Questo mese inizia con l'incriminazione di Trump, ex presidente degli USA. Inizia con l'ideologia fascista che, progressivamente, perde anche la forma per diventare puro disprezzo sociale. E' un mese che inizia nel "silenzio sospeso", come se fosse nell'attesa di eventi ancora non annunciati.
Aprile 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.
14 aprile 2023
Spesso, quando si parla della filosofia degli antichi si finisce per rendere leggendarie cose assolutamente banali e straordinario ciò che è ovvio e semplice.
La filosofia degli antichi si divide sostanzialmente in due gruppi: chi vagheggia di favole e chi parte dalla realtà vissuta per individuare le possibili cause dei fenomeni.
Nel primo gruppo si annoverano i filosofi del dominio. Quei filosofi che si mettono al servizio del potere, di qualche tiranno, contro gli uomini; nel secondo gruppo si annoverano quasi tutti coloro che fanno ricerca per capire come funziona il mondo in cui vivono.
Questi due gruppi di filosofi vivono in conflitto. Chi vagheggia tende a rubare informazioni sulla realtà per rafforzare la credibilità del suo vagheggiare; chi parte dalla realtà spesso non eleva le proprie scoperte ad intuizione di filosofia metafisica e viene considerato un "materialista", un "mago" o un filosofo di scarso valore perché non antepone l'immaginazione alla realtà.
Questi ultimi filosofi, distrutti dai vagheggiatori di favole e dagli eserciti che li affiancavano, sono praticamente spariti dall'orizzonte della storia riemergendo dopo 2200 anni negli ultimi due secoli.
14 aprile 2023
Non abbiamo molte informazioni sulla filosofia di Pitagora. Abbiamo alcune informazioni sulle "credenze" dei seguaci di Pitagora, abbiamo alcune informazioni di matematica sulla filosofia di Pitagora, ma non abbiamo informazioni sulla filosofia complessiva praticata da Pitagora. Tutto era segreto e tutto doveva, secondo i pitagorici, rimanere segreto. Un po' come la filosofia di Aristotele della quale non conosciamo che cosa Aristotele diceva in pubblico perché ci sono rimasti solo i libri esoterici conservati da alcuni seguaci.
Di Pitagora si racconta della sua morte e la sua morte è in grado di indicarci la qualità della sua filosofia.
Questo ci permette di passare, attraverso Archita di Taranto, al senso della filosofia di Platone e, per contro, alla filosofia metafisica di Democrito.
La morte di Pitagora ci svela le attività di Pitagora e questo dovrebbe essere una questione chiave in filosofia.
Ho aggiunto questo lavoro come un capitolo del settimo volume della Teoria della Filosofia Aperta perché è necessario espandere le riflessioni sulla filosofia che il progetto iniziale voleva circoscrivere.
14 aprile 2023
Era un appassionato di archeologia. Molto seguito. Da tre mesi non pigliava lo stipendio e tutta la sua passione per l'archeologia sparì.
Ora cerca un lavoro qualsiasi, sta meditando se fare rapine o se spacciare droga.
Bello occuparsi di archeologia con la pancia piena e lo stipendio assicurato!
14 aprile 2023
Diogene Laerzio è colui di cui non si sa nulla, ma del quale tutti parlano perché non parlare di Diogene Laerzio significa non aver nulla di cui parlare.
Di Diogene Laerzio non si sa nulla. Presumibilmente è vissuto fra il 180 d.c. e il 240 d.c. Esattamente nel periodo in cui il cristianesimo prendeva forma e la filosofia greca diventava una sorta di sincretismo fra neoplatonismo, stoicismo, magismo e ebraismo.
Di Diogene Laerzio non si sa nulla se non la sua "Vite e dottrine dei filosofi illustri" dalla quale attingono a piena mani i cristiani.
La storia di questi filosofi è vista in chiave Platonica ed è molto difficile concedere a Diogene Laerzio una patente di oggettività anche perché il materiale appare come "verità" e non come un processo di trasformazione per il quale le idee si sono formate. In altre parole: "Tizio dice questo perché è andato a scuola da Caio!", solo che questo che dice è una variabile di un insieme di struttura di pensiero che resta costante e nel quale i diversi filosofi esprimono opinioni diverse.
In Diogene Laerzio sparisce la guerra della filosofia.
Eraclito ha opinioni diverse da Parmenide; solo che il quadro generale del pensiero di Eraclito sparisce e diventa opinione in un quadro generale della filosofia che ha in Platone il padrone del quadro generale. Come, del resto, il neoplatonismo e lo stoicismo saranno i padroni del quadro generale del tempo filosofico in cui Diogene Laerzio scrive.
E' uno dei problemi chiave della filosofia antica.
La tecnica voluta da Platone: distruggere i libri di tutti i filosofi affinché rimangano solo i propri in Diogene Laerzio appare come l'attività di sepellire la filosofia del filosofo dietro gli aneddoti della sua vita.
E' difficile pensare che i filosofi antichi, quando non dovevano dominare altri uomini, fossero così malati di onnipotenza complottista e favolistica come Platone.
Sta di fatto che, se oggi come oggi, vogliamo parlare di filosofi antichi, non possiamo prescindere da Diogene Laerzio. Non tanto perché Diogene Laerzio ci racconta che cos'era la filosofia degli antichi, ma perché la filosofia attuale, quando si riferisce agli antichi, tratta gli antichi nelle categorie imposte da Diogene Laerzio.
Un cristiano crede davvero che i filosofi antichi fossero come descritti e limitati da Diogene Laerzio e se noi ci confrontiamo con un cristiano non possiamo prescindere dal come Diogene Laerzio tratta i filosofi antichi.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
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