Questo mese inizia con l'incriminazione di Trump, ex presidente degli USA. Inizia con l'ideologia fascista che, progressivamente, perde anche la forma per diventare puro disprezzo sociale. E' un mese che inizia nel "silenzio sospeso", come se fosse nell'attesa di eventi ancora non annunciati.
Aprile 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.

15 Aprile 2023
cronache della religione pagana

Claudio Simeoni

Cronache mese di Aprile 2023

 

15 aprile 2023

Si sono scontrati orfici e pitagorici nell'Italia meridionale?

Credo che questo interrogativo sia un'incognita sulla quale molti studiosi litigheranno.

D'altro canto, l'orfismo è un mistero e di quel mistero ne parlano altri che non erano orfici e che all'orfismo attribuivano delle idee.

Eppure è mia convinzione che l'orfismo sia stato una sorta di sostrato religioso dell'intera area mediterranea con contatti con l'Egitto, la Siria, la Turchia, la Cirenaica e tutta la Grecia e la Tracia.

Ritengo che per le sue peculiarità l'orfismo fosse un sistema di credenze ingestibile da parte di ogni forma di potere e di dominio. Qualcosa che sfugge al controllo razionale perché dominato da un sistema emotivo che sfocia sia nell'orgiastico che nel delirio umano.

E' mia convinzione che i successi iniziali ottenuti da Pitagora nell'Italia meridionale furono dovuti all'opposizione che mise in atto contro forme religiose Orfiche. Questo perché, secondo molti studiosi, l'orfismo e il pitagorismo si sovrappongono.

Io non ho trovato nessun scritto dove si associ Pitagora all'Orfismo. Certamente Pitagora ha costruito una propria setta che aveva forti interessi di politici, mentre non mi risulta che l'orfismo abbia mai avuto interessi politici.

Secondo alcune storie Pitagora viene ucciso con i suoi sodali quando accorre in aiuto degli agrigentini contro i siracusani. Sconfitti gli agrigentini, Pitagora viene inseguito e ucciso.

Inoltre, a differenza degli Orfici, Pitagora ha la necessità di truffare per essere creduto un super-uomo uguale a Dio.

Scrive Diogene Laerzio di Pitagora:

41. Ermippo narra anche un altro episodio della vita di Pitagora. Scrive infatti che come giunse in Italia si costruì una sorta di piccola camera sotterranea e ordinò alla madre di scrivere su una tavoletta gli avvenimenti, non senza le opportune indicazioni temporali, e poi di inviargliela lì giù fin quando non avesse fatto ritorno; cosa che la madre fece. Dopo qualche tempo Pitagora ritornò alla luce, smagrito e ridotto pelle e ossa; recatosi all'assemblea pubblica, affermò di essere tornato dall'Ade e per di più lesse loro l'elenco degli avvenimenti verificatisi nel frattempo. Allora i cittadini, colpiti dalle sue parole, davano in pianti e lamenti, credendo che Pitagora fosse una divinità, tanto che gli affidarono le donne affinché apprendessero qualcosa dei suoi insegnamenti. E queste furono chiamate Pitagoriche. Così dunque Ermippo.

Da: Vite dei filosofi, Diogene Laerzio in Pitagora, opere e testimonianze, ed. Mondadori, 2006, p. 229

Questa operazione Pitagora poteva farla solo in un ambiente orfico dove, proprio una meraviglia miracolosa attorno alla morte, poteva scaturire un effetto di fede, credenza e sottomissione.

Io in questi giorni mi sono studiato quanto è rimasto del pitagorismo e di Pitagora e, sinceramente, sono portato a condividere l'affermazione che su Pitagora fece Eraclito: è un ciarlatano!

La sua forza contrattuale fu l'introduzione dei numeri in un ambiente emotivo, ma a forza di esaltare l'assolutezza dei numeri in contrapposizione ad un ambiente emotivo, ha finito per costruire conflitto con chi comprese che l'uso della quantità e della forma aveva solo una funzione di controllo politico e non apportava nulla alla vita dell'uomo.

Queste riflessioni devo continuarle anche col discorso della miracolistica usata in filosofia. Pitagora è l'inventore della prova: "L'ha detto lui..." cioè "lo ha detto l'autorità" o "lo ha detto Dio" sottraendosi alla responsabilità dell'affermazione.

 

15 aprile 2023

Riflessione sull’ambiente Pagano in Italia

In Italia, il così detto "ambiente Pagano" non si è formato attraverso la formazione di una teologia o di una filosofia metafisica come necessità di astrazione del reale quotidiano, ma si è formato, quasi interamente, come necessità di un fantastico da sostituire al fantastico che la chiesa cattolica impone sui bambini attraverso il controllo genitoriale e il catechismo.

