"Il 2 aprile", data in cui saranno introdotti i dazi del 25% sulle auto importate, "sarà il giorno della liberazione dell’America".
Lo annuncia in diretta il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Aprile 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
15 aprile 2025
Il concetto di sottomissione e il concetto di libertà, che implicano la necessità di sottomettere per soddisfare i propri bisogni e la necessità di liberarsi dalle costrizioni (fisiche, psichiche, morali, giuridiche, etiche ecc.) per espandersi nel mondo, sono due condizioni antagoniste che vengono mediate solo nella struttura della società civile il cui scopo è il mantenimento e la legittimazione del diritto a sottomettere e del diritto a voler essere sottomessi. Il diritto di sottomettere e il diritto di essere liberi di sottomettersi rappresentano l'ambiente culturale ed educazionale nel quale le persone vivono.
In questo ambiente sorge nelle persone la necessità di liberarsi dalle costrizioni imposte dalla sottomissione. La necessità di liberarsi dalla sottomissione è la pulsione base della struttura emotiva di ogni esistenza nell'universo, non solo degli Esseri Umani. Questa pulsione non è portatrice di una verità, ma solo di una necessità. Una necessità impellente che agisce nel momento presente, della persona, tentando di rimuovere quanto la persona razionalmente individua come causa della sua sofferenza.
Il come la pulsione stimola l'individuo, non dipende dalla pulsione stessa, ma dall'ambiente in cui l'individuo è nato e nel quale è cresciuto adattandosi al sistema educazionale che ha agito sull'individuo imponendogli quel tipo di costrizione.
Che un individuo sottometta o che un individuo viva la sottomissione come condizione, appartiene al medesimo ambito psico-ideologico, all'attività che nutre la contraddizione e la riproduce nelle generazioni successive. In questa condizione, la ribellione del sottomesso non consiste nel rimuovere la sottomissione, ma nel rivendicare spazi diversi nei quali poter essere sottomesso eliminando alcuni aspetti più dolorosi della sottomissione che vive.
La pulsione di libertà rappresenta la necessità di rimuovere gli ostacoli che limitano la possibilità di espansione di un soggetto nel mondo in cui vive. Questi ostacoli vengono percepiti come dolore che deve essere, in qualche modo, attenuato e rimosso.
La schiavitù è sempre una schiavitù etico-morale. Il modello di schiavista è il Dio di ebrei e cristiani che non tollera nessuna limitazione alla sua azione criminale. Un'azione che è sempre criminale perché non riconosce all'uomo nessun diritto nei suoi confronti.
I diritti dell'uomo nei confronti di Dio sono l'essenza stessa della libertà cui l'uomo tende nella società in cui vive perché ogni autorità, per quanto sia limitata l'azione sugli uomini, è sempre la rappresentazione dell'azione di Dio sull'uomo. La pretesa dell'autorità di non rispondere dei propri delitti, nei confronti di ogni singolo individuo, è la pretesa del Dio di ebrei e cristiani di poter macellare l'umanità col diluvio universale senza dover rispondere per il suo delitto.
La struttura educazionale si impone su ogni uomo e ogni uomo è un "prodotto d'uso" della società in cui vive. Il sistema educazionale impone all'uomo di criticare e aggredire, se necessario, le autorità a vari livelli, ma a non agire contro Dio. Dio è la fonte di ogni autorità che sottomette e la sottomissione, nel suo aspetto più profondo, emotivo, etico, morale, è quel Dio che deve essere giustificato nei suoi delitti e non deve essere criticato o aggredito. Le autorità che sottomettono in nome di Dio possono essere cambiate. "Morto un papa se ne fa un altro", ma Dio fa il "papa" delegato a sottomettere gli uomini alla sua autorità.
Dunque, per quanto forte sia la necessità della tua pulsione che ti spinge a rimuovere elementi della coercizioni di sottomissione che stai vivendo, stai aggredendo la forma esteriore, ma non la sostanza perché, la sostanza, Dio, una volta che hai rimosso una forma il Dio degli ebrei e dei cristiani che non hai condannato è in grado di produrre una nuova e diversa forma che impone una nuova e più efficace sottomissione.
15 aprile 2025
Il decimo paragrafo de Il Sentiero d'Oro, la Devotio, considera l'uomo e la donna in cui emerge, dentro di loro, Marte:
10 ) Fato conduce l'Essere E l'Essere diventa Marte Marte insegna all'Essere come il divenire si fondi sulla soluzione delle contraddizioni. Quando ogni soluzione è sbarrata solo la guerra può risolverla.
Gli uomini e le donne si fanno Marte. Marte si presenta alla coscienza di uomini e donne quando guardano il mondo come protagonisti della loro vita. Marte, emergendo costringe uomini e donne a pensare il mondo per contraddizione, contrapposizione, conflitto, concorrenza, come un continuo misurarsi di possibilità soggettive in relazione a possibilità oggettive.
Marte era pensato come il divino che fondò la città di Roma. Marte esiste e vive nel conflitto. Ogni volta che un Essere Umano vive nel conflitto una cellula del corpo di Marte si sta esprimendo dentro di lui e chiama l'intero corpo di Marte, presente in ogni individuo, a presenziare alla sua azione.
Il contrario del farsi Marte è vivere per sottomissione e per accettazione.
Il sorgere di Marte dentro agli Esseri Umani costringe la coscienza di quell'Essere umano di pensare alla vita come un eterno conflitto al di là dei mezzi con i quali si risolve quel conflitto. Tutto è relazione e la relazione modifica costantemente i soggetti che entrano nella relazione. Le relazioni, più o meno conflittuali, modificano i soggetti che entrano in relazione e il mondo in cui i soggetti vivono.
Vivere il mondo come conflitto spinge gli Esseri Umani ad esercitare la loro intelligenza nel conflitto, spinge altri Dèi a presentarsi alla coscienza perché la presenza del conflitto, vissuto dal singolo Essere nella sua vita, è una sorta di "guerra di Troia" a cui gli Dèi sono chiamati a partecipare.
Le parti risolvono il conflitto quando possono mediare, ma quando non esiste possibilità di mediazione, allora il conflitto arriva alle estreme conseguenze.
Ed è questo che alimenta nella nostra coscienza il presentarsi di Marte. Media, media sempre, perché la mediazione è in grado di rafforzare entrambe le parti, ma non è detto che dal conflitto tu ne possa trovare qualche vantaggio.
Il mondo di oggi è così perché è divenuto come risultante delle contraddizioni del passato, il mondo futuro sarà il risultato di come oggi risolvi le contraddizioni che stai vivendo nel presente.
29 luglio 2020
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
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