Dimenticate la mafia come ve la rappresentano al cinema. La mafia è un sistema capillare che controlla la società attraverso istituzioni, o ruoli istituzionali, che si separano da essa. E' una struttura fatta di banchieri e di bancari, di prefetti e questori, di poliziotti e magistrati, di insegnanti, industriali a vario livello, commercianti e tenutari di concessioni governative [quelli che tralascio è per opportunità]. Hanno il controllo delle Istituzioni anche perché, nella loro attività, costruiscono schedari sui comportamenti e sui problemi di chi potrebbe creare loro dei problemi e intervengono ricattando poliziotti onesti, questori onesti, magistrati onesti, commercianti onesti industriali onesti,
Agosto 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

27 agosto 2022
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di agosto 2022

 

27 agosto 2022

Profezia

Da lunedì inizia ufficialmente la crisi finanziaria.

 

27 agosto 2022

Conoscere il futuro

Per conoscere il futuro è necessario imparare a leggere e interpretare le trasformazioni del presente.

Una volta che una persona è in grado di interiorizzare le possibilità di trasformazione di un presente percepito (o crede di essere in grado di...) vi offre in vari modi il futuro,

Ve lo presenta lo psicologo, sotto forma di analisi.

Ve lo presenta il cartomante, sotto forma di tarocchi,

Ve lo presenta il meteorologo, sotto forma di previsioni atmosferiche.

Ve lo presenta l'economista, sotto forma di previsioni economiche.

Ve lo presenta il virologo, sotto forma di andamenti di sviluppo pandemici.

Ve lo presenta l'ubriaco nel bar, sotto forma di previsioni calcistiche.

Alla fin fine, il minimo comune denominatore dell'uomo che prevede il futuro è l'uomo che abita il proprio mondo e le sue previsioni di futuro dipendono solo dal suo abitare il mondo al di là degli strumenti che afferma di usare per fare le previsioni di futuro.

Tanto più l'individuo che prevede il futuro è coinvolto nelle condizioni del mondo e tanto più precise saranno le sue previsioni di futuro in quanto il coinvolgimento costringe ad emergere l'intuizione dentro di lui; tanto meno l'individuo è coinvolto nelle condizioni per le quali prevede il futuro e tanto più le sue previsioni sono fallaci.

Pertanto: che voi siate cartomanti, virologi, psicologi, meteorologi, economisti, sondaggisti politici, ubriaconi da bar, camerieri, banchieri, fisici nucleari, pulitori di gabinetti, ecc. le vostre previsioni saranno perfette solo se le vostre previsioni attraverseranno le vostre emozioni coinvolgendo le vostre trasformazioni soggettive.

Il resto, sono solo il mezzo con cui presentate voi stessi.

[e non pensate che mi metta a correggerla].

 

27 agosto 2022

Gramsci e l'infanzia

Ho trovato questa riflessione di Gramsci relativa alla formazione della conoscenza del bambino e l'ho trovata estremamente interessante. I Gesuiti erano e sono degli specialisti nella coercizione della struttura emotiva dei bambini che da adulti non potranno mai più vivere se non assecondando gli elementi della coercizione emotiva subita nell'infanzia. La questione dell'educazione dell'infanzia è un discorso mai risolto perché la chiesa cattolica (come la ortodossa e la protestante) vogliono continuare ad averne il controllo.

Scrive Antonio Gramsci nel 1929:

