Se uno Stato decide che i manifestanti in difesa dell'ambiente solo i nemici, significa che quello Stato fa delle catastrofi naturali un modo per controllare e gestire i cittadini.
La catastrofe assume il valore di "legittimità giuridica" mentre, al contrario, la denuncia di possibili catastrofi si configura come un delitto da perseguire a norma di legge.
Novembre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

30 novembre 2023 cronache della religione pagana
Pensiero divergente e pensiero omologato

Claudio Simeoni

Cronache mese di novembre 2023

 

30 novembre 2023

Posti di lavoro in Norvegia per i nuovi infermieri

La politica, nell'ossessione di vincere le elezioni e di assicurarsi poltrone di comando ha saccheggiato il "personale umano". La ricchezza professionale che rendeva forte la comunità italiana.

L'azione di aggressione nei confronti dei cittadini è stata talmente violenta da annichilire la tensione emotiva che portava gli individui a lavorare e ad agire nella società.

A parte la forte diminuzione delle nascite, ma gli individui si sono ritirati dalla società. Non partecipano più.

Condizioni come questa comunicata da Il Gazzettino on-line del 29 novembre sembra stia diventando una consuetudine nel mondo dei lavoratori di fatica.

I lavoratori non cercano lavoro, cercano reddito. Se il lavoro non dà loro reddito o il reddito che dà non è conforme al tempo e alla fatica impiegata, i lavoratori non lavorano.

E' una forma di fallimento sociale che si presenta per la prima volta nella storia umana.

In ogni caso, la presentazione dell'articolo da parte de Il Gazzettino on-line, da cui è tratta l'immagine, mi sembra una grande ironia. Sembra quasi dire ai giovani "cercatevi il lavoro in Norvegia".

 

30 novembre 2023

Esopo: Le rane vicine di casa

Due persone abitavano nello stesso paese di Longarone. Una aveva un villa in centro del paese e l’altra abitava in una casa colonica a mezza costa del monte. La persona che abitava a mezza costa disse alla persone che abitava nella villa di Longarone: “Vieni ad abitare in campagna, è più salutare che abitare in paese!” Ma quella persona non volle darle ascolto e rimase nella vitta a Longarone e andò a finire che la diga tracimò e la villa son i suoi abitanti fu spazzata via.

La persona che abitava in villa disse alla persona che abitava a mezza costa: “Vieni ad abitare in paese, hai più comodità e migliori condizioni di vita!”. Ma la persona che abitava a mezza costa non le dette retta e andava a piedi tutti i giorni in paese per sbrigare le sue faccende. Un giorno arrivò un temporale improvviso e una massa d’acqua che scendeva dalla montagna la travolse. Andò a finire che quella persona morì sbattendo contro un albero caduto.

Non ha importanza quale scelta fai nella vita. L’imponderabile e lo sconosciuto è sempre in agguato. Non è cambiando il luogo che lo eviti, ma puoi migliorare mettendo attenzione in tutto quello che fai.

[liberamente tratta da: Esopo, Le rane vicine di casa - 67]

 

30 novembre 2023

Pensiero divergente e pensiero omologato

Il pensiero divergente, comunque prodotto e proposto, quando diventa un ragionamento relativo alle condizioni sociali e alle condizioni di vita delle persone, diventa una variazione rispetto ad una situazione di omologazione culturale statica nella quale un pensiero e un ordine di idee si sono fissate diventando modelli di riferimento sociale.

L'omologazione sociale si presenta alle persone con dei modelli di pensiero prefissati, ma questi modelli di pensiero prefissati vengono imposti alle persone mediante la violenza. Una violenza sistemica, spesso socialmente accettata e socialmente approvata insita nei modelli stessi proposti.

Quando si legavano le mani dei bambini mancini per impedire loro di usare la mano sinistra, era una violenza di ordine militare. Una violenza fisica elevata al massimo grado.

Quando si faceva violenza ai ragazzi per impedire loro di masturbarsi, era una violenza fisica al massimo grado. Una violenza militare. Quando si terrorizzano i ragazzi per i "fallimenti scolastici" è una violenza fisica al massimo grado di inferenza con la loro struttura emotiva.

Il pensiero omologato si fissa nel sistema sociale attraverso la violenza.

I femminicidi, gli accoltellamenti in famiglia, altro non sono che espressione di modelli di pensiero omologato imposto con la violenza ai ragazzi e che è calato così profondamente nella loro struttura emotiva che porta a individuare quelle e solo quelle soluzioni esistenziali davanti a problemi che potrebbero essere affrontati e risolti in molti altri modi.

Una riflessione sul pensiero divergente in psicologia dice:

Si definisce pensiero divergente quel pensiero che permette di creare alternative possibili a una questione, che non preveda una sola soluzione possibile. Ossia va al di là di quella che è la situazione di partenza: è un pensiero che esplora nuove direzioni e possibilità, portando così alla produzione di nuove idee.

In sostanza: esistono altre soluzioni al problema che ti induce ad usare il coltello contro la tua ex compagna che ha deciso di lasciarti?

Il pensiero omologato fornisce, in troppi casi, una e una sola soluzione: accoltellare.

Il pensiero divergente fornisce altre soluzioni. Però, se la società ha represso, dal punto di vista dell'ordine pubblico, ogni pensiero divergente perché ritenuto pericoloso per quei modelli che dominano la società, l'accoltellamento della ex compagna è l'unica soluzione che il pensiero omologato propone ad una massa di persone che vivono in quel livello di omologazione incapaci di trovare soluzioni diverse a quei problemi.

Se la responsabilità dell’azione è individuale, esiste una responsabilità sociale che ha indotto quella singola azione e che sta a monte di ogni azione messa in atto dalle singole persone nel loro vivere quotidiano.

Ci sono soluzioni diverse ai problemi individuali vissuti, ma tali soluzioni possono emergere nella società soltanto se nella società i pensieri diversi, i pensieri divergenti, possono scorrere in un pubblico dibattito e non essere repressi in nome di un ordine culturale precostituito.

Pertanto, anche i femminicidi sono il prodotto di scelte sociali prodotte dalla repressione messa in atto da modelli educazionali precostituiti. Prodotti da necessità di omologare in quei modelli le persone.

Davanti ad una realtà che si presenta con milioni di sfaccettature, i modelli di omologazione sociale, tendono a consentire una e una sola soluzione con tutti i drammi che quella soluzione unica, in un universo complesso, produce.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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