Il diritto d'aborto, come il diritto dell'autodeterminazione della decisione di abortire o meno, è una condizione che apre al diritto del possesso del proprio corpo da parte della donna: il corpo della donna appartiene alla donna o appartiene allo "Stato" e a "Dio"? I cristiani vogliono trasformare la donna in una bestia da riproduzione.
Marzo 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
02 marzo 2024
Appare un po' complesso definire l'idea secondo cui non sono le persone a fare progetti che coinvolgono strati di popolazione, ma sono i progetti, come oggetto in sé, che coinvolgono le persone in sé stessi.
Noi siamo abituati a pensare che i progetti sociali vengano fatti da qualcuno.
In realtà, qualcuno manifesta dei bisogni e delle necessità che per essere soddisfatte necessitano del coinvolgimento di altre persone. Questo non si definisce un progetto.
Questo inizia e finisce nell'ambito della necessità e del bisogno dell'ambiente in cui viene espresso.
Il progetto non ha un fine, un obbiettivo, anche se soggettivamente cerchiamo un perché di avvenimenti che ci coinvolgono. Il progetto manifesta una trasformazione del presente e delle possibilità di quel presente modificando sia il presente vissuto che le prospettive di quel presente.
Il progetto non dipende dalle persone. Le persone possono tentare di intervenire nel progetto immettendo proprie variabili. Nel farlo, rafforzano il progetto, ma non modificano la direzione del cambiamento che il progetto impone.
Il progetto prende vita dalla Necessità. Una Necessità che non è definibile razionalmente perché non è espressa da un qualche cosa oggettivamente individuabile o definibile.
Gruppi di uomini e donne, oppure intere società, aderiscono a progetti sociali senza sapere perché lo fanno, cosa comporta e quali modificazioni sociali questi genereranno.
L'adesione ai progetti non avviene perché c'è consapevolezza della qualità del progetto, ma perché il singolo individuo trova conveniente fare o pensare una cosa piuttosto che un'altra. Il singolo individuo trova gratificante un comportamento e lo mette in atto ignorando dentro quale insieme quel comportamento agisce e le conseguenze generali delle sue azioni. L'unica cosa che il singolo individuo osserva è il benessere di sé stesso nelle condizioni in cui vive determinate dalle sue scelte.
Un masso non si chiede per quale motivo sta partecipando alla valanga. Il sasso non sa che un sasso si è mosso e sta facendo franare la montagna. Il sasso sa solo che franare è la condizione di benessere che vive nel momento attuale.
All'interno di quelli che si possono definire progetti si sviluppano i "complotti" che appaiono come progetti, ma che non hanno lo scopo di modificare il presente. Il loro scopo è quello di impossessarsi del presente degli uomini e, per farlo, elaborano delle strategie di distruzione discriminando le persone fra quelle che possono vivere e quelle che non devono vivere. Quelle che devono comandare e quelle che devono servire.
Mentre un progetto apre ad un futuro possibile, sia che ne traiamo vantaggio che svantaggio, il complotto distrugge le possibilità degli uomini che vivono in questo momento.
Un progetto va oltre la vita degli uomini. Il cambiamento auspicato da un progetto si sviluppa per molte generazioni di uomini. Il complotto vuole ottenere il risultato ora, qui, subito.
A differenza del progetto, il complotto non ha un'identità propria, il complotto è quello che quelle singole persone vogliono a discapito di altre persone.
La differenza fra progetto e complotto è la differenza che c'è fra verità delle cose e inganno in relazione alle cose. Il progetto non inganna. E' chiaro, sia nei mezzi che nei fini. Semmai, ad ingannarsi sono le persone che abitano il progetto con gli occhi del complottista. Il complotto è inganno che tenta di presentarsi come verità alle persone per la cui distruzione il complotto è stato elaborato.
Per concludere questa breve riflessione, diciamo che il progetto non è fatto dagli uomini, ma da Necessità che abita gli uomini (restringendo il tutto al campo umano). Ha una propria personalità, proprie determinazioni e persegue uno scopo che va ben oltre la generazione che ha visto nascere quel progetto. Il complotto è fatto da uomini per il qui e ora. Gli uomini che hanno complottato hanno come obbiettivo quello di beneficiare del complotto. I complotti muoiono quando muoiono gli uomini che li hanno fatto nascere per i loro scopi.
Noi, come uomini, non temiamo i progetti perché i progetti li possiamo abitare. Noi dobbiamo temere i complotti perché i complotti hanno come fine la distruzione di una parte della società. Una società del qui e dell'ora. Una parte della nostra vita.
Non è un caso che alcuni complotti diffamano i progetti e gli uomini che li abitano perché i progetti vengono vissuti con terrore dal complottista. Quel terrore che lo induce a organizzare complotti al fine di fermare i progetti.
E qui termino questo discorso.
Il discorso andrebbe continuato. Dovremmo individuare i progetti e i complotti specifici. Questo lo deve fare ognuno di noi. Se io vi dicessi quali sono i progetti in atto e quali sono i complotti in atto, vi darei una mia versione soggettiva e, tutto sommato, farei violenza alla vostra possibilità di comprendere la realtà.
Ognuno di noi deve osservare il mondo in cui vive, comprenderne i meccanismi e agire di conseguenza abitando il mondo in cui vive.
02 marzo 2024
Il mondo è formato da oggetti in perenne cambiamento, noi stessi siamo in un perenne cambiamento. Il cambiamento non avviene secondo ciò che noi vorremmo, ma avviene per ciò che viene prodotto dall'equilibrio di oggetti del mondo che entrano in relazione.
Gli oggetti stessi sono il prodotto di relazioni nelle quali e per le quali si modificano.
Per questo non esiste nessun controllo sul cambiamento.
Non esiste nessun controllo sul futuro possibile, non esiste nessun destino che possa essere anticipatamente determinato.
Si percorre una strada e si gira l'angolo a destra o l'angolo di sinistra e la scelta cambia il nostro cammino. La scelta annulla una sequenza di scelte possibili e apre a una sequenza di possibilità.
Il futuro è costruito continuamente da piccole o grandi forze la cui volontà e il cui desiderio sono il motore della trasformazione. Nessuno può sapere quale scelta sarà fatta da quella sconosciuta volontà che risponde a quello scongiunto desiderio che muove la sua esistenza.
Solo i folli desiderano conoscere un destino che non esiste e nel volerlo conoscere perdono di vista le possibilità che il presente offre loro. Alla fine finiscono per desiderare una volontà assoluta che determini, per loro, il loro destino mentre hanno rifiutato di costruire il loro Fato.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
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Tel. 3277862784
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