Se uno Stato decide che i manifestanti in difesa dell'ambiente solo i nemici, significa che quello Stato fa delle catastrofi naturali un modo per controllare e gestire i cittadini.
La catastrofe assume il valore di "legittimità giuridica" mentre, al contrario, la denuncia di possibili catastrofi si configura come un delitto da perseguire a norma di legge.
Novembre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

11 novembre 2023 cronache della religione pagana
Selinunte una lezione di arroganza

Claudio Simeoni

Cronache mese di novembre 2023

 

11 novembre 2023

Riflessione su Caos

Caos, l'inconsapevole e immenso Caos, è il padre da cui emerge ogni ordine che i soggetti individuano attraverso la propria percezione del mondo. Caos è l'immenso da cui i soggetti, ogni soggetto che abita il Caos, trae il proprio ordine personale per il quale, e attraverso il quale, organizza la propria vita.

Caos non è mai uguale a sé stesso.

Caos non contiene solo ogni ordine che i soggetti che vivono in esso descrivono o organizzano per facilitare la propria esistenza. Caos contiene gli stessi soggetti che, organizzando la propria esistenza, modificano la qualità di Caos.

Non sono le descrizioni razionali che modificano la rappresentazione di Caos, ma le azioni che i soggetti mettono in atto partendo dall'ordine soggettivo che hanno ricavato dal caos e nel quale, e per il quale, organizzano la loro vita.

Per un soggetto, la realtà soggettiva nella quale organizza la propria vita è conchiusa nel soggetto stesso anche quando un collettivo di soggetti condivide e partecipa a quella descrizione soggettiva. Si tratta di una soggettività collettivizzata che può anche diventare una "realtà riconosciuta dalla specie", ma che comunque rimane sempre soggettiva non solo per le variabili che ogni singolo individuo della specie introduce, ma anche perché ogni specie, animale o vegetale, descrive in modo diverso la realtà nella quale vive.

L'oggettività Caos si modifica per le azioni che i soggetti, ogni soggetto che agisce nel Caos ricavando la propria descrizione "razionale", mettono in atto tentando di mettere ordine nel Caos in cui vivono.

Tutta la storia delle specie è un continuo tentativo di mettere ordine nella frazione di Caos che i singoli percepiscono.

Caos vive perché è in continua modificazione prodotta dalla vita che diviene e si trasforma nel suo interno.

Tutto è Caos. Ma Caos non è il tutto perché Caos non ha coscienza né consapevolezza; non ha progetto e non ha scopo. Eppure è il “padre di tutte le cose” perché ogni cosa emerge alla coscienza soggettiva che la definisce nella forma, ma non nell’oggetto in sé che continua ad essere parte di Caos.

 

11 novembre 2023

Selinunte una lezione di arroganza

Ricostruzione del tempio di Hera a Selinunte

Parlare di Selinunte significa essenzialmente parlare dell'idea che i tuoi alleati hanno di te.

Spesso noi chiamiamo amici persone che crediamo simili a noi perché parte delle loro scelte sembra che collimino con le nostre, ma noi non sappiamo esattamente quali sono i loro intenti e a che cosa mirano nel momento stesso in cui, con loro, costruiamo dei patti, più o meno manifesti e sottoscritti.

Selinunte si alleò con i cartaginesi e i cartaginesi, dopo aver combattuto con gli abitanti di Selinunte, deportarono gli abitanti di Selinunte, distrussero la città per impedire che cadesse nella mani dei romani.

La storia di Selinunte è un po' più compressa di come l'ho sintetizzata, ma dalla sua costruzione, con l'arrivo dei migranti guidati da Pammilos nel 650 a.c che assorbì le popolazioni locali sicane ed elime, alla sua distruzione nel 409 a.c, ad opera di Annibale, passarono poco più di 200 anni.

Fu gloria effimera dalla potenza del suo abitato, testimoniata dall'immensità dei suoi templi, alla completa distruzione. La distruzione della città fu il futuro di Selinunte come risultato delle scelte fatte da chi guidava quella società.

Selinunte si alleava con i cartaginesi e combatteva i cartaginesi, voleva espandersi nel territorio di Segesta e si alleava con Agrigento e Siracusa mentre Siracusa era impegnata con un'altra guerra. L'espansione che Selinunte aveva in testa era un'espansione territoriale a danni dei suoi vicini e rifiutava ogni tentativo diplomatico di ricomporre le controversie, come quella proposta da Annibale prima della sua distruzione, in una sorta di "delirio di onnipotenza".

