Si possono affrontare i problemi prima che si presentano; quando i problemi si presentano, allora li si affronta in una condizione di emergenza con tutti gli altri problemi e i disastri che l'azione in emergenza presenta e comporta.
Non si può gestire una società mettendo la polvere sotto il tappeto.
Gennaio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

02 gennaio 2024 cronache della religione pagana
Le indicibili sofferenze dei cittadini italiani

Claudio Simeoni

Cronache mese di gennaio 2024

 

02 gennaio 2024

Terrore oggettivo e percezione soggettiva
Le indicibili sofferenze dei cittadini italiani

E' abbastanza complesso sapere che cosa le persone hanno dovuto affrontare in questi cinquanta anni per difendere la democrazia e la Carta Costituzionale contro le Istituzioni che agivano contro la Costituzione per disarticolare il paese.

Il testo "Trame Atlantiche" di Flamigni ci fornisce soltanto uno spaccato di episodi accertati dalla commissione d'inchiesta della Camera. Ci parla di fatti giuridicamente accertati, ma non ci parla delle tensioni, del dolore e della percezione che correva nella società civile che si vedeva, giorno dopo giorno, privare della società civile.

La percezione di quello che stava succedendo era palpabile, vissuta emotivamente dalle persone che stavano abitando all'interno delle Istituzioni, Le persone sensibili stavano percependo le Istituzioni come le nemiche della democrazia.

Scrive Sergio Flamigni in "Trame atlantiche":

Nel luglio 1974, nello studio privato del ministro della Difesa Giulio Andreotti, si tiene una riunione alla quale partecipano, oltre al ministro: il nuovo capo del Sid ammiraglio Mario Casardi, il comandante dei Carabinieri generale Enrico Mino, il capo dell'ufficio D del Sid generale Gianadelio Maletti (piduista), e gli ufficiali del Sid colonnello Sandro Romagnoli e capitano Antonio Labruna (piduista). Oggetto della riunione è un dossier compilato dai Servizi sul "golpe Borghese", da inviare alla magistratura. Il dossier giunto al ministro Andreotti è già stato sottoposto a numerosi tagli; infatti il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Eugenio Henke, ha disposto la cancellazione di ogni riferimento ad alcuni collaboratori del Sid. Ma a questo punto è Andreotti che suggerisce a Maletti di "sfrondare il malloppo e di eliminare i dati non riscontrabili" 49. Così dal rapporto scompare il nome di Gelli, sebbene il futuro Venerabile avesse partecipato all'elaborazione del progetto golpista, si fosse assunto il compito di comandare una squadra di congiurati armati che avrebbe dovuto fare irruzione al Quirinale per sequestrare il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, e fosse pervenuto da lui il "contrordine" che aveva sospeso l'operazione. Dal dossier scompaiono anche: ogni riferimento alla partecipazione di Giovanni Torrisi (che Gelli favorirà nella carriera fino a farlo nominare capo di Stato maggiore della Difesa), tutta la parte riguardante i contatti del colonnello Lo Vecchio con Gelli, e la parte relativa al ruolo del neofascista Stefano Delle Chiaie e ai suoi contatti col piduista Federico D'Amato e con gli uomini dell'Ufficio affari riservati del ministero dell'Interno.

Da: Trame Atlantiche, di Sergio Flamigni, Edizione Caos, 2005, pag. 48

Non siamo arrivati ad avere questo governo attraverso un dibattito fra i cittadini, ma ci siamo arrivati attraverso trame golpiste che hanno potuto agire per la complicità diretta delle Istituzioni che hanno represso, in vario modo e con diversi sistemi, ogni voce che nella società si levava in difesa del diritto Costituzionale.

Quando la commissione d'inchiesta della Camera accerta gli avvenimenti, Andreotti diventa un "intoccabile" e nominato senatore a vita viene da un lato assolto nel processo per fatti "recenti", ma, dall'altro lato, il tribunale gli concede la prescrizione per aver accertato che Andreotti, e a questo punto tutta la democrazia cristiana, era in combutta con la mafia.