Il fantastico di Dio che ammazza tutti col diluvio universale e il fantastico di Gesù che alimenta la speranza di un suo arrivo con grande potenza dalle nubi, alimenta il fantastico infantile che scontrandosi con la realtà sociale della vita adulta costringe l'individuo a cercare un'alternativa a macellai diversi che possono ammazzare tutti i nemici o in Gesù diversi che da onnipotenti possono fungere da modelli nei quali identificare un'onnipotenza psicologica spesso frustrata.

In questo modo ha preteso di nascere l'ambiente Pagano.

Una ricerca spasmodica di un altro Gesù sia che si chiamasse il Giulio Cesare dei cultori della razza Italica, o i Cicerone e i Seneca cultori del Logos e in disprezzo degli uomini e delle loro passioni. Una ricerca fantastica dove popolazioni e fatiche del vivere civile vengono trasformate in "tradizioni antiche" favoleggiando di "bei tempi antichi" dove poter dar rifugio ad una psicologia incapace di vivere il frastuono caotico di una realtà sempre più complessa.

In sostanza, l'ambiente "pagano" nasce in Italia come una costola popolare dell'occultismo che nasce dalla ribellione alla repressione sessuale cristiana, ma che fa della repressione sessuale cristiana metodo di controllo delle persone mantenendo la ribellione sessuale confinata in un gruppo ristretto di persone.

Per questo motivo l'ambiente Pagano ha timore di affrontare la cultura. Sente di peccare contro il Dio dei cristiani e contro il loro Gesù.

Eccoli allora cercare i "miracoli di Pitagora" o i miracoli di "Apollonio di Tiana" e discutere se Gesù è esistito o non è esistito senza rendersi conto della stupidità dell'idea che Gesù fosse il figlio del Dio padrone dell'universo, padrone e schiavista degli uomini. Ma l'ideologia dello schiavismo di Gesù non dicono nulla perché, in fondo, desiderano tanto essere padroni di schiavi umani e mettere in discussione Gesù lo schiavista a loro sembra essere deboli.

Chi fa religione Pagana non si misura solo con un'idea religiosa culturalmente definita, ma con la struttura psico-emotiva di uomini costruiti per cercarsi un padrone da servire scalando una gerarchia e diventare padroni a propria volta. Questa idea di gerarchia sociale, di superiorità rispetto ad altri che porta l'individuo a dominare altri uomini in nome di Dio, ha la capacità di distruggere ogni tentativo di costruire un diverso modo di pensare la vita e gli Dèi.

Purtroppo di questo ho dovuto farne esperienza.

Ho incontrato gente che "adorava il divino Cesare" o il "divino Cicerone". Ho incontrato gente che descriveva un Gesù come un potere universale e gente che affermava che Gesù era un rivoluzionario sociale. Ho incontrato gente che si metteva i corni in testa per immaginarsi barbari o elmi in testa per immaginarsi antichi romani. Tutti operavano dei "transfert" culturali spostando modelli ideologici cristiani sugli antichi pre-cristiani finendo di trasferire l'ideologia ebraica del Dio, della razza, padrona del mondo su tutta la storia dell'umanità.

Alla fine, chi traeva vantaggio da tutto questo gorgoglio di necessità individuali di trovare uno sbocco soddisfacente erano piccoli commercianti di cianfrusaglie che alimentavano un esoterismo partorito da una cinematografia il cui scopo era riempire di contenuti assolutisti i desideri delle persone.

In questo modo, tutti ritornano a Dio. Alla "santa madre chiesa cattolica" in un'esaltazione di un Bergoglio, il re per volontà di Dio, che guida i loro desideri repressi alla ricerca del loro paradiso perduto.

In trenta anni ne ho visti di comportamenti simili. Parole roboanti, cazzute, ma prive di contenuti sia culturali che emotivi. Parole che nascondevano il vuoto di credenze e di fede che non si conciliavano con la quotidianità e che si facevano violenza quando chi le usava veniva colto nell'impotenza di andare oltre all'affermazione.

Come diceva il protagonista di una storia di fantascienza tanto amata dalla destra socio-politica, "L'inizio è un momento di strani, incerti e precari equilibri..." solo che noi non sappiamo dove sia l'inizio; non sappiamo se siamo un inizio o la fine in cui gli equilibri sociali si spezzano; non sappiamo in che momento siamo dell'umana esistenza.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

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