Continua il genocidio della popolazione Palestinese e le chiacchiere servono solo per nascondere la drammaticità e perpetuare il genocidio.
Aprile 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

10 aprile 2024 cronache della religione pagana
Tafuri e la premessa all'Inno Orfico a Sole

Claudio Simeoni

Cronache mese di aprile 2024

 

10 aprile 2024

Tafuri e la premessa all'Inno Orfico a Sole

Se non impariamo a misurarci con altre e diverse interpretazioni degli antichi testi, i cristiani continueranno a spargere le loro interpretazioni.

Tafuri diffondeva la sua interpretazione degli Inni Orfici, un'interpretazione che faceva da ponte fra il cristianesimo e gli antichi usando gli antichi per giustificare l'odio cristiano e le fantasie cristiane.

Scrive Tafuri presentando gli Inni Orfici a proposito dell'Inno al Sole a cui si offre incenso:

Offriamo al Sole e alla sua mente, chiamata Zeus, grani d’incenso, perché questo diffondersi, come dice Dioscoride, purifica ciò che fa ombra alle pupille degli occhi, cosa che è propria del Sole, che noi chiamiamo Febo [...] con un composto ha detto grani d'incenso, per stabilire una differenza; è detta, infatti, manna dell’incenso la parte più fragile della corteccia e ciò che gocciola giù dall’aria in certi periodi, bianco e insieme dolce; con cui si nutrì il popolo giudaico nel deserto e dal quale fu chiamata manna, poiché ammirarono la stranezza del cibo; manna, infatti, significa proprio questo; infatti, prima non era conosciuta, da lì i Greci chiamarono la fragilità e il bianco dell’incenso.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici, editore Bompiani, 2021, p. 185

Gli Inni Orfici vengono usati, in questo caso, da Tafuri per spiegare la manna concessa da Dio agli ebrei durante l'uscita dall'Egitto.

Noi sappiamo che l'episodio, come la figura di Mosè è stato inventato di sana pianta però vuole essere credibile associandola agli Antichi e affermando che, anche loro, conoscevano la manna e, dunque, questo provava, se non altro, la possibilità di Dio di soccorrere gli ebrei nel deserto.

Interpretare non è mai un gioco. E' un atto di guerra con cui si può costruire o distruggere un futuro possibile.

 

10 aprile 2024

Giapeto, Climene e i loro figli nella Teogonia di Esiodo
Prometeo, Atlante, Menezio ed Epimeteo

Giapeto, Climene e i loro figli nella Teogonia di Esiodo

I limiti degli eccessi e delle passioni rappresentano degli Dèi. Gli Dèi sono ciò che va oltre quello che noi consideriamo il comportamento dell'uomo comune. Il DIO è colui che forza i limiti in cui il comportamento dell'uomo, la conoscenza dell'uomo, la percezione dell'uomo, come socialmente divenuto, è limitata e circoscritta.

Nella vita dell'uomo, come nella vita di tutti gli Esseri della Natura, ci sono limiti che appaiono come delle condizioni naturali o condizioni socialmente approvate, che vanno valicati per introdurre nella vita dell'uomo delle variabili che ne modifichino continuamente l'equilibrio sociale, emotivo, economico, che ha raggiunto. Ogni modificazione è uno squilibrio che sovverte gli equilibri precedenti e che richiede un riequilibrio in un piano diverso di ricomposizione. La ricomposizione è un progresso esperienziale che amplia le capacità della specie degli Esseri Umani, nel nostro caso, delle società, del singolo individuo a plasmare la propria energia vitale all'interno della tensione che lo spinge verso un futuro possibile.

Questa condizione, essenziale per costruire il divenire della vita, è rappresentata dagli Dèi Titani figli di Giapeto e Climene.

Giapeto viene indicato con un nome che ha la sua radice nel perforare, nell'aprire un varco, ed è spesso associato all'ovest, la direzione nella quale "va il sole"; il futuro.

Climene, figlia di Oceano e Teti, ha il nome dalla radice del verbo "clou" che significa "rinomato, celebre o famoso". La stessa radice, in altri sistemi di interpretazione del mito, la troviamo associata a Climeno come appellativo di Ade.

Scrive Esiodo nella Teogonia tradotta da Romagnoli:

Sposò Giapèto un'Oceanina, Climène, fanciulla

dal bel malleolo, seco sali nel medesimo letto.

E quella generò Atlante dal valido senno,

poi generò Menezio coperto di gloria, e l'accorto

Promèteo scaltro, ed Epimetèo mentecatto, che prima

causa del male fu per quanti manducarono pane:

ch'egli accettò da Giove la vergine sculta nel fango.

Poi, Giove onniveggente, nell'Erebo spinse Menezio

il tracotante, su lui scagliando il suo fumido strale,

per l'arroganza sua, pel grande soperchio di forze.

