Questo mese inizia con l'incriminazione di Trump, ex presidente degli USA. Inizia con l'ideologia fascista che, progressivamente, perde anche la forma per diventare puro disprezzo sociale. E' un mese che inizia nel "silenzio sospeso", come se fosse nell'attesa di eventi ancora non annunciati.
Aprile 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.

02 Aprile 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di Aprile 2023

 

02 aprile 2023

Ieri Manuela mi ha detto che se voglio far girare le pagine della "Cronaca Pagana" non devo farle mese per mese, ma devo farle più piccole.

Ho lavorato tutto il giorno per fare l'esperimento. Ho diviso una pagina web di un mese in 30 pagine web. Forse per stasera termino almeno un mese. Per quanto posso lavorare standardizzando le pagine è un lavoro che richiede molta attenzione e molta tensione.

Intanto lavoro e poi vedrò come organizzarmi se voglio continuare a farlo.

Le pagine grandi girano lo stesso, ma solo fra specialisti della ricerca web.

 

02 aprile 2023

Uomini e tifo

La domanda da farci è anche questa:

Cosa sarebbe successo ad Ulisse senza i suoi marinai?

La storia ci parla dell'eroismo di Ulisse, ma quell'eroismo fu possibile solo perchè molti uomini sacrificarono sè stessi e Ulisse ne trasse beneficio.

Lo stesso vale per re ed eserciti dove gli eserciti vengono macellati e i re si contendono il dominio. Si contendonoil dominio sulla macellazione di uomini.

Quando noi leggiamo quella storia, le nostre emozioni con cosa si allineano?

Col re che trionfa o con gli uomini macellati?

Il re è nemico degli uomini, ma gli uomini combattono per quel re perchè non hanno altra possibilità.

In questo sta il segreto della coercizione emotiva che trova alleati anche per le imprese più distruttive soprattutto per l'alleato stesso.

"Non c'è altra possibilità" che tifare per un re, un despota, contro un altro re, o despota, e morire in conseguenza.

Tifare e trasformare questo tipo in ideologia che giustifica il tifo e, per conseguenza, lo sterminio che quel tifo indica.

"Non c'è altra possibilità" o, forse, un'altra possibilità c'era. C'era prima. Prima che il re o il despota decidesse il conflitto, ma gli uomini erano costretti a vivere nell'illusione che non ci sarebbe stato nessun conflitto. Ed è questo che li ha resi obbedienti e sprovveduti.

Zeus, Marte, Afrodite, Minerva, Apollo, Artemide sono Dè che abitano l'uomo e la donna e che l'uomo e la donna possono chiamare ad ad abitare la loro coscienza ed agire come se fossero essi stessi quegli Dèi, ma per farlo è necessario capirne l'importanza altrimenti la scelta di partecipare ad un tifo per un re o un despota diventa inevitabile.

In questo modo Ulisse torna ad Itaca mentre chi lo accompagnava muore nel viaggio per permettere ad Ulisse di arrivare ad Itaca.

 

02 aprile 2023

Lavorare con le foto sembra sia più complesso di quanto pensavo. Noi presentiamo delle foto in base a ciò che piace a noi, ma noi non sappiamo come altri percepiranno il messaggio che noi, con le foto, vogliamo inviare.

Anche se ora sto facendo degli esperimenti cercando di imparare il mezzo, devo chiedermi, prima di pubblicare, quale messaggio viene recepito da altri.

Fare una foto, come insiemi di foto, è come scrivere un testo dove le virgole sono importanti anche se io spesso non le metto o le metto fuori posto.

 

02 aprile 2023

Cos'è un Dio? Quando si indica il Dio?

Cosa intendiamo quando affermiamo che un Essere della Natura o l'Essere Umano nel nostro caso è un Dio?

Noi usiamo il termine Dio o Dèi attribuendo a quel termine più significati: tutti legati fra loro. Un Dio è colui che alla NECESSITA' che lo ha portato a riconoscere sé stesso diverso dal mondo circostante somma la propria VOLONTA' D'ESISTENZA organizzando delle strategie, manifestando Nous (intelligenza, progetto, scopo, intenzioni ecc.), per espandersi, svilupparsi e crescere. Chiamiamo Dio quando incontriamo la capacità di agire di un soggetto che manifesta la propria volontà.

Per manifestare il proprio "Essere un Dio" è necessario che il soggetto riconosca a sé stesso questa prerogativa che altro non è che la prerogativa d'esistenza: il suo diritto ad esistere.

