Si possono affrontare i problemi prima che si presentano; quando i problemi si presentano, allora li si affronta in una condizione di emergenza con tutti gli altri problemi e i disastri che l'azione in emergenza presenta e comporta.
Non si può gestire una società mettendo la polvere sotto il tappeto.
Gennaio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

19 gennaio 2024 cronache della religione pagana
Distruggere, come metodo sociale di oggi

Claudio Simeoni

Cronache mese di gennaio 2024

 

19 gennaio 2024

Distruggere come metodo sociale di oggi

Sembra che non riescano fare a meno di ammazzarsi. Troppi stanno giocando ad ammazzare quelli che ritengono più deboli e non si preoccupano, invece, di diventare più forti aumentando produzioni e commercio.

E' una questione di equilibrio mentale rispetto a prospettive future. Da un lato si pensa che derubare qualcuno delle proprie possibilità esistenziali rende il ladro più forte e, dall'altro lato, chi , in realtà, non è forte, vive di arroganza e di illusione finendo per distruggere sé stesso per incapacità di valutare la propria situazione nel mondo.

Israele sta giocando al massacro e l'Europa, giocando al massacro si è fatta distruggere tutto il mercato economico mediorientale e nord africano dal quale ricavava ricchezza e supporto economico.

L'area mediterranea, che avrebbe dovuto diventare un'area di sviluppo economico, è stata trasformata in un teatro di guerra e di distruzione distruggendo, di fatto, l'economia europea. L'Europa è diventata debole e fragine, economicamente, sia rispetto agli USA che rispetto alla Cina e alla Russia.

Entrati in questa logica, in questa spirale emotiva, sembra quasi che la distruzione sia l'unica soluzione perché l'immediato della bomba diventa prevalente su ogni progetto di costruzione che necessita di tempi e di attese maggiori per generare un qualche risultato. Risultati su tempi lunghi che, comunque, non sono spendibili rispetto a bombe che servono ad azzerare ogni sforzo tendente a modificare in positivo il presente vissuto.

E' triste, ma è così.

E' la logica del sovranismo: di quelli che pensano di avere "coglioni", ma hanno solo peni al posto del cervello. Il "pene di Dio" deve essere più lungo del "pene" di ogni altro Dio!

 

19 gennaio 2024

Gli Inni Orfici come cammino

Gli Inni Orfici iniziano con una divinità del parto "Prothyraia" e termina con l'Inno a Morte.

Fuori dalla serie, agganciato al Proemio e che sembra dare un significato agli Inni Orfici, c'è l'Inno a Hekate.

Io non so se questa sia un'aggiunta a meno dei neoplatonici presa dal senso degli Oracoli Caldaici o se effettivamente Hekate è parte indistinta degli Inni. Ma sta di fatto che la presenza in quella posizione dell'Inno a Hecate dà un significato teologico esatto del senso stesso degli Inni.

Gli Inni Orfici rappresentano una "strada metafisica" con cui si interpreta la realtà vissuta dall'uomo che nella sua vita incontra sempre "tre strada" La strada da dove viene e due strade davanti alle quali deve fare la sua scelta per poterle percorrere.

I volti di Ecate corrispondono ai volti di Giano: passato presente e futuro dove il presente sceglie quale cammino percorrere per giungere al futuro.

La scelta come trasformazione è un elemento centrale della teologia Pagana dove non c'è il concetto di peccato, ma solo il concetto di responsabilità delle conseguenze di ogni scelta.

Ecate rappresenta il passaggio fra la vita fisica e la vita altra oltre la morte che si conquista riconoscendo gli Dèi nel mondo che ci circonda.

Ecate è al di fuori degli Inni perché rappresenta una sorta di "perché di questo cammino".

Ecate è colei che apre la porta dell'infinito agli iniziati che hanno percorso il cammino. Prothyraia è la nascita del corpo fisico, Ecate è la nascita del corpo luminoso alla fine del cammino. Negli Inni Orfici non si parla mai di anima o di qualcosa distinto dai corpi fisici.

