dai sensi. Non si può infatti rappresentare se le cose che cadono sotto i sensi siano simultanee o successive, se non per mezzo dell'idea del tempo; la successione non genera il concetto del tempo, ma a esso si richiama. Perciò la nozione del tempo, come se fosse stata acquisita per mezzo dell'esperienza, assai male si definisce come una serie di cose attuali che esistono l'una dopo l'altra. E non capisco che cosa significhi la parola dopo (post), se non ho già prima il concetto di tempo. Sono infatti l'una dopo l'altra quelle cose che esistono in tempi diversi, così come sono simultaneamente (simul) le cose che esistono nello stesso tempo."

Kant, Forma e principi del mondo sensibile e del mondo intelligibile, Rusconi, 1995, p. 95

Con la palla al piede Kant cerca di attaccare la porta avversaria…

 

Continua...

 

Marghera, 13 luglio 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português: Capítulo 73 - A partida de futebol entre filósofos, ação n.42 Renascentistas contra Dialéticos n. 8

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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