Si possono affrontare i problemi prima che si presentano; quando i problemi si presentano, allora li si affronta in una condizione di emergenza con tutti gli altri problemi e i disastri che l'azione in emergenza presenta e comporta.
Non si può gestire una società mettendo la polvere sotto il tappeto.
Gennaio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
11 gennaio 2024
Se io dico che il Sole è un Dio, sono io che sostengo che il Sole è un Dio. Chi vede nel sole solo una palla di materia infuocata non vede il Dio che è e, per lui, il Sole non è un Dio.
Ciò che Aristotele ignora è che le cose sono perché il soggetto descrive la cosa, ma se il soggeto non descrive la cosa, la cosa, per il soggetto, non è.
E' al di fuori dell'orizzonte del soggetto e, come è fuori dall'orizzonte del soggetto, è al di fuori anche dall'orizzonte di un insieme di soggetti che, insieme, fanno cultura ignorando o quella cosa o qualità di quella cosa che la rendono una cosa diversa da ciò che è per diventare ciò che loro vogliono che sia.
Dice il Diels Kranz riportando Aristotele che commenta Eraclito:
7. ARISTOT. metaph. I' 3. 1005 b 23.
E' impossibile infatti che qualcuno possa pensare che la stessa cosa sia e non sia, come alcuni ritengono che abbia sostenuto Eraclito.
Aristotele ignora i piani della percezione umana e le differenze di percezione che esistono fra un individuo e un altro. Per lui tutto è forma, tutto è materia (anche l'anima è una forma di materia). Sarà necessario l'arrivo di Pirrone per cambiare questo punto di vista in filosofia che, per la sua miseria concettuale, sarà fatto proprio dalla teologia cristiana.
11 gennaio 2024
Viviamo in un mondo che educa le persone a fermarsi nell'attesa della provvidenza. Qualcuno che faccia per loro cose che loro non vogliono prendersi la responsabilità di fare.
Le persone potrebbero fare un infinito numero di azioni positive, sia per sé che per la società, ma vengono educate a pensare che non è loro dovere mettere in atto quelle azioni e, se lo fanno e come spesso succede non ottengono il risultato desiderato, possono essere accusate di incapacità o, peggio, di danno.
Le persone vengono indotte a comportarsi da irresponsabili perché, se si comportano responsabilmente, vengono aggredite e accusate di voler sostituirsi a chi ha il "dovere sociale" di prendere quelle decisioni: cioè Dio.
Nella favola di Esopo, l'uomo sa come tirare fuori il carro dal fosso. Ma è stato intimidito. Gli sembra di sostituirsi alle prerogative di Ercole. E' talmente intimidito da supplicare Ercole, anziché tirare fuori da sé il carro dal fosso.
Scrive Esopo:
Un bifolco il suo carro verso il paese menava; ed ecco gli rovina in un fosso. Invece d'affannarsi, quello sta fermo ed Eracle a gran voce prega ed invoca, Eracle, il primo per lui di tutti i numi. Eracle appare, e dice: "Mano alle ruote! E pungola quei bovi! Muoviti prima, e dopo prega! Se no, preghi per niente".
[Esopo: Il contadino ed Ercole, Editore BUR, 1982, 72, pag. 105]
Ercole non tira fuori il carretto al posto del contadino. Ercole libera il contadino dalle forze che impediscono al contadino di intervenire per tirare fuori il carretto.
Dal momento che la relazione formale che ci presenta Esopo è quella di un contadino e di un carretto, non appare chiara l'azione di Ercole. Sembra quasi che Ercole rimproveri il contadino per la sua inettitudine.
Se davanti ad un problema sociale il contadino prende l'iniziativa, non sempre questa va a buon fine, ma può subire la reazione di altre persone o delle Istituzioni che possono sentirsi scavalcate nelle loro funzioni. Però, se le Istituzioni liberano il contadino dagli obblighi, come quello di vendere direttamente i prodotti anziché essere obbligato a cederli ad un grossista, il contadino può prendere l'iniziativa; mettere mano alle ruote e pungolare i buoi. Ma fintanto che c'era la legge che obbligava il contadino a cedere il prodotto al grossista, il contadino non poteva intraprendere il commercio dei propri prodotti.
L'azione, con cui Ercole libera il contadino affinché agisca per uscire dall'incidente che aveva subito, ha il suo contrario nei vangeli cristiani in cui Gesù sollecita l'inazione nell'uomo per consentire a Dio di provvedere all'uomo.
Dice Gesù nel vangelo di Matteo
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Vangelo di Matteo 6, 25-34
In sostanza, il Dio dei cristiani va a tirare fuori il carretto dal fosso per dimostrare il suo potere e la sua gloria nei confronti delle persone che lo hanno pregato cercando il regno di Dio.
Esopo ci descrive un modo di essere che verrà ignorato teologicamente. Una relazione della divinità con l'uomo che è ignota sia nell'ebraismo che nel cristianesimo.
11 gennaio 2024
Un po' alla volta, questo Stato toglie le garanzie ai cittadini. I cittadini distratti vedono sparire le garanzie che consentono loro di fruire dei diritti e, un po' alla volta, saranno consegnati nelle mani di una mafia, cattolica, ovviamente, che ne potrà disporre a proprio piacimento.
E' il concetto di libertà di questo Stato che significa "libertà di delinquere" e "libertà di abusare" nei confronti dei cittadini più deboli.
L'unica promozione sociale che rimane ai cittadini è quella di scalare i vertici di associazioni, che oggi appaiono delinquenziali, garantirsi il diritto di far violenza ai cittadini che, a quanto pare, questo stato renderà impunibili i violentatori e condannerà le vittime quando si ribellano ai soprusi. n po' alla volta, provvedimento dopo provvedimento, lo Stato Fascista avanza stuprando una Costituzione mal digerita dalle Istituzioni fra l'indifferenza di cittadini costretti a subire un'inflazione che erode e distrugge i loro poteri d'acquisto immiserendo le loro condizioni di vita.
L'idea secondo cui a pagare "non sono io", ma è "il mio vicino e non riguarda me" fa parte di quell'arrampicata sociale che ha la sua logica ideologica e psicologica in un delinquere anche se la legge non perseguiterà quel delinquere e, anche se lo facesse, secondo questo Stato, quella legge andrà abolita.
Dal "non bisogna essere cattivi con gli accoltellatori di donne", al "non è l'ideologia patriarcale che arma la mano dei violentatori, ma sono uomini creati deboli da Dio: un po' di comprensione!", all'eliminazione del reato di "abuso d'ufficio" per permettere di abusare del proprio ufficio Istituzionale a danno dei cittadini.
Buon fascismo a tutti.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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