Per duro fato Atlante sostiene l'amplissimo cielo,

presso all'Espèridi, voci soavi, al confin della terra:

ritto col capo lo regge, con l'infaticabili mani:

tale destino per lui stabili l'assennato Cronide.

E d'infrangibili ceppi dogliosi avvinghiò Prometèo,

mente sottile, a metà d'una stele, e a lui sopra sospinse

l'aquila, il rapido augello, che il fegato ognor gli sbranava;

e il fegato immortale via via tutto attorno cresceva,

la notte, quanto il giorno sbranato ne aveva l'augello.

Ma infine al mostro alato die' morte il figliuolo d'Alcmena,

il prode Ercole, e franco mandò da quel morbo funesto

il figlio di Giapèto, lo sciolse dai gravi cordogli:

non già contro il volere di Giove signore d'Olimpo :

questi anzi volle che sopra la terra, maggiore di prima

d'Ercole volle che fosse la gloria, del figlio di Tebe.

Esiodo, Teogonia 507 531

I limiti che vengono superati dai figli di Giapeto e Climene sono:

1) Vedere prima degli accadimenti gli effetti che avranno gli accadimenti (come scelte e come azione);

2) Ignorare completamente gli effetti degli accadimenti e produrre l'accadimento in base ai propri desideri e non per gli effetti che si vuole ottenere;

3) L'assoluto progetto; l'agire per progetto e solo per progetto pensato, dove l'escogitare, il pensare e l'agire è all'interno del desiderare e dell'essere come soggetto che abita il mondo progettando il suo abitare il mondo;

4) L'infaticabile, il possente, il perseverante;

Questi sono i quattro limiti che i figli di Glimene e di Giapeto spingono a superare.

Atlante; l'infaticabile.

Menezio; Dal verbo menoinao che significa penso, medito escogito o anche desidero e bramo.

Prometeo; Colui che vede in anticipo.

Epimeteo; Colui che vede le cose dopo il loro accadimento.

---CONTINUA AL LINK---

 

10 aprile 2024

Osservazioni tecniche sulle mie pagine web

Mentre sistemo le pagine e mi analizzo la situazione dei miei siti web, mi accorgo che troppe cose sono state trascurate.

Forse, sarebbe più esatto dire che molte cose ho iniziato pronto a rincorrerne altre la cui urgenza si presentava all'attenzione e alla necessità del momento.

Parlare di Religione Pagana significa affrontare un argomento vasto. Un argomento che necessita di essere continuamente aggiornato e nel quale non esiste un punto fermo per dire

"Questo argomento l'ho esaurito!". Leggi una pagina scritta 20 anni fa, e nei miei siti ce ne sono molte, oggi questo argomento lo svilupperei "meglio" o in "forma diversa"; metterei alcune citazioni e altri riferimenti. Poi, mi chiedo, ma quei riferimenti, dove li ho presi quella volta?

Per esempio, Il Crogiolo dello Stregone, la filosofia metafisica propria della Religione Pagana, perché non ho più ripreso gli argomenti da oltre 10 anni?

Perché ho trattato la Teoria della Filosofia Aperta, la partita mondiale di Calcio della Filosofia e altri aspetti propri del paganesimo.

Molto lavoro, eppure, devo tentare di migliorare. Cercherò di fare meglio.

Sto pensando di fare un ciclo di piccoli filmati relativi al Crogiolo dello Stregone per illustrarne i principi.

Vedremo, se comincio, comincio nel più breve tempo possibile.

 

10 aprile 2024

E' morto Peter Higgs

L'idea secondo cui la materia e l'energia sono la stessa cosa che si presentano alla nostra sensibilità organizzate in modo diverso e che, alla base di ogni tipo di materia e di ogni tipo di energia c'è una forma di materia con la capacità di produrre coscienza e che, nei primi passi che feci in stregoneria nella metà degli anni '80, chiamai energia vitale indicando la materia come manifestazione razionale di essa, mio ne è stato l'uso in filosofia metafisica, ma era già presente in teorie come quella di Peter Higgs e del suo bosone o delle idee sugli atomi di Democrito.

Il bosone di Higgs, spacciato nella cultura da un geniale pubblicista col nome di "particella di Dio", altro non è che una particella che farebbe da ponte fra la trasformazione dell'energia in materia e viceversa e permette ai fisici di studiare la nascita dell'universo da millesimi di secondo dopo il Big Bang e a noi Pagani di comprendere la nascita Di Eros, Fanete, che dispiega le sue ali d'oro uscendo dall'uovo luminoso in Nera Notte.

Peter Higgs è morto in questi giorni. Di solito non ricordo la morte delle persone se non quando personalmente ero affezionato o quando, come in questo caso, ricordo con affetto il loro lavoro.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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