Le opposizioni, schiacciate da feroci campagne di stampa nelle quali spiccavano le firme di giornalisti che si spacciavano "di sinistra", non ha potuto fare opposizione perché vivevano in uno stato di minaccia e di ricatto continuo.

Quando si richiama alla memoria gli avvenimenti di quegli anni, bisogna ricordare che gli avvenimenti di quegli anni, e degli anni successivi, avvenivano in questo contesto di violenza sociale davanti alla quale i cittadini erano disarmati.

 

02 gennaio 2024

I discorsi di fine anno dei Presidenti

Buffi sono certi discorsi di fine anno di qualche Presidente e fastidiosi sono alcuni commenti dei giornalisti che come un'armata, in guerra fra ingiurie e diffamazione, fa della disinformazione arte militare contro i loro stessi cittadini.

Il Presidente della Repubblica Italiana vede orizzonti scuri per i diritti sociali minacciati dalle solite forze che cento anni fa marciavano su Roma in combutta con la monarchia. Chiede ai cittadini una maggiore partecipazione. A cosa? Per cosa? con cosa? E' un appello generico, come può fare il Presidente, ma si è dimenticato, come sempre i Presidenti si sono dimenticati, di censurare i comportamenti anti Costituzionali delle Istituzioni permettendo a queste di violentare i cittadini e nello stesso tempo di usare violenza contro i cittadini ogni volta che i cittadini protestavano o indicavano malfunzionamenti sociali. Fintanto che il Presidente della Repubblica, o quant'altro nelle Istituzioni, non impareranno a censurare gli atti commessi dalle Istituzione a danno dei cittadini, la corruzione, la malversazione, i crimini e le difficoltà dei cittadini aumenteranno e aumenterà l'apatia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni.

La Costituzione parla dei doveri delle Istituzioni nei confronti dei cittadini; il fascismo e il cristianesimo (ideologie sinonime e interdipendenti) parlano di doveri dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. Prima o poi si dovrà decidere se l'Italia è uno Stato Democratico o uno Stato Fascista.

E poi c'è il discorso di Xi Jinping. Un discorso che avrebbe dovuto far tremare l'occidente. I giornalisti italiani sottolineano la volontà della Cina di unificarsi con l'isola, ancora dominata da Chiang Kai-shek, che il colonialismo USA impedì la costituzione della Repubblica Popolare Cinese per mantenere uno stato di guerra permanente in funzione della destabilizzazione della Cina. I giornalisti italiani auspicano una guerra, un'invasione dell'isola da parte del continente cinese, per poter alimentare l'immagine di un nemico da distruggere. Il centro del discorso di Xi Jinping è stato "L'obbiettivo finale è una vita migliore per le persone". Significa aver l'intenzione di ampliare il benessere sociale. Che non è un atto caritativo, ma una strategia economica globale. Aumentare il livello di ricchezza dei cittadini cinesi significa aumentare la circolazione del denaro e delle merci portando altri "centinaia di milioni" di persone ad acquistare più merci e di vivere una vita più attiva con la quale rendere più dinamica la società civile.

La stampa italiana ama talmente tanto le bombe che vorrebbe guerra e distruzione del suo "nemico" dove tutta l'umanità è un nemico da distruggere e da stuprare. Le bombe servono solo per distruggere i poveri, i disperati e gli illusi costruendo campi di concentramento e di sterminio.

Se si vuole fare una guerra oggi, una vera guerra di conquista, è necessario conquistare gli uomini a cause di sviluppo umano non ridurli a schiavi di greggi pronti per essere macellati. Per avere società partecipate non si possono picchiare i cittadini o permettere a gente, come la chiesa cattolica, di stuprare bambini in nome del crocifisso.

Si! L'occidente deve aver paura della Cina. Coltivando lo sviluppo e il benessere dei cittadini, pur fra mille problemi, si sta aprendo ad un futuro dal quale l'occidente sembra fuggire per paura di affrontarlo e si rifugia nelle bombe e nei stermini per tentare di proteggere la propria supremazia razziale.

Il 2024 è questo: un orizzonte cupo.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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