Nel caso degli Esseri Umani, oggi, il discorso diventa più complesso in quanto la necessità di riconoscere noi stessi in quanto Dèi che agiscono nel mondo in cui sono venuti in essere si scontra con un'oggettività sia dell'Essere Natura, sia Sociale che si sono prodotte in milioni di trasformazioni e il mio stesso venire in essere è portatore di questa eredità. Inoltre, ancora prima di uscire dalla vagina di mia madre si manifestano forze esterne che agendo sulla struttura emozionale in formazione tentano di imporre la direzione della mia esistenza. Impongono una direzione dell'interesse di me stesso per trasformare un me stesso in funzione di qualche ente esterno (un Dio padrone, un Sistema Sociale, una condizione lavorativa ecc. ecc.).

Una condizione che non incontra l'Essere Sole o l'Essere Virus. Proprio per questa specificità in cui vive l'Essere Umano noi distinguiamo fra gli Esseri Umani coloro che non si prendono la responsabilità della propria vita nelle proprie mani (in pratica hanno soggettivato la dipendenza della propria esistenza nei confronti di un ente esterno: soggettivare significa far propria e ritrasmettere nel mondo la necessità di far propria imponendola ad altri soggetti!) da coloro che prendendosi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita manifestano tale responsabilità soggettiva nel mondo in cui vivono.

Usiamo il termine Dèi per indicare tutte le forze che compongono l'oggettività in cui viviamo in quanto riconosciamo che quelle forze attraversano tutti coloro che noi consideriamo VIVENTI alimentando le loro tensioni d'espansione. Queste forze sono OGGETTI IN SE' STESSI. Solo che noi nella ragione non li percepiamo come OGGETTI IN SE', ma come manifestazione degli oggetti che li attraversano. Riconosciamo la presenza degli Dèi OLIMPI nelle manifestazioni degli Esseri della Natura.

Riconosciamo gli Dèi negli oggetti che concorrono alla formazione della vita della Natura e riconosciamo la Natura come Essere Natura.

Cosa consideriamo come un Dio? Colui che manifesta Necessità di espansione nella propria esistenza e, nel farlo, costruisce le condizioni affinché ALTRI possano manifestare le proprie necessità di espansione nella loro esistenza. Il Dio del Paganesimo Politeista, attraverso le proprie manifestazioni nella propria esistenza, usando le proprie DETERMINAZIONI costruisce delle condizioni affinché altri ESSERI possano fare altrettanto.

Il Dio nel Paganesimo Politeista è sempre una figura relativa, più o meno grande rispetto al soggetto che la guarda, e sempre in continua modificazione e costruzione. Non è un padrone, ma è colui che per espandere sé stesso costruisce le condizioni per farlo al meglio e, nel farlo, alimenta gli Dèi che germinano all'interno di quelle condizioni perché soltanto la loro crescita favorisce le condizioni nelle quali egli può crescere al meglio. Un riconoscersi reciproco che porta gli Esseri che si trasformano a camminare assieme.

Si è detto che siamo Esseri della Natura. Che siamo Esseri della Specie Umana. Che siamo Esseri sociali.

Scegliere le proprie azioni in base alle proprie predilezioni e alle possibilità valutando il meglio per il soggetto nel mondo in cui vive.

Ogni presa di consapevolezza; ogni manifestazione dell'intento soggettivo ha inizio dal mondo nel quale si vive con maggiore immediatezza: il mondo sociale della propria specie. La cultura nella quale si è immersi.

L'Essere Umano che si fa Dio, nella concezione religiosa Pagana di Dio, diventa protagonista nel proprio mondo e costruttore di futuro: E' INEVITABILE!

Quando un cristiano, un monoteista, si fa Dio diventa un delirante da onnipotenza, un padrone assoluto che chiede sottomissione, obbedienza e deferenza. Un cristiano che si fa dio, ad esempio, è colui che stupra e violenta bambini perché questo lo fa sentire onnipotente: come Gesù, il superuomo dell'ideologia nazista.

Marghera, 19 gennaio 2001

Modificato per il dibattito del 29 marzo 2003

 

02 aprile 2023

Il tempo del Paganesimo

Un tempo, tanto tempo fa, i "pagani" non esistevano. Il cristianesimo, comunque veicolato o descritto, soffocava la vita degli uomini impedendo loro sesso e desiderio con una morale distruttiva. Alcuni uomini vollero elevarsi a Dio e scrollarsi di dosso quella morale e, anziché diventare eretici rispetto al controllo cristiano, decisero di chiamare sé stessi "pagani" in ricordo che gli antichi, prima del cristianesimo, non erano controllati da una morale che alimentava la coercizione sessuale.

