Quando il futuro è incerto e nel presente non esistono prospettive future, gli Stregoni si organizzano per migliorare il presente in cui vivono. Il presente sociale non è il mio presente personale, ma il mio presente personale non può prescindere dal presente personale in cui vivo.
Novembre 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

08 novembre 2022
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di novembre 2022

 

08 novembre 2022

Trump e Biden

Come già dissi prima delle elezioni USA, sia che avrebbe vinto Biden che Trump per il mondo non sarebbe cambiato nulla e, da quello che osservo, nemmeno per la popolazione USA è cambiato qualche cosa. La "colpa" di Biden non consiste nel non aver portato a termine quanto promesso, ma nell'aver alimentato illusioni con promesse consapevole di un universo sociale che non poteva essere modificato, almeno non in quei tempi e modi. Ha illuso e non c'è peggior nemico, e a volte anche cieco, di un illuso che cerca altre e diverse illusioni.

 

08 novembre 2022

Le persone sono abituate ad usare lo Smartphone, credo che ci sia una percentuale, non molto grande, che usa il computer e che lo sa usare per navigare. E' solo un pensiero del mattino, ma ho l'impressione che per molte persone la visione del mondo si sia ristretta a foto e a frasi brevi. Sembra che facciano fatica a seguire discorsi oltre le 10 righe.

 

08 novembre 2022

E se i social venissero chiusi?

 

08 novembre 2022

Il quarto arbitro della Partita Mondiale di Calcio della filosofia
Seconda parte

Seconda parte, continua dalla precedente---

Diogene se ne stava andando con la sua pila, ma fu inseguito dalla cameriera che pretendeva che pagasse la consumazione. Diogene rivoltò le sue tasche per dimostrare alla cameriera che non aveva nulla. La cameriera gli strappò la pila dalle mani dicendo: "Gentile sì, fessa no!" E se ne andò.

L'operaio che aveva assistito alla scena non riuscì a trattenere il sarcasmo: "E ora, come lo cerchi l'uomo?" a lui rispose Diogene "Avresti potuto pagarmela la consumazione!" "Avrei potuto", concluse l'operaio prima di andarsene. "Ma io non credo nella virtù della povertà, io credo nel lavoro. Magari non troppo perché l'eccesso è fatica che distrugge, ma un po' di lavoro ripaga gli uomini del loro lavoro. E poi, io i mendicanti per necessità li distinguo dai mendicanti per opportunità."

La piazza e le strade ora erano deserte. C'era solo un uomo seduto sui gradini del municipio di Marghera. Un solo uomo che stava sniffando cocaina sui gradini del municipio. "E la Polizia Locale, dove sono?" Si interrogò l'operaio. Eppure, avevano l'ufficio vicino. Poi si ricordò che il mondo era cambiato e in quel mondo non c'era nessuna Polizia Locale. Veramente, osservando come quell'uomo era vestito e per il fatto che assumere cocaina in pubblico pareva essergli indifferente, nemmeno quell'uomo avrebbe dovuto essere lì.

Incuriosito l'operaio si avvicinò

Osservò quegli occhi. Occhi pieni di vuoto. Un vuoto profondo, che si facevano vuoto abissale, affamato di prede.

L'uomo vedendo avvicinarsi l'operaio alzò gli occhi dalla sua occupazione.

L'operaio pensò: "Tò un altro con una pila in pieno giorno!"

L'operaio si avvicinava mentre l'uomo proruppe dicendo:

"Cerco Dio! Cerco Dio!".

Poi quell'uomo continuò dicendo:

"Dove se n'è andato Dio? - gridò - ve lo voglio dire! Siamo stati noi ad ucciderlo: voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto questo? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all'ultima goccia? Chi ci dètte la spugna per strusciar via l'intero orizzonte? Che mai facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov'è che si muove ora? Dov'è che ci moviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all'indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla? Non alita su di noi lo spazio vuoto? Non si è fatto più freddo? Non seguita a-venire notte, sempre più notte? Non dobbiamo accendere lanterne la mattina? Dello strepito che fanno i becchini mentre seppelliscono Dio, non udiamo dunque nulla? Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione? Anche gli Dèi si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini? Quanto di più sacro e di più possente il mondo possedeva fino ad oggi, si è dissanguato sotto i nostri coltelli; chi detergerà da noi questo sangue? Con quale acqua potremmo noi lavarci? Quali riti espiatòri, quali giuochi sacri dovremo noi inventare? Non è troppo grande, per noi, la grandezza di questa azione? Non dobbiamo noi stessi diventare Dèi, per apparire almeno degni di essa? Non ci fu mai un'azione più grande: tutti coloro che verranno dopo di noi apparterranno, in virtù di questa azione, ad una storia più alta di quanto mai siano state tutte le storie fino ad oggi!"

