Si possono affrontare i problemi prima che si presentano; quando i problemi si presentano, allora li si affronta in una condizione di emergenza con tutti gli altri problemi e i disastri che l'azione in emergenza presenta e comporta.
Non si può gestire una società mettendo la polvere sotto il tappeto.
Gennaio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
29 gennaio 2024
Nebbia, meravigliosa e sacra nebbia che confondi i confini delle cose.
La nebbia è meravigliosa, solo che gli uomini, quando affrontano i fenomeni naturali, dovrebbero mettere un po' più di attenzione alla nebbia che copre gli ostacoli sulla loro via.
Purtroppo ci sono nebbie che coprono molti tervelli e non vedono gli ostacoli che si frappongono nell'umana esistenza.
29 gennaio 2024
Scrive la Bibbia (lo prendo dalla bibbia CEI):
17 Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: «C'è rumore di battaglia nell'accampamento». 18 Ma rispose Mosè: "Non è il grido di chi canta: Vittoria!
Non è il grido di chi canta: Disfatta! Il grido di chi canta a due cori io sento".
19 Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. 20 Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti.
21 Mosè disse ad Aronne: «Che ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?». 22 Aronne rispose: «Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è inclinato al male. 23 Mi dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. 24 Allora io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello».
25 Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei loro avversari. 26 Mosè si pose alla porta dell'accampamento e disse: «Chi sta con il Signore, venga da me!». Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. 27 Gridò loro: «Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente».
28 I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. 29 Allora Mosè disse: «Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione».
30 Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».
Bibbia, Esodo 32, 17-30
In questo contesto ideologico le persone vengono educate fin dalla primissima infanzia. Vengono educate ad uccidere il diverso per compiacere il loro Dio. Può questa istruzione essere limitata dalle leggi civili, ma è questa l'ideologia ebraica che quando non è frenata dalla leggi civili fa del genocidio la manifestazione di devovione fra l'ebreo e il delirio dell'onnipotenza del suo Dio.
L'uomo è il frutto dell'educazione che riceve, fin dalla pancia della madre. Quando la violenza è il modo di risolvere i problemi pensando all'uomo "creato a immagine e somiglianza di Dio" e perciò "statico e immodificabile" solo la violenza, comunque limitata e contenuta dalle leggi civili, diventa l'idea base di chi si pensa creato.
Se non si è in grado di condannare il Dio di ebrei e cristiani per il reato di genocidio, il genocidio rimarrà il metodo usato da ebrei e cristiani per relazionarsi con gli altri che, quando non si sottomettono e sono abbastanza deboli, vanno macellati per la gloria di Dio.
29 gennaio 2024
Esiste un tipo di informazione che ha delle dinamiche proprie e non è controllabile mediante il controllo dei mezzi di informazione.
I mezzi di informazione, creando false notizie o alimentando aspettative artificiali, di fatto modificano la percezione sociale emotiva della realtà che ne hanno le persone.
Per esempio. L'informazione può diffondere la notizia su un possibile "aumento delle pensioni" per i nuovi pensionati. Gli spettatori possono far propria la notizia sul fatto che quelle pensioni aumenteranno. Si congratuleranno per le scelte del "governo" in quella direzione. Diecimila persone vanno in pensione con quelle norme, cento persone riceveranno quell'aumento mentre novemila e novecento non lo riceveranno e, magari, hanno anche delle diminuzioni dell'assegno pensionistico. Di questi novemilanovecento, seimila saranno indifferenti al contenimento della loro pensione, cento possono essere contenti mentre tremilanovecento inizieranno a "mugugnare", a "lamentarsi". In quest'ultimo caso le lamentazioni non diventano oggetto di informazione da parte dei media. TV e giornali ignoreranno quelle lamentele che, al massimo, possiamo rintracciare nei dati statistici che usciranno dopo sei mesi.
Solo che quella lamentela e quel "mugugno" incide sulla struttura emotiva di un certo numero di persone che non sono più tremilanovecento, ma trecentonovantamila (a spanne). E' come se quelle tremilanovecento persone, che si lamentano, fossero come un sasso, gettato in un lago di consenso, che inizia a formare cerchi concentrici di dissenso.
Ciò che viene alimentato non è più un "dissenso di forma", ma è un dissenso armato di emozione prodotta dalla necessità. Si tratta di un tipo di dissenso che ha una vita propria. Una propria intelligenza e una propria necessità di espansione.
Tanto più questo tipo di dissenso viene percepito nel sistema sociale e tanto maggiore sarà l'attività dell'informazione per tentare di soffocarlo creando, di fatto, uno stridere fra l'informazione e la percezione della realtà delle persone.
Tanto più è forte l'attività dell'informazione e tanto maggiore è il rifiuto individuale. Un rifiuto individuale che non si esprime mediante parole (o manifestazioni anche se qualcuno può invitare a farle) ma con azioni e scelte individuali che portano a marcare la differenza fra sé e un'informazione che viene percepita come ostile.
Questa riflessione la fermo qui.
29 gennaio 2024
Questo piccola favola di Esopo potrebbe essere applicata al momento presente.
Se non puoi vivere mentre hai una certa garanzia di fruire dei diritti Costituzionali, che ne sarà quando i diritti Costituzionali saranno cancellati?
C'è sempre qualcuno, che per sottomettere le persone, invita le persone a disarmarsi e a diventare deboli e speranzose in qualche cosa che viene alimentato nella loro immaginazione. "Vedi quanta fatica fai nel lavorare? Non è meglio rinunciare al tuo lavoro?". "Già, ma se io rinuncio al lavoro, rinuncio anche allo stipendio e io non ho altro; questa fatica mi fa sopravvivere e non ho nessuna intenzione di vivere come un accattone!"
Scrive Esopo:
I lupi mandarono ambasciatori alle pecore, offrendo loro pace perpetua, se avessero ottenuto in consegna i cani, per mandarli a morte. Le pecore, stupide, erano venute nel parere di farlo, quando un vecchio montone osservò: "Ma come mai potrò aver fiducia in voi e convivere con voi, se non mi è possibile pascolare in pace nemmeno ora che ci sono i cani a difendèrmi?".
[Esopo: I lupi, le pecore e il montone, Editore BUR, 1982, 218, pag. 245]
Esopo non dice come questa favola finisce. E' probabile che le pecore abbiano linciato il montone e abbiano finito, come avviene nell'attuale società, finito per consegnare il governo della società ai lupi che, finalmente, possono iniziare a sbranarle senza l'impiccio dei cani.
E' difficile pensare che il desiderio delle pecore di non dover più affrontare problemi sociali sia stato messo a tacere dalle parole di un vecchio montone. Quando le persone vengonoindotte a sognare gratuiti mari di "tocio" e gratuite "montagne di polenta" sono pronte a buttare nel cesso la minestra di lenticchie che con tanta fatica avevano cucinato.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
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Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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