Se uno Stato decide che i manifestanti in difesa dell'ambiente solo i nemici, significa che quello Stato fa delle catastrofi naturali un modo per controllare e gestire i cittadini.
La catastrofe assume il valore di "legittimità giuridica" mentre, al contrario, la denuncia di possibili catastrofi si configura come un delitto da perseguire a norma di legge.
Novembre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

14 novembre 2023 cronache della religione pagana
Pittaco di Lesbo

Claudio Simeoni

Cronache mese di novembre 2023

 

14 novembre 2023

I sette sapienti: Pittaco di Lesbo
(640 a.c. – 570 a.c.)

E' un altro dei sette sapienti che ha lasciato una serie di massime. Assieme ai fratelli del poeta Alceo congiurò contro il primo tiranno di Mitilene nell'isola di Lesbo. Abbatterono Melancro ma le cose non andarono come si era desiderato e il poeta Alceo rimpianse il tiranno condannando la "democrazia", imposta dalla rivolta. Pittaco fu dittatore della città per dieci anni prima di ritirarsi a vita privata.

L'assassinio di Melancro da parte di Pittaco e le conseguenze che ne derivarono la dice lunga sui tentativi della saggezza di Pittaco. Una saggezza pensata soggettivamente che pretende di diventare oggettiva, fatta propria dalla collettività degli uomini, attraverso il dominio della città.

Da quanto si dice, Pittaco era un uomo modesto, ma un conto è parlare per sé stessi e un altro conto è chiedere di essere modesti a persone che sono vissute nell'indigenza e che pensano che solo con la ribellione possono migliorare le proprie condizioni di vita. Pittaco stesso portò quell'esempio.

Pittaco è uno del "sette sapienti" che è servito come modello per costruire un Gesù modesto nella forma ma assolutista e criminale nella sostanza. Pittaco appare modesto nelle sue esigenze. Non vuole più terra di quanta gliene può servire, ma nello stesso tempo è pronto alla rivolta contro Melancro per contendergli il dominio di Lesbo. Questo non porta a migliorare le condizioni di vita degli uomini tant'è che Alceo rimpiange la dittatura di Melancro. Così è per Gesù che appare modesto nei vangeli, ma pronto a sgozzare le persone che non si mettono in ginocchio e auspica di gettare le persone, che lui chiama "malvage", nei forni a bruciare. Il modo con cui il Diels-Kranz ci illustra la sintesi del pensiero di Pittaco ricorda molto il Gesù che va farneticando: "In verità, in verità vi dico...".

Di Pittaco di Lesbo il Diels Kranz riporta alcune massime che, a mio avviso, vale la pena di prendere in considerazione:

1. Conosci ciò che è opportuno.
2. Ciò che stai per fare non dirlo: se fallisci susciterai il riso.
3. Tratta con le persone convenienti.
4. Ciò che assegni al vicino, non sei tu a farlo.
5. Non riprendere chi è ozioso: per gente simile c'è la nemesi degli Dèi.
6. Restituisci il deposito.
7. Sopporta di essere danneggiato un poco dai vicini.
8. Non dir male dell'amico, né bene del nemico: irragionevole è una tal cosa.
9. Terribile è conoscere ciò che accadrà, ma conoscere ciò che è accaduto dà sicurezza.
10. Degna di fiducia è la terra, infido è il mare.
11. Il guadagno non sazia.
12. Possedere le cose proprie.
13. Coltiva la pietà, l'educazione, la saggezza, la sapienza, la verità, la fiducia, l'esperienza, l'abilità, l'amicizia, la sollecitudine, la cura per la casa, l'arte.

In Pittaco sembra che tutto debba essere limitato nei limiti in cui il soggetto persegue qualche cosa.

In Pittaco di Lesbo non esiste l'infinito e la trasformazione è conchiusa nell'individuo che si rappresenta in un mondo limitato.

Cosa è opportuno fare per Pittaco? Coltivare la pietà (relazioni con il mondo); l'educazione (nelle relazioni col mondo); la sapienza (che messa in questo modo appare come un oggetto in sé e non come una trasformazione della conoscenza del soggetto); la verità (come realtà); la fiducia (come atteggiamento soggettivo nelle rappresentazioni del mondo); l'esperienza (non è dato sapere in che cosa); l'abilità (non è detto in che cosa); l'amicizia (non è detto con chi, come e per che cosa); la sollecitudine (non è detto per chi o per che cosa); la cura per la casa (si presume la propria casa); l'arte (non è detto per che cosa o perché si cura l'arte).

Gli elementi su cui Pittaco pone la sua attenzione sono elementi soggettivi. Ovviamente, lui conosce i contenuti dell'elenco che fa, ma i contenuti non sono manifesti, rimane solo la descrizione formale che si presta ad ogni tipo di interpretazione.

Se io dico: coltivare la sapienza! Che cosa intendo?

La sapienza come scienza del conoscere la realtà del mondo o la sapienza ontologica come delirio di farneticazioni sofiste? Nel primo caso mi impossesso di uno strumento con cui costruire nel mondo in cui vivo, nel secondo caso mi impossesso di uno strumento con cui ingannare e dominare gli esseri umani per il mio tornaconto personale (sempre che altri non siano più sofisti di me).

Se io dico: coltivare la fiducia! Che cosa intendo?