L'operaio osservava la disperazione folle di un uomo che si pensava abbandonato da un padrone che egli stesso pensava di aver ucciso Dio. Andava cianciando, come un folle, affermando che Dio era morto che loro lo avevano ucciso, ma non una parola sulla natura di quel Dio, non una parola sui motivi della sua morte, non una parola sui motivi della sua esistenza.

Che Dio era che veniva ucciso da uomini che lo consideravano quanto di più sacro poteva esistere?

"Assassinare un Dio!" Pensò l'operaio "è possibile solo assassinando l'uomo; solo distruggendo l'uomo si può distruggere gli Dèi. C'è un solo Dio che esiste al di fuori degli uomini, il Dio che si vanta di aver macellato l'umanità col diluvio universale. Solo che quel Dio è creato dal desiderio immaginato degli uomini, come possono gli uomini uccidere un Dio che immaginano, se non modificando i parametri e i desideri della loro immaginazione?"

Mentre l'operaio così pensava, l'uomo, dopo aver sniffato altra cocaina, continuò dicendo:

"Vengo troppo presto - proseguì - non è ancora il mio tempo. Questo enorme avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino: non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano vedute e ascoltate. Quest'azione è ancor sempre più lontana da loro delle più lontane costellazioni: eppure son loro che l'hanno compiuta!",

"Ecco un altro" pensava l'operaio " che annuncia "in verità, in verità vi dico" sparando sciocchezze come se rubasse, raccogliendole, carote in un campo che non ha né piantato né seminato. Ha bisogno di parlare col suo Dio. Si sente perduto nel mondo. Troppe volte ha obbedito. Ha continuato ad eseguire ordini senza chiedersi perché e per come. Un altro che è fuggito davanti alla vita cercando un padrone a sua immagine e somiglianza. Ma quando si cerca il vuoto si vuole ignorare che il vuoto ti sta cercando perché il vuoto si nutre di chi cerca il vuoto per dare un senso alla propria esistenza."

Poi, guardando la chiesa del santo cattolico che guarda Piazza del Municipio, l'operaio lo sentì dire:

"Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?"

"No!" Sbottò l'operaio rivolto all'uomo "Sono la tua tomba. La tomba di tutti coloro che cercano Dio anziché nutrire il Dio che avrebbero potuto essere. Sono tombe nelle quali un Dio si nutre della vita dei suoi fedeli. Gli ruba la vita negando loro il futuro divino a cui avrebbero diritto. No! Non avete ammazzato quel Dio perché quel Dio vi sta ammazzando uno ad uno e voi lo cercate allo stesso modo con cui cercate eroina e cocaina."

L'uomo si fermò di colpo e osservò quello strano operaio che disprezzava il Dio che lui cercava. Ma non disprezzava quel Dio per ciò che era, ma per ciò che faceva agli uomini saccheggiando la loro esistenza. L'uomo guardò ancora una volta la chiesa e poi riprese a sniffare cocaina. In fondo, la cocaina era il suo Dio. Dio non aveva mai risposto alle sue suppliche, la cocaina sì!

--------Continua-----

 

08 novembre 2022

La Partita Mondiale di Calcio della Filosofia

Con le pagine della Partita Mondiale di Calcio della Filosofia mi sono accorto di avere a disposizione un patrimonio enorme e culturalmente molto ricco.

Io ho curato le varie azioni di calcio con le citazioni, ma sembra che tutto questo si possa inserire in una storia dal grande respiro universale.

Ovviamente, se inizio una cosa del genere non terminerò mai perché il tempo della mia vita non è certo infinito.

Però devo dire che un'avventura del genere mi attrae molto anche se, molto probabilmente, il suo destino sarà circoscritto ai siti web.

 

08 novembre 2022

Pedofilia in nome di Gesù

https:// www. ilsole24ore. com/art/ pedofilia- nuova- tempesta- la- chiesa- francia -confessa- cardinale- su- abuso- 35- anni- fa- AEwSb1EC

Tutti i cristiani stuprano e violentano bambini perché tutti i cristiani devono imporre ai bambini l'idea di essere creati ad immagine e somiglianza di un Dio padrone al quale si devono sottomettere pregandolo.

Molti cristiani stuprano i bambini anche fisicamente.

Se nel primo caso è una condizione sociale che dovrebbe essere affrontata socialmente (non può avvenire per la violenza con cui i cristiani difendono il loro diritto alla pratica di stupro di minori), nel secondo caso è una questione di Polizia.

Una Polizia che minaccia i cittadini esponendo il crocifisso, di fatto, aiuta i cristiani nella loro attività di stupro di minori fingendo di non sapere che questa è stata e ancora è l'attività con cui i cristiani impongono la fede a bambini indifesi e a soggetti fragili nella società.

 

Tutti i testi del mese di novembre 2022 in un'unica pagina

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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