Il suddito obbedisce agli ordini del re al di là delle leggi che disciplinano la vita sociale. Il cittadino obbliga le Istituzioni (il re, Dio o il parlamento, ecc.) ad obbedire alle leggi perché questo salvaguarda i suoi diritti nei confronti delle Istituzioni. I diritti del cittadino sono oggetti inalienabili, non contrattabili, da parte delle Istituzioni. La Democrazia definisce i doveri delle Istituzioni nei confronti dei cittadini; la monarchia, il sovranismo e il cristianesimo sanciscono i diritti di Dio (per estensione delle Istituzioni) nei confronti dei cittadini, trasformati in sudditi, che sono costretti all'obbedienza e alla sottomissione.

Dicembre 2022: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

13 dicembre 2022
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di dicembre 2022

 

13 dicembre 2022

Politici corrotti?

Se lo "scandalo" Quatar in Europa serve a cacciare i lobbisti dal Parlamento Europeo, potrebbe essere salutare. Però trovo difficile pensare che in questo sistema politico-economico le persone che occupano una qualche carica politico-Istituzionale non siano persone in vendita al miglior offerente. Io, questo sistema di persone che si vendono per un qualche vantaggio lo sto vivendo ed osservando dal 1968 e spesso ho visto "scandali" che arrivano alla cronaca per coprire altri scandali, ben peggiori, sui quali la cronaca e l'informazione mettono il silenziatore.

 

13 dicembre 2022

Riflessione su Caos

Caos, nel Mito greco, è insieme un Dio e un modo di pensare l'universo in cui viviamo. L'universo non è caotico. L'universo, inteso come realtà vissuta, è Caos come oggetto in sé dal quale la nostra vita non può prescindere.

Caos, inteso come insieme, porta allo smarrimento di ogni soggetto che, nascendo, separa sé stesso da quel caos. Si potrebbe dire che ogni soggetto dell'esistente, qualunque sia la sua natura, è espressione di Caos nel caos della realtà.

Io guardo me stesso e mi penso come entità separata da quanto mi circonda. La coscienza che esprimo in me stesso alza una barriera col mondo circostante a protezione di ciò che io sono e di quanto costituisce ciò che io sono. La mia coscienza sembra chiara quando guardo me stesso, ma diventa smarrita quando esce da me ed entra nel mondo.

La mia coscienza non spiega me stesso. Non ne ha bisogno, la mia coscienza è espressione di me stesso. La mia coscienza è smarrita quando si rivolge all'esterno di me stesso, ma il me stesso lo comprende molto bene. La mia coscienza guida il me stesso partendo dal me stesso in un mondo caotico prescindendo dalla conoscenza del mondo caotico in cui la mia coscienza guida me stesso.

Questo movimento della coscienza è intuibile nella vita fetale e nella primissima infanzia. La coscienza del soggetto guida il soggetto nel Caos e può comprendere il Caos del vissuto perché essa stessa è Caos che si esprime nel soggetto.

In quella fase dell'esistenza non osserviamo ragione, non osserviamo intelligenza, non osserviamo volontà. Osserviamo solo una coscienza che di dispiega manifestando un soggetto che pur separandosi da Caos è qualche cosa di diverso da Caos.

Caos non ha intelligenza, non ha progetto o scopo, non ha volontà, non ha intento perché ciò che noi chiamiamo Caos è l'immenso davanti al quale la nostra coscienza, pur guidando il soggetto nelle sue trasformazioni, è timorosa e apprensiva perché il Caos in cui guida il soggetto è una parte dell'immenso Caos che lo circonda e non sa quali condizioni da quel Caos possono emergere.

Solo che la coscienza, a differenza della ragione, è indifferente alle possibilità che nuovi fenomeni possano emergere da quel Caos perché lei conduce il soggetto ad adattarsi sempre e comunque a Caos in cui vive e non mette in atto ragionamenti su possibilità future.

Non date un nome a Caos.

Caos è Caos. Non ha nome perché non può essere definito, solo vissuto e, nel viverlo, ogni soggetto si trasforma.

