Quando il futuro è incerto e nel presente non esistono prospettive future, gli Stregoni si organizzano per migliorare il presente in cui vivono. Il presente sociale non è il mio presente personale, ma il mio presente personale non può prescindere dal presente personale in cui vivo.
Novembre 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

16 novembre 2022
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di novembre 2022

 

16 novembre 2022

Il sogno-incubo di Yahweh

Nello scrivere il sogno-incubo di Yahweh, mi sono un po' bloccato perché mi è abbastanza facile descrivere la nascita del corpo ideologico di Yahweh come espresso da Platone nel Timeo, ma il problema che sto tentando di analizzare, per quello che posso, ovviamente, è l'insieme religioso di Ugarit, degli accadi e di Ebla.

Avevo già affrontato 20 anni fa alcuni aspetti religiosi degli Hurriti però solo dal punto di vista dell'interpretazione degli Dèi dal punto di vista religioso.

Quel contesto religioso ha generato alcuni attributi ideologici che si sono fissati, trasformandosi nel tempo, nella figura del Yahweh che conosciamo.

Questo necessita di un po' di ricerca particolare. So di aver qualche cosa nei terzi strati della mia biblioteca.

Sono aspetti religiosi che non ho mai preso in considerazione prima d'ora mentre ora è nata l'urgenza di scavare quel filone che è parallelo ai sumeri con cui hanno convissuto, ma sono portatori di una serie di specificità.

La scoperta di Ugarit e di Ebla e dei loro archivi, per quanto frammentarie siano le notizie religiose permetterebbero di descrivere un corpo ideologico che ha preceduto il corpo ideologico del Yahweh che conosciamo.

 

16 novembre 2022

Vaccini

Ho fatto il vaccino contro l'influenza. So che non interessa a nessuno, ma è per dire che mettere un pò di protezione fra noi e il mondo è importante.

Poi, se qualcuno ritiene che un'influenza vale la pena di farsela perché ritiene che possa essere leggera, non sarò certo io a dire alle persone cosa devono o non devono fare.

Sembra che ultimamente (anche se la mia posizione sui vaccini è stata assunta oltre 20 anni fa quando mi scontravo con Donolato e i profeti onniscienti, laureati all'università della vita, di Radio Gamma5) ci sia una guerra contro le tecniche scientifiche in nome dell'occultismo neonazista.

 

16 novembre 2022

Biblioteche personali

Questo è un buco della mia biblioteca che oggi tenterò di catalogare mediante foto.

Nella mia biblioteca sono riuscito a trovare una decina di libri che spero mi illuminino sull'argomento delle culture fra sumeri e dintorni. Ora ho un buco della biblioteca sistemato e documentato. So che libri ci sono in ultima fila.

Questi, ad esempio che per alcuni lavori sono importanti e da tenere in considerazione.

Ovviamente c'è anche robaccia, ma anche questa è in grado di dirmi che cosa pensano alcune persone.

 

16 novembre 2022

Usare i libri

Adesso ho tirato fuori una decina di libri, adesso bisogna leggerli, almeno cercando quello che serve, estrarre le citazioni e vedere se l'immagine che ho nella testa coincide con quella degli antichi testi o se devo modificarla.

 

16 novembre 2022

Gli Dèi di Ugarit

Il primo problema da risolvere è questo:

Uno studioso non si limita a tradurre, più o meno bene, un testo dall'ugaritico, non solo lo interpreta ma lo usa in parallelismo per legittimare la bibbia.

Va da sé che questa operazione è fastidiosa perché il significato del messaggio antico viene piegato ad un'interpretazione data, quella della bibbia, come se gli antichi ugaritici avessero avuto la stessa visione della vita degli ebrei che scrissero la bibbia 800-1000 anni più tardi.

Non nego che gli ebrei non abbiano attinto da un sostrato culturale derivato anche dalla cultura di Ugarit, Sumera, Hittita e Hurrita. Ma quando gli ebrei scrissero, non c'era memoria della culture dei popoli di Ugarit, degli Hittiti o degli Hurriti se non quanto era stato travasato nella cultura sumera ancora viva al loro arrivo a Babilonia.

Basta leggere questa pagina di Massimo Baldacci per capire l'operazione di legittimazione della bibbia attraverso gli scritti di Ugarit. Massimo Baldacci ha studiato presso la facoltà orientale del Pontificio Istituto Biblico e l'editrice del suo libro è la cattolicissima Piemme.

Scrive Baldacci:

… del testo ugaritico di Aqhatu, sembrano contenere accenni ad una ipotesi di vita ultraterrena.

Nonostante che nella risposta dell'eroe permanga la visione tradizionale della morte come punto terminale dell'esistenza in terra, vi trapela tuttavia l'incipiente ipotesi di un aldilà e il vocabolario impiegato, anche in questo caso, esula da quello prettamente terreno:

«L'uomo che cosa riceverà come destino?
Che cosa riceverà come vita futura?
Smalto sarà versato ["sulla"] mia testa,
calce sulla sommità del mio cranio:
con la morte di ogni uomo morirò;
anch'io, da mortale, morirò» (CAT 1.17. VI: 35-38).

