Il mese di dicembre si caratterizza dall'acuirsi del genocidio dei palestinesi, un genocidio che procede ininterrottamente dal 1948.
Continua la guerra in Ucraina con i paesi della Nato che continuano a fornire armi all'Ucraina.
Continua il lento declino dell'economia europea che ha dimenticato che gli affari si fnno rispettando i diritti umani delle persone.
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12 dicembre 2023 cronache della religione pagana
I sette sapienti: Periandro Corinzio

Claudio Simeoni

Cronache mese di dicembre 2023

 

12 dicembre 2023

I sette sapienti: Periandro Corinzio

Periandro d Corinto è annoverato fra i "sette sapienti".

Periandro di Corinto fu un feroce dittatore che succedette al padre come dittatore di Corinto e governò Corinto per oltre 40 anni tessendo relazioni con altri dittatori, cacciando da Corinto coloro che il padre aveva risparmiato e ammazzando varie persone, per il suo tornaconto personale come la moglie incinta del suo terzo figlio.

Periandro di Corinto abita fra il VII e il VI secolo a.c. Non esiste una data precisa della sua dominazione sopra la città di Corinto. Si sa che dominò la città di Corinto per quaranta anni, ma Erodoto e Diogene Laerzio non concordano sulle date della sua dominazione. Diogene Laerzio lo fa di alcune decine d'anni più antico di quanto non dice Erodoto.

Sta di fatto che non ci sono dubbi sulla sua crudeltà e la sua impellente necessità di dominio, cosa che del resto appare chiara dalle massime attraverso le quali è conosciuto che vanno lette e interpretate in funzione del dominio dittatoriale esercitato da Periandro.

Con Periandro Corinzio noi abbiamo le "regole auree della dittatura". Regole che diverranno il fondamento del comportamento di ogni dittatore che vorrà mantenere la propria dittatura per molto tempo. La regola aurea della dittatura è: "tu devi fare questo..." non è "io devo fare questo..." oppure, "noi uomini è bene che facciamo questo..." Le regole di Periandro saranno assunte dai vangeli cristiani e sarà il modo con cui i vangeli descrivono il comportamento di Gesù.

Non è un caso che Heidegger, il filosofo del regime nazista, faccia propria la prima regola etico-morale proposta da Periandro sulla necessità di occuparsi di tutti. Questa regola viene assunta da Heidegger come concetto di cura diventando così importante da legittimare i campi di sterminio per curare la società dalla peste degli zingari, degli omosessuali, dei portatori di handicap, dei comunisti e degli ebrei.

Occupati di tutti, dice Periandro, ma evita di dire come e perché. Il come e perché lo si deduce dal suo modo di "occuparsi di tutti".

Le citazioni di Periandro sono prese da Diels-Kranz, Presocratici, testimonianze e frammenti, Editore Laterza, 1990, p 76.

Scrive Periandro corinzio, figlio di Cipselo:

1. Occupati di tutti.
2. Cosa bella è la tranquillità.
3. Cosa pericolosa è la temerarietà.
4. Turpe è il guadagno.
5. (?) accusa della natura.
6. La democrazia è migliore della tirannide.
7. I piaceri sono mortali, le virtù immortali.
8. Se hai successo sii misurato, se hai insuccesso sii saggio.
9. E' meglio morire rispettato che vivendo aver bisogno.
10. Prepara te stesso ad esser degno dei genitori.
11. Sii lodato da vivo e considerato beato da morto.
12. Sii lo stesso con gli amici, nella buona e nella cattiva sorte.
13. (Mantieni) ciò che hai volontariamente convenuto; gravoso (infatti è il) trasgredire.
14. Non divulgare discorsi segreti.
15. Rimprovera in modo tale da diventare subito amico.
16. Serviti delle leggi antiche, ma anche dei cibi freschi.
17. Non punire solo coloro che sbagliano, ma anche coloro che stanno per sbagliare.
18. Nascondi le disgrazie, per non far gioire i nemici.

Il dittatore deve occuparsi di tutti. Tutti devono funzionare all'interno degli interessi del dittatore. Se qualcuno non funziona secondo gli interessi del dittatore è compito del dittatore mettere in atto la cura e riportare all'ordine i divergenti.

Cosa bella è la tranquillità del dittatore che, avendo distrutto ogni opposizione, non deve preoccuparsi di venir contestato nelle sue decisioni. Dio non permette agli uomini di discutere le sue decisioni che devono essere obbedite e seguite senza che questi contestino il diritto assoluto del dittatore di dominarli.

Cosa pericolosa, deve essere considerata, ogni azione temeraria nei confronti del dittatore. Il dittatore deve intervenire perché i temerari mettono in pericolo il suo potere.

Chi domina una società deve trasmettere l'idea che il guadagno è una cosa turpe, talmente turpe che solo lui, come dittatore, può garantirsi il guadagno che, come dice Paolo di Tarso, "lo fa per lo Stato non per sé stesso" (commette il delitto per lo spirito, non per la carne dunque, è legittimato a commetterlo) come se gli interessi di quello Stato non coincidessero con i suoi personali interessi.

