Si possono affrontare i problemi prima che si presentano; quando i problemi si presentano, allora li si affronta in una condizione di emergenza con tutti gli altri problemi e i disastri che l'azione in emergenza presenta e comporta.
Non si può gestire una società mettendo la polvere sotto il tappeto.
Gennaio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

25 gennaio 2024 cronache della religione pagana
Emozioni e ambiente emotivo

Claudio Simeoni

Cronache mese di gennaio 2024

 

25 gennaio 2024

Il Tafuri, gli Inni Orfici e Prothyraia
(una prima considerazione)

Il primo Inno affrontato dal Tafuri è l'Inno a Protirea o Prothyraia, il potere divino della nascita.

La nascita è un atto che esprime uno o più Dèi o la nascita è assistita da uno o più Dèi?

Nella visione cristiana il Dio è esterno all'atto. La nascita è assistita dal Dio che è un oggetto diverso dall'atto del nascere che avviene in quel momento. Il Dio non sta agendo, nascendo, con il soggetto che nasce, ma il Dio è già nato, è al di sopra del soggetto che sta nascendo, e assiste, come fosse una "levatrice divina", alla nascita del soggetto.

L'estraneazione del divino dall'azione divina dei soggetti che agiscono è uno degli elementi fondanti la teologia ebraica e cristiana. Tafuri la fa propria proiettandola sull'Inno a Protirea o Prothyraia.

Tafuri inizia il suo commento con una digressione relativa al profumo che gli orfici offrivano a Protirea o Prothyraia, lo storace. Lo storace è una resina profumata, usata in profumeria, e il suo fumo è leggermente assopente. Era molto usato nell'antichità e i primi a farne commercio furono i fenici.

Probabilmente, l'uso di offrire questa sorta di "incenso" a Protirea o Prothyraia era legato alla possibilità di alleviare o lenire i dolori da parto, ma è solo un'ipotesi. Il Tafuri non è interessato al dolore delle donne che partoriscono. La sua educazione cristiana lo porta a soggettivare l'idea secondo cui le donne sono condannate dal suo Dio a "partorire con dolore" e pensa che questo "partorire con dolore" sia la condizione in essere dell'umanità dalla quale non si può prescindere.

 

25 gennaio 2024

Nascere come emozione

Quando una persona nasce, vive le emozioni del mondo, ma il mondo sociale picchia con tanta forza e tanta violenza sulla percezione del neonato che un po' alla volta questi abbandoneranno la percezione emotiva per adeguarsi alle aspettative di chi bastona le loro emozioni.

Molti dei conflitti sociali, che coinvolgono motivazioni psicologiche, sono generati da questo conflitto. La ragione non riesce mai ad avere l'assoluto controllo delle emozioni e le emozioni, represse e circoscritte, spesso spezzano il controllo della ragione provocando disagi e conflitti.

Il linguaggio emotivo si spegne e il linguaggio verbale invade tutta la coscienza dell'individuo. Il conflitto spesso si genera fra "conoscenza esistenziale" e "conoscenza scientifica". Mentre la "conoscenza esistenziale", al di là che acceda alla coscienza o meno, è uno sviluppo costante e lineare all'interno della specie, la "conoscenza scientifica dipende dal grado di descrizione del mondo e dei suoi fenomeni che ne viene fatto nelle diverse epoche e nelle diverse culture.

Per contro, l'"ignoranza esistenziale" è cosa diversa dall'"ignoranza scientifica". Può esistere "ignoranza esistenziale" in presenza di "conoscenza scientifica", ma necessariamente la "conoscenza esistenziale" svilupperà sempre nel soggetto la necessità dello sviluppo della propria "conoscenza scientifica" al di là di come questa è interpretata nelle varie culture o nelle varie epoche storiche.

 

25 gennaio 2024

Emozioni e ambiente emotivo

Tutti vivono di emozioni.

Ogni persona esprime le proprie emozioni.

Ogni emozione esprime la propria persona.

A volte l'emozione è la persona.

A volte l'emozione della persona non è data dalla persona che si emoziona, ma è l'emozione che si fa persona, anche quando è estranea alla persona, essendo emozione espressa da un ambiente che si fa quella persona.

Quando l'emozione "dell'ambiente" si fa persona (si direbbe che si esprime attraverso quella persona), quella persona diventa ambiente. La percezione soggettiva di quella persona si adatta alle necessità di espressione dell'emozione che, proveniente dall'ambiente, si esprime attraverso lei. La percezione soggettiva passa in secondo piano e le emozioni soggettive si fondono con le emozioni provenienti dall'ambiente.

Quel soggetto diventa ambiente. Agisce per le necessità dell'ambiente, vive, gode, respira, esulta, soffre non per ciò ciò che accade a lui personalmente, ma per ciò che accade all'ambiente di cui ha soggettivato le emozioni.

Quella persona diventa estranea all'ambiente sociale, un divergente.

La percezione, che le persone circoscrivono alla propria persona, non è in grado di comprendere la percezione di una persona estranea alla persona stessa e deve, necessariamente e spesso con la violenza, riportare la percezione della persona divergente, nell'ambito della sua soggettività.

In altre parole, si parla di repressione!

Molte persone pensano che soggettivare le emozioni di un ambiente, sostituendole alla propria percezione soggettiva, dia potere, ma è una forma di potere che non paga socialmente ma che pretende un grande impegno per consentire all'individuo di sopravvivere con quella percezione nella società in cui vive.

Io questo lo raccontavo alle persone 25 anni fa, molti di loro sognavano i superpoteri delle "streghe" e degli "stregoni", ma non erano in grado di "pagarne il prezzo" e quando il prezzo si presentava loro, le loro idee, imposte mediante l'educazione cristiana, riprendevano il controllo della loro percezione perché, in fondo, loro erano creati da Dio.

Solo che il mondo cambia continuamente e se vuoi conoscere il futuro che si presenta devi vivere nelle emozioni del mondo annullando la forma e le aspettative razionali perché passato, presente e futuro non sono scritti nella forma, ma sono scritti nelle emozioni del mondo.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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