In generale ho osservato come i «grandi» dimentichino facilmente le loro impressioni infantili, che a una certa età svaniscono in un complesso di sentimenti o di rimpianti o di comicità o altro di deformante. Così si dimentica che il bambino si sviluppa intellettualmente in modo molto rapido, assorbendo fin dai primi giorni della nascita una quantità straordinaria di immagini che sono ancora ricordate dopo i primi anni e che guidano il bambino in quel primo periodo di giudizi più riflessivi, possibili dopo l'apprendimento del linguaggio. Naturalmente io non posso dare giudizi e impressioni generali, per l'assenza di dati specifici e numerosi; ignoro quasi tutto, per non dire tutto, perché le impressioni che mi hai comunicato non hanno nessun legame tra di loro, non mostrano uno sviluppo. Ma dal complesso di questi dati ho avuto l'impressione che la concezione tua e di altri della tua famiglia sia troppo metafisica, cioè presupponga che nel bambino sia in potenz a tutto l'uomo e che occorra aiutarlo a sviluppare ciò che già contiene di latente, senza coercizioni, lasciando fare alle forze spontanee della natura o che so io. Io invece penso che l'uomo è tutta una formazione storica, ottenuta con la coercizione (intesa non solo nel senso brutale e di violenza esterna) e solo questo penso: che altrimenti si cadrebbe in una forma di trascendenza o di immanenza. Ciò che si crede forza latente non è, per lo più, che il complesso informe e indistinto delle immagini e delle sensazioni dei primi giorni, dei primi mesi, dei primi anni di vita, immagini e sensazioni che non sempre sono le migliori che si vuole immaginare. Questo modo di concepire l'educazione come sgomitolamento di un filo preesistente ha avuto la sua importanza quando si contrapponeva alla scuola gesuitica, cioè quando negava una filosofia ancora peggiore, ma oggi è altrettanto superato. Rinunziare a formare il bambino significa solo permettere che la sua personalità si sviluppi accogliendo caoticamente dall'ambiente generale tutti i motivi di vita. E' strano ed interessante che la psicoanalisi di Freud stia creando, specialmente in Germania (a quanto mi appare dalle riviste che leggo) tendenze simili a quelle esistenti in Francia nel Settecento; e vada formando un nuovo tipo di «buon selvaggio» corrotto dalla società, cioè dalla storia. Ne nasce una nuova forma di disordine intellettuale molto interessante. A tutte queste cose mi ha fatto pensare la tua lettera.

Può darsi, anzi è molto probabile, che qualche mio apprezzamento sia esagerato e addirittura ingiusto. Ricostituire da un ossicino un megaterio o un mastodonte era proprio di Cuvier, ma può avvenire che con un pezzo di coda di topo si ricostruisca invece un serpente di mare.

Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, lettera a Giulia del 30 dicembre 1929, Editore Einaudi, 1971, pag. 117 - 118

La riflessione in Gramsci, rimane fine a sé stessa. Il Partito Comunista non si pose mai la questione dell'infanzia preferendo, seguendo la linea di Stalin che lasciò alla chiesa ortodossa la gestione dell'infanzia sovietica [e le conseguenze, nella formazione delle idee, lo vediamo anche nella quotidianità di oggi dalla Lettonia all'Ucraina alla Russia], lasciare la formazione dell'infanzia alla chiesa cattolica che si preoccupò di coltivare il fascismo e il razzismo nella società italiana in contrapposizione alla democrazia che la chiesa cattolica vive come il "male assoluto".

C. S.

 

27 agosto 2022

Brexit

Avete idea di com'è la situazione economica in Inghilterra dopo la Brexit?

 

27 agosto 2022

Brexit

E questa situazione Inglese è vecchia di tre mesi fa. Ora la situazione è peggiorata. DIFENDETEVI, perché io vedo tempi bui già dai prossimi giorni (intanto ieri ancora 99 morti da covid-19 in Italia).

 

27 agosto 2022

La monumentale opera cristiana di Mircea Eliade

Ho completato la serie dei dizionari di Mircea Eliade compreso quello sull'ebraismo in 2 volumi. In tutto sono 11 volumi. Forniscono una mole enorme di dati per ogni tema religioso. Alcuni dizionari della serie non li ho presi perché penso di aver speso abbastanza.

 

27 agosto 2022

Il significato di "misticismo"

Scorrendo i dizionari a cura di Mircea Eliade mi sono imbattuto nel termine "misticismo". Mi sembra superfluo dire che il dizionario dedica 20 pagine al termine misticismo passando in rassegna il misticismo cristiano, ebreo, induista, musulmano e buddista.

Voglio riportare solo l'introduzione ricordando che noi Pagani abbiamo fin da subito respinto ogni forma di misticismo, che riteniamo una manifestazione della malattia mentale dell'individuo, in quanto siamo consapevoli che la religione è uno strumento dell'uomo con cui vivere nella quotidianità e non uno strumento usato da alcuni uomini per dominarne altri.