 

13 dicembre 2022

La visione sociale del Pagano

Il Pagano non è solo colui che adora o evoca gli Dèi, ma è soprattutto colui che ha una visione della vita orizzontale anziché verticale.

La Religione Pagana non è portatrice di una gerarchia di potere e di comando.

La Religione Pagana è portatrice di una struttura di funzioni dove gli Dèi sono funzioni dell'esistente, ma non sono né i padroni né i determinatori dell'esistenza.

Gli Dèi sono soggetti dell'esistenza, come ogni Essere della Natura o dell'universo.

Gli Dèi non impongono una morale all'uomo, non impongono dei comportamenti, ma sono essi stessi i comportamenti che indicano la qualità della relazione.

Le "parole alate" di Zeus non sono un ordine agli uomini, sono un esempio che permette agli uomini di camminare in ogni ambiente.

Nomos, la legge, sono le regole che le società civili si danno che hanno la necessità di essere utili alle società civili e sono diverse perché diverse sono le esigenze delle diverse società civili.

Gli Dèi non ordinano agli uomini, ma indicano la convenienza.

Gli Dèi disprezzano l'arroganza, ma l'arroganza trova da sé stessa la punizione, non è necessario che gli Dèi premino o puniscano questo o quel comportamento perché, come ci insegna l'Iliade, qualunque scelta noi facciamo ci sarà sempre qualche Dio che ci appoggia e ci saranno sempre qualche Dio che ci ostacola.

 

13 dicembre 2022

Solstizio d'Inverno

Domani inizieremo a raccogliere la legna per il rito del Solstizio d'Inverno. Servono tre giorni, in media, per preparare il tutto tenendo presente che giovedì potrebbe anche piovere. E già siamo fortunati.

Raccogliere la legna, portarla sul posto, tenendo presente che la gran parte è già stata preparata da Franco, è l'inizio della celebrazione del rito.

Il Bosco Sacro in inverno di presenta in questo modo ed è un po' il simbolo dell'animo degli uomini che, come tanti soli, attendono di poter allungare i giorni spezzando le catene del freddo per una nuova primavera.

 

13 dicembre 2022

Miti e non-Miti

Se noi pensiamo ai Miti degli Antichi, per quanto molti siano stati distrutti, finiamo per perderci. Io stesso, per quanto ne abbia scritto, se non consulto qualche libro quando mi appresto a scriverne, attraverso il pericolo di confondere un Mito con un altro o una situazione mitica con un'altra. Spesso, quando ricorro alla memoria, faccio questi errori.

Eppure è possibile individuare l'epoca in cui un Mito è stato scritto, almeno approssimativamente anche con un colpo d'occhio e non serve essere dei filologi per accorgersi che una citazione è fuori tempo o fuori contesto rispetto all'autore a cui si attribuisce.

Purtroppo molte persone adattano Miti ai propri desideri finendo per storpiare il Mito originale. Un caso fra gli Antichi è l'Inno Orfico [ecco l'errore, volevo dire Omerico, ma ho fatto il casino] a Demetra che diventa anche l'inno a Iside dopo essere stato riscritto,

Commenti

Claudio Simeoni

Come avrete notato, ho scritto "Inno Orfico a Demetra" mentre dovevo scrivere "Inno Omerico a Demetra" che è il fondamento misterico di Eleusi e fu ripreso dai misteri di Iside.

 

13 dicembre 2022

Non usate droghe

Chi usa droghe, in qualunque forma o per qualunque motivo, come chi fa uso di alcool oltre alla capacità del proprio corpo di assimilarlo (in pratica chi si ubriaca spesso), brucia la possibilità di alterare la percezione e di usare l'intuizione per penetrare lo sconosciuto in cui viviamo. Le droghe attivano le strutture cerebrali che vengono usate per intuire il mondo e anziché essere usate per intuire il mondo vengono usate per dar forma ai propri desideri. All'inizio sembra una cosa divertente, ma le nostre capacità cerebrali si bruciano un po' alla volta e noi non siamo in grado di percepire il danno perché il danno si verifica nelle possibilità ben prima che ci si accorga di eventuali danni fisici.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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