Il primo maggio si celebra il lavoro: si sono dimenticati di riempire di significato la parola "lavoro".
In questo modo è facile prendere in giro le persone. Lavora l'imprenditore, il politico e il mafioso. Lavora il ladro, il corrotto e il commerciante. Vengono celebrati ignorando il bracciante, il cameriere, l'operaio e chi pulisce i gabinetti.
Maggio 2024: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
29 maggio 2024
Quando nella didascalia dell'immagine al museo di Atene io trovo questa spiegazione sulla civetta come simbolo della Dea Atena:
"Nei grandi e brillanti occhi della civetta gli antichi vedevano gli occhi della Dea Atena.
Intelligenti e profetici e native dalle rocce dell'Acropoli con le numerose caverne e fessure, la civetta diventa un uccello sacro della Dea. Gli Ateniesi riproducono la sua immagine sopra le monete Glaukes (le dracme Ateniesi con la civetta erano chiamate Glaukes) che erano coniate in argento dalle miniere di Lavrion. (quinto secolo a.c.)"
Prendo atto della spiegazione, ma noto come la spiegazione sia divisa in due parti.
La prima parte si preoccupa di dirmi perché gli Antichi hanno usato la civetta come simbolo della Dea Atena.
La seconda parte mi si danno informazioni storiche e tecniche.
Sulla seconda parte non ho nulla da dire. Gli storici stabiliscono la forma, il disegno, la qualità e la provenienza dell'argento. Dicono da dove proveniva e come veniva usata.
La prima parte, invece, è opinabile: perché gli antichi hanno assunto la civetta come simbolo della Dea Atena? Erano ignoranti come i cristiani o avevano altre ragioni?
E', indubbiamente, più coerente una diversa spiegazione:
9 ) Fato conduce l'Essere
E l'Essere diventa Atena (Minerva)
Atena (Minerva) insegna all'Essere il volo della civetta: la civetta della Conoscenza nel buio dell'ignoranza. Un volo aggraziato e silenzioso per non farsi inghiottire dal buio; un volo deciso e determinato per artigliare il Sapere là dove si trova.
(dalla Devotio della Religione Pagana)
Come si spiega altrimenti l'uscita di Atena dalla testa di Zeus? il suo essere considerata la tessitrice della strategia sia della guerra, dell'artigianato e dell'arte? Chi mette in atto strategie o accorgimenti per raggiungere un obbiettivo è come la civetta di Atena. Come si spiega la relazione fra il comportamento divino di Atena e il comportamento esistenziale della civetta se non col ghermire l'obbiettivo? La forma non qualifica un Dio. Sono le azioni che definiscono la qualità del Dio.
I cristiani interpretano tutto per analogia della forma perché mancano di un pensiero astratto capace di definire la trasformazione del presente in cui vivono.
29 maggio 2024
Dopo la mia visita in Grecia mi si è aperta una questione filosofica che mette in discussione i fondamenti della filosofia greca e porta disonore a tutti i filosofi greci. Bastardi: citate la fonte!
Ma forse loro lo hanno fatto o, forse, la fonte era talmente ovvia che a loro non serviva citarla.
A Delfi ho potuto fotografare le pietre con le incisioni dei responsi della Pizia dove la guida turistica (io non conosco il greco) ha indicato che sulle scritture di quelle pietre erano le massime che Strobeo attribuì ai "sette saggi" mentre, altri studiosi sostenevano che erano massime popolari che poi sono confluite anche nel cristianesimo.
Le pietre di Delfi, a mio avviso, risolvono la questione perché dal momento in cui le sentenze sono state scritte (la datazione la metteranno gli archeologi) incise sulla pietra e la Pizia aveva risposto in stato di estasi, le questioni sono due:
O vanno attribuite ad Apollo e allora i cristiani dovrebbero adorare Apollo come autore di, almeno parte, delle loro sacre scritture; oppure vanno attribuite alla Pizia (Pizia dopo Pizia di generazione in generazione) e, allora, il fondamento della filosofia morale greca è femminile e non maschile e molti filosofi greci, non attribuendo le loro affermazioni alla Pizia, sono dei volgari ladri di idee e di riflessioni di filosofia metafisica.
Wikipedia, nella sua volgarità (nel senso dispregiativo), evita di citare la fonte archeologica delle scoperte delle pietre di Delfi.
Prendiamo una massima, per esempio, la numero 16 che dice: "Domina la rabbia". E' evidente che si tratta di una risposta a qualcuno che chiede, ad esempio: "Perché i miei amici mi hanno abbandonato?" La Pizia può rispondere: "Domina la rabbia". Ma se io trasformo questa risposta in un oggetto in sé, diventa un imperativo morale che "tutti gli uomini devono dominare la rabbia" e, in questo contesto, nascono leggi per punire chi non domina la rabbia: nasce l'oppressione!
L'oppressione non è fatta dalla Pizia, ma dai filosofi che hanno oggettivato ciò che doveva rimanere nell'ambito specifico delle condizioni della soggettività che ha interrogato la Pizia. La repressione è fatta dai cristiani che hanno imposto a tutti gli uomini comportamenti che riguardavano un solo uomo.
Si tratta di una questione filosofica non da poco. Ci aiuta a capire i meccanismi della formazione della filosofia della dittatura.
Dovrò riflettere parecchio su questo.
Nella foto una delle tante pietre di Delfi su cui, secondo la guida turistica, sono state trovate le incisioni di queste risposte della Pizia.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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