La stagnazione economica, tanto voluta e desiderata, sta facendo soffiare sussurri di guerra. La guerra, come ricerca del consenso elettorale, in un tempo in cui l'informazione corre veloce, è pura follia. Fra troppe nazioni avanza il desiderio di genocidio e troppi uomini sono ciechi davanti agli eventi.
Febbraio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

15 Febbraio 2024 cronache della religione pagana
Articolo 51 della Costituzione della Repubblica Italiana

Claudio Simeoni

Cronache mese di febbraio 2024

 

15 febbraio 2024

Articolo 51 della Costituzione della Repubblica Italiana

L'articolo 51 della Costituzione della Repubblica è un articolo che ha come nemico il cristianesimo e, in particolare, il cattolicesimo.

La discriminazione sessuale è propria dei cristiani che hanno sempre impedito alle persone discriminate di raggiungere cariche politiche e sociali dividendo e discriminando i cittadini per il loro sesso.

Se oggi qualche "demente" accusa altre forme religiose o sociali di discriminazione, è solo perché la violenza del cristianesimo ha inciso in maniera così violenta sui cittadini che, mentre nei regimi in cui si sono presentate forme di "comunismo" si sono ingenerate necessità di uguaglianza fra i sessi, in paesi dove non si sono presentate forme di "comunismo", l'uguaglianza fra i diversi sessi è rimasta una forma di utopia. Un desiderio che non trovava veicolazione.

Se oggi come oggi noi possiamo osservare una diversa condizione della donna in Cina, rispetto all'India, per quanto ognuno di noi possa preferire un paese rispetto ad un altro, il diritto di uguaglianza delle donne in Cina, inteso come insieme della popolazione, è giuridicamente riconosciuto ben più che in India. Cosa, ancora più importante, l'uguaglianza è riconosciuta nelle relazioni fra le persone.

La stessa cosa vale per i paesi, sia pur di religione islamica, che hanno avuto un regime sovietico. I principi di uguaglianza, anche se non realizzati rispetto all'ideale che noi vorremmo, sono comunque migliori che non i paesi islamici che sono stati costretti a combattere il colonialismo e la disarticolazione delle società civili che il colonialismo cristiano imponeva loro. Recita l'articolo 51 della Costituzione della Repubblica Italiana:

Articolo 51

Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.
La legge può, per l'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica.
Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.

L'articolo 51 della Costituzione cerca di armonizzare il principio di uguaglianza con il principio di libertà da ogni forma di ricatto economico che i cittadini, chiamati a funzioni pubbliche, potrebbero subire in vista del loro futuro.

Sappiamo quanta discriminazione subiscono le donne nella società civile. Spesso si tende ad imputare questo alle leggi, ma non sono le leggi che discriminano, sono le persone che non rispettano le leggi perché, anziché rispettare le leggi, preferiscono imporre i loro personali interessi in violazione di ogni legge e di ogni norma.

Nell'idea cristiana, l'imprenditore è Dio e la donna si può affiancare all'imprenditore solo come la madonna si affianca a Dio: cioè come puttana che esalta il suo stupratore.

Questo è il concetto sociale diffuso dall'educazione cristiana che vede nella Costituzione della Repubblica il nemico da combattere con sistemi mafiosi.

Oggi come oggi c'è un "presidente del consiglio della Repubblica" donna, ma è una donna che si crede una sorta di "unta dal signore" e che manifesta un'attività distruttiva dispetto al principio di uguaglianza discriminando ogni entità sociale che ritiene più debole.

La discriminazione è il tradimento della Costituzione. Solo che, in questo momento, la discriminazione giuridica è più difficile mentre sono aperte le porte alla discriminazione sociale. C. S., il finanziere di 27 anni che il 13 febbraio scorso a Cisterna di Latina, al culmine di una lite con la ex fidanzata Desirée Amato, ha tirato fuori la pistola d'ordinanza e ha iniziato a sparare ammazzando la madre e la sorella di lei. E' realizzazione del principio di discriminazione in conflitto con la Costituzione della Repubblica imposto dall'educazione cristiana. Dio, il finanziere, non poteva sopportare che l'individuo inferiore, la donna, si sottraesse al suo potere e al suo dominio.

La discriminazione passa all'interno della società civile, per quanto il diritto Costituzionale la censuri, perché è il prodotto dell'educazione cristiana, non dei principi Costituzionali.

 

15 febbraio 2024

Esopo e la logica del genocidio

Esopo, nella sua filosofia metafisica, ci racconta attraverso quale logica psico-emotiva si genera l'ideologia del genocidio. Io ti stermino perché io ho voglia e desidero sterminarti.

Solo che lo sterminatore si vergogna di non giustificare a sé stesso il proprio desiderio di sterminare il più debole e allora, come il Dio dei cristiani, trova delle "scuse" con cui giustificare, a sé o agli spettatori, la sua volontà omicida.

Il Dio dei cristiani stermina gli abitanti di Sodoma e Gomorra accusandoli di essere malvagi. Però non ci presenta nessuna azione che noi possiamo considerarla "malvagia". L'unica azione che possiamo considerarla come "malvagia" è l'azione attraverso la quale il Dio dei cristiani procede al genocidio delle persone più deboli. L'unico malvagio, nel racconto, è il Dio dei cristiani che, per giunta, si attribuisce il merito di aver creato quegli uomini in quel modo.

Esopo ci presenta la questione nella relazione fra il lupo e l'agnello.

Il lupo vuole uccidere l'agnello. Il lupo deve giustificare a sé stesso e agli spettatori per quale motivo egli si ritiene in diritto di uccidere l'agnello non potendo, per un qualche motivo, dire semplicemente che lui ha fame e vuole mangiarselo.

Scrive Esopo:

Un lupo vide un agnello presso un torrente che beveva, e gli venne voglia di mangiarselo con qualche bel pretesto. Standosene là a monte, cominciò quindi ad accusarlo di insudiciar l'acqua, così che egli non poteva bere. L'agnello gli fece notare che, per bere, esso sfiorava appena l'acqua col muso e che, d'altra parte. stando a valle, non gli era possibile intorbidare la corrente a monte. Venutogli meno quel pretesto, il lupo allora gli disse: "Ma tu sei quello che l'anno scorso ha insultato mio padre". E l'agnello a spiegargli che a quella data egli non era ancor venuto al mondo. "Bene", e concluse il lupo, "se tu sei così bravo a trovar delle scuse, io non posso mica rinunziare a mangiarti".

[Esopo: Il lupo e l'agnello, Editore BUR, 1982, 221, pag. 247]

Sembra di sentir parlare gli ebrei di Israele che dicono ai palestinesi "Voi siete così bravi a cercare delle scuse per voler sopravvivere, ma noi non possiamo non macellarvi tutti in nome di Dio!".

Io ci starei un po' attento a questi sventolatori di bibbie e di crocifissi. Non i lupi sono pericolosi, ma loro non solo lo sono, ma hanno come unico obbiettivo la devastazione delle società civili per la gloria del loro Dio.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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