Gli USA hanno un solo scopo sociale: impedire la libertà di aborto nei paesi europei. Il resto è solo una questione di soldi.
Maggio 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
08 maggio 2022
Quando nelle pratiche di stregoneria si parla di "respirare", solo in maniera parziale e in maniera simbolica ci si riferisce all'atto fisico di respirare.
Il respirare fisicamente è l'unica azione che ha delle analogie con la formazione della coscienza e della conoscenza. Noi respiriamo coscienza (degli oggetti del mondo) ed espiriamo coscienza (da noi agli oggetti del mondo). Noi respiriamo conoscenza ed espiriamo conoscenza.
Le emozioni cariche di noi stessi che emettiamo nel mondo sono un espirare e le emozioni che noi riceviamo dal mondo, e alle quali ci adattiamo e rispondiamo, le percepiamo come un respiro.
Noi, quando parliamo di Stregoneria, dobbiamo sempre riferirci a condizioni fisiche e risalire dalla situazione fisica al simbolismo che la situazione fisica ci permette di definire una situazione in Stregoneria.
Evidentemente le persone si possono fermare al respiro fisico. Pratiche del respiro fisico sono capaci di dare una certa calma e una certa lucidità (ossigenazione del sangue) creano benessere e illusione di un benessere infinito. Dopo qualche tempo di pratica di respiro fisico, il benessere finisce. Non perché finisca il benessere, ma perché le aspettative di infinito terminano. Si arriva alla normalità.
Questo perché respirare emozioni che alimentano la consapevolezza e, con essa, la conoscenza non razionale del mondo, non ha molto a che vedere col respiro dell'aria. Ha solo una correlazione simbolica, ideale, non fattuale. Chi respira sono le nostre emozioni che si misurano ogni giorno con la realtà emotiva nella quale viviamo e dalla quale la ragione ci separa.
Quando uno Stregone dice: impara a respirare. Significa "impara a respirare e espirare emozioni", ma tu puoi chiedere "Come faccio?". Non lo devi chiedere allo Stregone, ma devi chiederlo a te stesso: quante volte ti sei bruciato nelle sfide della vita? Quante volte sei stato ingannato? Quante volte le tue passioni hanno travolto i tuoi interessi? Quante volte hai anteposto l'interesse sociale al tuo personale interesse? In altre parole: quanto hai plasmato le tue emozioni?
Chiedilo a te stesso!
08 maggio 2022
Fiori della robina. Si possono mangiare, ottimi in frittata.
08 maggio 2022
Sapete distinguere i fiori di sambuco dai fiori simili del falso sambuco che sono velenosi?
08 maggio 2022
Quando noi confrontiamo un'ideologia di una religione con l'ideologia di un'altra religione, lo facciamo sempre in relazione a che cosa comporta nella società l'applicazione di un'ideologia piuttosto che l'altra.
Per esempio.
Nei Vangeli Gesù dice:
" 25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena."
Vangelo di Matteo 6, 25- 34
Attraverso questo passo del vangelo viene imposta ai "fedeli" il "non-lavoro" e, con esso, l'attesa della provvidenza divina per tutti i loro bisogni. Gesù invita i cristiani a non occuparsi del futuro perché al loro futuro provvede Dio; a loro basta avere la fede in Dio. I cristiani, infatti, non rendono onore agli uomini che lavorano. Gli uomini che lavorano sono i "fessi", gli schiavi, condannati da Dio a provvedere a coloro che servono Dio.
Questo principio imposto da Gesù è un principio ideologico preciso il cui scopo è indurre i cristiani ad organizzarsi per rubare ciò che altri hanno costruito. Questo "organizzarsi per rubare" è il loro "dono di Dio". Dio, nella sua provvidenza, ha donato ai cristiani la possibilità di derubare chi ha costruito i beni che possono soddisfare i loro bisogni.
Vale la pena di riflettere su un diverso aspetto ideologico di derivazione Mezdeista che potremmo dire "Così parlò Zarathustra". Nella III Fargard (capitolo) del Vendidad dice a Zarathustra Ahura Mazda:
23. - Creatore ecc ..... , Signore! Chi in quarto luogo rallegra della massima gioia questa terra? Allora disse Ahura Mazda: Colui, invero, o Spitama Zarathustra, che maggiormente semina e frumenti e pascoli e piante fruttifere e porta acqua a un luogo arido, e porta siccità a un luogo acquitrinoso.
