La stagnazione economica, tanto voluta e desiderata, sta facendo soffiare sussurri di guerra. La guerra, come ricerca del consenso elettorale, in un tempo in cui l'informazione corre veloce, è pura follia. Fra troppe nazioni avanza il desiderio di genocidio e troppi uomini sono ciechi davanti agli eventi.
Febbraio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
Cronache mese di febbraio 2024
17 febbraio 2024
Nel leggere "Presocratici - sentieri di sapienza attraverso la Ionia e oltre da Talete a Eraclito" a cura di M. Gemelli Marciano, è la prima volta che incontro le analogie fra la filosofia presocratica e la Teogonia di Esiodo.
Tutti coloro che hanno trattato i presocratici hanno teso a separare il complesso religioso del tempo dalla "filosofia" finendo per relegare il Mito nello sgabuzzino della filosofia. La filosofia era considerata una "cultura elevata" mentre il Mito una "cultura misera".
Tutta la filosofia è interpretazione del Mito, sia quando tenta di spiegare il mito attraverso deduzioni apparentemente razionali (come il tentativo di spiegare i fenomeni naturali o le malattie) sia quando combatte il Mito per sostituirlo con affermazioni assolutiste o ontologiche che hanno nella struttura psichica dell'individuo desiderante la loro realtà soggettiva che una logica filosofica vorrebbe oggettivare.
In particolare, il concetto di aria che Anassimene pone come origine delle cose altro non sarebbe che una mediazione fra il concetto esiodeo di Caos, come origine del mondo, e il concetto di Zeus che altro non è che l'atmosfera che avvolge la terra.
Anassimene si nutre dal mito, ma nello stesso tempo cerca delle risposte nell'oggettività in cui vive. Zeus, per Anassimene non è relegato fuori dalla vita degli uomini da dove domina la vita degli uomini, ma è l'aria generatrice di vita, elemento essenziale per i viventi e, corpo vivente a sua volta, che si muove, agisce e si trasforma provocando continue trasformazioni nell'oggettività.
Anassimene non avrebbe fatto altro che riscrivere il mito esiodeo con termini diversi, più vicini al sentimento religioso, che interpretava il mondo in alternativa alla visione poetica antropomorfica attraverso la quale i poeti interpretavano la realtà.
Fra il poeta, che narra, e il filosofo che descrive, c'è l'uomo religioso che, individuando gli Dèi e le intelligenze del mondo, fornisce materiale ai poeti per le loro narrazioni e materiale ai filosofi per le loro speculazioni. Il centro rimane sempre l'uomo che interpreta il mondo attraverso la sua percezione e la cui percezione viene trasformata in narrazione o in speculazione che sempre, per chi fa religione, devono essere ricondotte alla percezione che rimane la fonte dalla quale sgorga la cultura umana.
Scrive M. Gemelli Marciano:
La conoscenza secondo la quale tutti i fenomeni derivano dalle varie trasformazioni di un solo elemento naturale si differenzia senza dubbio dalle rappresentazioni delle teogonie. Tuttavia non si può sopravvalutare la portata "scientifica" di una tesi fortemente influenzata dai modelli mitici e letterari e non molto meno speculativa di quelli. L'aria viene infatti rappresentata come un'entità divina, vicina allo Zeus onnipotente e ordinatore dei poemi omerici ed esiodei e delle teogonie orfiche. Non si può affermare che Anassimene l'abbia identificata col Dio, come hanno fatto più tardi Diogene di Apollonia, Democrito e l'autore del "papiro di Derveni", ma l'immagine omerica ed esiodea di Zeus, padre di uomini e Dèi e potente generatore e signore dei fenomeni naturali aleggia nel resoconto di Ippolito (2C). L'ambito tradizionale di Zeus è infatti l'aria, da lui ricevuta in sorte nella divisione del mondo con i fratelli Posidone e Ade; il suo epiteto classico è "adunatore di nembi", i suoi strumenti, per dare segni agli uomini e incenerire i nemici, sono il tuono e la folgore, ma anche l'arcobaleno ed è sempre lui a suscitare pioggia, venti e tempeste. Come Zeus, anche l'aria genera tutti questi fenomeni, così come gli Dèi tradizionali e le "cose divine", probabilmente gli astri.
Tratto da: "Presocratici - sentieri di sapienza attraverso la Ionia e oltre da Talete a Eraclito" a cura di M. Gemelli Marciano, Editore Fondazione Valla, 2023, pag. 66 e 67:
Esistono molte analogie fra le elaborazioni di Anassimene e il mito.
Il mito, di Omero e di Esiodo, assieme ai miti orfici e dionisiaci, erano la base culturale non solo del sistema religioso degli antichi, ma dell'intera loro cultura. Per questo motivo, per costruire una cultura assolutista, pitagorici, eleatici e Platone dichiararono guerra ai poeti vedendo nei poeti i nemici da distruggere in nome di una visione ontologica che sottrae l'uomo all'analisi critica del mondo in cui vive per conchiuderlo in una psiche che, delirando, proietta sul mondo una propria descrizione pretendendo che sia accolta come una "verità" dalla quale far discendere un ragionamento "logico" che però non metta in discussione la "verità" dalla quale quel ragionamento procede.
17 febbraio 2024
Il giorno della celebrazione del Giorno Pagano Europeo della Memoria si avvicina. Esistono situazioni sociali in cui sembra che sia facile ricordare perché qualcuno ha interesse a farlo, esistono tempi sociali in cui ricordare è più complesso. Non sono molte le persone che ricordano solo per l'affetto di ricordare e perché sono consapevoli che quegli avvenimenti incidono sul presente che viviamo.
C'è sempre la contraddizione vissuta dagli uomini fra il bisogno di spezzare ogni "catena" e la presenza di uomini che tendono a imporre paraocchi per impedire di percepire la complessità dell'esistenza nella quale viviamo.
I paraocchi non sono fisici, sono idee, preconcetti, credenze e visioni distorte dai desideri che costruiscono indifferenza nei confronti delle tragedie attraverso desideri che idealizzano uomini e comportamenti che andrebbero censurati e condannati.
Idee aberranti secondo cui lo schiavo che si ribella al padrone viene indicato come violento nello stesso tempo in cui si manifesta comprensione per il padrone che riduce uomini in schiavitù. E' l'educazione cristiana che porta ad "amare Dio" disprezzando gli uomini che non si sottomettono a colui che si pensa "portavoce di Dio".
Domandiamoci: noi che cosa vediamo quando guardiamo il mondo?
17 febbraio 2024
Esiste una lettura Pagana della Carta Costituzionale che si contrappone ad una lettura cristiana. La lettura cristiana parte dal presupposto che Dio è il padrone degli uomini e gli uomini devono obbedienza a Dio mentre, la lettura Pagana consiste nel considerare gli uomini attori della società e fruitori della Costituzione.
La Carta Costituzionale non parla né del diritto di Dio, né del diritto di chi, sostituendosi a Dio, pretende di essere un'autorità sottratta alla critica e alla censura per le azioni che mette in atto.
La questione non è politica, la questione è religiosa.
Che cosa mettiamo al centro delle nostre riflessioni? Mettiamo l'uomo, la donna, le persone in quanto uomini, donne e persone o mettiamo al centro delle nostre riflessioni il ruolo sociale che viene ricoperto?
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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