Non commento i quinto punto perché non si comprende il punto di vista di Periandro sulla Natura.

Che il dittatore affermi che la democrazia è migliore della tirannide, equivale al mafioso che partecipa alle manifestazioni contro la mafia o a Bergoglio, la monarchia assoluta, che parla in favore dei diritti sociali dei poveri e degli immigrati. C'è quanto meno da ridere.

Sentirsi dire, da chi vive nel lusso, che i piaceri sono mortali mentre le virtù sono immortali, sembra una presa in giro delle persone che, non potendo accedere ai piaceri, si devono accontentare delle virtù in vista di una possibile immortalità. E' il premo che Gesù concede ai miserabili che hanno funzionato per dargli il potere temporale: avrete come premio il regno dei cieli. Intanto, dice Gesù, pagatemi obbedendomi nella vostra quotidianità. E' un concetto proprio dei dittatori che spargono speranza e illusione per mantenere il controllo del potere temporale.

E' proprio del dittatore intimidire le persone che possono aver un qualche successo. Devono essere misurate per non mettere in pericolo il comando e il dominio del dittatore. A Venezia non era ignorata la pratica di tagliare la testa ai generali di successo che avrebbero potuto mettere in pericolo la Repubblica che si basava sui commerci e qualche volta necessitava di generali e di eserciti. Se hai successo, sii discreto altrimenti ti si taglia la testa. Se, al contrario, sei un fallito, sii saggio. Il che significa: accetta il fallimento. E' proprio di Dio usare gli ignoranti e gli analfabeti per mettere a disagio i dotti e i sapienti affinché nessuno di loro si possa vantare davanti a Dio (Paolo di Tarso).

Il dittatore dice che è meglio morire "rispettato" piuttosto che cadere in disgrazia ed essere spodestato. Vivere nel bisogno significa cadere in miseria, ma per cadere in miseria significa che prima non si era in miseria. Periandro dice che preferisce morire piuttosto che vivere nell'indigenza.

Secondo Peliandro le persone devono prepararsi ad essere degne dei loro genitori. E' un principio proprio della dittatura che fa del genitore il padrone dei figli e pretende che i figli siano degni dei genitori anziché imporre il concetto secondo cui i genitori devono essere degni dei propri figli. E' come dire che il Dio dei cristiani dovrebbe essere degno degli uomini. Non avrebbe elevato il genocidio a principio religioso.

Il dittatore deve cercare le lodi da vivo e deve cercarne tante da riuscire ad arrivare alla morte ancora lodato in modo da essere considerato "beato". Periandro, nonostante una vita da violento dittatore, è stato al potere per oltre 40 anni ed è arrivato a cedere il potere senza essere detronizzato.

Sii lo stesso con gli amici nella buona e nella cattiva sorte. Ma sii lo stesso nel tuo atteggiamento di amicizia verso gli amici quando tu hai la buona o la cattiva sorte o sii lo stesso quando i tuoi amici hanno una buona o una cattiva sorte? La buona e la cattiva sorte si riferisce all'interno delle relazioni di amicizia che hai o si riferisce a condizioni diverse dalle relazioni di amicizia coinvolgendo condizioni esterne all'amicizia stessa?

Il dittatore dice alle persone che devono mantenere i patti che hanno stipulato, specialmente quelli con il dittatore. La curiosità di questo principio consiste nel fatto che Periandro non dice "Io devo mantenere i patti che ho stipulato", ma dice "tu devi mantenere quanto hai promesso" altrimenti sarebbe gravoso per te.

Il dittatore si preoccupa che non vengano divulgati i "discorsi segreti", altrimenti qualcuno potrebbe approfittarne. Il segreto e il mistero appartiene al dittatore, al Dio padrone. Gli uomini che ne sono a conoscenza, sottomettendosi al Dio padrone, non divulgano i suoi segreti e i suoi misteri. "Qualunque segreto dirai in un orecchio, sarà proclamato sui tetti" dice Gesù ma non sono i segreti di Dio o di Gesù che saranno proclamati dai tetti, bensì quei segreti che gli uomini vogliono che siano celati a Dio o a Gesù; al dittatore.

