Se uno Stato decide che i manifestanti in difesa dell'ambiente solo i nemici, significa che quello Stato fa delle catastrofi naturali un modo per controllare e gestire i cittadini.
La catastrofe assume il valore di "legittimità giuridica" mentre, al contrario, la denuncia di possibili catastrofi si configura come un delitto da perseguire a norma di legge.
Novembre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

22 novembre 2023 cronache della religione pagana
Considerazioni sociali sull'uso degli oppiacei fra gli Antichi

Claudio Simeoni

Cronache mese di novembre 2023

 

22 novembre 2023

Considerazioni sociali sull'uso degli oppiacei fra gli Antichi

 

Gli antichi facevano uso di oppio o di piante psicotrope?

Il papavero da oppio, papaver sonniferum, era conosciuto fin dai tempi antichi e, probabilmente, è originario della Turchia centrale.

Questa pianta era usata dai sumeri, dagli egiziani e anche dai greci da cui prese il nome di oppio da opos che significa "succo".

L'uso che se ne faceva non si innestava su condizioni educazionali da delirio di onnipotenza proprio di chi è educato oggi. Non innestandosi su un delirio di onnipotenza, educazionalmente imposto, gli effetti dell'oppio iniziavano e finivano con gli effetti dell'oppio. Non si trasferivano nella società come delirio suprematista da razza eletta. L’oppio non era usato per “combattere meglio”. Forse questo uso sarebbe venuto con gli “assassini” islamici (forse prima di loro i persiani).

Che in alcuni culti misterici si usasse oppio o allucinogeni, oppure il vino come nel culto di Dioniso (probabilmente nella mistura c'era qualcos'altro come un uso delle bacche velenose dell'edera), tutto rimaneva circoscritto all'attività rituale.

Non esistono informazioni che ci inducono a pensare che prima dell'arrivo degli ebrei a Babilonia l'uso di sostanze psicotrope o oppiacei abbia influito sulle e nelle società. Probabilmente il loro uso ha avuto effetti sui culti, ma non sembra che si sia trasferito nelle società.

Diverso è quando gli ebrei vengono deportati a Babilonia. Gli ebrei arrivano a Babilonia coltivando il delirio di onnipotenza, come separazione di sé dall'insieme della società babilonese. Per accentuare la separazione fra sé e il resto della popolazione babilonese, gli ebrei introducono l'uso della circoncisione. già conosciuta e pratica in Egitto, come forma di marchiatura del "popolo eletto" che non deve mescolarsi con le altre popolazioni considerate impure e idolatre.

Quando io lessi la bibbia dei cristiani, e l'ho letta in età abbastanza avanzata, la sensazione che quei deliri fossero il prodotto di intossicazioni da oppio mi apparve immediatamente evidente.Non solo Malacchia, Giona, Ezechiele, Geremia, Isaia, ecc. erano tutti soggetti a deliri che non si limitavano a forme di malattia psichiatrica, ma a vere e proprie intossicazioni da oppiacei che inducevano forme di allucinazione e di esaltazione fanatica, Questo perché non si trattava solo del delirio in sé stesso, ma del delirio con finalità di controllo e dominio sulla società “ebraica” deportata a Babilonia che non doveva mescolarsi con le altre società sempre deportate a Babilonia. Il delirio di onnipotenza ci sarebbe stato anche senza l’oppio. L’intossicazione da oppio ne ha ampliato gli effetti a dismisura. Il classico effetto dell'eroina in un ambiente emotivo sovranista e razzista.

Lo stesso vale anche per gli estensori del resto della bibbia. Dire che chi ha scritto di Mosé e di Abramo fossero dei drogati intossicati, mi sembra il minimo rispetto alle aberrazioni che vennero scritte e da chi vuole giustificarne quelle affermazioni deliranti affermando che quanto scritto è quanto Dio ha dettato.

Questo discorso, secondo cui chi ha scritto di Abramo era un intossicato di oppiacei, lo dichiarai durante una trasmissione radiofonica circa 25 anni fa. Allora non avevo conoscenza del territorio in cui era diffuso l'oppio, ma dalle affermazioni fatte nella bibbia appariva evidente che fossero il frutto di intossicazione da oppio in un ambiente sovranista da popolo eletto.

La pericolosità delle droghe è tale solo in un ambiente emotivo assolutista che ha nel cristianesimo, nell'islam, nell'ebraismo, nel buddismo la fonte d'origine delì'assolutismo emotivo.

L'uso delle droghe e degli oppiacei è distruttivo nella nostra società, non nelle società degli antichi prima che le ideologie assolutiste di Platone o degli ebrei, nelle loro varie declinazioni, diventassero egemoni nelle società civili.

Rimane sempre il problema medico individuale. Alessandro Magno dette ordine ai suoi medici di aumentare le dosi di estratto di veratro che gli venivano somministrate per i postumi della ferita di una freccia. I medici lo sconsigliarono, ma egli insistette e quello che considerava sé stesso figlio di un Dio fece la miserabile fine dell'idiota. La droga danneggia individualmente. Si tratta di sapere se questo danno rimane confinato all'individuo che fa le scelte o se facendo quelle scelte l'individuo danneggia la società in cui vive.

 

22 novembre 2023

La nona fatica di Beppi di (o da) Lusiana

 

La nona fatica di Beppi di (o da) Lusiana, per trasformarsi in un Dio, è la "Conquista della cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni".

Chi è Ippolita?

E' l'essenza stessa della storia delle donne. Dalla vita rubata loro dall'assolutismo ai processi di liberazione e di uguaglianza sociale che hanno attraversato la storia.

Ippolita è tutto questo. Duemila e cinquecento anni di storia.

Beppi non deve solo percorrere una strada che va dall'osteria di Ponte fino al Forte Interrotto, sopra Asiago nei pressi del quale sta la baita di Ippolita, ma nel percorrere quella strada fisica deve percorrere anche la strada del tempo che Ippolita incarna.

Questa avventura di Beppi inizia in osteria dove stava giocando a briscola con tre avventori che si sono rivelati essere Zeus, Poseidone e Hera che, ad un certo punto, lo hanno sfidato a prendere la cintura (il reggiseno) di Ippolita. Solo che da altri avventori sappiamo che Ippolita, che vive in quella baita, vive anche con una motosega a portata di mano e mai nessuno era riuscito a varcare quella soglia per quanto sbavasse per il suo seno.

Sulla strada, che Beppi percorre nottetempo, Beppi incontra un personaggio che dapprima appare come forma indistinta e poi si rivela essere Ade che, camminando con lui fra sentieri e boschi, lo fa camminare anche nella "storia delle donne" che altro non è che la storia di Artemide che viene incarnata dalla prosperosa Ippolita.

Così Beppi, per arrivare in quella casa, deve percorrere la storia delle donne. Sia la storia che le rese schiave e sottomesse, sia la storia della loro liberazione.

Questo in sintesi è il lavoro che mi sto accingendo a fare. Impiegherò sicuramente almeno una settimana per farlo. Gli avvenimenti della storia delle donne che prenderò sono avvenimenti generici. Io non amo molto ridurre la storia generale alla storia di singoli individui. Prenderò, forse una quindicina di situazioni storiche capaci di tracciare un cammino nella storia che preparerà Beppi ad affrontare Ippolita.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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Tel. 3277862784

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