Il primo maggio si celebra il lavoro: si sono dimenticati di riempire di significato la parola "lavoro".
In questo modo è facile prendere in giro le persone. Lavora l'imprenditore, il politico e il mafioso. Lavora il ladro, il corrotto e il commerciante. Vengono celebrati ignorando il bracciante, il cameriere, l'operaio e chi pulisce i gabinetti.
Maggio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

05 maggio 2024 cronache della religione pagana
Dentro di noi

Claudio Simeoni

Cronache mese di maggio 2024

 

05 maggio 2024

Religione Pagana

Cosa significa costruire una Religione? Cosa significa essere "contro" le religioni?
Perché Costruire una Religione? A cosa serve una religione?

Religione Pagana

Ho modificato la pagine introducendo un filmato che tenta di ripondere alle domande:

Cosa significa costruire una Religione? Cosa significa essere "contro" le religioni?

Perché Costruire una Religione? A cosa serve una religione?

Inoltre, il testo di apertura è "Ilizia e i filosofi fondamentalisti contro esistenzialisti"

 

05 maggio 2024

Zeus e Meti: Zeus diventa uno Stregone

Zeus e Meti: Zeus diventa uno Stregone

Per Esiodo è però giunta l'ora di parlarci di Zeus e della sua stirpe fuori dal contesto epico. Quasi fosse un'elencazione di attributi diretti o indiretti delle forze della trasformazione dell'oggettività di cui Zeus è l'artefice.

Zeus ha vinto la battaglia sulle forze che avrebbero voluto spodestarlo o mettere fine alle sue trasformazioni. Il tempo lineare è una convenzione per il racconto. Tutto avviene ora. Noi raccontiamo in sequenza, ma la sequenza serve al nostro racconto, non alla manifestazione degli Dèi. Quando viene sconfitto Tifone, Efesto sta operando al fianco di Zeus. Eppure, nella Teogonia, Efesto non lo abbiamo ancora incontrato.

Tutto avviene ora; le battaglie degli Dèi sono oggetti del mondo del tempo. Tutte le azioni avvengono ora, in questo momento.

L'incontro Zeus Meti è una delle chiavi di volta della Titanomachia. Zeus diventa Zeus quando affronta Cronos. Quando affronta i Titani egli è Zeus e quanto diviene ora è quanto è già avvenuto e avviene domani. Seguiamo sempre la cronologia narrativa di Esiodo, ma teniamo presente che quell'ordine cronologico è solo un espediente narrativo. Non esiste una cronologia razionale degli avvenimenti.

Il primo passo di Zeus per costruire sé stesso in quanto DIO che costruisce il mondo è la sua trasformazione in uno Stregone.

Tutti gli Dèi che precedono Zeus agiscono sulla realtà circostante, ma non progettano la realtà. Tentano di impossessarsene, si esprimono come forze e come rappresentazioni; mettono in essere delle azioni partendo dalle forze che da sé stessi si esprimono nel mondo, ma non manipolano le forze dentro sé stessi, non mescolano il proprio cuore.

Lo stesso Prometeo agisce per alimentare negli Esseri della Natura la scintilla della conoscenza e della consapevolezza, ma questo è il frutto delle sue necessità. Prometeo è astuto e determinato, generoso fino al sacrificio, ma non è intelligente nel senso che non manifesta un'intelligenza progettuale. L'azione che fa non lo trasforma. Ottiene il risultato che si era prefisso, ma non protegge sé stesso dalle ire di chi sa esssere più forte. Prometeo è sì lo Stregone appassionato che entra nello sconosciuto e afferra quanto serve agli Esseri della propria Specie donandolo, ma è uno Stregone che non protegge quanto mette in essere in funzione di un futuro possibile. Egli dona l'oggetto della sua scoperta, non la strategia attraverso la quale è giunto a quella scoperta. L'oggetto che dona migliora le condizioni di vita della specie, ma non si preoccupa di trasformare la specie in altrettanti potenziali Prometeo affinché giungendo nello sconosciuto che li circonda possano trovare altri oggetti e riportarli alla specie per continuare il processo di sviluppo. Dona l'oggetto, ma non sé stesso.