Il dittatore dice che è necessario rimproverare in modo tale che il rimprovero non crei conflitto, ma possa costituire motivo con cui costruire un'amicizia. Quel tu "devi fare" che è alla base delle affermazioni del dittatore che dice ai suoi subordinati come si devono comportare per non minare il proprio dominio. Diventerà un classico nella storia umana. Ripreso dai vangeli "Non guardare la pagliuzza nell'occhio dell'altro, ma guarda la trave che hai nell'occhio" è un classico dei vangeli a cui pochi, nella storia, hanno risposto a Gesù di guardarsi il palo della luce che ha nell'occhio. Eppure, il senso è chiaro nella relazione fra il dittatore che dice a Caio che ha un conflitto con un Sempronio. Il conflitto fra Caio e Sempronio indebolisce il potere del dittatore e questo, per il dittatore è intollerabile. Per cui Caio, anziché rimproverare Sempronio per le sue mancanze, rimproveri sé stesso per le proprie. Nei vangeli Gesù ordina ai suoi seguaci "di amarvi l'un l'altro" perché, se non ottiene questo, Gesù in presenza di discordie interne non può formare il suo gregge per distruggere gli altri greggi che hanno un diverso "pastore". E' l'dea della dittatura che deve ottenere l'unità del proprio esercito contro altri eserciti.

Il dittatore si serve delle leggi che gli hanno consentito di conquistare il potere dittatoriale, ma. Al contempo, introduce nuove leggi, cibi freschi, per poter conservare tale potere dittatoriale. E' come Gesù che usa le leggi della dittatura di Dio che impongono gli ebrei, ma, per il suo tornaconto personale, introduce "nuove leggi", nuove disposizioni, che gli siano favorevoli (Gesù si ritiene il padrone del sabato e, come tale, non si ritiene in dovere di rispettare alcune leggi esistenti).

Il dittatore, secondo Periandro, non deve solo perseguire coloro che agiscono contro la sua dittatura, ma anche contro coloro che potrebbero agire contro la sua dittatura. Deve reprimere preventivamente seguendo un principio di precauzione per poter mantenere il proprio potere. Se il dittatore sospetta che qualcuno lo possa tradire, non ha importanza se non lo fa, è diritto del dittatore perseguirlo.

Infine, Periandro raccomanda ai dittatori di non apparire deboli con il diffondere l'informazione di qualche disgrazia che può loro capitare. Nascondi le disgrazie e vedi di apparire sempre forte, sempre giovane; sempre efficiente. Se non fai questo i tuoi nemici ne potrebbero approfittare.

E' proprio dei dittatori tentare di farsi vedere al top della forma fisica. Lo stesso Biden negli USA mostra la sua agilità nel salire le scale dell'aereo presidenziale anche se spesso scivola per la sua età avanzata e per un fisico in forte sofferenza. Berlusconi ricorreva alla chirurgia estetica e a trucchi estetici per apparire giovane. E' necessario far credere che il dittatore sia eterno, come il Dio dei cristiani. Se poi il dittatore inizia a mostrare un decadimento fisico come il Bergoglio dei cattolici, allora la propaganda deve suscitare compassione. Il povero deve avere compassione per le disgrazie del miliardario che lo sta costringendo a vivere nella povertà.

Non male come regole. Poi ci penserà l'esperienza storica ad aggiungere altri principi per garantire l'eterno potere alle dittature costringendo popoli interi a desiderare le dittature contro gli interessi di ogni singolo individuo. Il dittatore dice che la democrazia è migliore della dittatura, ma io, dittatore, costringo le persone a vivere nella dittatura e sognare una dittatura migliore della dittatura presente. Non vi educo a gestirvi come persone democratiche. In questo modo, qualora la mia dittatura fosse abbattuta, voi cercherete un altro tiranno perché la dittatura è l'unica condizione esistenziale che conoscete.

 

12 dicembre 2023

12 dicembre 1969

!2 dicembre 1969, il progetto era quello di iniziare per trasformare l'Italia in un regime simile a quello dei Colonnelli Greci. Dopo l'attentato (notate le analogie con le bombe dell'Isis oggi) magistratura, polizia e stampa coprirono gli autori dell'attentato con la più grande caccia all'uomo anarchico della storia italiana. Nonostante sapessero che gli anarchici erano estranei (vedi morte Pinelli) la campagna durò anni. D'Ambrosio, il sostituto Procuratore di Milano che dissentiva intuendo che le cose erano diverse, fu cacciato dalla Procura e riabilitato con la carica di Procuratore generale molte decine di anni dopo.

Le persone difesero questa democrazia anche quando la polizia spaccava la testa dei cittadini a manganellate. Le Istituzioni tradirono il mandato Istituzionale tradendo la Costituzione della Repubblica.

Quel tempo, oggi, è diventato letteratura. Se ne parla nei pochi salotti rimasti. I sognatori di un mondo di "giustizia" hanno finito, spesso, per alimentare l'ingiustizia alleandosi con gli aguzzini sociali. Il dibattito sociale è stato silenziato. Tutto appare omologato in una situazione sociale di stanca rassegnazione. Molti auspicano che qualcuno riprenda a lottare contro le ingiustizie che percepisce. Ma lui non lotta, spera che lo facciano altri per lui. Ma gli altri, ora, gli dicono: arrangiati! Se non sai prenderti la responsabilità nelle tue mani passi solo per un provocatore. E' il vero cambiamento epocale. Puoi protestare, ma dal momento che nessuno ascolta le tue proteste, non serve protestare.

 

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Claudio Simeoni

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