Quando le Istituzioni, o Dio, non rispettano le leggi imposte ai cittadini, all'infanzia in particolare, i processi adattativi dei cittadini, dell'infanzia in particolare, tendono ad identificarsi con Dio o con le Istituzioni che pensano sé stesse al di fuori della legge e privi di doveri nei rispetto a quella legge che, al contrario, a loro è imposta con la violenza.
Settembre 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

02 settembre 2022
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di settembre 2022

 

02 settembre 2022

Gesù pescatore di uomini

Il pescatore è quell'uomo che approfitta della fame del pesce per mettergli un amo in bocca e mangiarselo.

Il politico senza ideologia è colui che approfitta dei bisogni delle persone per assicurarsi un voto e ridurle ulteriormente in miseria rubando loro la vita.

"Io vi farò pescatori di uomini". E noi chi siamo? Coloro che infilano ami in bocca agli uomini per mangiarseli o coloro che aprono la bocca per farsi infilare un amo in bocca ed essere mangiati? Per costruire un futuro sociale è necessario uscire da questa logica.

 

02 settembre 2022

Il medico della peste a Venezia

Contro il covid e contro la crisi economica dovremmo girare così.

 

02 settembre 2022

Riflessione sull'economia internazionale

Io mi chiedo: se l'Europa vuole mettere un tetto all'acquisto del gas, lo fa per tutto il gas o solo per il gas acquistato dalla Russia?

Se si vuole acquistare dalla Russia il gas a prezzo di due e dagli altri fornitori si accetta di pagarlo 8 o 10, può non convenire alla Russia non dare il gas all'Europa e venderlo a 4 all'India.

D'altro canto, gli USA sono pronti a fornire gas all'Europa a 30.

Non so dove stia la logica in tutto questo. Appare evidente che non si tratta di una logica economica, ma di una logica di guerra dove si pensa di costringere la Russia a vendere il gas sottocosto per minarne le finanze anche a costo di privare la popolazione occidentale di gas che viene costretta a ridurre il riscaldamento.

Dopo di che, i prodotti costruiti in Europa vanno venduti e, per il momento, con l'Euro in parità col dollaro, i prodotti europei vengono venduti sottocosto.

Sono molto, ma molto, perplesso!

 

02 settembre 2022

Romanità e fascismo

Una delle polemiche più forti che c'è stata nel mondo "pagano" è stata la contrapposizione fra chi interpretava il mondo Romano in chiave fascista e chi lo interpretava in chiave democratica.

Roma fu caratterizzata da tre forme politiche: la monarchia, la repubblica e l'impero che diventando assolutismo sfociò nell'assolutismo cristiano.

Io, come persona religiosa, se guardo Roma leggo le relazioni fra gli Dèi e le persone romane. Questo perché io sono un cittadino che abita il mondo, ma il fascista che coglie l'assolutismo nel suo presente, che cosa vede dell'antica Roma?

E' interessante riflettere su alcuni passi del libro "Spirito della civiltà romana" di Pietro de Francisci. Chi è Pietro di Francisci? Pietro De Francisci (1883 – 1971) è stato un giurista, accademico e politico italiano. Fu Ministro di Grazia e Giustizia del governo Mussolini.

Scrive De Francisci:

Chi consideri il complesso di queste virtù, che la tradizione romana pone a fondamento della vita e dell'azione, e vi aggiunga i tratti tipici coi quali la leggenda dipinge l'incorruttibilità di un Fabrizio o di un P. Scipione, la povertà e la semplicità di vita di un Menenio Agrippa, di un Curio Dentato, di un Cincinnato, e accompagni questi rilievi con gli elogi della primitiva vita rustica e operosa la cui purezza e nobiltà rimpiangono gli scrittori dell' età augustea, si renderà facilmente conto di quello che è l'orientamento religioso ed eroico di quest'etica romana primitiva. Orientamento, che trova la sua base e la sua ispirazione nel senso del dovere verso gli dei e verso la patria, e che diviene coscienza severa e rigorosa dell' onore del cittadino. Chi manchi ai propri obblighi, chi non tenda tutte le forze nel servizio della cioitas, chi si sottragga ai propri compiti, chi venga cioè meno alla pietas, alla fides, alla iustitia, alla gravitas non è un vir bonus, non è uomo che riveli quella pienezza di doti sociali che è indispensabile al Romano per esser degno del suo posto, non è cittadino cui sia dovuto l'honos, l'omaggio e l'apprezzamento pubblico che spetta solo all'innocentia, alla dignitas, alla virtus. E, se l'inettitudine o la macchia sono gravi, l'incolpato viene a perdere anche il rango che gli spetterebbe per le sue origini o per la sua posizione familiare. L'istituzione della censura e le facoltà accordate a questa magistratura stanno appunto a dimostrare con quale rigore nello Stato primitivo fosse seguita e controllata la condotta dei cittadini.