Per costruire sé stesso, lo Stregone deve attrezzarsi modificandosi.

Fagocita, ingloba, trasforma quanto arriva dall'oggettività trasformandolo in armi per la propria costruzione attraverso le risposte soggettive che mette in atto.

Il verbo da considerare è: fagocitare!

-----continua al link-----

 

05 maggio 2024

Manipolazione mentale dell'infanzia e selezione

Le sollecitazioni che agiscono sull'educazione sono piene di migliaia di variabili e la soggettività tende a scegliere fra le variabili. Non tutti i genitori esercitano il medesimo tipo di violenza sui figli; non tutte le situazioni esercitano l'imposizione religiosa allo stesso modo. L'educazione religiosa è sempre distruttiva, ma condizioni parentali, sociali o anche scelte soggettive ne modificano con effetti specifici sul singolo soggetto.

Così, la distruzione che appare ai nostri occhi è una percentuale significativa di persone. se si stabiliscono due estremi fra azione distruttiva del condizionamento educazionale e non effetti del condizionamento educazionale religioso. Abbiamo una grande percentuale di disadattati, una percentuale di disadattati, ma non troppo, una percentuale di disadattati ma che non appaiono come disadattati e una percentuale che possiamo considerare privi di un effetto del condizionamento educazionale diretto.

A noi non interessano gli sforzi del singolo soggetto, a noi interessa l'apparato generale della manipolazione educazionale dell'infanzia e gli effetti distruttivi che produce.

Certo, non affoga tutte le persone, ma è organizzato per affogare tutte le persone anche se fattori diversi, per una percentuale di persone, intervengono per limitarne gli effetti.

 

05 maggio 2024

Vittime e carnefici

Persone che hanno deciso di essere prede e vittime consegnandosi ai loro possibili carnefici.

Guarda caso, anche qui si parla di esorcisti.

E' una società malata di persone che si fanno vittime.

[fonte la Repubblica]

 

05 maggio 2024

Dentro di noi

Dentro di noi coabitano un'infinito numero di personalità, ognuna con la propria storia e ognuna con la propria descrizione del mondo e della realtà nella quale viviamo.

Queste realtà sono abitate da diversi Dèi che ne qualificano le modalità espressive.

Noi, crescendo e facendo esperienza nel mondo, selezioniamo queste personalità, a volte le amalgamiamo e a volte le scindiamo facendo abitare la nostra coscienza da una di queste, che selezioniamo, e relegando le altre nel rumore di fondo della nostra coscienza. Ma non sono cancellate. In caso di necessità possiamo portarle alla coscienza e far loro dominare la coscienza per affrontare condizioni specifiche della nostra esistenza.

La disciplina consiste nel riportare queste personalità nel rumore di fondo della coscienza una volta che sono servite allo scopo.

Possiamo dire che è il Dio che siamo che emerge dentro di noi. Un Dio che abbiamo costruito nel corso della nostra vita capace di controllare tutti gli Dèi che ci hanno portato in Essere e che vivono dentro di noi. Il Dio che abbiamo costruito ha le caratteristiche di ogni Dio dell'universo e ha la capacità di diventare quel Dio, comportarsi nel mondo attraverso la capacità di percezione di quel Dio, chiamare quel Dio a sorreggere i nostri Intenti e, nello stesso tempo, di tornare nel suo mondo abitando lo spazio della non-coscienza che noi frequentiamo attraverso il sonno e dal quale la ragione si difende mediante il sogno.

Permettere al Dio che cresce dentro di noi di prendere, sia pur per pochissimi minuti, il controllo della coscienza, non è mai gratis.

Sono necessari giorni per recuperare l'equilibrio recuperando l'energia e separando il luogo in cui abita quel Dio dalla coscienza razionale che abita la realtà quotidiana.

Questo sacrificio lo posso fare solo per un amico, sperando di scuoterlo dal torpore.

 

Tutti i testi del mese di maggio 2024 in un'unica pagina

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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