Quando le Istituzioni, o Dio, non rispettano le leggi imposte ai cittadini, all'infanzia in particolare, i processi adattativi dei cittadini, dell'infanzia in particolare, tendono ad identificarsi con Dio o con le Istituzioni che pensano sé stesse al di fuori della legge e privi di doveri nei rispetto a quella legge che, al contrario, a loro è imposta con la violenza.
Settembre 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
Cronache mese di settembre 2022
06 settembre 2022
Ben prima della scoperta dei neuroni specchio la psicologia sperimentale aveva scoperto come la religione cristiana era imposta mediante atti di violenza sull'infanzia. Una violenza sottile che aveva alla sua base il ricatto affettivo del bambino che si sottoponeva alla violenza subita pur di essere accettato e approvato dall'ambiente parentale.
Gli adattamenti da accettazione della violenza da parte dell'infanzia, veri e propri atti di stupro emotivo, venivano confermati, in un secondo tempo, dall'ambiente scolastico e sociale dove, gli adattamenti messi in atto nella prima infanzia, venivano perfezionati dal bambino per poter essere accettato nell'ambiente sociale.
Le ricerche di Vianello dell'università di Padova ebbero un grande impatto negli anni '80, suscitarono un certo stupore, ma vennero quasi subito annullate, nascoste sotto una valanga di informazioni giornalistiche il cui scopo era rinnovare il diritto dei cristiani di stuprare l'infanzia per la gloria di Dio.
La contrapposizione sociale per uscire dal cristianesimo è una questione religiosa. Solo con la religione, opponendo una religione diversa alla coercizione cristiana è possibile garantire all'infanzia un futuro sociale diverso dal conflitto "sottomettiti e adattati altrimenti ti uccido" imposto dal cristianesimo.
Scrive Vianello
Ritualismo, accettazione passiva, nozionismo nella religiosità infantile
Abbiamo già avuto più occasioni di notare come molte nozioni religiose vengano assimilate con difficoltà dal bambino (ad es. la nozione di Dio onnipresente, eterno, spirito, di Cristo Uomo e Dio, ecc.) e come molte siano le distorsioni che opera il bambino nel cercare di rendere assimilabile ed almeno parzialmente coerente l'istruzione religiosa ricevuta (ad es. l'umanizzazione di Dio, oppure il fatto che la nozione di Dio-Spirito venga assimilata da alcuni bambini di 6-8 anni come Dio-fantasma, cioè come un uomo invisibile, oppure l'interpretazione che Dio-onnipresente voglia dire Dio-grande, immenso, come un gigante, ecc.). Molto spesso quindi il bambino non assimila sufficientemente l'istruzione religiosa e la sua religiosità è accettata passivamente come una imposizione dell'adulto e si traduce, proprio per questo, in nozionismo e ritualismo. Un po' tutti gli studiosi sono concordi nel considerare la religiosità infantile, almeno fino ai 10-11 anni, come non interiorizzata e ritualistica. Scrive ad esempio il Gruehn: "Si ha una religiosità accettata secondo le norme dell'autorità. Soprattutto verso i 6-7 anni si incomincia a far attenzione all'osservanza precisa e scrupolosa delle norme e si biasima ogni tentativo di cambiamento che modifichi la regola o il rito. Si ha una coscienza rigida e scrupolosa, in fondo ancora magica, in quanto il bambino pensa che la potenza divina possa esplicarsi solo se un determinato rito è stato compiuto nel modo più esatto" (1956). Il ritualismo, in effetti, non è solo il prodotto della mancata assimilazione delle nozioni religiose, ma è particolarmente favorito nel bambino dall'atteggiamento realistico e dall'atteggiamento magico che portano ad una supremazia del rituale e del tradizionale sul significato e sulle intenzioni. Una ricerca condotta da Dumoulin e Jaspard rivela molto chiaramente questa caratteristica della religiosità infantile. Essi hanno esaminato il senso che i bambini attribuiscono a due segni simbolici presenti in chiesa: la lampada rossa (che indica la presenza sacramentale) e il segno di croce con l'acqua santa (che indica che ci si accosta al sa- cro). Essi hanno trovato che fin dai 7 anni il bambino manifesta il proprio formalismo e a cominciare dagli 8-9 anni egli "insiste sull'obbligo di mantenere nel posto suo il segno della lampada rossa e sulla necessità di contrassegnare la propria appartenenza al gruppo di Dio mediante il rito dell'acqua santa entrando in chiesa ... se non sono scrupolosamente osservate le regole istituzionali, vi è peccato o sacrilegio". In generale, dunque, la religiosità del bambino non sembra impostata su convinzioni e scoperte personali, ma sulle regole che sono state impartite dagli adulti. Come dice il Lutte: "La religiosità infantile è accettata d'autorità ed è irriflessa: la struttura della personalità infantile, centrata sugli adulti, spiega come, anche nel campo religioso, il bambino accetti le idee e gli atteggiamenti religiosi, senza badare o senza vagliarli attraverso una riflessione personale…" (1962, p. 308)2, ed aggiu nge: "La religiosità del bambino è verbalistica e ritualistica. Nel comportamento religioso infantile si trovano ripetizioni di gesti appresi o imitati e di frasi imparate a memoria, ma senza comprensione del loro esatto significato.
Renzo Vianello, La religiosità infantile, Ed. Giunti, 1976, pag. 257 - 258
Senza la violenza della pratica ritualistica cattolica e cristiana che costruisce la sottomissione e l'accettazione delle pratiche da parte del bambino, non esisterebbe quel concetto di "fede" che è malattia di impotenza soggettiva delle persone incapaci di sottrarsi ad un ambiente che impone loro sottomissione e accettazione.
L'ambiente parentale prima e l'ambiente sociale poi, sottoposto alla coercizione violenta del cristianesimo, costringe il bambino a farsi cristiano per garantirsi un posto nella società. Per farsi cristiano il bambino manipola la propria struttura emotiva. La adatta alle richieste che pervengono dall'ambiente e per tutta la vita sarà prigioniero dei suoi stessi adattamenti finendo per distruggere la propria vita e la vita degli altri in ginocchio supplicando un Dio padrone che lo consoli per il proprio fallimento.
06 settembre 2022
Come si forma la percezione e i meccanismi dell'azione magica in Stregoneria
Dopo aver finito di cambiare la formattazione alle pagine che analizzano i 10 comandamenti cristiani e i loro effetti nella storia ora ho iniziato ad impostare la modifica della formattazione di questo gruppo di pagine.
La pratica della stregoneria è la pratica della trasformazione, ma per riuscire a capire come si pratica trasformazione è necessario conoscere come avviene la trasformazione dell'uomo e della sua coscienza e che forze e che fulcro dobbiamo usare per poter modificare la nostra percezione in funzione delle nostre necessità.
STREGONERIAPAGANA.IT
I meccanismi di formazione della percezione e il loro uso per modificare la percezione.
06 settembre 2022
Ho sistemato un po' di pagine sulla formazione della percezione. È l'argomento centrale della Stregoneria. Domani continuo e farò la pagina della biografia su Mao Tse Tung in lingua Portoghese tradotta da Dante.
06 settembre 2022
Secondo alcune fonti di informazione, la siccità in Europa nel 2022 è stata la peggiore degli ultimi 500 anni.
Tutti i testi del mese di settembre 2022 in un'unica pagina
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!
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