Pietro De Francisci, Spirito della civiltà romana, casa editrice Giuseppe Principato, Milano-Messina, 1940, p. 79 - 80

Innanzi tutto, l'inganno.

I tre personaggi esaltati da De Francisci, " la povertà e la semplicità di vita di un Menenio Agrippa, di un Curio Dentato, di un Cincinnato", sono tre repubblicani che avversano ogni forma di assolutismo. Non sono personaggi poveri, ma sono personaggi che non accumulano ricchezze a discapito della comunità a differenza di Seneca, Cicerone, Silla e Giulio Cesare che accumulano ricchezze a discapito di Roma.

Quando si afferma che in una comunità ci sono delle persone virtuose è necessario sottolineare come in quella comunità ci sono anche delle persone che non sono virtuose. E' proprio dell'ideologia fascista usare delle persone attente alla comunità per giustificare criminali perché appartengono a quella comunità. Ovviamente vale anche per il contrario.

Questo diventa un prologo per "imporre ai cittadini il senso del dovere". La caratteristica di Roma Repubblicana era che i doveri non erano imposti ai cittadini, ma erano imposti alle Istituzioni. A quei cittadini che agivano all'interno delle Istituzioni che dovevano agire rispettando i propri doveri.

Cincinnato ha tutti i diritti del cittadino. Quando gli chiedono di guidare l'esercito, fa propri i doveri di chi ha un compito da assolvere perché chiamato dalla comunità. Una volta che ha svolto il suo compito, smette i doveri e si riprende i diritti di cittadino.

Lo stesso vale per Curio Dentato o Menenio Agrippa. Assolvono a doveri Istituzionali al servizio dei diritti dei cittadini.

Il fascismo fa proprie le istanze cristiane attraverso le quali Dio impone alle persone il dovere morale di obbedire alle sue leggi. Ma Dio non assolve doveri nei confronti delle persone. Le persone sono tenute a supplicarlo, ma Dio non è tenuto a rispondere alle loro suppliche. Cosa diversa nell'antica religione di Roma nella quale se gli Dèi non stavano ai patti, il patto era rotto e con esso la devozione rispetto quel Dio.

La colpa non è del cittadino che non obbedisce all'autorità (si parla dei cittadini, non degli schiavi), la colpa è dell'autorità che non ottempera ai suoi doveri. Ovviamente non stiamo parlando di reati volgari come il furto, la rapina o l'omicidio, stiamo parlando di reati contro la società. Reati che mettono in pericolo la comunità come la corruzione, il tradimento, il non rispetto delle leggi da parte del magistrato, il non rispetto del patto da parte di Dio.

Il fascismo prende dal cristianesimo l'assolutismo di Dio che diventa l'assolutismo dello Stato. Lo Stato, come Dio, per il fascismo non è imputabile di delitto nei confronti dei cittadini perché, per il fascismo, lo Stato non è sottoposto a nessuna legge o dovere nei confronti dei cittadini: come il Dio cristiano.

Da qui l'addestramento all'obbedienza, specialmente dei giovani, che piace tanto la fascismo. L'autorità, che è autorità per volontà di Dio, dello Stato, va obbedita "con tutto il cuore e con tutta l'anima" come gli uomini sono addestrati ad obbedire a Dio.

Scrive De Francisci:

Ma lo strumento essenziale per la formazione di questo solido, combattivo e costruttivo carattere romano era l'educazione, la quale tradizionalmente e tenacemente instillava principii ed eccitava sentimenti che diventavano quasi naturali abitudini di vita, e che preparava i giovani agli ardimenti, alle ascensioni, agli eroismi: un' educazione che era soprattutto addestramento ad una severa disciplina, che si iniziava nell'ambiente domestico, retto dal potere sovrano del padre, e che si continuava nella vita militare, in cui venivano esaltate quelle virtù civiche di abnegazione, di coraggio, di ubbidienza e di colleganza, che non solo costituivano la base più ferma della struttura dello Stato, ma erano la preparazione più efficace per coloro che dovevano un giorno esercitare l'autorità e il comando. Nei giovani si formava così la coscienza che ad ogni autorità deve corrispondere una superiorità di fatto oltrechè di diritto, una più alta dignità di vita, una più ricca energia interiore, una più pronta e geniale capacità di iniziativa, un più profondo sentimento del dovere e della responsabilità.