Questi "pagani" iniziarono a disprezzare i cristiani che, al contrario di loro, erano soggetti alla coercizione sessuale ad opera di un Dio che imponeva loro dei sensi di colpa.

Furono molto attenti a separarsi dalla società elevandosi al di sopra della legge e al di sopra dei costumi provvedendo, per contro, ad alimentare leggi e costumi coercitivi per le persone che consideravano "inferiori".

In questo modo, alcune forme di "sovranismo" entrarono nei comportamenti di "nobili" o in salotti "aristocratici" dove, la rimozione di leggi e di costumi coercitivi, divenne una moda nei comportamenti privati, ma veniva condannata pubblicamente per impedire alle persone sottomesse di beneficiare della stessa rimozione della coercizione sessuale.

Un po' alla volta si modificarono anche i costumi sociali, nonostante i "nobili" e i "borghesi" si tenessero stretti i loro benefici, e quell'essere "pagani" diminuì di significato perché la "rivoluzione sessuale" investì l'intera società e non era più necessario costruire quei salotti dalla forma "pagana" per esercitarsi nella libertà sessuale o, come quasi sempre accadde, consumare cocaina ed eroina per vivere un momento di delirio di onnipotenza.

A forza di giocare ad essere alternativi ad un sistema sociale cristiano senza rimuovere i principi cristiani, coloro che dicevano di essere "pagani", facevano proprie idee neoplatoniche o stoiche che sommavano alle idee di riduzione in schiavitù dei più deboli, come esposte nel cristianesimo da Paolo di Tarso, cercando di trovare un'identità ideologica alternativa al cristianesimo pur mantenendo a sé stessi i privilegi della gerarchia cristiana e negandoli alla maggioranza della società che tenevano in stato di ignoranza culturale e analfabetismo.

Questo giochino di fraintendimenti si diffuse nel tempo ed ebbe un certo successo fino a quando qualcuno, alla forma "pagana", non impose una sostanza ideologica e ideale di principi che poco avevano a che vedere col cristianesimo o con i deliri di onnipotenza di chi si ritiene padrone del mondo.

Il "paganesimo", da semplice forma con cui alcuni cristiani giustificavano la loro trasgressione sessuale, divenne un sistema di pensiero che coinvolse l'intera società mettendo in discussione i desideri assolutisti di questi cristiani che, nutrendosi dei resti dello stoicismo, del platonismo o del neoplatonismo, pensavano di essere al di sopra e al di fuori delle norme sociali in nome di una "superiorità di razza" nella quale si identificavano.

Lo scontro fra le "nuove" idee del "paganesimo" e le vecchie veicolazioni assolutiste cristiane si protrasse per una ventina d'anni finché le veicolazioni assolutiste, che pretendevano di identificarsi in forme che chiamavano "pagane", un po' alla volta rientrarono nelle varie forme del cristianesimo. Imbracciarono il crocifisso e si impegnarono in quel sovranismo di razza che doveva proteggere la super-razza italica contro i pezzenti che "pretendevano di invadere l'Italia" fruendo degli stessi diritti della super-razza italica.

Rimasero i "pagani". Pochi, dispersi. Costoro costruirono la "religione Pagana" riempiendo i termini, “pagano” o “Religione Pagana”, di significati religiosi in conflitto con un mondo che, a dispetto delle leggi di uguaglianza, pretendeva di soffocarli in nome della "superiorità" della razza cristiana.

Questo, in sintesi, è un aspetto della storia del Paganesimo. Una storia non-storia che descrive un vissuto che è stato e un vissuto che è. Un vissuto che è nelle mani di chi chiama sé stesso "pagano" e intende riempire quel temine di significato religioso e non solo di nostalgia di un passato immaginario che si nutre di ritrovamenti archeologici.

 

02 aprile 2023

Primo esperimento di composizione di una foto con quattro foto.

E' la prima volta che provo il programma. Molti termini mi sono astrusi e non so che effetto fanno una volta usati, Questo è un collage di foto della celebrazione dell'Equinozio di Primavera.

 

Tutti i testi del mese di Aprile 2023 in un'unica pagina

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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