Si possono affrontare i problemi prima che si presentano; quando i problemi si presentano, allora li si affronta in una condizione di emergenza con tutti gli altri problemi e i disastri che l'azione in emergenza presenta e comporta.
Non si può gestire una società mettendo la polvere sotto il tappeto.
Gennaio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

15 gennaio 2024 cronache della religione pagana
Tafuri e Protogono, prima parte

Claudio Simeoni

Cronache mese di gennaio 2024

 

15 gennaio 2024

I limiti della pubblicità

Quando cercate un oggetto in internet, Internet presuppone che voi lo vogliate comperare e vi riempie di pubblicità di quell'oggetto. Spesso, però, una volta cercato viene anche acquistato e la pubblicità che vi mandano è assolutamente inutile.

Diverso è se io cerco un oggetto e venissero interessate le persone che mi sono vicine e che potrebbero essere interessate a quell'oggetto. Solo che al pubblicitario non interessa raggiungere le persone interessate all'oggetto. Al pubblicitario interessano le visualizzazioni dello spot perché lui si fa pagare dal cliente in base alle visualizzazioni dello spot, non in base ai risultati ottenuti dallo spot pubblicitario.

 

15 gennaio 2024

Tafuri e Protogono
Prima parte

Tafuri, nel commentare Protogono, non ci dice che cosa egli comprende degli antichi Dèi degli Orfici, ma ci parla dei limiti e delle condizioni dei cristiani in relazione agli Antichi Dèi.

Un cristiano ha al centro del suo pensiero religioso la superiorità dell'uomo rispetto a tutto l'esistente. Lo stesso Dio dei cristiani viene immaginato in forma umana là dove, la teologia cristiana, dice che l'uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio.

Tafuri non si scosta da questa visione. Per Tafuri Protogono deve coincidere con la forma umana perché solo nella forma umana può essere pensato da Tafuri.

Tafuri prende Protogono e lo getta nelle scritture cristiane facendo della "duplice natura" di Protogono l'immagine dell'Adamo cristiano. Protogono, l'Intento, Eros, è una potenza che rende la materia-energia consapevole ed è di natura umanamente non definibile in quanto è intento e desiderio che si esprime in ogni frammento di materia ed energia. La doppia natura non è quella di Protogono, ma è quella degli Esseri che, animati da Protogono, manifestano il desiderio d'esistenza mediante la loro volontà.

Dice Tafuri:

1. Invoco Protogono di duplice natura: la forma è in potenza tale quale era l'atto; Adamo dalla duplice natura, come si legge nella Sacra Scrittura, della quale il dio Protogono fu autore; da quello, poi, per successive generazioni da uno all'altro discendiamo, perché quei servitori prendono parte a ciascuna nascita.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici (vergato nel 1537 a Napoli), Edizione Bompiani, 2021, pag.165

Il termine "grande" che viene usato dal cristianesimo, induce Tafuri a collocare Protogono in una dimensione gerarchica dove, Protogono, sarebbe "grande nei confronti degli altri Dèi che sono causa delle generazioni, quelli privi di ragione e quelli naturali". Per i cristiani, la dimensione gerarchica è importante. Non esiste, per la teologia cristiana, una funzione di ruoli, ma solo una gerarchia di dominio. Eppure, Protogono, sia in quanto Protogono, Eros Primordiale, sia nella forma di Eros che accompagna Afrodite, nel Mito non hanno mai avuto la pretesa di dominio su altri Dèi o sugli Esseri della Natura. La grandezza di Protogono non sta nella dimensione gerarchica, ma sta nel fatto che permea tutta la materia e tutta l'energia dell'universo.

Questo discorso di Tafuri quale "gli Dèi al servizio dell'uomo" è una concezione cristiana secondo cui tutto ciò che esiste è al servizio dell'uomo per volontà di Dio. Gli oggetti della Natura, come gli Dèi, secondo i cristiani, non esistono per sé stessi e in funzione di sé stessi, ma esistono per servire l'uomo in quanto creato ad immagine e somiglianza di Dio. Per i cristiani, servire l'uomo significa servire Dio.

Dice Tafuri:

Grande: in confronto agli altri dèi, quelli che sono causa delle generazioni, quelli privi di ragione e quelli naturali, che sono al servizio all'uomo e sono molto inferiori a lui.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici (vergato nel 1537 a Napoli), Edizione Bompiani, 2021, pag.165

Proprio perché Protogono penetra tutta la materia e l'energia dell'universo appare come "errante nel cielo" che non è inteso come atmosfera, ma è inteso come universo sia in qualsiasi concezione dell'universo abbiano avuto gli antichi, sia nell'attuale concezione scientifica dell'universo.

Anche la concezione manifestata dal Tafuri secondo cui "ci siano Dèi quasi illimitati che trascorrono la vita fra loro" è una concezione prettamente cristiana. Nel Mito, uomini e Dèi vivono nel medesimo ambiente. L'Olimpo stesso non è al di fuori del mondo, ma è una "rocca" all'interno del mondo nel quale vivono gli uomini. Vivono, dice il Tafuri, senza mischiarsi fra loro. Estranei fra loro ed estranei con gli Esseri della Natura come si addice all'idea cristiana di separazione del divino dalla materia e dai corpi materiali. Demetra, per esempio, non è estranea alla vita degli uomini.

Scrive Tafuri:

Errante nel cielo: che erra e vive nell'Etere; lì i teologi e in ogni punto del cosmo sostengono ci siano dèi quasi illimitati che trascorrono la vita fra loro, con giustizia, senza mischiarsi tra loro, perché non è straordinario per esseri incorporei stare tutti insieme.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici (vergato nel 1537 a Napoli), Edizione Bompiani, 2021, pag.165

E' evidente la volontà del Tafuri di dare un'interpretazione cristiana ad un soggetto come Protogono di cui non comprende né la natura né la condizione mitica. Questo desiderio del Tafuri attraversa tutta l'interpretazione dell'Inno Orfico a Protogono e, probabilmente, tutte le interpretazioni agli Inni Orfici.

Il commento del Tafuri non ci permette di conoscere i contenuti teologici dell'Inno Orfico, ma ci permette di conoscere le idee cristiane in relazione ad un Mito che i cristiani non conoscevano attorno al 1500.

Tafuri è sicuramente un attento utilizzatore degli Inni Orfici in relazione alla condizioni ideologiche nelle quali vive, Proprio per questo è capace di fornirci scampoli di teologia cristiana in relazione alle affermazioni degli Inni Orfici.

I cristiani hanno nascosto molta della loro teologia negli ultimi 200 anni. Se ne vergognano e hanno paura che venga loro rinfacciata per l'uso di questa nello spargere odio fra i popoli. Tafuri ci permette di osservare un aspetto storico e attuale della teologia cristiana in un ambito assolutamente originale.

—continua nella seconda parte——-

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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