Pietro De Francisci, Spirito della civiltà romana, casa editrice Giuseppe Principato, Milano-Messina, 1940, p. 80

L'educazione con severa disciplina era il metodo con cui, secondo De Francisci, si otteneva la sottomissione allo Stato. Lo Stato non era un oggetto che apparteneva ai cittadini. Lo Stato, come Dio, secondo De Francisci era il padrone dei cittadini che forgiava i cittadini come servivano allo Stato. I cittadini erano, secondo De Francisci oggetti posseduti dallo Stato e il " potere sovrano del padre, e che si continuava nella vita militare, in cui venivano esaltate quelle virtù civiche di abnegazione, di coraggio, di ubbidienza e di colleganza, che non solo costituivano la base più ferma della struttura dello Stato, ma erano la preparazione più efficace per coloro che dovevano un giorno esercitare l'autorità e il comando.". Guarda caso è la tecnica coercitiva del cristianesimo per la manipolazione mentale dei ragazzi al fine di renderli pecore ubbidienti agli ordini del capo.

Il padre, a Roma, era il rappresentante giuridico dello Stato nella sua cerchia familiare, ma non era un agente dello Stato. Non agiva in funzione della gloria dello Stato, ma agiva in funzione della propria famiglia. Non era l'obbedienza che forgiava i cittadini, come avviene nell'ebraismo e nel cristianesimo, ma era la com-partecipazione alla famiglia che saldava i legami parentali. C'erano sicuramente comportamenti di comando nella famiglia, ma ci volle l'ebraismo per legittimare il diritto di picchiare i ragazzi per costringerli ad obbedire.

Questo assolutismo in De Francisci sfocia nell'esaltazione della superiorità di razza.

De Francisci cita Dawson a sostegno delle sue tesi di superiorità di razza:

"Non esiste alcuna legge fatale di progresso che permetta di asserire che i barbari di occidente sarebbero stati capaci di creare una propria civiltà. Senza influenze esterne una semplice cultura di tribù rimane immutata per secoli come possiamo osservare nel Marocco o in Albania. La creazione di una nuova civiltà non può essere compiuta senza una dura fatica, come dice Virgilio nel verso famoso "Tantae molis erat Romanam condere gentem".

Pag. 188

E' indubbio che la storia di Roma è sfociata nell'assolutismo. Un assolutismo sfociato in assolutismo religioso che ha tolto i diritti ai cittadini per dargli a Dio. Ha tolto a Dio (veramente agli Dèi) i doveri che aveva nei confronti degli uomini e ha concesso a Dio il diritto di potere assoluto e indiscriminato nei confronti degli uomini per legittimare il potere assoluto e indiscriminato di un potere che, estraneo agli uomini, faceva degli uomini un gregge obbediente e privo di dignità umana.

Il fascista è sempre un adoratore del Dio assoluto cristiano perché da quell'assoluto fa derivare le proprie pretese di dominio sugli uomini.

La Religione Pagana ha dovuto combattere questa visione dell'assolutismo cristiano che, proiettato nel passato, diventava l'assolutismo di Roma con cui giustificare l'assolutismo dello Stato fascista come padrone degli uomini.

Se non ci si oppone a questa visione fascista, non si è pagani, si è cristiani che cercano di dare un altro colore al proprio Dio. Non siamo uguali perché usiamo la parola "Giove" per definire un "Dio". Siamo uguali se a quegli Dèi attribuiamo caratteristiche di abitare il mondo; siamo diversi, opposti, con chi a quegli Dèi attribuisce caratteristiche di dominio sull'uomo.

 

02 settembre 2022

Pandemia da covid-19

E' indubbio che in questo momento la pandemia in Italia sta rallentando (veramente sta rallentando in tutto il mondo), ma vorrei ricordare che il 01 settembre del 2021 i casi erano 6400 per calare fino a diventare 2666 il 14 ottobre 2021. In ogni caso, oggi sono stati segnalati altri 91 morti in Italia. Non è sparita la pandemia, sembra che stia proseguendo a flussi.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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