 

19 gennaio 2024

Esopo e il diritto di sopravvivenza dello schiavo

Se ti muovi come preda in un mondo di predatori, non ti aspettare che qualcuno possa aiutarti affinché tu non venga predato.

Si tratta dell'osservazione di filosofia metafisica messa in essere da Esopo in quanto osservatore delle relazioni sociali in un mondo dal quale egli si ritiene emarginato.

Esopo è il primo dei grandi filosofi che osserva le dinamiche nel mondo degli uomini e le trasforma in riflessioni proprie in una filosofia metafisica che si rifiuta di farneticare su mondi desiderati e immaginari. Si rifiuta di prestarsi a diventare uno strumento di dominio dell'uomo sull'uomo.

La condanna dell'idea razzista in Esopo è assoluta. Se tu pensi che la "razza", o l'appartenenza ad una comunità, ti faccia compagno o sodale dei tuoi simili, sei solo un illuso. Sono gli interessi esistenziali specifici che permettono di costruire solidarietà, non il sangue, la razza o la cittadinanza.

Questo concetto era chiaro a Roma, meno chiaro in Grecia che, tuttavia, non vedeva nell'altro un nemico, in quanto altro, per provenire da un diverso paese. Oggi, al contrario, spesso le persone di altri paesi vengono viste come "prede da catturare" e, spesso, i trafficanti di tali "prede" sono altri, prede addomestica, della stessa nazionalità delle persone offerte come prede.

Scrive Esopo:

Un uccellatore aveva teso le sue reti, legandovi delle colombe domestiche. Poi si appostò a una certa distanza e aspettò. Ed ecco che si avvicinarono ad esse delle colombe selvatiche, e si impigliarono tra le maglie. Mentre l'uccellatore, accorso, cercava di afferrarle, queste rimproveravano le colombe domestiche che, pur essendo della stessa razza, non le avevano preavvisate dell'inganno. Ed esse risposero: “Ma, per noi è più conveniente tenere i buoni i padroni che favorire i nostri parenti".

[Esopo: L'uccellatore, le colombe selvatiche e le colombe domestiche, Editore BUR, 1982, 282, pag. 309]

Esopo esorta le persone a non confidare sulla razza o sulla comune appartenenza per riuscire ad avere un qualche vantaggio perché, nella società in cui viviamo, i cacciatori di persone indifese trovano sempre degli aiutanti che trovano soddisfazione nell'aggredire persone indifese o a negare loro quella giustizia che la società dovrebbe garantire loro.

Se cerchi un alleato, cercalo fra chi ha intenti e propositi uguali ai tuoi e, meglio ancora, se ha degli obbiettivi comuni agli obbiettivi che hai tu.

 

19 gennaio 2024

Protogono negli Inni Orfici

Protogono negli Inni Orfici

Ho terminato la riflessione su Protogono come presentata dal Tafuri nel 1500. La pagina sulla riflessione del Tafuri l'ho aggiunta alla pagina su Protogono degli Inni Orfici che sto analizzando.

La pagina diventa corposa ed articolata.

Se dovessi fare altre riflessioni sugli Inni Orfici come commentati dal Tafuri le aggiungerò alle pagine degli Inni Orfici che sto sistemando e riscrivendo.

C'è un'errore di prospettiva. Non sono io a "criticare" il cristianesimo, è il cristianesimo in guerra perenne e violenta contro tutto ciò che è Pagano. E' il cristianesimo che ha storpiato le antiche religioni per poterle insultare e diffamare rendendole oggetto di persecuzione.

Non so per quanto potrebbe proseguire questo lavoro e quante interruzioni avrà, ma per ora questi sono gli intendimenti.

Se mai un giorno finirò questo libro (o deciderò di averlo finito), avrò impiegato oltre 25 anni per scriverlo.

 

Tutti i testi del mese di gennaio 2024 in un'unica pagina

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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