E' l'arroganza che distrugge gli uomini, le città, le nazioni. E' l'arroganza che porta gli uomini a considerarsi superiori di altri evitando di impegnare la loro vita in un duro lavoro capace di modificare il loro presente. In questo modo gli arroganti umiliano coloro che lavorano o si impegnano chiamando quel lavoro e quell'impegno "arroganza" con cui nascondere la propria arroganza finendo per distruggere l'insieme sociale in cui operano e vivono.

Questa è l'antica lezione di Selinunte.

Di Selinunte non ci restano che rovine su rovine e il rimpianto su che cosa avrebbe potuto essere se fossero state fatte scelte diverse.

Con le pietre sacre, dei grandi templi, di Selinunte hanno costruito il porto di Porto Empedocle e Selinunte, ormai distrutta, viene saccheggiata. Ma i templi sono enormi, le pietre enormi sono difficilmente trasportabili con le tecniche medioevali che hanno dimenticato le tecniche antiche e, la vastità delle rovine di Selinunte, mantengono la traccia dell'antico splendore. Uno splendore che inizia ad essere riscoperto alla fine del XVIII secolo dai primi viaggiatori come Houel, Vivant, Moupassant, Gigault de la Salle, ecc.

Ricostruzione del tempio di Hera di Selinunte dai ritrovamenti archeologici

Si scopre la grandezza di Selinunte e, allo stesso tempo, la miseria che portò alla distruzione di Selinunte.

Scrive Pausania nella Periesegi della Grecia:

"La città di Selinunte in Sicilia fu distrutta dai cartaginesi; ma prima che toccasse loro questa sventura i Selinuntini avevano eretto un "thesauros" in onore di Zeus in Olimpia. In questo vi è una statua di Dioniso con il volto, i piedi e le mani d'avorio."

L'arroganza è l'unico "peccato" che gli Dèi non perdonano. Ma la punizione per l'arroganza non arriva dagli Dèi, ma dalle conseguenze delle azioni arroganti che, quando si impongono, portano alla rovina non solo l'arrogante, ma anche tutti coloro che non sono stati in grado di opporsi all'arroganza.

Come si individua l'arroganza? Come si distingue l'arroganza dalla non arroganza? Non si distingue perché il giudizio è soggettivo ed ogni soggetto interpreta sé stesso come "non arrogante". Incapace di cogliere l'arroganza nella sua attività. L'unica cosa che si contrappone all'arroganza è seguire i propri obbiettivi; agire per sé stessi in sé stessi. Dove il sé stessi vive le conseguenze delle proprie scelte e non rimanda le conseguenze delle proprie scelte ad altri.

Selinunte si è dimenticata di Dioniso a cui aveva eretto la statua nel tempio di Zeus.

Tecnica per il trasporto delle enormi pietre dalla cava al tempio di Selinunte

 

 

11 novembre 2023

Riflessione sui 70 anni di genocidio dei palestinesi

Mi sembra ormai chiaro: i palestinesi di Gaza saranno macellati dagli israeliani e Gaza ridotta ad un cumulo di macerie.

Dicono di cercare terroristi e macellano uomini donne e bambini.

Perché tanta ferocia?

Perché il progetto di Israele era quello di invocare l'intervento dei paesi arabi in soccorso degli abitanti di Gaza. La guerra contro l'Iran era la guerra che Israele voleva.

Sarebbe stato contento anche che l'Egitto avesse accolto profughi da Gaza in modo da spopolarne la striscia.

Gli Hezbollah nel sud del Libano hanno dichiarato la loro posizione di non-intervento. Nonostante questo, Israele li sta bombardando aspettando una reazione per giustificare l'invasione del sud del Libano.

Gli Stati Uniti, alleati all'Isis in Siria, hanno provveduto a bombardare le milizie anti Isis nella speranza che queste si schierassero con Hamas. Israele massacrerà gli abitanti di Gaza sia oggi, sia il massacro che metterà in atto con l'accentuazione delle condizioni di miseria che ha creato.

L'Europa ha favorito la costruzione del campo di detenzione e di sterminio chiamato Gaza e ora, finalmente, l'Europa può favorire il genocidio dei suoi abitanti esattamente come favorì il genocidio di zingari, ebrei e comunisti nella Germania nazista, ma anche in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Svezia, Jugoslavia, Albania, ecc.

In fondo, secondo l'Europa, chi si ribella alla detenzione illegale deve essere necessariamente un terrorista: chissà che cosa dice di questo la Carta dei Diritti Umani sottoscritta da tutti i paesi dell'Unione Europea.

 

Tecnica di trasporto delle estremità delle colonne del tempio di Selinunte

 

Tecnica per il sollevamento delle varie sezioni della colonna al tempio di Hera a Selinunte

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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