Continua il genocidio della popolazione Palestinese e le chiacchiere servono solo per nascondere la drammaticità e perpetuare il genocidio.
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25 aprile 2024 cronache della religione pagana
Lo Stato fascista e le fallacie di Giovanni Gentile

Claudio Simeoni

Cronache mese di aprile 2024

 

25 aprile 2024

Lo Stato fascista e le fallacie di Giovanni Gentile

La logica di giustificazione del fascismo e dell'assolutismo si genera attraverso le fallacia. La fallacia è menzogna e la menzogna, anche se alcuni la attribuiscono ad "errori in buona fede", in realtà è sempre il prodotto della malafede che spesso è a monte nella formazione dell'individuo che poi produce la menzogna.

L'ideologia fascista, sovranista, nasce dall'inganno come dall'inganno della "promessa divina" nasce la fede nella religione cristiana.

Vale la pena di citare Adelino Cattani sulla fallacia quando dice:

"Esempi tipici di fallacia informale sono quella d'ambiguità, l'argomento ad ignorantiam, l'argomento ad hominem e il ragionamento circolare. La loro capacità di persuasione è legata non alla forma dell'argomento, ma ad altri fattori che possono essere di natura psicologica, emotiva, ideologica, pratica, conformista, ecc." Adelino Cattani, Discorsi ingannevoli, Editore GB, 1995, pag. 78

Il primo inganno che mette in atto Giovanni Gentile per giustificare lo Stato assolutista fascista è quello di contrapporre lo Stato Assolutista Fascista alle pretese dei cattolici di controllare la scuola e, con essa, l'educazione dei ragazzi per sottometterli all'assolutismo di Dio.

Secondo Giovanni Gentile la chiesa cattolica, regime assolutista, vuole limitare lo Stato assolutista attraverso il controllo dell'educazione dei ragazzi.

Scrive Giovanni Gentile:

In realtà ogni volta che si ricorre a questa distinzione del privato dal pubblico, il motivo della tentata distinzione è il desiderio di praticamente limitare l'azione dello Stato per rivendicare e garentire all'individuo una sfera d'interessi che sfugga alla competenza dello Stato. E questo dei limiti dello Stato è stato uno degli argomenti classici dell'individualismo, in cui tende sempre a cadere la dottrina liberale. I cattolici se ne sono fatti in ogni paese un cavallo di battaglia per sottrarre allo Stato, almeno parzialmente, l'educazione della gioventù, chiedendo ad esso il consenso ad una scuola privata parallela e indipendente dalla pubblica. Ma in tali richieste sfugge per solito che nella stessa richiesta è implicita la negazione della premessa e la conseguente affermazione della pubblicità di ogni scuola, ancorch´ detta privata; e in generale, l'affermazione della presenza dello Stato oltre a limite che egli riconosca alla propria attività. Giacch´ non è possibile ammettere la legittimità di una scuola privata, senza definite questa scuola e regolarla: in pratica, senza assoggettarla al controllo statale. E il carattere privato si ridurrà al potere iniziativa nella fondazione della scuola, al finanziamento o ad altri particolari che non possono peraltro non essere conosciuti e quindi autorizzati dallo Stato, e non rientrare perciò in qualche guisa nell'azione sovrana di esso.

Giovanni Gentile, L'attualismo, editore Bompiani, 2014, pag. 1360 - 1361

Lo Stato, per Giovanni Gentile, si misura solo con la chiesa cattolica, un'altra organizzazione assolutista che chiede di costruire scuole private senza il controllo dello Stato sulla scuola stessa.

In pratica è come se Toto Reina si confrontasse con Provenzano su chi ha il controllo delle persone e ha il diritto di esercitare l'assolutismo mafioso nei confronti dell'altro.

Ogni Stato organizza la scuola, ma la libertà non sta nel diritto ad organizzare le proprie scuole, la libertà sta nell'avere la scuola come strumento dei cittadini in contrapposizione ad una scuola assolutista che è uno strumento dello Stato contro i cittadini e per la tutela dei propri interessi. La Democrazia non consiste nel permettere l'esistenza di scuole private, ma nel non esercitare il controllo assolutistico sulla scuola in modo che questa possa servire alla crescita dei cittadini e non al controllo militare dello Stato sui cittadini.

La fallacia in Giovanni Gentile è costituita da: "chi è il padrone della scuola, lo Stato o la chiesa cattolica?" La vera domanda è: la scuola serve ai cittadini come strumento di promozione personale, o serve allo Stato e alla chiesa cattolica come strumenti di controllo e dispotismo nei confronti dei cittadini?

Lo Stato deve organizzare la struttura scolastica. Lo Stato deve rendere omogeneo l'insegnamento generale in tutta la nazione, ma non può determinare i fini dell'insegnamento che non siano quelli che servono ai cittadini per la loro individualità.

La Democrazia sta proprio nello Stato che organizza la scuola e controlla la formazione delle scuole private qualora i loro titoli vengano parificati, ma non è diritto dello Stato violentare i cittadini costringendoli in ginocchio a pregare.