Quali sono gli oggetti per i quali coltivo la fiducia e quali sono i soggetti ai quali tolgo la fiducia? O è una fiducia incondizionata ed illimitata? Ho fiducia negli uomini, oppure ho fiducia nella provvidenza di Dio? Ho fiducia nel lavoro delle mie mani oppure ho fiducia che altri faranno il lavoro per me? Tutti affermano che è necessario avere fiducia, ma indicare l'oggetto o gli oggetti che meritano fiducia in termini oggettivi, collettivi, implica l'esistenza di un oggetto, qualunque sia la sua natura, che coltivi la fiducia in sé a prescindere dalle relazioni e dalla natura e, alla fine, l'unico soggetto a cui è dedicata la fiducia, è un oggetto inesistente. E' un oggetto che appartiene alla sfera del fantastico, E' quel Dio cristiano che appartenendo alla sfera dell'immaginazione viene descritto soggettivamente da ogni immaginazione che lo adatta a sé stesso e ad ogni desiderio. Alla fine, la ricerca della fiducia in un oggetto ontologico, coltiva la sfiducia e l'odio per gli uomini che non mostrano la medesima fiducia per quello stesso oggetto ontologico.

Conoscere ciò che è opportuno implica che esiste una conoscenza che non è opportuna: chi determina i limiti della conoscenza affermando che esiste una conoscenza non opportuna? Arrivarono i cristiani e cancellarono la medicina perché non era opportuno interferire con la provvidenza di Dio che dà la salute o manda la malattia per punire i peccatori a seconda della sua volontà.

Cosa significa: non dire ciò che stai per fare? Essere furbi? Ma se hai fiducia in qualcuno, che senso ha essere furbi con quel qualcuno? O si ha fiducia, e allora non si teme che i propri propositi possano fallire; o non si ha fiducia e allora, si teme il fallimento e la derisione.

Cosa significa: tratta con le persone convenienti?

Esistono persone non convenienti con le quali non si deve trattare?

Solo che tu non tratti solo con le persone convenienti, ma tratti soprattutto con le persone non convenienti solo che differisce il trattamento. Qualcuno ha la tua benevolenza, altri hanno malevolenza o, peggio, sono ignorati nelle loro azioni, nella loro esistenza e nei loro bisogni. Si tratta sempre con le persone, sia che si tratti sia che non si tratti come comunemente si intende il termine "trattare".

E tanto per concludere questa breve carrellata, che cosa significa: il guadagno non sazia?

Una persona ricca non viene saziata dal guadagno, ma cerca di saziarsi con quando il denaro può procurargli per soddisfare i propri bisogni. La materialità con cui soddisfare i propri bisogni diventa necessità impellente per le persone prive di guadagno o, se preferite, prive di denaro. Dire ai poveri che la ricchezza non dà soddisfazione, significa insultarli e prendersi gioco della loro povertà. Al contrario, se dici ad un ricco che il denaro non può soddisfare le sue emozioni e i suoi desideri psichici perché molte cose che appartengono alla sfera emotiva non si possono acquistare, allora è diverso. Il ricco può soddisfare i suoi bisogni psicologici solo se la società vive nel benessere, ma se la sua ricchezza è costruita come rapina contro gli uomini per trasformarli in poveri o in indigenti, quel ricco ha costruito un ambiente in cui i suoi bisogni psicologici non sono facilmente soddisfacibili perché il timore di perdere le ricchezze e i privilegi lo separano dagli altri uomini. Pittaco non lo precisa. Ci sarà chi si affretterà a condannare la ricchezza affinché i poveri rimangano poveri e sofferenti garantendo la ricchezza a sé stesso sia per soddisfare i propri bisogni, sia per garantirsi il controllo e il dominio sui poveri. In questo modo, si inducono i poveri a non desiderare la ricchezza e a persistere nella povertà che garantisce a dei "privilegiati" privilegi sociali ed economici nei loro confronti.

Alcuni dei sette sapienti, a volte, appaiono come precursori di quel Gesù che spaccia sottomissione proclamando: "In verità, in verità vi dico... ". Quelle pretese di verità che, nella sostanza, appaiono come un sacco di sciocchezze elevate a volontà con cui Dio pretende di sottomettere l'uomo e distruggere la sua vita.

 

14 novembre 2023

Il problema degli acari

Gli acari sono individui che abitano le abitazioni degli uomini (non solo) e con l'uomo dividono le condizioni di vita nutrendosi essenzialmente della frazione organica presente nella polvere domestica come forfora, pelle morta, capelli, unghie. Ogni notte un uomo perde circa un grammo di pelle o forfora con la quale nutre i suoi acari.

Grazie alla presenza dell'uomo, gli acari hanno conquistato il pianeta essendo diffusi praticamente ovunque l'uomo viva.

Il problema degli acari è la presenza dell'uomo.

Se l'uomo sparisse dalla terra, gli acari avrebbero dei problemi di adattamento. Senza l'uomo molti di loro dovrebbero trovarsi una diversa nicchia ecologica dove poter crescere e moltiplicarsi per poter rioccupare l'intera superficie terrestre.

Il problema degli acari è la salute dell'uomo. Più l'uomo è in salute, più gli acari stanno bene. Peggiori sono le condizioni di vita dell'uomo e peggiori sono le condizioni di vita degli acari.

Le condizioni di salute dell'uomo è il problema degli acari che come dei buoni allevatori di bestiame prendono dall'uomo quanto necessita loro senza danneggiare eccessivamente la vita dell'uomo.

Lo so che sono stato schematico, ma vale la pena di indicare gli acari come dei buoni allevatori di bestiame al fine di garantirsi prosperità e lunga vita.

(volevo essere spiritoso, ma solo in parte)

 

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Claudio Simeoni

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