Continua il genocidio della popolazione Palestinese e le chiacchiere servono solo per nascondere la drammaticità e perpetuare il genocidio.
Aprile 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

05 aprile 2024 cronache della religione pagana
L'immenso soggettivo

Claudio Simeoni

Cronache mese di aprile 2024

 

05 aprile 2024

Inno Orfico alle Moire

Inno Orfico alle Moire

  Inno Orfico alle Moire

  Moire infinite, care figlie della Notte Nera,
dai molti nomi, ascoltate me che prego, voi che abitando
presso il lago celeste, dove l'acqua candida per il calore notturno
scaturisce nell'ombroso fondo lucente dell'antro di belle pietre,
volate sulla terra infinita dei mortali;
da dove avanzate verso la stirpe mortale che nutre opinioni,
vana nella speranza, coperte di lini purpurei
nella pianura fatale, dove l'opinione guida il carro che percorre tutta la terra
verso la meta della giustizia e della speranza e degli affanni
e dell'antica legge e dell'infinito potere retto da buone leggi;
la Moira sola infatti osserva nella vita, nessun altro
degli immortali, che occupano le cime dell'Olimpo nevoso,
e l'occhio perfetto di Zeus; poiché quanto ci succede,
tutto sanno la Moira e la mente di Zeus continuamente.
Ma, beate, di cuore benevolo, d'animo mite,
Atropo e Laghesi, Cloto, a me venite, figlie di padre illustre,
aeree, invisibili, immutabili, sempre indistruttibili,
che tutto donate, che togliete, necessità per i mortali;
Moire, esaudite le mie sante libagioni e le preghiere,
con volontà propizia venendo agli Iniziati liberatrici di mali.
[E' finito il canto delle Moire, che Orfeo ha tessuto.]

da Inni Orfici ed Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Qui finisce il canto delle Moire che Orfeo ha tessuto. Una visione grandiosa.

  "da dove avanzate verso la stirpe mortale che nutre opinioni,
vana nella speranza, coperte di lini purpurei
nella pianura fatale, dove l'opinione guida il carro che percorre tutta la terra
verso la meta della giustizia e della speranza e degli affanni
e dell'antica legge e dell'infinito potere retto da buone leggi;"

E' l'essenza stessa delle Moire!

Le Moire sono figlie di Nera Notte! Nascono dalla Nera Notte e rappresentano lo svolgersi della vita. Il passaggio di tutta l’energia vitale da inconscia a cosciente! Tutto il processo di trasformazione universale è rappresentato dalle Moire figlie di Nera Notte. Il termine Nera Notte non sta solo ad indicare la visione dei veggenti relativa allo spazio siderale, alla loro sospensione nell'immenso silenzio, ma sta ad indicare la non esistenza, in tutto l'universo, della Coscienza e della Consapevolezza.

La Nera Notte è l'uno e l'altro.

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05 aprile 2024

L'immenso soggettivo

Ogni persona ha la propria idea soggettiva di "immenso". Per questo motivo quando dico "siamo circondati dall'immenso" ogni persona è convinta di sapere in che cosa consiste "l'immenso". Lo riduce alla propria dimensione immaginaria e, sicuramente, il significato che lei attribuisce a quanto io indico come "immenso" è sicuramente corretto. Lei sa in che cosa consiste "l'immenso" e io ho detto solo una banalità di cui lei ha la perfetta conoscenza. Dunque, tutto a posto!

Se qualcuno dovesse chiedere: "Spiegami l'immenso!". Non sono in grado di farlo perché l'immenso può essere solo abitato soggettivamente, per questo, ogni persona "sa che cos'è l'immenso" e in quel sapere conchiude la sua conoscenza.

Se poi provassi a raccontare qualche cosa con le parole, dovrei distinguere fra la significazione che hanno le parole per me e che cosa significano quelle stesse parole per il mio interlocutore. Il dubbio che mi assale è: le parole che io uso, per raccontare qualche cosa della qualità dell'immenso, assumono il medesimo significato nel mio interlocutore? In questo caso sarei fermato dalla necessità di trovare parole adeguate non per dire cosa io percepisco, ma che cosa l'altro può capire di quello che io percepisco. L'unica soluzione, in questo caso, è quella di affermare la presenza dell'immenso senza poterlo definire: arrangiatevi!

 

05 aprile 2024

Rivoluzione sovranista

Una delle rivoluzioni dell'informazione sovranista è la privatizzazione del dolore per le aggressioni subite. Hanno cessato di essere un fatto sociale, il prodotto di una società che necessita di modificazione per essere trattate dall'informazione come un puro fatto privato. La donna accoltellata, l'azione dei bulli, l'aggressione al semaforo, ecc, non sono più espressione di una società che manifesta dei problemi, ma sono fatti privati: che si arrangi la donna accoltellata, che si arrangi la vittima dei bulli, che si arrangi l'aggredito al semaforo. L'idea che viene ingenerata dall'informazione è che la colpa dell'aggressione va attribuita alla vittima e l'aggressore, quando all'informazione conviene, non è il prodotto di disfunzioni sociali, ma è lui il malvagio che va punito perché la società deve vendicarsi e non per portare giustizia alla vittima.

In questo contesto, l'evasore fiscale è il furbo; il ladro è protagonista di imprese; l'imprenditore che sfrutta il lavoro nero un eroe sociale e il mafioso è un esempio da imitare e da guardare come modello.

Ciò che viene considerato "onore", "onestà", "partecipazione sociale" è roba da fessi, da cretini, da potenziali vittime di ogni truffatore che si fa "furbo" nei loro confronti.

Tutto ciò che appartiene alle distorsioni sociali, nel sovranismo diventa modello imitativo. Nel sovranismo la cultura non serve perché il sovranista è "furbo", lui "spaccia eroina" (qualunque sia l'eroina che spaccia) e la sua attività consiste nel trovare sempre nuovi consumatori. Per farlo non è richiesta cultura, ma solo partecipazione attiva in quel "bosco umano" in cui cerca le sue prede fra farneticazioni, illusioni, inganni, diffamazione.

In questo contesto la donna accoltellata, violentata, viene colpevolizzata; il bambino stuprato viene deriso, la vittima dei bulli viene denigrata, la Polizia di Stato si trova a vivere infastidita per le lamentele di cittadini che si sentono abbandonati, loro hanno altro da fare.

Il sovranismo, altro nome con cui definire l'ideologia fascista e nazista, ha liberato queste manifestazioni sociali che un tempo erano nascoste da un dibattito sociale che a poco a poco è stato sopito. Ora viviamo in un contesto sociale che se definisci "nazista" un comportamento riconducibile all'ideologia nazista, vieni denunciato perché chi ha comportamenti nazisti, assolutisti, sovranisti, non vuole che si sveli la natura ideologica delle sue azioni. Vuole che il suo comportamento nazista sia pensato come democrazia, come suo diritto, come manifestazione della sua libertà. La libertà di accoltellare, di bullizzare, di picchiare, di sopraffare, di insultare, di denigrare. Quella libertà del Dio padrone cristiano che toglie la libertà agli uomini e che li rende schiavi di una violenza alla quale si devono sottomettere.

La rivoluzione sovranista. Iniziata in Italia con Silvio Berlusconi, ha superato il ventennio, ma all'orizzonte non si scorge ancora nessuna luce mentre, al contrario, la società sta sprofondando in una disperazione sempre più profonda.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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