Il diritto d'aborto, come il diritto dell'autodeterminazione della decisione di abortire o meno, è una condizione che apre al diritto del possesso del proprio corpo da parte della donna: il corpo della donna appartiene alla donna o appartiene allo "Stato" e a "Dio"? I cristiani vogliono trasformare la donna in una bestia da riproduzione.
Marzo 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

15 marzo 2024 cronache della religione pagana
Il coinvolgimento sociale

Claudio Simeoni

Cronache mese di marzo 2024

 

15 marzo 2024

Riflessione sul Caos nell'undicesima fatica

La prossima fatica di Beppi di (o da) Lusiana consiste nel raggiungere i pomi d'oro nel giardino delle Esperidi.

Questa fatica devo ancora metterla a fuoco e analizzarla per poi ordinarla, ma per ora rifletto su che cos'è la dittatura e come gli uomini la percepiscono.

Il papa cattolico, Pio XI, il 18 settembre 1938 agli iscritti al sindacato cristiano francese rivendicò il diritto all'assolutismo, al totalitarismo e al fascismo come manifestazione dell'ideologia cattolica affermando che l'uomo appartiene alla chiesa cattolica. Pertanto, nessuno può parlare di "Stato autoritario" (né per la dittatura di Hitler o quella di Mussolini) perché l'unico Stato totalitario è la chiesa cattolica manifestazione di Dio.

Dice Pio XI:

"Ci sarebbe, con ciò, una grande usurpazione, perché se c'è un regime autoritario - totalitario di fatto e di diritto - è il regime della chiesa, dato che l'uomo appartiene totalmente alla chiesa, deve appartenerLe, perché l'uomo è creatura del buon Dio, è il prezzo della redenzione divina, è il servitore di Dio, destinato a vivere per Dio qui in terra e con Dio in cielo".

Tratto da: Ernesto Rossi, Il Sillabo e dopo, editore Caos, 2000

Ovviamente sarebbe stato da ricoverare in manicomio e ogni società Europea attuale legge queste affermazioni con ribrezzo. Sta di fatto che è questa ideologia che ha distrutto, nei secoli, la capacità e la possibilità dell'uomo di accedere al giardino delle Esperidi.

Un uomo intimorito dalla crudeltà e dalla violenza della chiesa cattolica non era in grado di superare l'immortale drago dalle cento teste che custodiva i pomi d'oro del sapere e della conoscenza.

 

15 marzo 2024

Riflessione sul coinvolgimento sociale

A volte si confonde fra la nostra personale condizione socio-economica e una condizione socio-economica che viene percepita come generale nella società in cui viviamo e che, a noi personalmente, trasmette una sensazione di futuro possibile o futuro incerto.

L'ambiguità dipende da dove noi vogliamo focalizzare la nostra attenzione.

Tanto più noi siamo coinvolti nelle vicende sociali e tanto più la condizione generale della società coinvolge i nostri giudizi sulla realtà, tanto più noi siamo distaccati dalle vicende sociali e tanto maggiore è l'incidenza della nostra situazione personale nei nostri giudizi che poi trasferiamo, come giudizio generale, sulla nostra descrizione delle condizioni sociali.

Vivere le condizioni sociali o immaginare le condizioni sociali, si parte sempre da noi stessi, ma il giudizio dipende da come noi ci pensiamo nella società.

Essere razzisti è più facile se noi ci pensiamo diversi dalla società. Se vediamo nell'altro un "pericolo" per le nostre condizioni personali. Basta fare un esempio molto banale. C'è un detto che oggi è quasi sparito dal linguaggio comune ma che, ricordandolo, da la dimensione della separazione con l'altro e che diceva: "chi dice donna dice danno" fissando il concetto di disuguaglianza e separazione in quanto l'altro, essendo donna, procurava certamente danno. Questo detto è sparito quando chi lo usava aveva la necessità di rivolgersi a delle donne che occupavano un ruolo sociale.

Questo vale anche per le condizioni religiose che diventano immediatamente condizioni sociali. Chi vive una sorta di soggettività separata dalla società e dice "non si muove foglia che Dio non voglia" si sente come colui che "muove le foglie" ritenendo le altre persone "pecore del gregge" che non sono come lui che, a differenza di loro, "muove le foglie". Chi è coinvolto nella società si ritiene in diritto di "muovere le foglie" abitando un vento sociale che scuote tutte le foglie della vita.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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