La Democrazia è nel rapporto fra cittadini e Stato, non nel rapporto fra Stato e altre organizzazioni di potere economico o sociale.

Dopo questa premessa, assolutamente pretestuosa, arriva il vero nodo del fascismo in Giovanni Gentile.

Scrive Giovanni Gentile:

Del resto, la tendenza a limitare 1 azione dello Stato, che altro è se non una forma di opporre una volontà tendenzialmente statale alla volontà positiva dello Stato? Che altro, se non l'affermazione d'un proprio o nuovo Stato che vien ad essere la negazione dello Stato esistente, e quindi una sorta di azione rivoluzionaria? E' ovvio che chi sia interamente soddisfatto dell'azione statale, non cercherà di essere autorizzato a far da s´, di qua dai limiti dell'azione statale. E ovvio pertanto che praticamente la richiesta importa sempre una insoddisfazione, e quindi una critica dello Stato. Che sarà legittima; ma non significherà mai una astratta convenienza di limitare l'azione dello Stato, ma la concreta tendenza a uno Stato, che sia o possa essere veramente il nostro Stato, e però la negazione virtuale dello Stato attuale e vigente, che non fa propriamente per noi. Negazione che, a sua volta, non avrebbe senso se non fosse implicitamente l'affermazione, almeno virtuale, di uno Stato, che è il nostro, e vale per noi come il solo Stato effettivo che ci sia, il cui valore esclude la possibilità di qualsiasi altro Stato divergente e pur legittimo anch'esso.

Giovanni Gentile, L'attualismo, editore Bompiani, 2014, pag. 1361

Lo Stato assolutista, fascista, possiede i cittadini e, ovviamente, chi gestisce il possesso dei cittadini si ritiene soddisfatto dall'assolutismo dello Stato. I cittadini posseduti che vengono privati della loro possibilità di soddisfare i loro bisogni e i loro desideri e, magari comperati e venduti attraverso il lavoro precario; uccisi sui posti di lavoro da uno Stato che non controlla gli imprenditori; bambini violentati da uno Stato che non controlla gli educatori; anziani violentati da uno Stato che non controlla il funzionamento delle strutture di assistenza; militari costretti a praticare il genocidio in funzione della razza superiore; contadini a cui è sottratto il prodotto del lavoro pagato a basso prezzo per l'ammasso; devastazione di territorio e di città in assoluto disprezzo della proprietà dei cittadini; donne costrette dallo Stato ad abortire clandestinamente; emarginati costretti dallo Stato al lavoro nero; ragazzi a cui lo Stato vende droga mantenendo l'assoluta impunità perch´ la magistratura agisce come braccio giuridico dello Stato e non obbedisce a criteri oggettivi di giustizia a cui lo Stato deve essere sottomesso.

Tutto questo è assolutismo che una Democrazia regola mettendo sullo stesso piano giuridico i cittadini con i loro bisogni e lo Stato che deve ottemperare ai doveri che la Costituzione gli impone.

Di chi è lo Stato?

E' nostro in quanto strutture di controllo degli uomini o è dei cittadini; è nostro parlando degli imprenditori o è nostro parlando dei cittadini che vengono buttati, in vari modi, dalle impalcature? E' nostro, come cittadini che devono vivere o è nostro col quale qualcuno manda gli Alpini a macellare la sporca razza degli slavi per la supremazia della razza italica? E' nostro degli imprenditori legati a Salvini che cacciano di casa gli abitanti per "costruire" il ponte sullo stretto di Messina o è degli abitanti delle case vicino allo Stretto di Messina che rivendicano il loro diritto a vivere tranquilli? E' degli studenti che vogliono manifestare contro il genocidio dei Palestinesi o è della Polizia di Stato che vuole appoggiare il genocidio dei Palestinesi aggredendo gli studenti?

Oggi abbiamo una Costituzione che determina i limiti delle Istituzioni nei confronti dei cittadini e i diritti dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. Però, quando guardiamo il panorama politico osserviamo come tutti Partiti Politici maggiori dalla Lega a Fratelli d'Italia, da Forza Italia al Movimento cinque stelle, dal Partito Democratico a "più Europa", dal movimento di Matteo Renzi al movimento di Calenda, rientrano tutti nell'ideologia assolutista, fascista e nazista. Non c'è una sola azione che vada nella direzione della riaffermazione dello Stato Democratico. Ogni provvedimento giuridico, negli ultimi 15 anni, è andato nella direzione contraria al dettato Costituzionale e finalizzata alla ricostruzione dello Stato Fascista e Nazista.

Anche oggi vengono demolite le strutture di controllo dell'azione arbitraria dello Stato; vengono favoriti evasori fiscali; vengono aggravate grandemente le condizioni sociali ed etiche dei cittadini.

Partiti politici di destra e partiti politici di sinistra in questo paese stanno giocando al nazista buono e al nazista cattivo suscitando nei cittadini quel sentimento di disprezzo che ha lo scopo di allontanarli dalla partecipazione della vita politica e consentire al fascismo di radicalizzare l'assolutismo distruggendo la società democratica.

[e non sperate che la corregga]

 

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Claudio Simeoni

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