[CAT designa la tavoletta Ugaritica]

"Destino" (uhryt) e "vita futura" (atryt) sono due vocaboli sinonimi che, come nell'ebraico della Bibbia (Sal 109, 13; Prv 23, 18) o nell'aramaico dell'iscrizione di Abgar ("Possa la sua vita futura svanire"), hanno accenti escatologici e la "vita futura" è quella che è scandita dalla "non-morte", dall'immortalità, non però sulla terra:

"Una sola cosa ho chiesto a Yahweh,
questa sola io cerco:
abitare nella casa di Yahweh
tutti i giorni della mia vita" (Sal 27 , 4)

dice infatti il Salmista nel suo desiderio di abitare con Dio, di incontrarsi con Lui, nella Sua casa, perché:

"Certo, bontà e fedeltà mi spetteranno
tutti i giorni della mia vita.
lo abiterò nella casa di Yahweh
per giorni senza fine" (Sal 23, 6).

La vita, la vera vita, per il fedele - anche per quello di Ugarit - è quindi quella scandita dal ritmo della ricerca di un intimo legame con Dio: è questo infatti ciò che nel corso della esistenza terrena determina quella forte necessità di alleanza da cui poi irruente sgorga la preghiera d'aiuto a soccorso delle miserie umane, un nulla senza l'intervento divino:

h'l ysul slmk
"Che Ba'lu vegli sul tuo benessere!" (CAT 5.11: 2)

mentre è ancora questo legame che, alla fine della vita terrena, creerà invece quella particolare condizione di "non-morte" al cospetto di Dio per la quale si è tentati di parlare di serenità nella visione escatologica, al di là delle possibili coloriture mitologiche, e per la quale, anche chi è sopravvissuto si è trovato nella condizione spirituale di utilizzare parole simili a quelle fatte incidere su una placchetta in avorio, sicuramente dopo il nome di chi non era più in questa vita:

[....]
Yh w l ymt "[....]
Vive né mai morrà!" (CAT 6,30: 1-2).

Tratto da: Massimo Baldacci, Il libro dei morti dell'antica Ugarit, Editore Piemme, 1998, pag. 89 – 90

Tradurre ciò che di antico si trova è del tutto legittimo, ciò che non è legittimo è interpretare ciò che di antico si trova con un testo di propaganda alla sottomissione, all'odio e alla schiavitù come la Bibbia.

Il testo ugaritico scrive " con la morte di ogni uomo morirò; anch'io, da mortale, morirò" ed è l'atto di un soggetto che vive e Baldacci lo associa al Salmo 23 in cui colui che muore manifesta la speranza di abitare presso il padrone-Dio Yahweh. Cosa che non esiste nel testo ugaritico.

Baldacci prende il Salmo 23, 6 che dice: " Certo, bontà e fedeltà mi spetteranno tutti i giorni della mia vita. Io abiterò nella casa di Yahweh per giorni senza fine". Un passo che esprime la speranza di abitare presso la casa di Yahweh e che denota una persona che ha vissuto la sua esistenza per la gloria di Yahweh In sostanza, un fallito nell'esistenza che spera nell'intervento di Yahweh Baldacci associa questo a una citazione ugaritica di un individuo che mette in atto azioni per alimentare il proprio benessere e per questo nutre la speranza che gli Dèi veglino sulle sue azioni. Ma, anche se gli Dèi non vegliano, comunque egli agisce per il proprio benessere. Infatti, il breve testo ugaritico dice: "Che Ba'lu vegli sul tuo benessere!". Non dice: "Che ti dia la vita eterna".

Lo stesso vale per l'ultima citazione ugaritica "[....] Vive né mai morrà!".

Il giungere nell'eternità, non è un "dono" della divinità, è quanto gli uomini e le donne si conquistano vivendo,

Il fatto di voler piegare la mentalità, o parte della mentalità religiosa, degli ugaritici la cui cultura venne distrutta nel 1200 a. c. dai popoli del mare per costruire una sorta di "mito" dal quale deriverebbe la bibbia è un'operazione culturalmente disonesta anche se le ricerche sulle tavolette Sumere hanno già dimostrato come la bibbia sia stata costruita sui modelli narrativi sumeri (vedi Kramer) che sicuramente contenevano testi o retaggi del mondo accadico e di Ugarit.

Sta di fatto che per costruire la seconda figura di Yahweh che appare nello specchio in cui Yahweh si specchia evocando, di fatto, gli Yahweh che lo hanno preceduto, devo affrontare questo tipo di problemi che significa riuscire a capire come è venuta formandosi la Stregoneria nera e come poté impossessarsi dell'uomo.

[Nota: nel testo ho semplificato alcuni caratteri con segni speciali, credo che segnassero il fonetico, e li ho trasformati in caratteri correnti]

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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