"Il 2 aprile", data in cui saranno introdotti i dazi del 25% sulle auto importate, "sarà il giorno della liberazione dell’America".
Lo annuncia in diretta il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Aprile 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
17 aprile 2025
Dalla Biennale di Venezia del 2011
Demetra ed Estia rappresentano, in Esiodo, il movimento dell'esistenza.
Demetra è la crescita degli oggetti della e nella Natura. Una tensione divina che abita ogni Essere verso una continua crescita che modifica il modo di essere dell'oggetto per trasformarlo in un diverso modo di essere.
Demetra non è la "signora delle messi", anche se le messi possono rappresentare simbolicamente la crescita e la trasformazione. Demetra è il potere di Essere che si veicola in ogni crescita. Una crescita continua che non ammette stasi, ma soprattutto, non contempla l'involuzione.
Demetra è crescita anche quando il soggetto che si fa Demetra implode su sé stesso e porta la propria esistenza alla distruzione. Demetra si esprime in ogni soggetto dell'esistenza e, nello stesso tempo, è forza oggettiva che alimenta ogni trasformazione. In questo senso Demetra è il significato di libertà. Il potere divino che scioglie i legami del presente e libera il soggetto che può, per questo, camminare verso orizzonti diversi del suo presente.
Estia è una sorta di "Guardiana di Demetra". Estia è la verità, guardiana della libertà, Demetra, che il soggetto ha raggiunto nei suoi percorsi di trasformazione e non permette al soggetto, né all'oggettività nel suo insieme, di "tornare indietro". Non permette di tornare ad una forma "originaria" dalla quale il soggetto può pensare di aver iniziato il proprio percorso.
Quando un percorso di conoscenza, o di crescita di un soggetto, qualunque esso sia nell'universo o nella nostra quotidianità, giunge al termine delle sue possibili trasformazioni, non esiste un ritorno "alle origini" o ad una seconda occasione. Esiste solo la fine del soggetto che, ipoteticamente, potrebbe essere l'inizio di un diverso processo di trasformazione, ma non un ricominciare un già vissuto.
Estia è la barriera divina che garantisce che ogni livello di crescita o e volete aggiungere, ogni livello di libertà raggiunto dal soggetto, si fissi in una verità dell'esistenza e non permetta un ritorno indietro se non nell'apparenza che, comunque, ha condizioni diverse perché prodotta da trasformazioni diverse.
Estia è la libertà raggiunta da ogni soggetto dell'universo, come ognuno di noi come Esseri Umani. Non permette un "tornare indietro", ma permette solo un andare avanti. Un andare avanti che può consistere sia nello sviluppo di altre e diverse libertà, sia in un processo degenerativo della libertà costruendo un diverso stato sociale che nega la libertà raggiunta.
Noi siamo la casa che abitiamo ed Estia è il divino a guardia della casa che siamo. Estia, a differenza di Demetra, non ci spinge a cambiare, ma protegge i cambiamenti che abbiamo conquistato lungo il cammino della nostra vita.
Estia è una delle tre Divinità femminili, della Teogonia di Esiodo, che vengono presentate come "vergini" nel senso che nessuno le possiede né le può possedere. Estia abita in ogni individuo, ma nessun individuo abita in Estia perché gli individui abitano Demetra in una trasformazione continua della propria esistenza all'interno di un mondo che si trasforma continuamente in quanto abitato da Demetra.
17 aprile 2025
Dalla Biennale di Venezia del 2011
Quando si dà il via alla costruzione di un processo di "stupidità" sociale perché la cultura disturba i "furbi" che possono esistere solo controllando gli uomini, la stupidità costruita non si ferma all'altezza della stupidità del suo costruttore che, per costruirla ha modificato le regole sociali, ma tende a svilupparsi. La stupidità supera i limiti che il suo ideatore (o i suoi ideatori) potevano avere all'inizio del processo di trasformazione sociale e la stupidità, da un piccolo rivolo che si riversa nella società, si trasforma in un fiume in piena capace di travolgere l'intera società.
Indubbiamente qualcuno resiste. Alla stupidità dilagante si oppone una qualche forma di cultura, di conoscenza, di consapevolezza. Ma se prima quei frammenti erano all'interno di un'esigenza generale della cultura che ne sosteneva l'espressione, ora sono frammenti isolati. Piccole luci in un'oscurità che travolge la vita delle persone.
La furbizia si credeva astuta mentre abbagliava la cultura e i processi di trasformazione sociale della conoscenza. Ora la furbizia, quella furbizia, si trova a gestire una realtà di cui non conosce né le regole della sua esistenza, né le tensioni esistenziali degli uomini che quella realtà abitano.
Poi arriva lo tsunami del Covid. Un'alta marea divina che modifica la realtà percepita dagli uomini. Determina la direzione dei loro desideri facendo emergere dentro di loro la necessità dei loro bisogni. Nuove priorità, nuove percezioni della realtà.
Solo che queste continuano a muoversi in un ambiente di stupidità generale. La cultura necessita di essere ricostruita. La conoscenza come percezione soggettiva ed emotiva della conoscenza culturale, va ricostruita. Il sapere, abbattuto, deve essere ricostruito.
La stupidità detiene il potere sociale. Discrimina gli uomini e cannibalizza le società. Potere e denaro sono i suoi idoli e costringe tutte le società a desiderare potere e denaro come promozione di migliori condizioni sociali.
Gli uomini nascono e muoiono. Anche gli stupidi muoiono, ma la stupidità riproduce sé stessa in nuovi ed altri uomini che fanno della stupidità il loro ideale.
La stupidità è definita sempre con concetti semplici, preconfezionati, banali. Concetti che non tengono conto delle dinamiche della complessità della realtà nella quale stiamo vivendo. La stupidità degli individui si nutre degli individui stessi. Si tratta di individui che non sono in grado di affrontare la realtà, ma sulla realtà proiettano le loro convinzioni precostituite dando risposte banali, semplici ed immediate a problemi nuovi e complessi che preferiscono non vedere.
Maros Sefcovic, il rappresentante per l'Unione Europea al commercio, dopo aver parlato con Trump e aver ottenuto una grassa risata per la sua proposta di dazi zero fra USA ed Europa, ha dichiarato che "non si capisce che cosa Trump voglia".
Avete costruito la stupidità e ora vi stupite di non capire la stupidità che avete costruito? Lo sapete che cosa Dio vuole. Vuole che vi mettiate in ginocchio e che alimentiate il suo potere con il dolce profumo dei sacrifici. E' la stessa cosa che chiedete voi ai cittadini Europei quando li deridete per i loro bisogni e le loro necessità.
La stupidità al potere è come una motosega che taglia, in pochi minuti, l'albero della conoscenza sociale. Una volta tagliato, sono necessari cento anni perché un diverso albero di conoscenza sociale possa crescere.
17 aprile 2025
Dal Guardian
Il Guardian dice che "Il Primo Ministro Italiano ha dimostrato affinità con il Presidente degli USA, ma deve anche mantenere la fedeltà ai suoi partner dell'EU".
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
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