24. - Giacché non è felice la terra che giace lungamente non lavorata, mentre dovrebbe essere lavorata dall'agricoltore. Desiderosa è perciò di un buon abitatore; così una bella ragazza, che si trova a lungo senza figli, è perciò desiderosa di un buon marito.
25. - Chi lavora la terra, o Spitama Zarathustra, col braccio sinistro o col destro, col braccio destro e col sinistro, le arreca un godimento, precisamente come l'uomo amato, giacendo sul letto, fornisce alla cara sposa un figlio o un godimento.
26. - A colui che lavora questa terra, o Spitama Zarathustra, col braccio sinistro e col destro, col braccio destro e col sinistro la Terra così disse: "o uomo che mi lavori col braccio sinistro e col destro, col braccio destro e col sinistro.
27. - per certo ora io penetrerò nei campi; per certo ora verrò per portare tutti gli alimenti, io porterò l'abbondanza oltre del frumento."
28. - A colui che non lavora questa terra, o Spitama Zarathustra, col braccio sinistro e col destro, col braccio destro e col sinistro, la Terra così disse: "o uomo che non mi lavori col braccio sinistro e col destro, col braccio destro e col sinistro,
29. - per certo tu starai in avvenire appoggiato alla porta di un altro o fra coloro che mendicano gli alimenti; per certo ti si porteranno innanzi alla bocca, li si porteranno i beni di cui è abbondanza. "
Tratto da: Vendidad, traduzione di Francesco Adolfo Cannizzaro, Editore Mimesis, 1990, p. 40 - 41
A differenza del Gesù dei cristiani, Zarathustra dà una diversa ideologia sociale: il lavoro che costruisce benessere e ricchezza.
Gesù organizza i propri seguaci per rubare e rapinare; Zarathustra organizza i propri seguaci per lavorare, costruire benessere e fare felice la Terra.
In questo modo, da Gesù procede l'ideologia schiavista:
"Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più."
Vangelo di Luca 12, 47 - 48
Gesù ha la necessità che gli schiavi lavorino per i cristiani perché questa è la provvidenza di Dio per i cristiani. La società cristiana è una società schiavista anche quando le rivendicazioni sociali hanno attenuto le relazioni schiavistiche nella società. Perché i cristiani veicolano l'ideologia schiavista, del possesso delle persone, in ogni loro attività.
Per contro, Zarathustra afferma:
34. - Creatore degli esseri corporali, Signore! Chi in quinto luogo rallegra della massima gioia questa terra? Allora disse Ahura Mazda : Colui, invero, o Spitama Zarathustra, che sulla terra dà giustamente all'uomo pio pel suo lavoro.
35. - Colui invero che su questa terra, o Spitarna Zarathustra, all'uomo pio non dà giustamente e bene pel suo lavoro, da Spenta Armaiti lo si getterà giù e nella tenebra e nei tormenti e nel mondo peggiore e sulle spine.
Tratto da: Vendidad, traduzione di Francesco Adolfo Cannizzaro, Editore Mimesis, 1990, p. 42
Dove Gesù distribuisce bastonate, Zarathustra impone la "giusta paga" all'uomo che lavora.
Sono due ideologie diverse che determinano sistemi sociali diversi e che erano entrambi presenti quando gli ebrei costruirono la loro bibbia e quando i cristiani inventarono il loro Gesù per eleggersi a padroni del mondo.
Io sono Pagano, non sono né cristiano né mezdeista, tuttavia non posso non vedere la diversità sociale che dalle due idee procede. Ovviamente, agli uomini che possiedono altri uomini conviene imporre l'ideologia di Gesù (infatti, più tardi, arriverà l'ideologia dell'islam che è la stessa di quella di Gesù e dei cristiani che, più conveniente ai dominatori, spazzerà via il mezdeismo).
Anche questo ci insegna a riflettere sulla qualità delle ideologie religiose e il loro effetto nelle società.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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