MISTICISMO

Difficilmente si potrebbe trovare una definizione al tempo stesso significativa e completa, così da comprendere tutte le esperienze che, in un modo o nell'altro, sono state descritte come "mistiche". Già nel 1899, Dean W.R Inge ne elencava venticinque. Da allora lo studio delle religioni si è considerevolmente ampliato e nuovi culti, presumibilmente mistici, sono sorti ovunque. L'origine etimologica del termine è di scarso aiuto nella formulazione di una definizione chiara. Nei culti di mistero greci, infatti, il termine myein (restare silenziosi) probabilmente si riferiva alla segretezza dei riti iniziatici. Ma in seguito, specialmente nella dottrina neoplatonica, il silenzio "mistico" venne a significare una contemplazione senza parole. Ma anche questa "contemplazione" non coincide perfettamente con il nostro uso del termine, dal momento che il termine greco theoria indica sia la conoscenza speculativa sia ciò che noi chiamiamo propriamente contemplazione.

Neppure il termine cristiano antico mystikos corrisponde alla nostra attuale interpretazione, dato che esso si riferisce all'accezione spirituale che i cristiani intravvedevano, alla luce della Rivelazione, dietro all'originario significato letterale delle Scritture. Alla fine, l'idea che vi fosse un significato nascosto sotto le apparenze superficiali fu applicato a ogni realtà spirituale (i sacramenti, specialmente l'Eucarestia, e pure la natura stessa, intesa come espressione della maestà di Dio). Tuttavia, il carattere rigorosamente personale che così immediatamente associamo al termine mistico non gli appartenne mai.

Tra il IV e il v secolo, il significato cristiano cominciò a far proprie le connotazioni greche del silenzio e della segretezza. Secondo Dionigi l'Areopagita, importante teologo forse di origine siriaca, la teoria mistica consisteva nella consapevolezza spirituale dell'ineffabile Assoluto, posto al di là della teologia dei nomi divini. Anche per lui, l'intuizione mistica apparteneva essenzialmente alla comunità cristiana, non alla speculazione personale o all'esperienza soggettiva. Contrariamente a questo significato obiettivo e comune, il Cristianesimo occidentale, soprattutto sotto l'influsso di Agostino, alla fine giunse a riferire il termine mistico a uno stato soggettivo della mente. Perciò Jean de Gerson, cancelliere alla Sorbona nel xv secolo, descrisse la teologia mistica come «una conoscenza sperimentale di Dio, ottenuta abbracciando l'amore unitivo». In questa definizione riscontriamo l'accezione propria dell'uso moderno, che intende uno stato di coscienza che supera l'es perienza ordinaria grazie all'unione con la realtà trascendente.

Con una tale ampia gamma di significati, non c'è da sorprendersi che i commentatori discordino sulle caratteristiche dell'esperienza mistica.

Da: Dizionario dell'esperienza, vita religiosa individuale e collettiva, a cura di Mircea Eliade, editore Jaka Book, 2019, pag. 369

Il testo continua con le esperienze mistiche di cristiani, ebrei, buddisti, induisti, musulmani. In tutte le esperienze il motivo ricorrente sono gli effetti della malattia mentale associata ad un forte condizionamento emotivo religioso imposto nell'infanzia.

Malattie mentali come la schizofrenia, la paranoia, la nevrosi ecc. hanno la capacità di condizionare la percezione del mondo distorcendola e riempiendola di illusioni e di allucinazioni i cui contenuti richiamano la manipolazione mentale subita dall'individuo nell'infanzia. Una distorsione della percezione nella quale il soggetto veicola il proprio desiderio trasformando il proprio io represso in una dimensione di assoluto e di onnipotente.

La psichiatria tratta questi casi quando questi casi creano difficoltà e conflitto fra il singolo individuo e la società civile. Non li tratta, dal punto di vista medico, quando l'effetto della malattia mentale non pregiudica né la vita dell'individuo né il diritto di dominio dell'autorità sugli individui.

Che il sistema psichiatrico tratti o non tratti dal punto di vista medico questi malati che si identificano con Dio, con qualche assoluto di cui si fanno messaggeri, La volontà di dominio e di possesso sviluppata da queste persone deliranti nei confronti di altre persone della società civile porta spesso a crimini e a violenze nei confronti di persone più deboli alimentando la dimensione dell'assolutismo politico nella società civile a discapito di altri gruppi di persone che vengono discriminate per sesso, razza, condizione sociale o predilezioni sessuali.

Noi Pagani abbiamo rifiutato fin da subito queste forme di misticismo che releghiamo nell'ambito della malattia mentale e non nell'ambito della religione.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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