La stagnazione economica, tanto voluta e desiderata, sta facendo soffiare sussurri di guerra. La guerra, come ricerca del consenso elettorale, in un tempo in cui l'informazione corre veloce, è pura follia. Fra troppe nazioni avanza il desiderio di genocidio e troppi uomini sono ciechi davanti agli eventi.
Febbraio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

14 Febbraio 2024 cronache della religione pagana
Tafuri e l'Inno Orfico ad Etere

Claudio Simeoni

Cronache mese di febbraio 2024

 

14 febbraio 2024

Tafuri e l'Inno Orfico ad Etere

L'Inno all'etere è un Inno a Zeus nella sua realtà fattiva.

Come in tutte le sue riflessioni, il Tafuri non è in grado di pensare all'esistenza di un'intelligenza proprie dell'ambiente e così è sempre alla ricerca della forma antropomorfa a cui attribuire intelligenza. Un'intelligenza e una capacità progettuale che riesce a pensare solo attribuendola ad una forma umana.

Etere è un Inno a Zeus, ma Tafuri, in quanto cristiano, non è in grado di cogliere l'intelligenza e il corpo di Zeus come aria, come cielo, anche se l'inno mal distingue, non ne ha bisogno, il concetto di Cielo col concetto di Etere; il concetto di Urano Stellato con quello di Zeus.

Per un cristiano, gli Dèi hanno corpi umani: e vuoi che l'uomo non sia immagine e somiglianza degli Dèi? Gli antichi (le persone religiose antiche) distinguevano fra rappresentazione antropomorfa e realtà oggettiva degli Dèi. I cristiani non fanno questa distinzione e, per impedire di farla, hanno elevato la forma umana alla forma del loro Dio.

Tafuri, commentando l'Inno ad Etere che dice:

O tu che hai l'eccelsa forza per sempre indistruttibile di Zeus,
parte degli Astri e del Sole e della Luna,
che tutto domi, spirante fuoco, scintilla per tutti i viventi,

Interpreta con:

1. Dall 'alto tetto: corte e alto trono della divinità; lì, infatti, risiedono le cose divine, lì si manifestano in atto le cose più grandi.
Forza sempre insuperabile: potenza che non si logora col tempo né diminuisce, ma sta sempre allo stesso modo, poiché è immortale.
2. Degli Astri e del Sole: parte assegnata agli Astri, in quella parte del cosmo, infatti, si muovono le stelle fisse e quelle mobili.
3. Che tutto domi: perché, mentre quello rimane eterno, tutte le cose sono soggette alla distruzione ed egli insieme con gli altri dei del cielo crea e distrugge le cose presso di noI.
Spirante fuoco: se, secondo l'opinione di alcuni antichi e di Anassagora, i quali dicevano che il cielo è igneo per la superficie concava del fuoco dall' estremità del primo cielo, per cui diedero ad esso il nome di etere, invece, secondo Aristotele il corpo etereo è caldo in potenza e non ancora anche in atto; perciò, il termine "spirante fuoco" deve essere inteso nel senso che emette soffi ed emanazioni calde e vitali in potenza.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici (vergato nel 1537 a Napoli), Edizione Bompiani, 2021, pag.159

Innanzi tutto il Tafuri ha la necessità di separare quelle che lui chiama "cose divine" dalla sua vita stessa che non ritiene un "atto divino" forse perché questo gli apparirebbe un atto di superbia e un'offesa al suo Dio. Per Tafuri "l'alto tetto del cielo" diventa il trono delle divinità e non semplicemente l'alto tetto del cielo che è divinità in sé vissuta e ammirata dai viventi della Natura.

La forza sempre insuperabile del cielo è la trasformazione e la persistenza del cielo che modifica continuamente la realtà vissuta dai viventi della Natura e che i viventi della Natura, con la loro esistenza, modificano la consapevolezza dell'Etere lasciando immutabile l'apparenza.

Gli Orfici pensavano all'etere come infinità nella sua presenza nel cosmo e, in quanto tale, capace di avvolgere gli astri e il Sole.

Il "che tutto domi", è riferito alle condizioni e alle contraddizioni d'esistenza dei viventi che risolvono le loro contraddizioni e i loro conflitti sotto il cielo.

La vita sotto e nel cielo è fuoco che arde. Fuoco che si accende alla nascita e fuoco che viene alimentato dall'esistenza per spegnersi al momento della morte del corpo fisico.

In Tafuri troveremo sempre questa contraddizione fra il concetto dell'"essere in sé" dell'oggetto e il concetto di uso "dell'oggetto privo di determinazione soggettiva". Il Tafuri deve trasformare tutto nell'oggetto d'uso del Dio padrone o delle potenze "angeliche e demoniache", non è concesso dal Tafuri che gli Esseri siano oggetti-soggetti in sé che progettano sé stessi senza l'intervento di un Dio padrone che determini il "destino" o siano destinati ad un uso o ad una funzione.

Dice ancora il Tafuri:

6. Invocando: proclamando con la voce ci incontriamo con i dèmoni circostanti, per mezzo dei quali intermediari veniamo esauditi dagli altri, dei quali questi sono mediatori e ministri.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici (vergato nel 1537 a Napoli), Edizione Bompiani, 2021, pag.161

Il daimon è l'aspetto divino di ogni coscienza di sé che ci circonda mentre, per il Tafuri, i demoni sono soggetti altro dalle coscienze degli oggetti del mondo e mediano fra gli uomini e potenze superiori.

 

14 febbraio 2024

Ancora sulla strage fatta da cristiani in Sicilia

Se la notizia fosse vera, come riportato da alcuni blog, sarebbe preoccupante.

Che in Italia siano arrivati i fanatici Evangelici, gli stessi che appoggiano Trump, era noto da tempo e che costoro agiscano sulle fasce più fragili della popolazione, lo vediamo negli USA dove la popolazione è stata falcidiata dalla droga che viene diffusa e facilitata proprio dagli evangelici e dal loro fanatismo.

Sono cristiani, come i cattolici, e perseguono lo stesso obbiettivo dei cattolici. Come Toto Reina e Provenzano erano dei mafiosi diversi che avevano la mafia come denominatore comune, così cattolici ed evangelici sono diversi, ma con i medesimi intenti ideologici.

Si sono divertiti a torturare e uccidere delle persone e lo chiamano esorcismo: non fa così anche il Dio dei cristiani? Dunque, hanno imitato il loro Dio.

I due accusati di complicità nella strage fatta in Sicilia sono fanatici cristiani che praticano incontri di preghiera. Dice di loro un blog:

Sono S. F. e Massimo Car. le due persone arrestate insieme a Giov. Bar. per la strage di Palermo. I due soggetti, descritti come fanatici religiosi, avrebbero istigato Barreca a commettere l'omicidio della moglie e dei due figli, un'ossessione maturata durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. La coppia avrebbe inoltre partecipato materialmente ai delitti, spingendo la convinzione mistica del muratore. [blog di Virgilio notizie]

Gli incontri di preghiera cristiana producono omicidi. Lo dicono i fatti e, dopo questo fatto, attendiamo il prossimo.

La stampa sta facendo un tentativo di attribuire gli omicidi ad opera di una "setta satanica", ma lo fa al solo scopo di evitare l'imputazione del delitto ai cristiani; esattamente come 20 anni fa venivano attribuiti stupri di bambini a fantomatici "satanisti" mentre la chiesa cattolica stuprava decine di migliaia di bambini in nome e per conto del suo Dio.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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